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Che cos’è l’omeopatia?

Domanda: Che cos’è l’omeopatia?

Risposta: Non c’è nulla di speciale nell’omeopatia.  Sono le stesse forze che esistono nella materia solo a un livello più nascosto. Sembra che non si usino le proprietà della materia stessa, ma le proprietà di quelle forze che ne determinano la sua composizione chimica.

Supponiamo che l’oro, il rame, il piombo o alcune piante, o alcuni liquidi, vengano usati per creare delle medicine omeopatiche, non importa di cosa siano fatte.  Attraverso la diluizione omeopatica delle sostanze, si ricavano forze da questi materiali e si usano.  In generale, non è la sostanza stessa che viene usata, ma il suo potere.

È bene dare all’organismo l’opportunità di lavorare con quelle sostanze, che non è in grado di sopportare da solo. Per esempio, non posso dare al corpo alcun veleno, ma in omeopatia, sì.

E ci sono delle combinazioni molto interessanti.  Prendiamo come esempio la depressione: l’omeopatia prescrive Aurum (oro), il suo potere, dato che la depressione deriva principalmente dall’avidità.

La cura principale all’infertilità e altri problemi femminili è Seppia. Si tratta del liquido che si accumula nella rana quando il suo sacco si gonfia.

Per i maschi iperattivi, esigenti e maniaci del lavoro viene usato Nux Vomica.

Questi materiali sono benefici grazie all’impatto che hanno sul sistema umano delle energie, tramite le forze anziché la materia.

Di solito, quando un trattamento viene fatto con l’ausilio di sostanze chimiche, è necessario prescrivere molti farmaci per avere un impatto sul sistema nervoso o altri sistemi interni della persona, non materiali, ma già a un livello diverso.

E qui, si agisce precisamente con forza contro forza, si aggiunge, si corregge, si dà al corpo una sfida, o, al contrario, un aiuto.

 

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From KabTV’s “I Got a Call. What is Homeopathy?” 9/8/12

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Contenuti scritti ed editati da studenti basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.

Introdurre un gioco nella relazione.

Domanda: Perché la relazione tra un uomo e una donna finisce?

Risposta: La gente non sa come valorizzare le proprie relazioni, non gli è stato insegnato.

Domanda: Come si può mantenere l’intensità e la passione del sesso?

Risposta: Credo che sia una domanda molto complessa e sfaccettata. Se sono dei partner sani, troveranno un modo per mantenere l’intensità e la passione.

Dovrebbero apprezzarsi a vicenda, pensare a come portare piacere all’altro, e allora ci riusciranno.

Domanda: Ma secondo la Kabbalah, il desiderio di una persona è riempito, e questo è quanto. Vediamo che molte coppie affrontano problemi quando, nel corso della vita, perdono una sorta di chiarezza, vivacità nella relazione, compresa quella sessuale.

Risposta: È necessario introdurre un gioco nella relazione.

 

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From KabTV’s “Blitz Questions and Answers” 1/6/23

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Il contenuto si basa su conversazioni pronunciate dal Rav Dr. Michael Laitman ed è stato scritto e curato dai suoi studenti.

Da dove viene il desiderio?

Domanda: Da dove viene il desiderio?

Risposta: Il desiderio viene da te.

Domanda: Qual è il luogo in me da cui provengono i desideri?

Risposta: Appaiono semplicemente in te.

Domanda: E cosa si fa quando non si sa ciò che si vuole?

Risposta: Quando non si sa ciò che si vuole, bisogna iniziare a prendersi cura degli altri. Questo ti porterà alle decisioni corrette e alla rivelazione del mondo.

 

 

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From KabTV’s “Blitz Questions and Answers” 1/6/23

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Il mondo esiste grazie alle donne

Domanda: Che cosa attrae gli uomini alle donne?

Risposta: Molte cose. Dipende da quali preferenze hanno gli uomini. A seconda di queste preferenze cercano il riempimento corrispondente nella donna.

Ma, in linea di principio, la donna è una persona insostituibile nella società, e la società esiste grazie a lei. Gli uomini potrebbero vivere tranquillamente nella foresta, sedersi intorno al fuoco e fumare, ma la donna obbliga l’uomo a costruire il mondo.

Domanda: Ma quando un uomo sceglie una donna, anche per una relazione a breve termine, non pensa che lei stia salvando il mondo. Cos’è che lo attrae?

Risposta: In linea di principio, un uomo non è in grado di esistere senza una donna. Una donna può esistere senza un uomo, ma l’uomo non può farlo senza una donna.

Domanda: In che senso non può esistere senza di lei? Dopotutto, può cucinare da solo, portare i vestiti in lavanderia o lavarli lui stesso.

Risposta: Anche nel mondo moderno, tutto questo è molto difficile. Non credo che sia possibile nel senso ampio del termine. Una donna, comunque, organizza tutto, è abituata a farlo e può prendersi cura di se stessa. Un uomo non ci riesce!

Domanda: Intendi dire che ha bisogno di una sorta di completamento psicologico?

Risposta: Psicologico, fisico e fisiologico, tutto insieme. È impossibile vivere senza le donne. Senza gli uomini, invece, è possibile.

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Da  KabTV “Blitz di domande e risposte” 6/1/23

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Il potere del collettivo

Domanda: Quando viene dato un esempio in un gruppo Kabbalistico, si inizia a capire che non si sta completando qualcosa. Un gruppo Kabbalistico può fare d’esempio al mondo? Le persone potranno sentire che abbiamo una relazione bilanciata ed essere attratte da questo?

Risposta: Saranno attratte da due forze. Una forza è la sofferenza, che spinge le persone da dietro, e la seconda forza è il bene, che tira dal davanti.
Tutto dipende dalla forza dell’ambiente che agisce su di tutti. È nel potere del collettivo far sì che una persona non sia in grado di pensare diversamente. Non potrà farlo poiché è un essere singolo e piccolo nel campo collettivo. E se questo campo inizia ad agire correttamente su di lui, sarà obbligato ad obbedire.

Entrare nel collettivo o disconnettersi da esso è una libera scelta della persona. E quando entra, l’ambiente agisce già su di lui, ed egli scorre insieme a tutti gli altri, senza problemi.

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Da KabTV “Ho ricevuto una chiamata. Un esempio vivente” 3/12/13

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Perché siamo attratti dalle arti marziali?

Domanda: Perché l’uomo lungo la storia è stato attratto dalle arti marziali? Cosa gli danno?

Risposta: Il nostro egoismo si sviluppa attraverso la competizione, perché la cosa più importante per noi è l’invidia, la gelosia, il desiderio di potere, ecc. Dopotutto, vedere qualcuno che è più grande, più alto, più forte e di maggior successo di te è sentito dall’egoismo come una sconfitta.

Perciò, le arti marziali, o qualsiasi tipo di combattimento, attraggono un individuo. C’è un piacere speciale in questo.

È così che siamo stati creati fin dall’inizio; se non puntiamo a correggerci, allora valutiamo sempre l’altro rispetto a noi stessi.

Non possiamo guardare le cose con indifferenza perché valutiamo sempre: migliore o peggiore, mi piace o non mi piace, piacevole o sgradevole, e così via; altrimenti, non distinguiamo le cose. Tutto passa attraverso un filtro egoistico: è buono per me o cattivo e in che modo?

Non la vedo diversamente perché il mio principale organo di percezione è il desiderio di godere.  Sento sempre ogni cosa in funzione del fatto che mi piaccia o meno. Questo è l’unico modo.

Possono essere colori, suoni, o qualsiasi altra cosa, e persino oggetti o fenomeni che non mi interessano assolutamente. Li distinguo sempre e solo per il mio desiderio di godere, per quanto sia migliore o peggiore per me, anche se non lo ammetto nemmeno.

 

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Da KabTV’s “ Ho ricevuto una chiamata per la forza d’animo” 9/11/13

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Il modo ideale di imparare le lingue

Domanda: Quando un bambino sta imparando a parlare come si costruiscono le connessioni della percezione del linguaggio? E perché la lingua madre è così profondamente radicata che anche se sta imparando una lingua straniera  egli conserva ancora un certo accento?

Risposta: Il linguaggio è un programma nel quale la sensazione interna di comprensione viene associata alla sua espressione verbale. I contatti tra la sensazione interiore e l’espressione verbale sono un immenso programma di associazioni e di immagini. Si forma dentro di noi, protetta tra le immagini e i loro concetti semantici, la loro espressione attraverso la mimica facciale e l’intera sensazione, poiché quando un individuo parla, egli riproduce questa immagine dentro di sé.  Tutto questo si costruisce in noi nei primi due anni di vita circa.

Penso che se iniziassimo a insegnare ai nostri bambini alcune lingue fino all’età di due anni, queste lingue diventerebbero la loro lingua madre. Un uomo passerebbe da un programma all’altro nello stesso modo in cui un computer ha Word, Excel, e altri programmi.

Quando un individuo diventa più adulto, questo avviene in un modo più artificiale, cioè esiste un linguaggio interno e anche una traduzione esterna. Sebbene possa essere molto facile e molto trasferibile, non è  già una lingua madre. Perciò non si può fare nulla qui.

Ci sono uomini che hanno un legame così forte con la loro lingua madre  che non sono in grado di padroneggiare liberamente un’altra lingua. Se vivessi, per esempio, in un ambiente inglese, sicuramente cambierei,  altrimenti è molto difficile.

Comunque, ci sono individui per i quali è molto facile. In genere si tratta di donne di 16-17 anni o anche più giovani. Catturano le lingue in modo assoluto e chiaro perché sono sintonizzate per capire i bambini, per parlare con loro. La loro risposta all’adattamento è più elevata di quella degli uomini.

 

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Da KabTV’s “ I got a call. The perfect way to learn languages”9/11/13

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Mente o sensazioni: cos’è più importante?

Domanda: Hai detto che fino all’età di 13 anni, una persona percepisce il mondo solo tramite le sensazioni. La mente si accende dopo i 13 anni quando iniziamo ad analizzare tutto ciò che percepivamo prima?

Risposta: Oggigiorno, potrebbe essere all’incirca intorno ai 25 anni, e non a 13, dato che la generazione attuale ha uno sviluppo più lento. Questo è noto a tutti: psicologi, sociologi, statistiche e sondaggi.

La nostra generazione è molto infantile. I giovani vogliono restare a casa, non vogliono mettere su famiglia e prendersi la responsabilità; preferiscono sedersi in un bar, assorti nei telefonini.
Commento: Secondo il nostro sviluppo, ogni persona è, in principio, un bambino. Non percepisce affatto il mondo con la mente.

La mia risposta: Percepiamo ogni cosa attraverso le nostre sensazioni anche se non lo ammettiamo a noi stessi, non lo comprendiamo poiché la nostra materia è il desiderio di godere, essere riempiti.

Quindi, innanzitutto, siamo sensori sensoriali, e solo dopo diventiamo consapevoli di ciò che sentiamo. La nostra consapevolezza è secondaria, e la materia, ovvero le sensazioni, è primaria.

Le nostre sensazioni controllano così tanto e dominano la nostra consapevolezza che semplicemente non notiamo questo fatto, e non lo riconosciamo. Non ne possiamo uscire, osservarci dall’esterno, e indagare. Non cerco neanche di spiegarlo alle persone.

Solo coloro che acquisiscono una seconda sensazione, la qualità della dazione, anziché la qualità della ricezione, possono calcolare, realizzare, valutare e bilanciare fino a che punto sono nella qualità della ricezione, e in accordo con questo, come controllare e valutare se stessi, e così via.
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Da “I Got a Call” di KabTV. Mente e sentimenti: cos’è più importante?” 7/10/13

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Sete di conoscenza

Domanda: Hai sempre parlato in maniera eloquente?

Risposta: Sono sempre stato in grado di parlare perfettamente. La gente rimaneva persino colpita dal mio russo, anche se non ho studiato nulla di specifico. Ma ho letto decine di migliaia di libri. Sono sempre stato molto curioso. Avevo un abbonamento per riviste tecniche come “Knowledge is Power”, “Science and Life”, “Radio”, riviste sull’arte e altro. A quel tempo giravo per tutti i musei di San Pietroburgo (all’epoca Leningrado) e Mosca.

In generale, ingoiavo tonnellate di informazioni, dato che avevo una sete insaziabile. Ma ho capito subito che non portava a nulla. Mi sono trasferito qui, dalla Russia,  principalmente per via della mia sete incolmabile per la conoscenza. Mi sembrava di non poterla acquisire lì. E infatti tutti i lavori interessanti erano fuori dalla mia portata.

Tuttavia, quando mi sono trasferito qui, è successa la stessa cosa. Inoltre, tutta la mia vita cosciente, dai 18 ai 30 anni, l’ho passata a cercare e allo stesso tempo ho sofferto molto di un’ulcera del duodeno che mi ha provocato una terribile emorragia. Un amico medico mi disse che nulla mi avrebbe aiutato, “Hai una personalità tale, che peggiorerà”.

Non appena ho iniziato a studiare la saggezza della Kabbalah, nel giro di un anno o un anno e mezzo, mi sono reso conto che questa saggezza contiene tutte le risposte, e l’ulcera iniziò a guarire.  Dopotutto ero arrivato alla fonte che gradualmente dovevo scoprire. Ovviamente, avevo ancora una moltitudine di domande, nulla era chiaro, ed ero in un conflitto interiore, ma ero già nel tema.

Non conoscevo la Kabbalah e non la comprendevo, ma ero comunque dentro. Provavo soddisfazione a studiarla e catturarla.

Gradualmente l’ulcera sparì e non rimase nulla. Tutte le radiografie oggi sono totalmente a posto.

Più tardi, quando  iniziai a raggiungere la saggezza della Kabbalah, tutto cominciò ad assemblarsi in una singola immagine, come una canzone, un piacere, o una gioia.  Non c’era null’altro che mi serviva. Ero disposto a sedermi e restare in camera praticamente per tutta la vita, dato che vedevo l’eternità mentre scavavo in essa.

 

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From KabTV’s “I Got a Call. A Man in Attainment” 7/21/13

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Espansione della Consapevolezza

Domanda: Nel mondo materiale ci sono stati di nascita e morte, infanzia e vecchiaia, e nel mondo spirituale questo viene espresso nell’espansione della percezione. Cosa significa espansione della percezione?

Risposta: Ogni volta non si muore, ma come si suol dire, si cambia “pelle”. Cambiano tutti gli strumenti, i desideri, le percezioni, facendo posto per quelli nuovi.

I cicli non arrivano totalmente ad un punto fermo, come succede nel nostro mondo, dato che li compi tu stesso. Tu stesso passi da uno stato ad un altro, e quindi sono controllati; sono desiderabili.

Una persona fa questo da sola, dentro se stessa, e raggiunge il mondo superiore. Inizia gradualmente ad espandere questi confini, a sentire se stessa in un altro.

 

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From KabTV’s “I Got a Call. Expanded Consciousness” 8/14/13

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