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Nonostante tutto – non smettere mai

the2520intention2520of2520attaining2520the2520creator2Ho ricevuto una domanda: non sono mai stato molto socievole e non sono precisamente una persona molto comunicativa. In realtà, trovarmi in un gruppo di persone è una tortura per me. Perdo il desiderio di parlare, divento frenetico, mi sento stupido ecc … Lei ci insegna: “Create il vostro ambiente”, però sento che non ci potrò riuscire mai. Tuttavia, non posso immaginare la mia vita senza lo studio della Kabbalah e continuo a leggere libri e a studiare su Internet per conto mio.

Non ho simpatia per le persone che mi circondano. Io, semplicemente, le odio e odio anche me stesso. In uno dei forum mi hanno detto che mi dovevo integrare. Però, cosa posso fare se la parola “integrarsi” mi irrita?

La mia risposta: è meraviglioso! Continui come può e la Luce la condurrà ad un nuovo stato, soluzione e circostanze. Però la cosa più importante, a prescindere da tutto, continui i suoi studi.

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La caduta del muro di ferro

la-caduta-del-muro-di-ferroLa nostra epoca è differente, quindi la domanda “Quale è il senso della vita?”, sta acquistando rilevanza per tutta l’umanità. Ci rendiamo conto che la vita esige da noi accordi comuni, compromessi, comprensione e coesistenza. Solo per mezzo del metodo della Kabbalah, possiamo creare la connessione tra noi, che è necessaria per la nostra sopravvivenza.

Di conseguenza, stiamo assistendo oggi, alla disintegrazione del muro di ferro tra la Scienza della Kabbalah e l’umanità, come Baal HaSulàm aveva prospettato.

Il muro che è esistito per 2000 anni, sta collassando. La ragione dipende, dal sorgere delle domande in concomitanza allo sviluppo delle relazioni tra le persone,ed è qui, che troviamo il punto preciso di rottura. Punto in cui la Scienza della Kabbalah (e solo questa scienza), può aiutare.

Come conseguenza, la salvezza ci arriverà da sola. L’umanità non troverà nessun regolatore per correggere la sua caduta, ma scoprirà che tutto dipende dallo sviluppo delle relazioni positive tra le persone. Molte di loro parlano della necessità di stabilire relazioni corrette, però nessuno ha i mezzi per correggerle, la capacità di attrarre la Luce, l’energia Superiore, la forza della Natura. Se le persone hanno bisogno di connettersi, elevandosi al di sopra dell’egoismo, non potranno riuscirci senza la Scienza della Kabbalah.

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La miglior forma di educazione è quella che aiuta lo studente a diventare un umano

la-miglior-forma-di-educazione-e-quella-che-aiuta-lo-studente-a-diventare-un-umanoHo ricevuto una domanda: Cos’è la Luce che riforma nell’educazione dei bambini?

La mia risposta: la Luce che riforma è la Forza Superiore, la forza della saggezza che proviene da un maestro ed influenza lo studente, che poi chiede “Cosa è?”

La Luce che riforma è un effetto del grado Superiore su quello inferiore, un’influenza con forza e livello, non conoscenza. Quando l’inferiore livella i suoi attributi con quelli del Superiore, rivela ciò che esiste nel Superiore. Di conseguenza, una vera formazione, consiste nel fornire costantemente ai bambini, delle situazioni che devono affrontare. Attraverso la discussione, la soluzione dei problemi e superando ostacoli a loro modo, alla fine raggiungeranno la conoscenza da sé.

Risulta che la forma più autentica di insegnamento, si ha per mezzo della discussione. Le antiche scuole impiegavano precisamente questo metodo. Il Rabbi Akiva si sedeva sotto un albero, circondato dai suoi studenti ed insieme discutevano su diversi temi.

Anche altre nazioni erano solite designare un luogo particolare, nel quale le persone venivano a discutere i fatti. Andavano e venivano liberamente, ascoltavano gli altri ed esprimevano le loro opinioni. Grazie alle discussioni ed al libero scambio di opinioni, la persona era parte della società. Questa forma di educazione fu caratteristica di molte culture; anche la parola “scuola” tradotta dall’antico greco, significa “ricreazione”, un momento ben speso.

Questa è l’essenza di una Scuola: La persona assiste per partecipare, in un’atmosfera gradevole, benefica per il suo sviluppo. Invece tendiamo a riempire la testa dei bambini con conoscenze aride, che non sono di alcun beneficio. Non si può supportare questa educazione. In primo luogo, una persona non acquisisce una conoscenza personale, anzi è come un robot che viene alimentato con dei dati. In secondo luogo, non viene formato come un essere umano. Questo, secondo Aristotele e Platone causa molto danno.

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la meccanica della fede:l’ abilità di donare

kabbalah-for-everybodyHo ricevuto una domanda: nella Kabbalah, cos’è la fede?

La mia risposta: nella Kabbalah, la fede è la dazione. È quando si può dare, a prescindere dal desiderio di ricevere. Questa si chiama “fede al di sopra della ragione”.
La natura della persona è il desiderio di ricevere e la fede è l’attributo della dazione, che è opposto alla nostra natura. L’unico modo di acquisire l’attributo della dazione, è con l’aiuto della Luce Superiore, perché ci da l’abilità di elevarci al di sopra di noi stessi ed agire con un desiderio diverso, per il bene degli altri e del Creatore. In questo momento, l’uomo agisce al di fuori del suo desiderio, invece che all’interno del proprio desiderio naturale. A causa di ciò, l’uomo diventa dipendente dal Livello Superiore, (diventa schiavo del Creatore) invece che di sé stesso.

Di conseguenza, se lei ha fede in me, significa che agisce per il mio bene con tutte le sue possibilità. In realtà, lei diventa come me, questo perché, normalmente, ogni persona è completamente opposta ad un’altra. Però, se qualcuno ha fede in me, significa che ha neutralizzato i suoi desideri innanzi a me, e attraverso questi desideri, lui ed io siamo un tutt’uno.

L’opposto della fede è la conoscenza, che è quando noi agiamo per soddisfare i nostri desideri. La fede, tuttavia, è quando agiamo per soddisfare i desideri degli altri. Quando una persona ha questo attributo, può percepire delle cose al di fuori di sé stesso, attraverso i desideri degli altri, e quello che una persona percepisce attraverso questi desideri, è il mondo superiore spirituale. Per questa ragione la fede è relazionata strettamente all’amore (amore per un’altra persona) perché l’amore è l’abilità di rimpiazzare i nostri desideri, con quelli di un’altra persona e di soddisfarli.

Come lei potrà vedere, nella Kabbalah, la fede è quando una persona domina l’attributo della dazione, un attributo superiore. Chiaramente, questo non è in relazione con la fede come la intendiamo nel nostro mondo: credere in ciò che qualcun altro ci dice ed accettarlo come un fatto. Con questo tipo di fede, posso accettare l’errore o la falsa credenza di un’altra persona come un fatto e dopo usarlo come il fondamento di tutte le mie azione e della mia intera esistenza.

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Una richiesta per tornare alla fonte

una-richiesta-per-tornare-alla-fonteHo ricevuto una domanda: come possiamo spiegare in termini semplici, la tecnologia della Luce che “ci riporta alla Fonte?”

La mia risposta: esiste una forza generale nella realtà, che si chiama “forza della dazione”. Noi la percepiamo come la bontà che crea bontà.

Questa forza la chiamiamo dazione, una forza benevola che crea bontà: il Creatore o la Natura generale. Essa si trova nell’unificazione di tutte le parti della Natura creata, che esistono in assoluta armonia e totale interconnessione e che possiedono gli stessi attributi della forza che li ha creati, ovvero la qualità della dazione.

Ci sentiamo male, perché percepiamo che abbiamo abbandonato questo sistema integrale. Se vogliamo sentirci bene, dobbiamo provare a ritornare in questo sistema, chiamato perfezione. Nel provare a ritornare in questo sistema, attraverso differenti mezzi, attiviamo una forza che ci influenza. Questo è ciò che si chiama “Attrarre la Luce che riforma”, cioè la forza che ci riporta al sistema generale.

Questa forza, agisce in conformità all’intensità del livello del nostro desiderio, cioè, nella misura in cui siamo capaci di chiedere, pregare ed esigere dal sistema. Ciò è molto simile ai bambini e agli adulti, che agiscono in maniera differente nel nostro mondo. La cosa più importante è che la vostra richiesta corrisponda al livello di sviluppo della persona.

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Comprendere il concetto della Luce circostante (avanzati)

lucecircHo ricevuto una domanda: Sarebbe corretto dire che la Luce Circostante è costituita dai nostri pensieri e desideri che ci influenzano?

La mia risposta: Assolutamente no. La Luce Circostante non è semplicemente rappresentata dai nostri pensieri e desideri, ma dai nostri pensieri e desideri corretti. È il riempimento che ci aspetta più in avanti che dobbiamo ricevere. La Luce Circostante è costituita, di fatto, dai nostri pensieri e desideri, buoni e corretti; è una connessione sincera tra di noi, che ci influenza. La somma totale dei nostri desideri e pensieri corretti si chiama “Il Creatore”. Per questo in ebraico, il Creatore si chiama Bo-re, che significa “vieni e vedi”.
L’energia positiva della dazione e dell’amore che esiste nel nostro stato futuro, influenza una persona nel suo stato presente. Questa energia si chiama Luce Circostante. Così, dunque, influenziamo il nostro stato presente non corretto con il nostro stato futuro corretto.

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Percorriamo quaggiù, tutti assieme, il sentiero della luce

laitman_2009-05-28_8266_wHo ricevuto una domanda: una persona che non sente la mancanza non potrà rivelare niente. I prossimi colpi, forniranno alle persone questa mancanza. C’è un altro modo?

La mia risposta: certamente, c’è! Sappiamo che l’appetito è stimolato durante il pasto o guardando gli altri mangiare.

Perché è così? Prima di tutto, tu sei influenzato dall’opinione della società. Seconda cosa, la Kabbalah spiega che il desiderio appare dall’interno (dalla Reshimot e l’Aviut dal Kli) o che esso (l’appetito) è svegliato in una persona dall’esterno (dall’ambiente l’Aviut dalla Luce).
Se noi riceviamo il desiderio dalla Luce “la Luce che riforma”, arriveremo allo scopo attraverso il cammino corretto.

Quindi, se riveliamo la causa, persino dei più piccoli colpi, al mondo, è capendo la loro causa che riveliamo la Luce, che viene a noi dallo stato corretto. Allora vedremo questo stato corretto e quanto meraviglioso ed immenso sia, in comparazione al nostro attuale stato. Questo ci spinge a muoverci in avanti verso lo scopo, e non avremo più bisogno di essere spinti in avanti dalle sofferenze!

Ci sono due vie: la via della Luce e quella della sofferenza. Questo è il perché, della necessità di dare al mondo, la spiegazione della sofferenza!

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La verità appartiene a tutti

texts1Ho ricevuto una domanda: quando lei parla del Creatore, si potrebbe pensare che sta parlando di religione. Può spiegarlo con una terminologia reale, di tutti i giorni?

La mia risposta: capisco che queste parole provochino sgradevoli associazioni e che per molti siano relazionate con una gran quantità di stereotipi. Però, nella radice della narrativa biblica, si trova la rivelazione della Forza Superiore all’uomo e questa narrazione non è la conoscenza privata di nessuna religione. A nessuno è stato concesso il diritto personale di essere il Suo padrone. Al contrario, ogni persona deve scoprire il Creatore da sé. I primi a farlo, sono quelli che sentono che c’è qualcosa dentro di loro, che hanno bisogno di correggere, come è stato detto “Io ho creato l’inclinazione al male e la Torà come metodo per correggerla”.

La scienza della Kabbalah è la vera Torà. In tutta certezza si chiama Torà-emet (“emet” la cui traduzione è “verità”). Per questo tutti devono capire che la Torà, parla soltanto della spiritualità ed appartiene a tutti. Nella misura in cui qualcuno studia la Kabbalah e si corregge, capirà il significato di queste parole.

Per questa ragione dobbiamo cambiare la nostra attitudine verso i riferimenti che fanno il Baal HaSulam e gli altri cabalisti, sulla Torà, i Salmi e la Mishnà. L’obbiettivo non è memorizzare tutte le parole, ma sentirle dentro di sé.

Supponiamo che qualcuno memorizzi tutto il Talmud. Voi pensate che questo significhi che questa persona ha corretto qualche parte della sua anima? Dovrà ritornare su questa terra in un’altra reincarnazione, come se non avesse fatto niente nella sua vita. È meglio conoscere una sola frase e correggendosi, capire anche solo questa parte e sentirla dentro. Questo sarebbe più prezioso che memorizzare mille pagine del Talmud.

Non devono spaventare i riferimenti al Tanah e altre interpretazioni di uomini saggi, bisogna semplicemente comprendere ciò di cui parlano. È molto difficile trasmettere spiegazioni cabalistiche impiegando un linguaggio laico. Però non è necessario. Per esempio, una gran quantità di persone in tutto il mondo, legge il Libro dei Salmi, così come i cinque libri della Torà (il Pentateuco). Tutto il mondo conosce più o meno questi testi. La sola cosa da fare, è spiegare il loro vero significato e l’individuo capirà che il contenuto è diretto a lui dalla sua fonte originale. Questa fonte appartiene a tutta l’umanità e ingloba il metodo per correggere l’anima. Se una persona non utilizza la Luce che riforma, che la Torà racchiude, allora non possiede la Torà. Tutto quello che ha è un libro stampato.

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Un nuovo studio dimostra che il cervello si sviluppa negli stati di caos

un-nuvo-studio-dimostra-che-il-cervelloNews (dall’Università di Cambridge): Il cervello umano vive “ai margini del caos”, in un punto critico di transizione tra il caos e l’ordine. Il cervello può organizzarsi spontaneamente nel punto che sta al confine tra ordine e caos, potrebbe dunque funzionare in uno stato critico auto-organizzato. Questo punto permette ai neuroni di saltare velocemente tra l’ordine e il caso rendendoli capaci di alterare la propria condotta secondo la necessità, permettendo agli esseri umani di rispondere velocemente all’ambiente che li circonda.

Grazie a queste caratteristiche, un auto-organizzata capacità critica, intuitivamente si presenta come un modello per le funzioni cerebrali, come la percezione e l’azione, che permetterebbe di passare velocemente tra gli stati mentali, al fine di rispondere alle mutevoli condizioni ambientali o di cambiarle.

Il mio commento: Quando una persona si trova lungo il percorso spirituale, questi stati sono particolarmente vividi: si passa costantemente dal caos, confusione, incertezza alla chiarezza e alla consapevolezza.

In ebraico la parola sera – Erev, deriva dal verbo Learvev– mescolare. Dunque, quando un uomo si trova nello stato chiamato, “sera”, la chiarezza che l’uomo sentiva prima diventa incertezza, confusione e poi una totale mancanza di comprensione, che è lo stato chiamato “notte”. Questo è esattamente lo stato in cui si trova un uomo che si sta preparando internamente per nuove possibilità e per nuovi obbiettivi. É simile a quando i nostri corpi si riposano prima di una nuova giornata di lavoro.

In aramaico, che è opposto all’ebraico, la parola che sta per “notte” è Orta, che deriva dalla parola ebraica Ohr- luce. Questo mostra che la “notte” è anche luce, ma la sua luce è opposta alla Luce del giorno. Perciò, gli stati di confusione, caos e incertezza sono necessari perché l’uomo interiorizzi le informazioni e ne raggiunga una più profonda consapevolezza.

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Tutta l’umanità sta uscendo dall’Egitto

tutta-lumanita-sta-uscendo-dall-egittoLa domanda che ho ricevuto: quando ci si trova sotto l’autorità di qualcun altro, si cerca in ogni modo di diventare liberi. Ma quando si raggiunge la libertà, non si sa cosa farne. Perché succede questa cosa? Da dove arriva?

La mia risposta: questo è ciò che succede quando sperimentiamo sofferenze e interruzioni dei periodi di sofferenza. Durante questi periodi di difficoltà, tutti tirano un respiro di sollievo, dicendo “Grazie a Dio!” Fa parte della natura umana agire in questo modo. Il nostro ego funziona così, perché ha bisogno di comprendere cosa succede, momento per momento.

Ma una pausa nel mezzo delle sofferenze non significa che le sofferenze sono finite. Non abbiamo scelta: dobbiamo attraversare questo difficile periodo, che è chiamato l’esilio in Egitto e le dieci piaghe d’Egitto. Queste situazioni che cambiano renderanno capace l’umanità di iniziare a comprendere la necessità di mettere in pratica un nuovo programma per poter progredire. Si deve uscire più velocemente possibile dal precedente programma – l’ego e distaccarsi completamente dalla precedente forma di esistenza.

A quel punto “usciremo dall’Egitto”, lasciandoci alle spalle tutti i nostri modi di vivere, inclusi i sistemi attraverso i quali le banche, le industrie e tutto il resto funzionavano. Accetteremo un nuovo programma e lo faremo “come un solo uomo con un solo cuore ”.

Questo è ciò che tutto il mondo sarà costretto a fare – accettare il nuovo principio, “ama il tuo prossimo come te stesso”, impararlo e scoprire come noi tutti possiamo vivere insieme realizzandolo.

Ma come possiamo farlo? Dopo tutto, non possiamo limitare il nostro ego. Questo è la ragione per cui ci serve un metodo, che ci permetterà di creare un adeguato collegamento tra di noi. Altrimenti, ci sbraneremo e distruggeremo tutte le nostre vite! Alla fine, nascerà in noi il desiderio della forza che ci permetterà di unirci. E in quel momento riveleremo la Luce che Riforma – la scienza della Kabbalah e questa Luce ci aiuterà ad iniziare l’ascesa nella spiritualità.

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