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La mia strada

Domanda: E’ difficile essere Michael Laitman?

Risposta: Non lo so. Non mi sono mai posto questa domanda, quindi non ho mai sentito la necessità di trovare una risposta. Ho un impegno e devo portarlo a termine.

Nota: Ma le persone ti conoscono, ti criticano, ti amano … comunque …

Il mio commento: Per quanto riguarda se mi amino di più o mi odino di più, trovo difficile dirlo. E lavorare per i posteri solo per il piacere di essere apprezzato in seguito non fa parte della mia natura.

Ti dirò solo una cosa. All’età di trentacinque anni, ero un uomo abbastanza ricco che poteva permettersi di non lavorare e di vivere pacificamente da qualche parte su un’isola o in Canada. Qualcuno potrebbe preferire questo tipo di vita, ma io non potevo permettermelo.

Ho scelto un percorso con molti errori, dubbi e tormenti. Ma questa è la mia via.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 31/12/2017

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La comunicazione fra kabbalisti

Domanda: In che modo comunichi con il tuo insegnante e come impari dai tuoi studenti?

Risposta: Io comunico con il mio insegnante al livello spirituale. Non per il fatto che lui non ha un corpo mentre io ancora ce l’ho, è perché la nostra comunicazione avviene al livello dell’equivalenza dello spirito, non nella forma corporea. E avviene esattamente lo stesso quando sono in contatto con i miei studenti. Che ne siano consapevoli o no, esiste un contatto interiore fra noi.

Commento: Si dice che un insegnante impari dai suoi studenti.

Il mio commento: Naturalmente. Avviene praticamente tutti i giorni. I miei studenti in tutto il mondo comunicano costantemente tra loro e formano vari gruppi virtuali e le singole anime si fondono in un’unica anima comune. Ciascuno studente possiede una qualità particolare, una sfumatura nel kli (vaso) spirituale. Percependoli, attraverso loro io scopro nuove opportunità. Essi sono come i miei occhi e le mie braccia.

Domanda: Allora qui non si parla di qualche azione da cui si può osservare un comportamento e imparare qualcosa?

Risposta: No, questa è solo una percezione interiore.

Domanda: Quanto spesso accade?

Risposta: In ogni lezione, in ogni conversazione, sempre. E specialmente quando riescono a formare una particolare unione tra loro. Allora la loro unione suona come un’armonia perfetta, come un pianoforte ben accordato.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 31/12/2017

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Dobbiamo superare la nostra barriera interiore

Domanda: Hai trascorso 12 anni della tua vita con il tuo maestro Rabash. Dopo circa otto o al massimo dieci anni avevi già imparato tanto, avevi scritto dei libri. Hai mai avuto la sensazione di non avere più nulla da imparare da lui?

Risposta: Sì, ho attraversato questo genere di stati. Ed erano sempre accompagnati da tensione interiore e risentimento.

Prendi il tuo caso, ad esempio: quando l’insegnante spiega, già sai che ascoltare la sua spiegazione non è abbastanza. Ma devi, in qualche modo, superare quella potenziale barriera interiore che si crea fra voi, e ti accorgi che non riesci a superarla. E, naturalmente, sorgono dei problemi. È qui che tu devi annullare te stesso e questo va contro il tuo desiderio.

Domanda: Rabash ti raccontava di come lui aveva annullato se stesso davanti al Baal HaSulam?

Risposta: Non l’ha mai detto, ma casualmente, in alcuni momenti, ha fatto riferimento al fatto che è stata molto dura per lui, perché è ancora più difficile annullarsi davanti al proprio padre.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa dell’1/10/2017

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Passato e presente

Domanda: Perché non possiamo comunicare direttamente con il Creatore? Perché abbiamo bisogno di un intermediario, tipo un insegnante?

Risposta: L’insegnante non è un intermediario. Egli rappresenta il tuo livello iniziale. Il fatto è che la creazione è un sistema frammentato, che inizia a correggersi, come gli anelli di una catena, partendo dagli elementi più piccoli, quasi intatti, a quelli più complessi.

L’elemento che è venuto per primo, passa sempre tutta la sua conoscenza, tutto ciò che ha accumulato, tutte le sue connessioni, al prossimo elemento. E poiché siamo anelli di una stessa catena, siamo sempre connessi ai nostri insegnanti e quindi diventiamo insegnanti per la prossima generazione.

Domanda: Se il mio livello iniziale è l’insegnante, allora qual è il mio prossimo stato?

Risposta: Lo stato futuro sei tu mentre avanzi spiritualmente. E poi sono i tuoi studenti, coloro che devono continuare la correzione dopo di te, passando attraverso i livelli di questo sistema corrotto. Loro, allo stesso modo, ti ritroveranno nel corso della vita, o in qualche modo si connetteranno con te spiritualmente dopo la morte.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa dell’1/10/2017

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La connessione fra insegnante e studente

Domanda: Un insegnante di Kabbalah sceglie i propri studenti, oppure è lo studente che deve seguire il maestro e chiedergli di insegnargli ciò che sa?

Risposta: Nessuna delle due opzioni è quella esatta. Il maestro e lo studente vengono determinati dall’alto. Essi vengono messi l’uno a fianco dell’altro, affinché si stabilisca una relazione tra di loro, anche ad una certa distanza. Mentre si occupa della connessione con il Creatore, lo studente si avvicina al maestro.

Domanda: Rabash venne a prenderla, allontanandola dal suo primo maestro Hillel?

Risposta: Si, perché non ero in grado di lasciare Hillel da solo. Non riuscivo ad allontanarmi da lui perché il mio egoismo riceveva piacere, risposte e soddisfazione indescrivibili.

Con il Rabash, era l’opposto. Si sedeva e apriva il Talmud Eser Sefirot. Io a malapena riuscivo a capire qualche parola. Rabash, io e molte altre persone ci sedevamo e leggevamo durante tutta la lezione. Eravamo impegnati con l’attrazione della Luce superiore in accordo con la nostra intenzione. Mentre con Hillel ero semplicemente occupato nell’acquisire conoscenza.

Domanda: Quali sono le connessioni fra studente e maestro?

Risposta: Esiste una connessione fra loro solo attraverso il Creatore, nient’altro. Tutto si muove attraverso di loro con il proposito di raggiungere il traguardo superiore.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa dell’1/10/2017

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Il giorno in memoria del Rabash

Baruch Shalom Levi Ashlag ha rappresentato il legame più vicino a noi nella catena dei grandi kabbalisti, attraverso il quale la forza superiore è rivelata al mondo e la Torah ci è trasmessa. Egli è il più alto livello e l’unico Partzuf spirituale da cui dipendiamo, e perciò il nostro studio è basato soprattutto sui suoi articoli. Rabash ha fatto di tutto per preparare le basi per la generazione a venire.

Anche se non fu facile, trovò la forza di annullarsi totalmente davanti al suo grande padre e insegnante, Baal HaSulam, senza avere assolutamente nessun rispetto per se stesso. E per questo è salito attraverso tutti i livelli del conseguimento spirituale. Dobbiamo ancora vedere dai suoi scritti quanto in alto è arrivato. I suoi saggi sono scritti in modo molto appassionato, con grande cura per il lettore, lo studente.

Egli aveva un enorme cuore ardente pieno d’amore. Tuttavia, se siamo in grado di cogliere la profondità dei suoi scritti, vedremo che egli era negli stati di GAR di Atzilut o addirittura superiori, cosa che è impossibile da immaginare.

Rabash ci ha spianato la strada scrivendo i suoi articoli e stabilendo le abitudini alle quali noi cerchiamo di attenerci. Ci ha dato il quadro di riferimento in cui un gruppo kabbalistico dovrebbe esistere e noi continuiamo in accordo a questo metodo.

Baal HaSulam era come l’ARI, ha creato il metodo dell’ascesa spirituale, mentre Rabash lo ha portato ad una realizzazione pratica ed in questo assomigliava al Baal Shem Tov. In nessun altro scritto kabbalistico ho mai visto tali descrizioni dettagliate del lavoro spirituale: come una persona si dovrebbe organizzare nel suo ambiente immediatamente circostante, in un ambiente più ampio, nel sistema dei mondi e nel suo rapporto con il Creatore.

Tutti questi sistemi, attraverso i quali una persona deve passare per ottenere l’adesione con la forza superiore, non sono spiegati da nessun’altra parte in una forma così sistematica come negli articoli di Rabash. Una persona può prendere questi articoli e avanzare per mezzo di essi, perché formano dentro di lei la giusta attitudine ed i giusti concetti.

Non ci sono altri libri come questi. Negli articoli di Rabash, non solo abbiamo il commentario, ma anche le istruzioni dettagliate su cosa fare, quale reazione aspettarci e come andare avanti. Egli spiega l’intero processo che dobbiamo completare, la risposta che otteniamo in cambio e gli stati interiori che la nostra anima attraversa.

Ho letto questi articoli molte volte e certamente continuerò a leggerli, e posso testimoniare che essi sono nascosti e non rivelati. Dopo molti anni di studi, comincerai a scoprire in essi una grande profondità.

Vedrai improvvisamente, che Rabash sta scrivendo di qualcosa che non avevi notato prima, non comprendevi e non percepivi. Questi articoli non sono semplici, ma sono piuttosto un “multistrato” che viene rivelato in base al livello di comprensione del lettore. Essi offrono un tale supporto ed un tale aiuto ai principianti del percorso spirituale, che non può essere trovato nemmeno negli scritti di Baal HaSulam.

Baal HaSulam è un kabbalista di calibro più alto, uno scienziato, un ricercatore e Rabash è un allenatore spirituale: gentile e amorevole, che ti prende per mano e ti conduce attraverso tutti gli stati. Solo quando saliamo nella spiritualità possiamo giudicare la sua vera grandezza.
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Il passaggio di informazioni dal kabbalista allo studente

Domanda: Il raggiungimento della Luce Superiore arriva attraverso le caratteristiche egoistiche dell’insegnante?

Risposta: Le caratteristiche egoistiche dell’insegnante sono le sue caratteristiche animali; non hanno alcuna connessione con il mondo spirituale.

Supponiamo che un insegnante ami mangiare un cibo particolare, dormire in un certo modo, ami alcune cose nel mondo e ne odia altre, niente di tutto questo ha alcun legame con la saggezza della Kabbalah.

Anche i kabbalisti che hanno vissuto 100, 200 o 2.000 anni fa hanno avuto particolari abitudini e sentimenti; niente di questo ha importanza.

Ma se una persona è vicina a un kabbalista e vuole avvicinarsi a lui, deve trovarsi in un livello in cui può relazionarsi correttamente alle sue abitudini e modi di essere.

Domanda: Anche i tuoi studenti insegnano. Devono indirizzare i loro studenti a te e raccomandare di ascoltare le tue lezioni?

Risposta: Non hanno bisogno di dirigerli verso di me. Tutto dipende dal livello degli studenti. Se sono pronti per ascoltare le mie lezioni, vale la pena portarli qui. Saranno in grado di studiare insieme al gruppo principale e vedere come vengono fatte le cose. Ma la mia intenzione non è diretta a me. Trasferisco tutto ai miei studenti e i miei studenti ai loro studenti, e così via.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 7/08/16

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“Scrivilo sulle tavole del tuo cuore”

Domanda: In passato era inaccettabile e persino proibito trascrivere le spiegazioni dei maestri che insegnavano la Torah; perché non ci comportiamo così oggi?

Risposta: In passato non trascrivevano le parole dell’insegnante ma le imparavano a memoria, non perché fosse difficile trascriverle su tavole di legno, ad esempio, ma perché gli studenti ascoltavano e conseguivano il mondo superiore mentre elaboravano la profondità delle parole dell’insegnante.

Ora la situazione è molto diversa; noi ascoltiamo e registriamo per conoscere meccanicamente, non tramite una reale realizzazione. Quando uno studente segue il proprio insegnante, come un Parzuf inferiore che segue il Parzuf superiore, tramite l’adesione ad esso, gli viene rivelata un’immagine viva del mondo superiore. Quindi lo studente riceve il suo conseguimento “da bocca a bocca” dal livello superiore, cioè condividendo un Masach (Schermo) con l’insegnante.

Questo viene definito “Scrivilo sulle tavole del tuo cuore”, sui desideri corretti. Oggi le persone imparano lettere e parole senza vita perché non vi è luce in esse; non vi è la caratteristica della dazione, si tratta solo di conoscenza esteriore. Questo è chiamato “Esilio dal mondo superiore”.

Così, dopo la caduta dal livello del raggiungimento spirituale, che avvenne duemila anni fa, gli studenti hanno iniziato a trascrivere le parole dei saggi della Torah, così che, in futuro, una volta lasciato l’esilio, potessimo ascendere all’amore e alla dazione, e rivitalizzare i testi tramite la Luce superiore.

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Avanzare come l’anima ci suggerisce

Domanda: Come può una persona capire che ha iniziato il cammino del proprio sviluppo spirituale?

Risposta: Istintivamente. Ai miei tempi, sono passato attraverso molte mani e ho incontrato diversi insegnanti. Ma nessuno di loro mi aveva soddisfatto. Avevo incontrato altri kabbalisti, ma o erano piccoli o troppo specifici.

Anche se ci sono stati anche grandi kabbalisti fra loro, non insegnavano nello stile che io ero pronto a cogliere. Ho continuato in questo modo fino a quando ho trovato il mio insegnante.

Quindi, spetta alla persona fare la propria ricerca. Se io non ti piaccio, allora potrebbe essere che ci sono altri insegnanti più consoni a te. Ti consiglio di verificare per capire se un insegnante è giusto o sbagliato per te. E allora potrai capire se devi tornare a studiare con me o continuare con qualcun altro. Questo perché la cosa più importante è avanzare nel modo in cui la tua anima ti dice di farlo.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 29/01/17

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Io riempio le vostre anime

Domanda: Un insegnante è in grado di capire quale dei suoi allievi rimarrà sul cammino spirituale e quale di essi lascerà lo studio della saggezza della Kabbalah?

Risposta: No, è impossibile sapere questo fin dall’inizio, e non è neanche importante saperlo, perché l’anima è eterna e immortale.

Mentre voi state studiando, io riempio le vostre anime, le preparo per il lavoro spirituale indipendente, e non ho abbastanza energia perché, a quanto sembra, io sono l’unica persona al mondo che sta lavorando sull’immortalità dell’anima.

Lo dico sul serio davvero! Il mio materiale siete voi, vale a dire i vostri desideri, che io porto più vicino allo stato di “anima”, la caratteristica della dazione.

Il mio lavoro non scompare. Mi dà l’energia perché altrimenti rimarrei deluso. Migliaia di studenti sono passati sulla mia strada e tanti di loro se ne sono andati, ma non mi dispiace e io non metto un ostacolo di fronte ad uno studente che vuole lasciare. Fino a quando lui è qui, io lo influenzo; dopo la sua partenza, questa influenza si ferma temporaneamente, ma passerà in futuro ad un altro dei miei studenti.

Domanda: Ti piace insegnare? Ti aspetti risultati dalla lezione?

Risposta: La lezione è il risultato. Questo è il lavoro più gratificante e l’appagamento è immediato.

Domanda: Se è così, potresti insegnare 24 ore al giorno?

Risposta: Se non fosse per le limitazioni fisiche, si potrei.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 7/08/16

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