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Lezione quotidiana di Kabbalah – 29.03.2012

Scritti di Baal HaSulam, Shamati Articolo 7 “Ciò che è “L’abitudine diventa una seconda natura” nel Lavoro (spirituale)” e Articolo 27 “Ciò che è “Il Signore è Alto ed il Basso vedrà”
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Libro dello Zohar, Bereshit (Genesi), Pagina 71, Articolo “E la Terra era informe e vuota”, Punto 320, Lezione 91
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TES, Parte 7, Punto 29, Lezione 13
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KFS, Pag.362, Punto 127, Lezione 56
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Il capitalismo è fuori controllo

Opinione: (S. Yakobsen capo economista della Saxo Bank): La crescente disuguaglianza dei profitti minaccia l’economia mondiale. La classe media è diventata preda della crisi. Il livello della disoccupazione cresce continuamente. Il capitalismo ed i liberi mercati sono fuori controllo.

Non è rimasto nessun mercato che funzioni in corrispondenza alle regole del capitalismo.

Lo scopo principale della politica anticrisi è quello di guadagnare tempo, ma questo fa soltanto peggiorare la disuguaglianza sociale. Gli scienziati per scherzo hanno chiamato questa crisi “la crisi del capitalismo incontrollato”. Ma sono i governi e le politiche ad essere fuori controllo, sono diventati incontrollabili.

Noi abbiamo bisogno di investire nella formazione, nei mercati liberi e sicuri, nella concorrenza e negli accordi multilaterali a lungo termine riguardanti la formazione, lo stipendio e le ore di lavoro. Questo è il cammino verso un bilanciamento sociale.

Il mio commento: E’ solo la soluzione che non è corretta, in quanto è un modello di capitalismo egoistico non funzionante. Bisogna investire in:

a) Il raggiungimento ragionevole di benessere a tutti i livelli.
b) L’introduzione obbligatoria della formazione e dell’ educazione integrale.

Queste due attività allontaneranno la crisi, in quanto allontaneranno la contraddizione tra l’uomo che divora la natura e il suo mondo circostante. Cambiando noi, capiremo come creare una nuova economia del benessere e dell’ uguaglianza.
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IL sistema ha bisogno d’intenzione

Domanda: Durante una delle lezioni, lei ha detto che l’intenzione di dare non può essere personale né individuale. Non si tratta della mia personale relazione con la società, con il mio vicino?

Risposta: Siamo in un sistema d’interconnessione reciproca, è anche chiamato il sistema dei mondi (Olamot), cioè occultamenti (Alamot). La forza superiore e la struttura del sistema stesso ci sono occulti. Noi non vediamo che siamo  strettamente connessi.

 

Noi siamo familiarizzati con le relazioni “animate”: qui ci sono i miei genitori, i miei parenti, questi sono quelli che amo, questi sono quelli che odio, questi mi amano, e questi mi odiano. Tuttavia, i livelli superiori più sottili del sistema mi sono occulti. Questo è il mio mondo, il mio occultamento.

Rivelando il più alto sistema, quello altruista, quello della nostra interconnessione, noi comprenderemo, che lo vogliamo o no, di essere fusi strettamente uno con l’altro. Adesso non siamo partecipanti attivi di questo sistema; tuttavia, ha già bisogno della nostra partecipazione attiva. È arrivato il tempo in cui dobbiamo assimilarci in esso, in cui dobbiamo unirci coscienziosamente al suo flusso, in modo che ognuno possa soddisfare la propria funzione in esso.

Tuttavia, da parte nostra, non la vogliamo né la comprendiamo, ed è per questo che sentiamo di essere in una cattiva condizione. Senz’altro, il sistema generale continua a funzionare, ma a causa della nostra inattività, noi sentiamo i difetti del suo lavoro e siamo perplessi. “Che cosa sta succedendo?”, “Che cosa manca qui?” Questa è realtà e noi la chiamiamo crisi.

Inoltre, la differenza tra ciò che è desiderato e ciò che è attuale, tra il nostro stato iniziale nel mondo dell’infinito e il ritorno indietro verso l’infinito da questo mondo, è la sola intenzione. Noi non cambiamo né il sistema né le basi della nostra natura. Ognuno mantiene i propri tratti caratteristici, la propria connessione con la realtà, ognuno rimane al proprio posto.

La struttura della nostra interconnessione non cambia. Per alcuni tu sei uno studente, per altri tu sei un amico, per alcuni sei vicino…Gli amici si connettono con l’insegnante, uno con l’altro e con il mondo. Tutto questo non cambia, ma semplicemente ci è rivelato. È per questo che alcune persone con capacità extrasensoriali sanno quello che accadrà in futuro.

Il libero arbitrio e il nostro lavoro sono accompagnati solamente da una cosciente e sensibile partecipazione nella vita del sistema per poter diventarne una parte attiva con il nostro desiderio, per “fluire” con essa come la Forza (Creatore), che la controlla, che vuole che fluisca. Essenzialmente, in questo consiste il nostro compito, rivelare il flusso generale e fonderci in esso. Lasciamo che il fantino e il cavallo si muovano in sincronia. È cosi che ci muoveremo in avanti.

In questa maniera, il nostro lavoro è sempre fatto in intenzione: Fino a che punto io tiro il sistema verso la Forza, quanto lo comprendo in più, quanto in più sto partecipando nella sua attività, quanto in più con il suo aiuto io rivelo la Forza che vi è istillata per poter fluirci, e quindi portare contentezza al Creatore.

Questo è il mio compito. È per questo che partecipo nella vita del gruppo, tra i compagni, gli amici, che mi sono stati dati. Inoltre, io sto portando avanti il compito del mondo, io sto risvegliando tutte le parti del sistema, costruendolo e attivandolo finché si assimilerà completamente alla forza interiore, finche fluiremo insieme con esso.

Allo stesso tempo, senz’altro, io ho la mia stessa intenzione. Tuttavia, non può essere rivelato soltanto dentro di me. Non lo farò diventare vivo se non sono connesso con gli altri, se non lavoro con loro in armonia, se non stiamo cooperando in azione, in comprensione, in realizzazione, nel mantenimento e servizio del sistema. Qualcuno tra di noi è una valvola, un altro è un pistone, qualcun altro è una ruota, e cosi via. Ognuno lavora nella propria maniera; tuttavia, tutti aspiriamo allo stesso traguardo.

È detto: “Israel, la Torà e il Creatore sono Uno”. Il Creatore è il programma generale, il quale aspiriamo d’implementare. Non ci stiamo semplicemente unendo al sistema, ma stiamo mantenendo il corso verso Lui. Non possiamo trovare la connessione senza di esso, dato che si basa in una certa formula, lo scopo del programma. Ha bisogno di essere chiaro per noi, per il bene di cosa e come ci dovremmo unire. Noi scopriamo il sistema dell’aspirazione verso la forza che vi agisce dentro, verso il programma generale. Senza questo, non possiamo fare nemmeno un passo, includendo le interrelazioni tra di noi.

Di conseguenza la mia intenzione è in relazione al lavoro collettivo con gli amici, il cui scopo è quello di rivelare il Creatore.

Alla fine, io solamente aggiungo questa intenzione, e non l’azione. Nella stessa maniera, il sistema di controllo di un governo può essere attivato dal “bastone” di un tiranno che spreme gli ultimi succhi della popolazione, o dalla saggezza di un governante gentile che insegue la felicità dei cittadini. La struttura è la stessa, la connessione resta la stessa, niente ha bisogno di essere cambiato eccetto il programma interno istallato nel sistema. Educazione, tasse, banche, ospedali, ecc., tutto questo rimane al proprio posto. Solamente l’intenzione ricostruisce completamente l’ordine dei “flussi di energia”, cambiando la loro destinazione. Alla fine, l’intenzione cambia tutto.

Questo è quello che stiamo scoprendo oggi. “Il mondo vive com’è stato stipulato”, “Io non ho cambiato Me stesso”, il sistema non cambia, noi solamente vi aggiungiamo l’intenzione, lo schermo e la Luce riflessa. E poi, tutto fluisce in una nuova maniera in base al nostro approccio. Inizialmente abbiamo tirato tutto verso di noi a causa del tiranno che governava dentro di noi, ma adesso stiamo inseguendo il benessere di uno più vicino, ed è già un governante diverso.
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(Dalla seconda parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 28.02.2012, “Domande e risposte”)

Disturbi psicologici

Domanda: Nel caso dovesse trapelare che delle persone del gruppo dell’educazione integrale abbiano dei disturbi psicologici, come dovremmo interagire con loro?

Risposta: Li demarchiamo immediatamente e cerchiamo di capire in che misura possono comportarsi in una struttura generale e la misura in cui il lavoro su di loro possa influenzare negativamente sulla loro psiche. In questo caso, li allontaniamo dal gruppo, gentilmente e con cautela, per qualche periodo di tempo o in maniera permanente.

Noi abbiamo degli psichiatri i quali possono dare le loro conclusioni dopo aver osservato la persona dall’esterno per qualche periodo ed utilizzando i rapporti dei loro amici e di quelli più vicini. Indubbiamente, se una persona con una mente danneggiata resta in un gruppo per un lungo periodo di tempo, questo può dare un risultato negativo, un’ondata di energia molto cattiva.

Comunque, raramente ci imbattiamo in simili problemi, ci sono molte poche persone del genere. Come regola, loro vengono equilibrate in qualche modo.

Noi le allontaniamo per qualche tempo e poi diamo loro l’opportunità di ritornare. Poi le allontaniamo ancora, ed esse ritornano ancora. Questo avviene un certo numero di volte; loro non possono avanzare allo stesso ritmo del gruppo. Ecco perché è positivo per loro essere allontanate un po’. Comunque, in generale, molti di loro trovano una qualche forza per compensare.

Domanda: Oggi le persone affrontano degli stati depressivi profondi, non semplicemente un cattivo stato d’animo, ma la depressione più profonda che richiede degli antidepressivi, gli ospedali e così via. Se ci imbattiamo in simili avvenimenti, raccomandiamo alle persone di andare dal dottore oppure cerchiamo di correggere questo attraverso il sistema integrale?

Risposta: Nei casi clinici, solo un completo cambiamento dell’ambiente può aiutare, mediante il quale tu porti la persona con un gruppo particolare nella natura, alla spiaggia, o al fiume e lì cominci ad effettuare delle sessioni molto serie con lui ed in più molto sport all’aria fresca.
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(Da un “Discorso sull’Educazione Integrale” #11, del 16.12.2011)

Lezione quotidiana di Kabbalah – 28.03.2012

Preparazione alla Lezione
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Shamati, Articolo 4 “Quel è la ragione della pesantezza, che l’uomo sente nell’annullamento al Creatore, nel Lavoro
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Libro dello Zohar, Bereshit (Genesi), Pagina 69, Articolo “La correzione del Mondo Inferiore dal Mondo Superiore”, Punto 319, Lezione 90
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TES, Parte 7, Punto 27, Lezione 12
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KFS, Pagina 360, Punto 125, Lezione 65
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Il corso “Essere Uomo: “La Gerusalemme del Cuore” – 27.03.2012

Kabbalah per il Popolo, Corso “Essere Uomo”: “La Gerusalemme del Cuore”
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La vita e cominciata con un Mega Organismo Planetario

Opinione (Gustavo Caetano-Anolles, dal NewScientist): “Una volta, tre miliardi di anni fa, viveva un singolo organismo chiamato LUCA. Esso era enorme: un mega organismo come nessuno l’aveva mai visto prima, esso riempiva gli oceani del pianeta prima di spaccarsi in tre e dar vita agli antenati di tutte le cose viventi sulla Terra oggi”.

“Questo strano scenario sta emergendo dagli sforzi di definire con precisione l’ultimo antenato universale comune, non la prima vita emersa sulla Terra ma la forma di vita che diede inizio a tutte le altre”.

“Gli ultimi risultati suggeriscono che LUCA fu il risultato della lotta della prima vita per sopravvivere, tentativi che trasformarono l’oceano in un negozio globale di scambio genetico per centinaia di milioni di anni. Le cellule che lottavano per sopravvivere per conto loro si scambiarono a vicenda delle parti utili senza competizione, creando effettivamente un mega organismo globale”.

“Fu all’incirca 2,9 miliardi di anni fa che LUCA si divise in tre domini di vita: i bacteria e gli archaea con una singola cellula ed i più complessi eukarya che diedero origine agli animali ed alle piante. È difficile sapere cosa avvenne prima della divisione. Difficilmente una qualche prova fossile resta da questo periodo e tutti i geni così retrodatati hanno verosimilmente mutato al di là del riconoscimento”.

“Questo non è un ostacolo insormontabile per dipingere il ritratto di LUCA, dice Gustavo Caetano-Anolles dell’Urbana-Champaign University dell’Illinois. Mentre la sequenza dei geni cambia rapidamente, la struttura tridimensionale delle proteine che essi codificano è molto resistente al test del tempo. Così, se oggi tutti gli organismi fanno una proteina con la stessa struttura completa, lui dice, è una buona scommessa che la struttura fosse presente in LUCA. Lui chiama queste strutture “fossili viventi” e mette in rilievo che siccome la funzione di una proteina è altamente dipendente dalla sua struttura, loro possono dirci cosa LUCA avrebbe potuto fare”.

“Per ricostruire la serie di proteine che Luca avrebbe potuto creare, Caetano-Anolles ha cercato un database delle proteine di 420 moderni organismi, cercando delle strutture che fossero comuni a tutti. Delle strutture che ha trovato, solo dal 5 all’11% erano universali, il che significa che sono state conservate abbastanza per aver originato LUCA”.

“Guardando le loro funzioni, lui conclude che LUCA aveva degli enzimi per suddividere ed estrarre energia dai nutrienti e qualche equipaggiamento di sviluppo delle proteine, ma mancava degli enzimi per fare e leggere le molecole di DNA”.
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Lezione quotidiana di Kabbalah – 27.03.2012

Preparazione alla Lezione
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Scritti di Baal HaSulam, Articolo 52
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Libro dello Zohar, Bereshit (Genesi), Pagina 68, Articolo “E la Terra era deserta e Vuota”, Punto 318, Lezione 39
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TES, Parte 7, Punto 24, Lezione 11
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Congresso in Vilnius – 23/25.03.2012

Congresso in Vilnius – Lezione Introduttiva del 22.03.12
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Congresso in Vilnius – Lezione 1
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Congresso in Vilnius – Lezione 2
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Congresso in Vilnius – Lezione 3
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Congresso in Vilnius – Lezione 4
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Congresso in Vilnius – Lezione 5
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Congresso in Vilnius – Workshop nr. 1
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Congresso in Vilnius – Workshop nr. 2
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Congresso in Vilnius – Workshop nr. 3
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Congresso in Vilnius Workshop nr. 4
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Alla ricerca di un partner spirituale

Fino a 40 anni fa, il divorzio veniva considerato un atto disonorevole, oggi non c’è nulla di strano. La gente non capisce il motivo per cui dovrebbe sposarsi, mettere al mondo dei figli, e perché dovrebbe continuare a vivere!

Se non trova una risposta a questa domanda, una persona non avrà bisogno di avere una famiglia e dare alla luce dei bambini. Io posso tranquillamente continuare a vivere da solo, quello che succederà in seguito non è affar mio. È questo il modo in cui oggi il nostro ego si rapporta alla vita.

Se però io scopro uno scopo più elevato, come aprire le porte di un altro mondo, verso l’intenzione eterna, e inoltre so che questo può accadere qui ed ora, anche se questo comporta maggiore responsabilità e mi impone più doveri, come ad esempio annullarmi per raggiungere questo obiettivo e raggiungere la sua importanza, questo mi costringe a creare una famiglia.

Successivamente, sposo una donna scegliendola non seguendo i miei istinti animali, ma piuttosto come risultato della mia ricerca di un partner spirituale! Mia moglie sta con me tutto il tempo e diventa un indicatore che traccia se sono ancora sulla strada giusta.

Poi raggiungiamo davvero l’obiettivo che ci connette, e invece di tollerarci solamente l’un l’altro, ci uniamo insieme come un tutt’uno! Questo si chiama: “Un uomo e una moglie e la Shechinà (la Divinità) tra loro”.

Cominciamo a relazionarci l’un l’altro attraverso il Creatore dal momento che non siamo soli: Egli è sempre tra noi. Ecco perché vedo mia moglie attraverso il prisma del Creatore, cioè, io vedo sia il Creatore che lei. Di conseguenza, lei vede il Creatore e me.

Se non prendiamo in considerazione il terzo fattore non saremo in grado di costruire un triangolo (un uomo, una moglie, e l’obiettivo), né saremo in grado di vivere insieme. A livello animale questo è possibile, ma a “livello parlante” non è fattibile.

Non sarò in grado di identificare il Creatore se non guardo mio marito o mia moglie attraverso questo prisma.

In origine, eravamo parte di una sola anima comune: Adamo ed Eva. Ora, dobbiamo far rivivere questa “struttura”, anche se il serpente (il nostro ego enorme) ci ha diviso. Dobbiamo correggere questo “serpente” e rivelare il Creatore tra noi.

Domanda: Quindi è inutile aspettare che arrivi il “principe azzurro su un cavallo bianco.”? Dovremmo piuttosto cercare il Creatore?

Risposta: Il Creatore è sopra ogni altra cosa! In seguito devi concentrarti su chi Lo può riempire nei tuoi occhi.
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