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Il destino dal punto di vista della vita quotidiana

Domanda: Se consideriamo il destino non rispetto alla correzione finale ma dal punto di vista quotidiano: chi diventare, chi sposare, che genere di bambini avere, quali problemi affrontare, ecc., esso può essere cambiato?

Risposta: E’ molto difficile perché per questo noi dovremmo educare anticipatamente le coppie future, nella comprensione del significato della vita, dello scopo della vita, della realizzazione di questo scopo e di quanto esse siano pronte per questo.

In seguito dovremmo selezionare queste coppie appena diventano pronte, comprendendo cosa dovrebbero sacrificare, cosa dovrebbero lasciare andare, poi, al contrario, in cosa dovrebbero aiutarsi l’un l’altro e come dovrebbero supportarsi reciprocamente l’un l’altro per raggiungere questo scopo. Quanto lavoro va fatto qui.

Io spero che, anche se non nella nostra generazione, magari nella prossima, le persone vorranno farlo, perché l’umanità raggiungerà uno stato di distacco da ogni soluzione per i problemi familiari. Le persone non vorranno sposarsi o avere bambini. Non comprenderanno perché hanno bisogno di tutto ciò. Fino al punto che anche gli istinti sessuali si “congeleranno” in loro. Questo è un problema che verrà affrontato attraverso la sofferenza.

Domanda: D’altro canto perché dovrei cambiare qualcosa se, diciamo, io comprendo o credo che ci sia una forza superiore che mi guida verso lo scopo della creazione?

Risposta: Ti conduce attraverso la sofferenza. Tuttavia, non ti rendi conto come persona. Se segui il flusso, allora sei un animale.

Domanda: Se non faccio sforzi consapevoli per cambiare me stesso poi la forza superiore agisce su di me nella forma della sofferenza?

Risposta: Come su di un animale. In questo momento tu vieni definito un animale. Vieni chiamato uomo soltanto in quei momenti in cui tu vedi lo scopo e fai uso di forze per avvicinarti ad esso.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 4/02/2019

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New Life n.246 – Corso di educazione integrale – Parte 2

New Life n.246 – Corso di educazione integrale – Parte 2
Il Dott. Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e Tal Mandelbaum ben Moshe

Riepilogo:

Abbiamo bisogno di ottenere un desiderio speciale di ricevere, del tipo che non scompare non appena viene soddisfatto. Possiamo veramente godere dell’amore reciproco, del desiderio di soddisfare gli altri. Possiamo imparare a superare il desiderio di ricevere ed ottenere il desiderio di amare gli altri, nei workshop di connessione, attraverso i corsi di educazione integrale. Questi corsi toccano le domande emotive più importanti per tutti: chi sono? Cosa sono? Perché vivo? Le persone imparano ad essere più aperte e a superare i sentimenti di freddezza e rifiuto che nascono quando ci avviciniamo agli altri. Abbiamo successo quando acquisiamo l’attitudine corretta verso gli altri e creiamo un’emozione comune chiamata centro del gruppo, che diventa fonte di felicità, calore, libertà e soddisfazione per tutti.

Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.246 – Corso di educazione integrale – Parte 2”, 29/10/2013

Cosa vediamo nelle altre persone?

Domanda: Oggigiorno sempre più persone possono vivere senza crearsi una famiglia. Tuttavia, nessuno ha ancora completamente cancellato il concetto di famiglia.

Dal punto di vista della percezione della realtà, i kabbalisti consigliano di imparare a non vedere qualità negative nel coniuge che, in effetti, non gli appartengono, ma a capire che sono causate dal proprio atteggiamento nei suoi confronti. Come possiamo applicare questo principio in pratica?

Risposta: È scritto in molte fonti che una persona non vede nulla al di fuori di se stessa se non il proprio riflesso negli altri. Cioè, non vedo mai le qualità di un’altra persona o persino di animali, piante o altro.

Vedo sempre l’impronta delle mie qualità su qualsiasi oggetto, e specialmente su quello che è davanti alle persone con cui vivo. È naturale. Pertanto, dobbiamo tenerne conto.

Nota: Non penso che le persone lo percepiscano naturalmente.

Il mio commento: Tutti possono essere d’accordo con questo, ma non possono conviverci. Teoricamente, siamo tutti d’accordo.

Domanda: E poi cosa accade? Come possiamo davvero affrontare tutto questo?

Risposta: Quindi non funziona…allora mettiamo da parte questa domanda per ora e in seguito vedremo che esiste una soluzione per tutti questi problemi.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 31/12/2018

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La responsabilità di una persona

Baal HaSulam, “Costruire la società futura”: ‘Il precetto della ricezione richiede solo poca considerazione in quanto la punizione viene data all’istante. Pertanto, non lo trascureremo mai. Tuttavia, la punizione per il secondo precetto, quello della dazione nei confronti della società, non viene recepita istantaneamente. Piuttosto ci arriva indirettamente.’

Domanda: La società non ci chiede di dare; pertanto, non rispettiamo la legge di dazione nei confronti della società. La natura ci punisce per questo. Ma poiché la punizione non arriva immediatamente, non rispettiamo questa legge.

Perché la legge è implicita? Se vedessi chiaramente che non ho dato alla società e la società o la natura mi punissero immediatamente, agirei diversamente.

Risposta: Quindi saresti un animale, non un essere umano. La differenza tra un essere umano e un animale è che l’animale è completamente soggetto alle leggi della natura. Non ha la libertà di decidere se soddisfarle o meno. Un animale fa tutto d’istinto, sotto la dura influenza della natura, senza fare domande.

Gli esseri umani, al contrario, possiedono il libero arbitrio se attuare o meno le leggi della natura. Tuttavia, il problema è che una persona è stata creata in modo tale da non voler rispettare le leggi della natura.

La natura, il Creatore, vuole che una persona si sviluppi al punto di capire che è suo dovere adempiere alle leggi della natura. Non per il bene personale, ma per il bene degli altri, in modo che la persona diventi simile alla natura, che dà, riempie, dà alla luce e si sviluppa.
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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 07/02/2019

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Un vaccino per il Coronavirus

Il Coronavirus si è già diffuso in ottanta nazioni e ci mostra quanto dipendiamo l’uno dall’altro. Stiamo cercando il modo attraverso il quale questi virus vengono trasmessi da una persona all’altra attraverso aeroplani o contatto fisico.

In realtà non si diffondono in questo modo ma attraverso i nostri pensieri. Dopotutto siamo collegati in un unico campo, e se penso male di te, allora con i miei pensieri risveglio pensieri che causano ogni tipo di manifestazione e conseguenze in te.

Questo fenomeno è noto alle persone impegnate nella sicurezza internazionale. La scienza della Kabbalah spiega che i nostri pensieri possiedono la forza più distruttiva o la più bonaria di tutte le forze della natura. Ma, sfortunatamente, stiamo agendo usando solo pensieri distruttivi.

Pertanto, né le misure preventive nella lotta contro i coronavirus né l’invenzione di nuovi antibiotici ci aiuteranno. Se non sarà questo virus, allora ne apparirà un altro. Dobbiamo finalmente capire che dobbiamo curare le relazioni tra le persone. Se le nostre relazioni e i nostri pensieri diventano buoni, allora nessun virus vincerà.

I pensieri poco gentili sugli altri o la disunione si vestono nel corpo umano e si manifestano come malattia. Questa è una malattia di altissimo livello da cui non siamo in grado di difenderci perché non abbiamo potere sui nostri pensieri. Non sappiamo chi stia pensando a cosa e non possiamo controllare nemmeno i nostri pensieri.

Pertanto questo è un grosso problema. Bisogna insegnare come controllare i propri pensieri in modo che siano buoni per tutti. Questo è l’unico modo attraverso il quale possiamo sconfiggere tutti i virus. Per tale correzione, abbiamo bisogno della scienza della Kabbalah poiché non c’è altro modo.

Dopotutto la natura egoistica umana ci fa pensare solo a noi stessi, quindi per insegnare a una persona a pensare agli altri sono necessarie una scienza speciale, un metodo unico e un lavoro in gruppo. Sembra così semplice, ma è l’opposto assoluto della natura umana.

Quando cominceremo a correggerci, vedremo che il mondo cambierà in relazione a noi. Cominceremo a sentire che intorno a noi esiste un potere speciale chiamato luce superiore, che agisce e organizza il mondo intero nel miglior modo possibile. Entriamo in questa forza e viviamo in essa, e quindi non abbiamo paura di alcun coronavirus o altre malattie.

Un mese fa a Tel Aviv si è tenuto un grande congresso kabbalistico internazionale. Ogni giorno abbiamo temuto che il Ministero della Salute ci vietasse di partecipare al congresso.

Dopotutto, si trattava di un incontro con oltre 5.000 persone riunite in una grande città, sedute insieme, durante il quale si sono abbracciate, hanno mangiato allo stesso tavolo, hanno respirato la stessa aria e hanno trascorso tre giorni nella stessa stanza. Tutta l’aria era piena di virus diversi, ma nessuno si è infettato.

Questo perché attraverso la nostra connessione abbiamo effettuato la vaccinazione e la disinfezione più corrette ed efficaci. Questo può servire come esempio per l’umanità di come la forza dell’unione purifica, risolve e santifica tutto.

Per il fatto che vogliamo unirci in un unico pensiero, per un solo obiettivo, creiamo un campo di forza, ognuno con il nostro pensiero. Il pensiero è potere. Collegando tutte le nostre forze, creiamo un campo di forze, che è il più alto di tutti i campi esistenti nel mondo, fisico o biologico.

Se imposteremo questo campo sopra di noi, desiderando che ci colleghi, e se tutti vorremo connetterci a questo campo e diventare “come un solo uomo con un solo cuore”, tutti come amici e fratelli, allora nulla potrà farci del male.

Funziona così, perché il pensiero dell’uomo è l’impatto massimo che si possa fare. Pertanto, distrugge tutti i virus esistenti sotto di lui ai livelli inferiori: inanimato, vegetale e animato. Questo campo irradia amore e unione che insieme creano una forza positiva globale che distrugge tutti i fattori negativi.

Pertanto non c’è niente di cui aver paura. Possiamo bere il veleno, ma se abbiamo lo scopo di avere una connessione corretta con il campo spirituale, allora nulla può farci del male. Le persone possono proteggersi essendo in buoni contatti con noi, e allora riceveranno costantemente un antivirus che li proteggerà dalle malattie. Vi auguro buona salute!

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Dalla trasmissione di KabTV “Il mondo e l’epidemia di Coronavirus”, 03/03/2020

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Cosa sono le trasgressioni secondo la Kabbalah?

Domanda: La Kabbalah dice che non dovremmo vergognarci dei nostri desideri e peculiarità. Cosa sono le trasgressioni per la Kabbalah?

Risposta: Qualsiasi azione in relazione agli altri ed anche alla natura inanimata, vegetale e animata, così come qualsiasi azione egoistica in relazione al mondo intorno a noi è una trasgressione. Ed è molto peggio di una trasgressione in relazione al Creatore.

Una persona ha bisogno di essere attenta per non causare alcun danno anche alla natura che la circonda. Essa deve vedere ogni cosa intorno a sé come una manifestazione del Creatore.

Pertanto si devono trattare la natura inanimata, vegetale e animata al meglio, così come le persone, con assoluta gentilezza. Il Creatore percepirà questa come un’attitudine verso di Lui. Quest’atteggiamento, in ogni caso, non può essere altro che l’attitudine di una persona verso il mondo circostante.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 1/12/2019

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Quando scomparirà il coronavirus?

Qual è la ragione della diffusione del coronavirus? Dobbiamo capire che questa è una reazione della natura. La natura ci obbliga a renderci conto che siamo in un sistema integrale.

Se disobbediamo alle leggi di questo sistema integrale, alla sua legge fondamentale di garanzia reciproca, che collega insieme tutte le parti del sistema, allora il sistema risponde con dei colpi.

Finora questo è solo l’inizio dell’epidemia di coronavirus e, assieme agli altri virus che devono ancora apparire, dobbiamo prenderlo come un segnale della nostra errata connessione reciproca.

Dobbiamo imparare che esistiamo nel sistema integrale della natura in cui tutte le parti sono collegate tra loro e c’è una sola forza dirompente nell’intero sistema: l’essere umano.

Dobbiamo correggerci perché la natura ci costringerà comunque a migliorare le nostre relazioni reciproche fino a quando non diventeranno così buone che il virus scomparirà.
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Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.1212 — La garanzia reciproca”, 10/03/2020

 

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New Life n.275 – Io e l’ego – Parte 2

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Il Dott. Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e e Tal Mandelbaum ben Moshe

Riepilogo:

Al giorno d’oggi, stiamo riconoscendo il male inerente allo sviluppo egoistico e avanziamo verso un nuovo approccio nel quale tutti ci preoccuperemo per la connessione sociale, l’uguaglianza e la reciprocità. Inoltre sta nascendo una nuova visione che ci riequilibrerà con il contesto ecologico nel quale viviamo. Il vero io è quello che gode della vita in tutta la sua pienezza. Il potere di fare un cambiamento come questo è di natura latente e l’educazione integrale è il metodo per individuarlo. Tutto questo richiede un potere superiore che si rivelerà quando tutti saremo connessi come un solo cuore.

Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.275 – Io e l’ego – Parte 2”, 30/12/2013

Una soluzione per tutti i tipi di problemi

Domanda: Cosa dice la Kabbalah a proposito di fenomeni come la gelosia e il tradimento nella famiglia? Come dovremmo relazionarci con loro?

Risposta: È naturale perché siamo animali, e anche umani in una certa misura. Comunque, se la nostra connessione più elevata determinerà tutto il resto, poi non ci saranno più problemi, ci capiremo sempre tra noi.

Ora per entrambi, marito e moglie, tutto è basato sull’intimidazione. La minaccia di divorzio con tutti i relativi problemi di polizia, tribunali, possibile violenza e quant’altro è sempre un’opzione. Comunque esiti così sgradevoli dovrebbero ottimamente essere evitati.

Tuttavia, finché non raggiungeremo la perfezione combinando i mondi materiale e spirituale, tutti i tipi di problemi continueranno. Anche coloro che stanno studiando Kabbalah, correggendo se stessi sperimenteranno questi problemi non meno che gli altri, anche di più.

Domanda: Stai dicendo che c’è una soluzione a tutti i tipi di problemi: la rivelazione del Creatore? Quando Lui è rivelato tutto diventa chiaro?

Risposta: Noi vediamo anche nel nostro mondo che non rimane nient’altro.

Domanda: Sì, ma non richiede tempo?

Risposta: Non importa. Tu hai bisogno di fare qualcosa per interrompere la nostra corrente forma di evoluzione che non ci porta da nessuna parte.

Domanda: La Kabbalah fornisce qualche soluzione?

Risposta: Dobbiamo iniziare a lavorare costantemente su come educare noi stessi e capire cosa siamo. Io sono un animale e, se mi impegno nella Kabbalah, forse per un po’ diventerò un animale ancora più grande, come è detto: “Aumento di conoscenza, aumento di dolore”.

L’ego dell’uomo cresce costantemente ed egli potrebbe anche non essere più capace di far fronte a se stesso. Capisce i suoi problemi, ma non può fare nulla al riguardo. Lui li corregge nel livello spirituale e forse cade nel livello terreno egoistico. Ma questo è il percorso, non si può fare nulla a riguardo.

Domanda: Tu dici: prova, tenta, fai sforzi. Perché?

Risposta: Questo è il percorso di evoluzione. Guarda come tutto funziona: alcuni crescono, poi cadono, poi spariscono: poi un altro e un terzo e così via, appaiono e scompaiono. Questa è l’evoluzione del percorso. Noi non stiamo facendo nulla di nuovo nel nostro percorso kabbalistico, noi stiamo solo accelerando. Quindi, la nostra vita attraversa tali vortici.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 01/01/2019

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La Kabbalah e le altre credenze – 12′ Parte

Come si relazionano i kabbalisti con il mondo?

Domanda: Esiste un’attitudine verso il mondo e verso gli altri. Qual è la differenza tra il modo in cui un kabbalista si relaziona con il mondo e il modo in cui lo fa la gente comune?

Risposta: Il kabbalista considera il mondo come l’opera del Creatore. Il mondo è un esempio di come mi relaziono con il Creatore. Una buona attitudine verso le persone, verso il mondo, significa una buona attitudine verso il Creatore. Come principio, per un kabbalista, nulla esiste eccetto lui ed il Creatore.

Domanda: Baal HaSulam nel suo articolo “La Soluzione”, scrive: “La forma religiosa di tutte le nazioni deve per prima cosa obbligare i suoi membri a concedersi reciprocamente nella misura in cui la vita di un amico verrà prima della propria”, da “Ama il tuo amico come te stesso”. Una persona non si compiacerà nella società più di un amico.

Questa sarà la religione collettiva di tutte le nazioni che entreranno nel segno del comunismo. Tuttavia, oltre a ciò, ogni nazione, può seguire la propria religione e tradizione; una cosa non deve interferire con l’altra”.

Quindi, tutti i kabbalisti si relazionano con questo concetto, in questa maniera, o solo Baal HaSulam?

Risposta: I kabbalisti agiscono in accordo con la legge “Non c’è coercizione nella spiritualità”. Ognuno, dal suo punto nel cuore, dal suo carattere, dal suo egoismo, gradualmente raggiungerà l’equivalenza della forma con il Creatore ed entrerà in questo luogo, nel sistema generale di anime private, dove le completerà e interagirà con loro in completa armonia.

Domanda: Cioè, una persona può partecipare allo studio della saggezza della Kabbalah, esplorare la propria natura egoistica, lavorare con la forza superiore come legge della natura, e allo stesso tempo, impegnarsi in alcune tradizioni specifiche, forme religiose, e le une non interferiranno con le altre?

Risposta: Certamente. Una persona può mantenere qualsiasi credenza religiosa. La religione in questo caso si considera semplicemente cultura.

Domanda: Questo si riferisce alla radice dell’anima umana?

Risposta: Sì, a qualsiasi manifestazione della persona. Si può adorare chiunque e fare qualsiasi cosa, non importa. L’importante è che la persona accetti i principi di base della saggezza della Kabbalah. Se li soddisferà, rivelerà gradualmente il vero mondo.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 17/12/2018