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Nella Kabbalah, Vedere è Credere

seeingHo ricevuto una domanda: come può provare che il suo metodo sia l’unico che può permettere di raggiungere la meta della creazione?

La mia risposta:

1. Non voglio provare niente. La kabbalah è nascosta, invece di attrarre le persone per unirsi nelle sue fila. Solamente la persona che davvero lo desidera, scoprirà e studierà questa saggezza. Non c’è nessuna coercizione che spinga qualcuno ad avvicinarsi o ritirarsi, come non ci sono limitazioni o requisiti per studiare la kabbalah.

2. Ciò che lei chiede è che il futuro si riveli, per avere un’evidenza chiara che lo studio della kabbalah sia autentico. Tuttavia, questo potrebbe essere possibile solo se lo studio si limitasse al livello di questo mondo, però lo studio della kabbalah eleva la persona al di sopra di esso. Nella kabbalah, “vedere” qualcosa vuol dire sentirlo realmente con i sensi. Se un individuo può vedere e sentire il risultato finale, il futuro, senza cambiare la percezione, allora il metodo che ha utilizzato non lo ha trasformato. Di conseguenza, questo metodo non renderebbe la persona simile al Creatore.

3. “Una persona dovrebbe sempre studiare dove vuole il suo cuore”. “Non c’è coercizione nella spiritualità”. “ Insegna ad uno studente in accordo alla sua attitudine”. Questo ed altri simili proverbi di saggi cabalisti ci dicono che è proibito persuadere, convincere e provare qualcosa a qualcuno. Si può solo mostrare alla persona come svilupparsi, affinché percepisca il mondo spirituale da sé, in funzione del suo livello di sviluppo.
Questo è il modo in cui la kabbalah si occupa dello sviluppo di una persona: non c’è coercizione, solo esempi. Qualunque altro metodo è considerato coercitivo e causa solo danni alla persona e al mondo.

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Una definizione della nuova generazione

profitLa domanda che ho ricevuto: Cosa intendi quando dici “la nuova generazione”?

La mia risposta: La nuova generazione è il prossimo livello di sviluppo dell’umanità. Si avrà quando l’umanità uscirà dal livello animato, egoistico o istintivo, dove tentiamo di controllare i nostri desideri istintivi, animati ed egoistici per non scannarci tra di noi (a proposito… questo è ciò che chiamiamo società umana, o la nostra civiltà!). Passeremo da questa a una civiltà in cui ogni cosa sarà regolata dall’amore per il proprio prossimo.

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La domanda che ho ricevuto: Se cambiassimo il nostro modello egoistico di condotta e lo trasformassimo in un modello di amicizia e considerazione reciproca, questo fatto non fermerebbe lo sviluppo che la competizione provoca?

La mia risposta: La competizione non scomparirebbe. Ecco il perché oggi l’uomo vuole massimizzare il suo profitto, ma sta scoprendo che il suo successo dipende dal mondo intero. Mentre osserva la crescente connessione tra sé e il mondo, sentirà come il dare agli altri alla fine gli farà avere il successo. Non comincerà a muoversi meglio perché improvvisamente il mondo è diventato più ricco e lui può prendersi una parte dei profitti, ma perché gradualmente comincerà a sentire che facendo delle azioni di dare al mondo, si connette a qualcosa di più elevato- una soddisfazione e un appagamento che sono più elevati. E questo appagamento più elevato è ciò che comincerà a dargli la capacità di capire il significato in ogni cosa che accade- otterrà la sensazione del Creatore.

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La morte

dieRav Michael laitman, phd è intervistato dal popolare conduttore della televisione russa lev novozhenov.

“ La morte” uno dei temi dell’intervista

L. Novozhenov: Lei ha detto che una persona, che si trova in equilibrio con la legge della natura non si ammala. Questa persona non muore neanche? Questo significa che non ci si ammala e non si muore?

M. Laitman: La morte non è conseguenza di una malattia:
La morte è un periodo di tempo naturale con finalità di limitare la realizzazione della missione dell’uomo, in una determinata tappa del suo sviluppo egoistico. Ci sono differenti periodi e tipi di morte.Qualche volta possiamo parlare di questi stati con più dettagli. Però questi periodi non dipendono dalle malattie. Si può star bene in salute, però poco a poco l’egoismo “animale”si va consumando. Perché una persona muore? Perché consuma il suo egoismo. L’uomo non desidera mantenere questa condotta.

L.Novozhenov: Se vuole avere una lunga vita – è un egoista!

M. Laitman: diciamo che è così. La vecchiaia arriva quando si consuma l’egoismo, i desideri vengono meno. Però perché? E’ un errore pensare che, con la fine della vita , è necessario aver accumulato un gran egoismo. L’uomo deluso è depresso perché non può soddisfarsi naturalmente in forma egoistica. I desideri egoistici non possono soddisfarsi attraverso i mezzi naturali. Una persona compra una macchina un appartamento, non importa cosa- al fine, una settimana dopo il piacere delle cose che ha acquistato sparisce, tutto torna al quotidiano. O una persona affamata, che finalmente arriva ad ottenere il cibo, inghiotte varie porzioni, finchè il suo piacere sparirà, l’uomo deve passare ad un’altra cosa.

Quando il piacere riempie un desiderio egoista, lo annulla, e il piacere si lascia percepire come tale. L’egoismo si uccide da solo. Questo è il segreto e la causa della nostra morte. Se avviene in maniera, senza avvicinarsi alla morte, si starà percependo l’immortalità.

Che significa immortalità? Noi non percepiamo la morte del nostro corpo come la morte del nostro “io”. L’uomo avrebbe la sensazione dell’eterna circolazione delle informazioni materiali come il suo proprio “io”. Perfino davanti alla morte del corpo, ci lasciamo relazionare con lui. Però l’io non è un organismo biologico. L’io è una cosa spirituale distinta. Si possono sostituire la totalità degli organi del corpo, però il mio “io” continuerà ad essere il mio “io”. Un corpo non è altro che una macchina.

Anticamente si pensava che l’io era il cuore della persona. Ora pensiamo che chissà è la mente, la coscienza. A breve saremmo in grado di sostituire le teste delle persone, e sarà lo stesso non avremo scoperto niente di nuovo. L’io della persona continuerà ad essere quello che è.

Quando il desiderio si trasforma in altruismo non sparisce sotto l’influenza della soddisfazione di colui che lo sta ricevendo, e l’uomo sarà capace di percepire l’immortalità. Chi studia la kabbalah raggiunge questo stadio, e si innalza al livello dell’eterna circolazione dell’informazione, relazionando il suo “io” a questa eterna corrente. E la morte del corpo è come un cambio di camicia.

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La Dazione può soddisfarci molto più di qualsiasi altra cosa

hopeHo ricevuto una domanda: Non capisco cosa succederà alla società durante il periodo della transizione dal desiderio di ricevere alla volontà di dare. La gente non troverà soddisfazione nel denaro o nel potere, però ancora non sapranno cos’è la dazione. Cosa motiverà le persone a realizzare atti di dazione? Come potranno le persone volerlo senza ricevere alcun piacere da questa idea?

La mia risposta: La gente sentirà soddisfazione perché la società li incoraggerà a dare. La società ricompenserà e rispetterà la persona per la sua dazione e questo la farà sentire soddisfatta. L’obbiettivo del nostro sviluppo è raggiungere una connessione interpersonale tra noi e la sensazione di questa connessione ci rifornirà di combustibile per dare ed amare.
In fin dei conti, ciò che una persona desidera veramente non sono solo soldi in banca, successo o potere, bensì una pienezza interiore, oppure una certa risposta della società per lui. Tutti i piaceri che si trovano al di sopra e aldilà delle nostre necessità fisiche vitali, le percepiamo come soddisfazioni intangibili e virtuali.
Inoltre, esiste qualcosa che consideriamo più prezioso della soddisfazione che ci dà il denaro e mi riferisco alla pienezza che sentiamo quando riceviamo il rispetto e l’apprezzamento della società. Questo è ciò che desiderano anche i ricchi e i potenti, però non lo possono ottenere, perché quando riescono ad ottenerlo è falso, un prodotto della corruzione.
La cosa peggiore che può sperimentare una persona è la critica, l’ umiliazione e il disprezzo della società verso di lui ed i suoi figli. Questo è peggio della morte stessa. L’opposto di questo, sono le qualità di rispetto, riconoscimento e apprezzamento. Queste ci forniscono una maggiore pienezza nella vita.
Il nostro lavoro è fomentare un’opinione pubblica che spinga ogni persona a cambiare, a passare dal ricevere dalla società al dare alla società. Tutti sentiranno, in questo modo, la ricompensa che si ottiene nel dare alla società.

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Il Gioco della Vita ha Nuove Regole

remindsOggi sia i banchieri che gli industriali dicono che manchiamo dell’adeguata connessione tra di noi. Abbiamo delle risorse naturali e delle industrie, abbiamo stampato sufficiente denaro, abbiamo il desiderio- abbiamo tutto! Ci manca solo una cosa: la capacità di costituire un collegamento che funzioni tra tutte queste cose.

Improvvisamente ogni cosa ha smesso di funzionare, anche se c’è molto di tutto nel mondo: aerei, macchine, industrie, banche, cibo, e continuate da voi con la lista. Allora, perché il sistema non funziona? Non funziona perché non sappiamo come collegare tutti i componenti! Ma prima eravamo capaci di farlo?

Sì, lo eravamo, ma adesso è come se qualcuno dal “di fuori” avesse schiacciato un bottone, e la connessione che c’era prima ha smesso di funzionare. Adesso serve una nuova connessione. E’ come nel gioco del Monopoli, dove le regole del gioco sono cambiate, e noi dobbiamo imparare le nuove regole. E’ un nuovo programma, che si sta rivelando oggi nella forma di una connessione universale.

Tutta l’umanità si sentirà presto come insensibile, intorpidita, e il senso di immobilità continuerà a crescere finché l’ultimo soffio d’aria non sarà uscito dalla canna e l’intera macchina non avrà smesso di funzionare. Questa cosa continuerà finché non troveremo la giusta connessione.

La giusta connessione significa che dovremo comportarci come una società globale, un “piccolo villaggio” in cui ognuno si prende cura degli altri e viceversa. E questo è possibile solo attraverso l’amore per il proprio prossimo. Quindi, finché non seguiremo il programma di “ama il prossimo tuo come te stesso”, non potremo mettere in funzione il sistema. Possiamo farci la guerra tra di noi o fare ogni altra cosa- niente servirà. Il problema è che la connessione tra di noi è rotta, e non c’è altro che possiamo fare se non unirci sollevandoci al di sopra del nostro egoismo. Questa è la sola cosa che ci potrà aiutare.

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Dobbiamo svelare la mappa della nostra connessione

man3Dovremmo sapere, adesso, quale tipo di Reshimot si sta manifestando in noi e quale dovremmo realizzare. I Reshimot sono presenti dentro ogni uomo, e si manifestano continuamente finché un uomo non raggiunge il Mondo dell’Infinito. Dobbiamo sapere quale tra di essi dovrebbe essere realizzato adesso, cosa ci richiede la natura, in quale modo, in che misura, e in quale ordine. In altre parole, dovremmo sapere il significato di causa e di effetto della connessione, attraverso i quali questi Reshimot si manifestano e si realizzano. Se non conosciamo queste cose, non saremo in grado di percepire e di capire cosa sta succedendo.

Inoltre, oggi dobbiamo sapere in cosa consiste la connessione tra gli uomini. Senza questa “mappa”, che riflette la connessione tra tutti noi, non saremo in grado di comportarci correttamente. La connessione non è più quella di prima, quella egoistica, in cui i sociologi, gli psicologi e i politici, e chiunque altro era in grado di manovrare le persone secondo i propri calcoli e di usarle nel modo in cui il proprio ego personale voleva fare. Oggigiorno, dobbiamo imparare la profonda essenza della connessione e dobbiamo entrare in confidenza con la forza che agisce all’interno della connessione tra le persone.

Quando un uomo usa i suoi desideri con un’intenzione egoistica, nella Kabbalah questo fatto è considerato un crimine. E se li usa con l’intenzione di dare, è considerato invece un comandamento. La correzione della propria intenzione (che è sempre presente in ogni desiderio) la trasforma da egoistica in altruistica. Ciò è detto “adempiere ad un comandamento”. Questo è ciò che ogni persona deve fare adesso. Questo è il modo corretto di esistere secondo la natura.

La sola cosa presente in natura sono i 613 desideri di ogni uomo. E il momento in cui un uomo comincia ad usarli per il bene del suo prossimo (che rappresenta il corretto atteggiamento verso tutti questi desideri), egli compie di conseguenza ciò che deve nella vita, la sua predestinazione. Quindi, noi dobbiamo comprendere che questo è precisamente il modo in cui ogni uomo dovrebbe trattare gli altri nella società. E finché un uomo non si sarà corretto in questo senso, egli continuerà a fare del male agli altri.

Un uomo dovrebbe immaginare come questa “macchina” o sistema è connesso nella sua forma bellissima e funzionale – una forma che è rappresentata dall’Infinito, in cui tutte le anime sono unite tra di loro in una sola anima. Dovremmo spronare noi stessi e gli altri a raggiungere questo sistema. Ciò è chiamato “Seguire la Maggioranza” che è la legge della Natura e del Governo Superiore.

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Che cosa è il successo?

hopeHo ricevuto una domanda: Cos’è il successo? Non abbiamo più le capacità finanziarie per far sì che la prossima generazione guadagni più soldi dei propri genitori. La prossima generazione non può più sfruttare le risorse del mondo nel modo in cui lo abbiamo fatto noi. É il momento di fare i conti. Il successo è essere in salute o percepire di essere in salute?

La salute è avere delle buone relazioni. La salute è vivere in armonia con la vita. La salute è sentirsi nel giusto per quanto riguarda la propria vita e camminare con dignità. Come possiamo educare i nostri figli e i figli dei nostri figli insegnando loro che noi siamo veramente una società globale e che dobbiamo condividere e prenderci cura gli uni degli altri e che questo è il vero successo nella vita?

Il “successo universale” è il nostro successo nel vivere in accordo con le Leggi della Natura. Per l’umanità questo implica la legge del dare e ricevere in accordo con le nostre capacità, dove l’obiettivo è la libertà e il significato è l’altruismo.

La mia risposta: Ogni cosa che hai detto è giusta.

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Perche’ nonostante abbiamo tutto, non abbiamo mai nulla?

tuttoenienteImmaginate che qualcuno arrivi qui da un altro pianeta. Si guarda intorno e dice, “ Hey ragazzi, tutto qui sembra bellissimo! Avete delle magnifiche costruzioni in tutto il mondo, comunicazioni cellulari, telefoni, internet, macchine e abbondanti raccolti. Avete tutto! Ma com’è che nonostante tutto questo, ve ne state seduti a casa spaventati, ad aspettare di vedere cosa succederà, e presto potreste non avere nemmeno più niente da mangiare? Cosa vi prende, siete pazzi? Cosa state aspettando? Andate a lavorare!”

-E noi rispondiamo, “ Noi vogliamo lavorare, ma non c’è nessuno che ci voglia assumere. “ Lo sconosciuto del pianeta lontano è atterrito, “Allora, cominciate a fare qualcosa! Mandate fuori degli aerei e delle navi, datevi da fare!” E noi diciamo, “ Non possiamo mandare fuori niente perché nessuno ci paga, e non possiamo fare niente lo stesso perché i nostri compagni non ci forniscono ciò che ci serve…”

Ciò che ci manca è la connessione. Come è accaduto? Noi eravamo connessi egoisticamente, ma adesso siamo saliti al livello successivo dove si richiedono delle connessioni altruistiche. Tuttavia, non le abbiamo. Questo problema riguarda tutti, e tutti siamo lasciati completamente senza aiuto. Da adesso in poi, la sola cosa che farà funzionare tutto è la corretta intenzione. Il solo modo in cui ogni cosa accadrà, dipenderà dal fatto se gli uomini avranno la corretta intenzione. Per esempio, le banche che cresceranno, saranno quelle con la corretta intenzione. Questo è il modo in cui il mondo imparerà.

Ma questo processo di apprendimento è cominciato molti anni fa. Circa 50 o 60 anni fa, abbiamo cominciato a vedere che colui che conquista con la forza alla fine non è il vincitore. Il vincitore è piuttosto è colui che è in grado di condurre la sua vita e il suo lavoro in modo corretto verso la società.
( Dalla lezione sull’articolo di Baal HaSulam, “One Precept,” del 5 marzo 2009 )

“Dio ci Aiuterà” non è la nostra soluzione

study-kabbalah-and-spritual-worries-will-outweigh-your-current-onesLa domanda che ho ricevuto: Gordon Brown dice più o meno la stessa cosa che diciamo noi: che gli uomini devono arrivare all’amore per il loro prossimo. Dunque, qual è la differenza?

La mia risposta: Ma lui è in grado di realizzare questa cosa? No. “Dio ci aiuterà” non è il nostro rimedio. Noi non “crediamo” in niente, ma piuttosto, sappiamo che dobbiamo realizzarlo. Ogni cosa ci viene data per una ragione: i cieli sono per il Creatore, e la terra (il desiderio) è data all’uomo. Noi dobbiamo cambiare il nostro desiderio, e per farlo, dobbiamo studiare.

Dobbiamo far ritornare ognuno al suo posto di lavoro ed installare degli schermi televisivi in tutti i luoghi in cui si lavora. Così che ognuno passi un quarto, un terzo o anche metà della sua giornata lavorativa a studiare, a seconda del tipo di lavoro che ognuno fa. Oggi gli uomini hanno molto tempo a disposizione. Non abbiamo bisogno di produrre niente di più di quello che c’è, poiché l’umanità non ha bisogno di niente di più. Solo che non sappiamo come interagire e distribuire ciò che attualmente produciamo. Perciò, ognuno dovrebbe sedersi al lavoro e studiare. E questo programma dovrebbe riguardare il mondo intero!

Se non si studia, una famiglia non dovrebbe ricevere dei sostegni per le spese quotidiane e una madre non dovrebbe ricevere la pubblica assistenza. Essi devono studiare! In questo preciso momento dobbiamo trattare tutti gli uomini come se fossero dei bambini piccolini che devono passare dall’asilo, poi alla scuola elementare, e poi al liceo per ottenere il diploma del nuovo mondo.

Questo è precisamente ciò che Baal HaSulam dice. Egli dice “ Ragazzi, questo è un nuovo mondo in cui dobbiamo essere collegati tra di noi”

( Dalla lezione sull’articolo di Baal HaSulam’s article “One Precept,” del 5 marzo 2009 )