Pubblicato nella 'Società' Categoria

Uomini e donne: lavorare secondo necessità

Domanda: Come può una donna sostenere meglio un uomo nel nostro mondo? C’è un’opinione secondo cui non dovrebbe lavorare affatto, ma dovrebbe dedicarsi il più possibile a sostenere il suo uomo.

Risposta: Credo che nel prossimo futuro sarà così perché smetteremo di produrre una quantità folle di prodotti completamente inutili.

La vita assumerà gradualmente uno stato più equilibrato e, quindi, non ci sarà bisogno che le donne lavorino. Anche la necessità di un numero significativo di uomini che lavorano scomparirà. Tutti saranno più coinvolti nella teoria e nella pratica della costruzione di corrette relazioni tra loro e tra i sessi.

Tutto questo sarà implementato molto rapidamente e correttamente. Non vedo grossi problemi. I problemi sono gli stessi sia per gli uomini che per le donne. Soprattutto nel nostro tempo. Non credo che gli uomini lavoreranno di più e il lavoro delle donne non sarà affatto necessario.

Ci sono professioni svolte meglio dalle donne. Gli uomini, come si suol dire, possono riposare, cioè saranno liberati da tali doveri che non sono in grado di svolgere a causa della loro organizzazione psicologica interna.

Pertanto, non stiamo parlando di rimuovere le donne da tutti i lavori e di tenere solo gli uomini. Penso che quasi tutte le donne possano davvero essere risparmiate dal lavorare fuori casa ma, se necessario, ne saranno coinvolte. Anche gli uomini saranno coinvolti nella misura in cui saranno necessari per produrre ciò che è essenziale per l’esistenza.

Il resto del tempo sarà dedicato solo a padroneggiare la tecnica della connessione reciproca al fine di elevare l’intera umanità al livello del sistema del  mondo superiore.

Domanda: Quindi, le persone non sono state create per lavorare affatto?

Risposta: In  principio, no. Lo stesso vale per i livelli inanimato, vegetale e animale. Per quanto strano possa sembrare oggi, saranno alimentati solo con l’energia che noi persone produrremo attraverso le nostre corrette interazioni. Dobbiamo ancora vedere questo mondo speciale.

 

[276025]

Dalla trasmissione di KabTV “Kabbalah Express”, 7/12/2020

Materiale correlato:
Le professioni del futuro
Uomini e donne: responsabilità e possibilità
Quali professioni scompariranno?

Il senso della vita di una classe sociale “inutile”

Domanda: Sarebbe logico pensare che le comunità virtuali aiutino le persone a comunicare nella vita reale ma in realtà è il contrario, perché?

Risposta: Poiché le persone sono influenzate dal loro egoismo. Non possiamo farci nulla. Fintantoché non ci correggeremo, ogni modalità e forma di comunicazione ci danneggerà.
Domanda: Alcuni studiosi credono che i videogiochi forniranno un senso della vita alla classe sociale “inutile”, composta dagli individui che hanno perso il lavoro. Potranno essere miliardi di persone. Gli sarà garantito un salario minimo e giochi così da non farli ribellare. Lei vede possibile uno scenario del genere?

Risposta: Purtroppo sì, potrà succedere. Anche se questa sarà una fase intermedia di sviluppo dell’umanità e non quella finale.

Domanda: Oggigiorno ognuno di noi entra in contatto con così tante persone per cui non basterebbe una vita intera per incontrarle tutte. È un’opportunità per noi? Come possiamo sfruttarla nella giusta maniera per la nostra crescita personale?

Risposta: Credo che questo fenomeno ostacoli la nostra crescita personale, e che una persona qualunque non abbia la possibilità di staccarsene e crescere.
[274792]

Dalla trasmissione di KabTV “Communication Skills”, 7/10/2020

Materiale correlato:
Il senso della vita sta nell’impararne il significato
Le fasi dello sviluppo dell’umanità: la paura e l’impotenza
La dipendenza dai videogiochi

Società senza futuro

Domanda: In passato, le persone immorali venivano tenute fuori dalla scienza. Oggi non vi è alcuna relazione tra i principi morali di una persona e la sua professione. Questa situazione può cambiare?

Risposta: Dobbiamo innalzare il livello morale dell’umanità altrimenti saremo obbligati ad abbandonare il nostro futuro poiché andiamo verso la nostra distruzione.

Esistono protocolli che vietano la produzione di sostanze tossiche ma chi li segue? Non possiamo essere guidati da tutte queste restrizioni che noi stessi abbiamo introdotto.

Dovremmo piuttosto elevare le persone per far loro comprendere che alcune azioni sono controproducenti per loro stesse. Una società che produce sostanze nocive distrugge se stessa, non ha futuro.

Commento: L’umiltà caratterizza quelle persone che sono più avanzate in termini di moralità rispetto alle altre. Queste non vogliono insegnare agli altri.

La mia risposta: Ciò è sbagliato: è un riflesso del loro egoismo. Potrebbero superarlo e manifestare le proprie idee, il loro credo, e la loro filosofia per il bene della società. Non ha importanza se pensa che sia bene o male o se se ne vergogna o meno. Deve farlo!

 

[275111]

Dalla trasmissione di KabTV “Communication Skills”, 9/10/2020

Materiale correlato:
La società delle professioni inutili
Nel mondo del futuro
Le professioni del futuro

L’essenza delle relazioni umane

L’essenza delle relazioni umane sta nell’emergere di uno stato generale comune. Ma anche prima che appaia, tutti i tipi di impressioni, comprensioni e relazioni positive e negative iniziano ad emergere in ciascuna delle due persone che stanno comunicando. E dal loro incontro nasce qualcosa di nuovo che prima non c’era.

Tutto dipende da quanto siamo stati preparati per l’interconnessione gli uni con gli altri dall’educazione ricevuta sinora. Questo è il motivo per cui dobbiamo preoccuparci non delle interazioni in sé, ma di come prepariamo le persone per esse. Come una madre che manda il suo figlioletto all’asilo o a scuola, o anche a visitare un amico, gli insegna come comportarsi, come percepire gli altri, ecc.

In ognuno di noi in questo modo si forma una sensazione completamente nuova, la sensazione di percepire un altro. Dalla nostra percezione reciproca, queste sensazioni si trasformano in qualcosa di comune. Pertanto, l’obiettivo dell’istruzione è quale tipo di piattaforma comune vogliamo vedere tra di noi.

 

[271584]

Dalla trasmissione di KabTV “Communication Skills”, 30/07/2020

Materiale correlato:
Come vi sentite durante questi giorni difficili?
La connessione è fonte di decisioni corrette
Perché proviamo a cambiare tutto ciò che ci circonda ma non noi stessi?

Nel mondo del futuro

Domanda: I futurologi fanno previsioni su come sarà il mondo nel 2030. Alcuni dicono che si lavorerà meno di 20 ore a settimana e più di 800 milioni di posti di lavoro andranno ai robot. Cinquantasette professioni spariranno completamente ma 180 nuove professioni le rimpiazzeranno, e così via.
Lei come pensa che sarà il mondo del futuro tra appena 10 anni?

Risposta: Nel mondo del futuro le persone svolgeranno i lavori più utili per la loro esistenza, il resto del tempo inizieranno a dedicarlo alla crescita spirituale.
[271437]

Dalla trasmissione di KabTV “Kabbalah Express”, 1/09/2020

Materiale correlato:
Le professioni del futuro
Quali professioni scompariranno?
La società delle professioni inutili

Trova te stesso

Domanda: Recenti ricerche condotte dalle agenzie interinali, indicano che quelle di camerieri, cuochi, guardie di sicurezza e personale delle pulizie, sono state le figure professionali più inutilizzate durante la pandemia.

Tanta gente, letteralmente centinaia di milioni di persone, hanno provato la sensazione di perdere il proprio lavoro da un giorno all’altro.

Ieri avevano una professione e un lavoro, ma non oggi. Cosa si sente di suggerire a queste persone? Quale professione dovrebbe scegliere una persona oggi?

Risposta: Io penso che una persona ha bisogno di trovare se stessa.

Trovare se stessi significa creare costantemente una immagine più corretta di sé, di cosa una persona è realmente. E le professioni necessarie, se non del tutto, solo per una piccola parte dell’umanità.

Noi arriveremo a uno stato nel quale le persone lavoreranno poche ore al giorno, e per il resto del tempo si impegneranno nell’educazione personale.

Prenderanno parte ad ogni genere di programma di educazione e cambieranno se stesse e la società. Questo è il vero lavoro di una persona.
[271304]

Dalla trasmissione di KabTV “Kabbalah Express”,1/09/2020

Materiale correlato:
Come sarà il mondo dopo l’epidemia?
New Life n.1087- L’educazione per il cambiamento nella natura umana
La società delle professioni inutili

Il povero e il ricco

Domanda: Dopo aver letto i suoi libri, mi sono reso conto che lei non è socialista e che non si approprierà delle proprietà dei ricchi. Ma perché i ricchi dovrebbero iniziare a pagare borse di studio per l’80% della popolazione per i propri studi?

Risposta: Naturalmente, un simile gesto da parte dei ricchi all’inizio non può essere volontario. Ma, come durante la rivoluzione, queste cose sono dettate dalla necessità. Una persona non può avere un miliardo mentre un’altra non ha abbastanza soldi fino alla fine della settimana per sfamare la propria famiglia. Questo è un chiaro squilibrio. Pertanto, sarà necessario bilanciare queste relazioni.

All’inizio, è necessario forzare la nostra relazione con una struttura completamente diversa dalla consueta: “denaro – merce – denaro”.

Di conseguenza, deve essere promulgata una legge secondo la quale ognuno riceverà una certa quantità di fondi necessari per lui, sufficienti per un’esistenza dignitosa. Ciò sarà accompagnato da un impegno a lavorare per la comunità in conformità con le capacità dell’individuo e allo stesso tempo ricevere la formazione ad una corretta genitorialità.

[270514]

Dalla trasmissione di KabTV “The Post-Coronavirus Era”, 4/06/2020

Materiale correlato:
Sebbene i ricchi stiano diventando sempre più ricchi, non sono loro il problema
Un equilibrio ragionevole
La soluzione alla crisi è la ridistribuzione della ricchezza?

Il diritto di scegliere dove vivere

Domanda: Dovremmo avere il diritto di scegliere dove vogliamo vivere?

Risposta: L’obiettivo principale nella vita di ogni individuo è quello di realizzare se stesso in modo da fare il massimo per la società con la massima efficienza.

Pertanto, se dopo aver studiato ed esaminato se stesso, l’uomo sente di potersi realizzare in un certo luogo a beneficio dell’umanità, allora ha certamente bisogno della libertà di scelta e dell’opportunità di lasciare la sua casa per andare dove potrà portare il massimo beneficio a tutta l’umanità.

Tuttavia, dovrebbe farlo solo dopo aver visto e verificato veramente che l’umanità ha bisogno di lui in quel particolare posto. Questo non dovrebbe essere semplicemente un suo desiderio e avvenire quindi perché a lui “sembra” giusto così. No, conosce la legge generale e, come scrive Baal HaSulam, potrà ricevere un permesso speciale da parte di persone che capiscono dove è in grado di realizzare se stesso al meglio. Quindi, ovviamente, deve andare e agire in quel posto.

Inoltre, se l’uomo non ha nulla da fare e, in una semplice forma egoistica, materiale,si trascina da un posto all’altro, in luoghi dove può sfruttare ciò che gli altri hanno preparato per lui, questo certamente non lo rende utile alla società. Non penso che questo sia giustificato.

Ecco perché oggi l’emigrazione, ad esempio dall’Asia all’Europa, non giova né all’Europa né all’Asia.

[235342]
Dalla Tavola Rotonda delle Opinioni Indipendenti, Berlino 09/09/2006

Materiale correlato:
Il portale Newsmax affronta il tema dell’immigrazione
Gli immigrati assimilano gli europei
Gli immigrati e l’Europa

 

Nessuno ti è più vicino di un kabbalista

Baal HaSulam, Gli Scritti dell’Ultima Generazione: “Di conseguenza, la persona che raggiunge il contatto con il Creatore diventa persino più naturale, più semplice e più umile. Si potrebbe anche dire che prima dell’assegnazione, quella persona e tutte le persone erano al di fuori della natura semplice. Questo perché ora è uguale, semplice e comprende tutte le persone, ed è molto coinvolta con loro. Non c’è nessuno più vicino alla gente di lei, ed è solo lei che dovrebbero amare, perché non hanno una persona più vicina di lei.”

Una persona che guida le altre persone, un gruppo, l’umanità, è la persona più importante sulla faccia della Terra per loro, perché fornisce loro il contatto con il Creatore e spiega la conoscenza superiore. Non rivela nulla di nuovo, ma semplicemente lascia che le persone rivelino le loro abilità nelle quali lei trasferisce la conoscenza superiore.

Domanda: Che cosa significa che una persona che ottiene il contatto con il Creatore diventa uguale e semplice?

Risposta: Per raggiungere il contatto con l’umanità e il Creatore secondo le leggi della commutazione, essa, da una parte, deve essere uguale alle masse e, dall’altra, legata alla sfera superiore.

Si dice che il contatto si verifica quando “… è solo lei che dovrebbero amare, perché non hanno una persona più vicina di lei”. Cioè, da parte delle masse, deve esserci un atteggiamento verso di lei come un bambino verso il padre: a volte l’amore, a volte la devozione, a volte l’obbedienza, a volte essere esigenti: la totalità di tutti gli stati.

Nota: Il Magid di Vitebsk era solito dire che era molto grato alle persone che lo stimolavano.

Il mio commento: Il fatto è che una persona si eleva grazie ai propri nemici. Mentre quelli che la ammirano, al contrario, la indeboliscono.

Non ritengo possibile che un kabbalista si riveli e si elevi agli occhi delle masse. Solo se è necessario tirarle fuori da grossi problemi in modo che gli obbediscano; per farli scappare dai loro problemi, allora può permettersi di mostrar loro, ma in una forma limitata, che è il portatore di forze speciali. Non c’è altro modo.

Chi è vicino a un kabbalista di solito lo sente un po’, vede qualcosa, inizia a indovinare, percepisce, ma queste sono piccolissime dosi.

Domanda: Baal HaSulam scrive che un kabbalista comprende tutte le persone mantenendo rapporti molto stretti con loro. È un riavvicinamento interiore o una relazione a livello materiale?

Risposta: Un kabbalista che comunica con i suoi discepoli, i parenti, con chiunque, si comporta in modo volutamente semplice. Non ha contatti con loro se non per i loro interessi comuni.

[224780]

Dalla trasmissione di KabTV “L’ultima generazione”, 9/10/2017

Materiale correlato:
Non perdete la connessione con il Creatore
Gli esperimenti dei kabbalisti
Quando le opportunità non coincidono con i desideri

L’obbiettivo della società del domani

Domanda: Se le persone comuni comprendono che devono unirsi per l’importanza della meta, potranno lavorare correttamente con la loro natura egoistica. Qual è questa meta?

Risposta: Molta gente è restia a lavorare con gli altri in qualsiasi attività volta a raggiungere un obbiettivo comune. Se mi associo con qualcuno, capisco che mi limito nella mia opinione, probabilmente nel risultato, nel mio guadagno, ecc. Non ho altra scelta. Esiste un beneficio egoistico diretto, molto chiaro.

All’inizio, questa deve essere la forma delle relazioni, tanto di quelle kabbalistiche quanto di quelle ordinarie. Non ci sono differenze tra loro, perché entrambe iniziano col semplice egoismo.

Ma dopo, lavorando insieme, in base al metodo kabbalistico, gradualmente inizio a sentire in questo lavoro le due forze opposte.

Da una parte, il mio ego resiste in larga misura ad avanzare. Da un’altra parte, negli affari, potrebbe non essere così. Contrariamente a quanto accade negli affari, il mio ego è d’accordo sul fatto che dobbiamo unirci e avanzare, perché l’ego valuta sempre i risultati futuri, come ricchezza o raggiungimento di un progetto.

Nel nostro caso, non si lavora così. Sentiamo una crescente resistenza da parte dell’ego. Perché? Per innalzare l’importanza dello scopo davanti ai nostri occhi, perché lo scopo è sempre ad un livello più alto rispetto alla resistenza del nostro ego. Nel frattempo, raggiungiamo uno stato nel quale facciamo il possibile per innalzare lo scopo e lo facciamo in modo da dare più importanza a lui che al nostro ego.

Qui, la garanzia reciproca e l’influenza della forza superiore circostante sono molto importanti. Agendo correttamente riceviamo la forza per continuare a connetterci tra di noi, fino a che veniamo trasformati in un desiderio comune, in un’intenzione comune, dove appare la sensazione della forza superiore, in base al nostro livello di connessione.

Questa sensazione è l’azione di questa forza. Ci connettiamo con ognuno degli altri e con questa forza. Questo stato viene definito come il successivo livello spirituale delle nostra esistenza.

Domanda: Chi può resistere a questo, soltanto qualcuno con un punto nel cuore?

Risposta: Tutti hanno un punto nel cuore che si sviluppa gradualmente. Inoltre, ogni persona vede chiaramente ciò che accade nel mondo attorno a lei: stress costante, fallimenti, droghe, ecc… La Kabbalah ci offre una scienza profonda riguardo all’ascesa spirituale dell’umanità….

Domanda: Si comprende la serietà della scienza mediante gli sforzi della persona per connettersi? Negli affari tutto è molto chiaro: milioni, migliaia di milioni di dollari attraggono le persone.

Risposta: Anche qua possiamo misurare la grandezza della meta in milioni e migliaia di milioni, pero in unità relative, non in denaro.

Domanda: Che cos’è per un kabbalista la misura della meta?

Risposta: Qui ci sono 125 gradini per raggiungere lo scopo. In ogni gradino, si raggiunge un certo livello. La meta finale diventa gradualmente più chiara ad ogni gradino. Ci si sente qualitativamente più elevati e il desiderio cresce in corrispondenza.

[219154]

Dalla trasmissione di KabTV “L’ultima generazione”, 16/08/2017

Materiale correlato:
Nella Società futura gli obiettivi personali rimarranno?
Un kit di conoscenza per La Società del Futuro
Lo “Stimolatore Spirituale” è un passo avanti verso la società futura