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Pensa all’anima

Commento: Una persona cerca la sua individualità e prova ad esprimerla tramite oggetti di questo mondo e attraverso il suo corpo. Per esempio, molte religioni sono contrarie al trapianto di organi. Dicono che se gli organi di una persona vengono sostituiti, perderà la sua individualità.

La mia risposta: Questa, ovviamente, è una sciocchezza. Se crediamo che la persona in noi sia il nostro corpo animale, allora è così. Se, per esempio, avessi bisogno di una parte di un organo e posso prenderla da un animale o da qualche altro oggetto, e allora? Avrò le sue qualità? Queste sono le stesse idee barbare di “Devi bere il sangue del nemico e diventerai più forte.”

Domanda:  Quindi i cabalisti non vedono nulla di straordinario nel trapianto di organi?

Risposta: Il nostro corpo è un animale assoluto. Che differenza fa cosa farne: Mi taglieranno un metro di intestino se necessario o mi cuciranno la gamba di qualcuno? Se ci cammino normalmente, allora perché no?

Una persona dovrebbe pensare all’anima, e il corpo fisico ha solo bisogno di essere mantenuto, curato come un animale, in modo che ti dia l’opportunità di svilupparti a livello umano.

 

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From KabTV’s “Close-Up. Individualist” 1/15/10

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Perché siamo così tanto attratti dai miracoli?

Domanda:  Alcuni ricercatori affermano che la tendenza umana di credere ai miracoli si spiega con la psicologia, nel senso che una parte del nostro cervello è responsabile dei pensieri irrazionali e l’altra parte è responsabile della loro correzione.

Nell’arco di milioni di anni di esistenza abbiamo narrato ogni tipo di mito e racconto per poter connettere ogni tipo di fenomeno naturale.  Quindi, credere nei miracoli e i tentativi della scienza di spiegarli in maniera logica, probabilmente ci vengono trasmessi a livello genetico.

Pensa anche lei che credere nei miracoli sia una tendenza psicologica? Da dove deriva?

Risposta:  La gente vuole imparare, credere e sentire ciò che va oltre alla nostra comprensione.  La gente ascolta attentamente, guarda da vicino, e cerca di andare oltre il confine delle sensazioni. E’ per questo che siamo attratti così tanto dai miracoli.

Domanda: Dal suo punto di vista di tratta di qualcosa di positivo o negativo.

Risposta: E’ positivo! E’ una caratteristica umana! Non si scappa, anzi al contrario, si cerca di avvicinarsi, di capire questo “miracolo”, ovviamente se non ne siamo  respinti.

Domanda: E se crede semplicemente nei miracoli senza cercare di spiegarli?  Diciamo che ha la tendenza di credere.

Risposta: Questo dipende dai suoi calcoli, ciò che vuole ottenere da un atteggiamento tale verso i miracoli.

Secondo me non dovremmo avere paura dei miracoli, scappare, limitarli o mettermi all’interno di qualche struttura religiosa.  Dobbiamo semplicemente cercare delle spiegazioni scientifiche, reali, per ogni cosa che a noi sembri un miracolo.

 

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From KabTV’s “Spiritual States” 11/30/21

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Il desiderio magico

Commento: molti filosofi e psicologi hanno scritto che dobbiamo cambiare noi stessi.

La mia risposta:  Ma lo scrissero dal punto di vista morale.  Qui non stiamo parlando della stessa cosa.  La scienza della Kabbalah parla di cambiare la natura della persona, non di assumere semplicemente un atteggiamento positivo verso gli altri.

Noi non possiamo cambiare la nostra natura da soli.  E i filosofi avevano in mente una sorta di correzione delle relazioni tra le persone: “noi ci limiteremo in maniera meravigliosa, ci metteremo  in una specie di struttura”.  Si tratta del cosiddetto egoismo istruito.

E qui l’idea è completamente diversa. Qui abbiamo bisogno di una forza speciale che ci cambierà. La forza che ha creato il nostro egoismo in forma così rigida: di godere, ricevere, governare, riempire noi stessi, e assorbire, questa è la forza che dovrebbe invertirci, semplicemente ribaltarci.  Non ci serve null’altro.

Domanda: Perché la natura non ci ha creati così, fin dall’inizio?  Perché è necessario trasformarci?

Risposta: In modo che potessimo essere convinti del fatto che la base egoistica della vita è difettosa.  Il fatto è che in natura esiste un innesco, un interruttore, che agisce su di noi. Se riconosciamo veramente la nostra malvagità e vogliamo avanzare al livello di esistenza successivo, questo succederà.

Questa legge esiste in natura.  E’ di questo che parlano la Kabbalah e i Kabbalisti.  La Kabbalah è la scienza che ha rivelato questa legge.  E’ la base dell’intero metodo: come far sì che la natura  ci trasformi da esseri piccoli ad esseri altruisti (veramente altruisti e non pseudo-altruisti come nel nostro mondo).  Allora inizieremo a sentire davvero una natura diversa, un noi diverso, e un mondo diverso.

 

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From KabTV’s “Close-Up. Fire Island” 1/1/10

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ll problema della psicologia

Domanda: Posso studiare la forza superiore della natura per migliorare la mia vita in questo mondo, oppure per andare oltre questo mondo. Se studio per migliorare la mia vita materiale, viene definito come psicologia?

Risposta: Sì, in generale si tratta di una scienza pratica solo se riusciamo a percepirla in maniera corretta. Il fatto è che c’è un grande problema con la psicologia. Non possiamo essere oggettivi su quello che sentiamo dato che siamo all’interno della struttura della sensazione del nostro mondo.

La nostra percezione è molto limitata, e di parte. Non ci può dare la piena consapevolezza e non ci permette di usare la scienza. Non possiamo misurare le nostre sensazioni correttamente, confrontandole tra di loro, classificandole correttamente in base a cosa sentono diverse persone. Non abbiamo il metodo principale di cognizione, quello scientifico.

Quindi la psicologia non è una scienza, nel senso chiaro, reale, rigido, del termine. Non abbiamo abbastanza strumenti di misura. Descriviamo tutto in maniera molto bella, in fasi intricate, e nessuno può trasmettere all’altro delle dimensioni, direzioni e affermazioni chiare. In generale la psicologia è la scienza delle sensazioni, che non riusciamo a classificare correttamente.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Spiritual States” 10/15/21

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L’Intelligenza artificiale può acquisire un’anima?

Domanda: L’intelligenza artificiale può acquisire un’ anima?

Risposta: Prima di tutto, questa non è intelligenza.  Mettiamoci d’accordo su cosa intendiamo per intelligenza, e cosa non lo sia.

Una macchina in grado di calcolare correttamente diversi spostamenti, può essere considerata intelligente?  Non abbiamo alcuna possibilità di creare una macchina intelligente quanto un essere umano.  Lo dico come esperto di biocibernetica, la mia prima professione. Mi sono laureato all’università in Cibernetica Biologica Medica.

La biocibernetica tratta dispositivi, apparati cibernetici in un corpo vivente.

Creiamo macchine più brillanti di noi, che pensano più velocemente, ma se vogliamo definire il concetto di “intelligenza”, sembrerebbe che questo sia impossibile dato che l’intelligenza è una caratteristica che ci viene data dall’alto  e non possiamo creare esattamente la stessa caratteristica in una materia meccanica o biologica.

Quindi le macchine non saranno mai più sagge degli umani.  Sì, forse sono più brillanti, ma non più sagge. Faranno i calcoli più velocemente ma non saranno in grado di essere più sagge intellettualmente di una persona.

Commento: Di conseguenza, non hanno un’anima.

La mia risposta:  Certamente.  Un’anima fa parte del Creatore dall’alto.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Fundamentals of Kabbalah” 9/15/19

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Conoscere tutto su te stesso

Domanda: Che cosa deve cambiare una persona per essere felice?

Risposta: Deve vedere il mondo intero in cui si trova.

Domanda: Per farlo occorre cambiare qualche condizione esterna?

Risposta: Assolutamente no! Aprite un libro o connettetevi al nostro sito web su internet.  Potrete trovare tutto lì.

Commento: ma sembra alquanto irreale che la mia felicità possa dipendere dalla lettura di un libro o dall’ascoltare un canale.

La mia risposta: é così che funziona la Kabbalah.  Questa scienza molto speciale si rivela in questo modo.

Dall’altro lato, direi che non esiste nulla di speciale qui.  Non avviene la stessa cosa quando studio altre scienze, per esempio la psicologia?

Commento: Ma io non cambio. Studiando una scienza accumulo soltanto conoscenze.

La mia risposta: dipende dal tipo di scienza.  Se studi la scienza di te stesso, allora cambi. Ho detto psicologia e non scienza veterinaria o geologia.

Non è semplice. Cambio poiché la scienza parla di me e di come scopro il mondo superiore.  E’ detto che la Kabbalah è la scienza della rivelazione del Bore alla persona nel mondo, in questa vita. Con Bore’ ci riferiamo alla natura intera, vera, globale, della quale attualmente percepiamo soltanto l’uno percento, e quindi non sappiamo come comportarci in questo mondo, e non solo qui.  Cosa succede quando moriamo?

Commento: nessuno lo sa.

La mia risposta: Posso scoprirlo.  Perché dovrei vivere in un mondo senza sapere cosa mi succederà? Allora neanche questa vita ha significato.  E quindi l’immagine intera  si rivela davanti a noi, tutto proprio qui, dove esistiamo.

 

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Dalla trasmissione KabTV “Close-Up”

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Verifica empirica

Domanda: Perché, nel nostro mondo,  la Kabbalah viene considerata una parte della filosofia?  Viene persino studiata all’università come un ramo della filosofia.

Risposta: nel nostro mondo, si pensa che tutte le scienze spirituali appartengano alla filosofia.

Dobbiamo dire che ogni scienza, in generale, deriva dalla filosofia.  Dato che sono un dottore di ricerca,  ho un dottorato in filosofia.  Ma se fossi un dottore delle scienze fisiche, avrei comunque le lettere PhD scritte dopo il mio nome, dato che una volta ogni scienza apparteneva alla filosofia.  La filosofia si traduce come “amore per la conoscenza”. Ma oggi è  molto lontana dalla conoscenza.

Domanda: ma perché così tante persone non considerano la Kabbalah come una scienza?  Dicono che le affermazioni della Kabbalah non possono essere verificate empiricamente.

Risposta: Hanno ragione.  Dopotutto, prima bisogna sviluppare un ulteriore organo del senso, sentire ciò di cui  parla la Kabbalah, e poi assicurarsi che ciò che afferma esista in natura e che sia soggetto di verifiche e ricerche.  Questo conferma che la Kabbalah è una scienza.

Esploriamo la natura tramite i nostri cinque sensi.  La Kabbalah dice che esiste ancora un’opportunità di esplorare la natura attraverso l’organo del sesto senso, che  non funziona per la ricezione, ma per la dazione.  Ci spiega come svilupparlo.

Questo è il principio di base dell’organo del senso nell’uomo, chiamato l’anima.  La Kabbalah lo sviluppa e poi, quando una persona inizia a sentire il mondo superiore, gli spiega ciò che prova.

 

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Close-Up, Seekers”

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Senti l’impulso interiore della natura

La natura dell’uomo: Studi in filosofia ottimista, Elie Metchnikoff:

Per modificare la costituzione umana, sarà necessario prima, inquadrare l’ideale, e poi mettersi al lavoro con tutte le risorse della scienza.

Se si può formare un ideale capace di unire gli uomini in una sorta di religione del futuro, questo ideale deve essere fondato su principi scientifici. E se è vero, come molte volte è stato accertato, cioè che l’uomo può vivere di sola fede, la fede deve essere in potere della scienza. Per cambiare la natura umana, prima di tutto, bisogna essere consapevoli dell’ideale per cui sforzarsi, e poi usare tutti i mezzi forniti dalla scienza per la sua implementazione.

Se pensiamo ad un ideale capace di unire le persone in qualche tipo di religione del futuro, allora non può essere fondato se non su dati scientifici. E se è vero, come è spesso detto, che non si può vivere senza fede, allora quest’ultima non può essere altro che la fede nell’onnipotenza della conoscenza.

Risposta: Certo, dobbiamo lottare per la vera fede, che è la conoscenza assoluta, quando una persona cambia se stessa in modo da avvicinarsi alla natura. Allora in lui avviene una trasformazione, e comincia a sentire il pulsare interiore della natura, il suo movimento e se stesso in essa, come un tutto armonioso e generale.

Domanda: Se ciò che fa lo avvicina anche solo una goccia alla natura, allora è questa la direzione giusta, e se lo allontana, allora è quella sbagliata?

Risposta: Si. E anche secondo il motto “uno spirito sano in un corpo sano”. Più diventi sano, più ti avvicinerai alla natura, perché ne fai parte.

 

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Dalla trasmissione KabTV “Meetings with Kabbalah” 7/29/21

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La fonte della filosofia

Domanda: Baal HaSulam scrive nel libro ll Frutto del Saggio, che una volta, al posto della Kabbalah esisteva la filosofia.  Ciononostante, solo la Kabbalah può parlare di questioni che la filosofia ha preso come le sue basi.  Qual è la ragione per questa affermazione?

Risposta: Se prendiamo le basi della filosofia, e ora non parlo dal punto di vista di un Kabbalista, ma dal punto di vista di un filosofo, allora i Kabbalisti tedeschi medievali, in particolare il filosofo e umanista Johann Reuichlin, scrive nella sua opera De Arte Cabbalistica che Pitagora, fondatore della filosofia, tradusse il termine “kabbalah” in greco con il termine “filosofia” e prese tutte le basi della filosofia dalla Kabbalah.

In effetti, anche al tempo dei profeti, nei secoli VIII e IX  a.C, gli antichi greci studiavano con i Kabbalisti.  I Kabbalisti insegnarono a tutti coloro che volessero studiare, perché la Kabbalah è intesa per tutti, senza eccezioni.

Se una persona aveva il desiderio di occuparsi del suo proprio miglioramento e ottenere la somiglianza spirituale con la forza superiore, poteva venire e studiare questo metodo.  Non c’era alcuna restrizione.

Successivamente, gli antichi greci, che avevano studiato con i profeti, organizzarono una propria scuola. Disconnessero la materia dalla sua forma e iniziarono a occuparsi con la forma astratta. E da questo nacque la filosofia.

 

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From KabTV’s “Close-Up”

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È ora di spostarci da InterNet a InnerNet

Sono passati pochi più di trent’anni da quando internet è disponibile a tutti.  È stato detto che, dall’invenzione della ruota, nessuna tecnologia ha rivoluzionato la nostra vita così velocemente e così profondamente come internet.  Nessuna delle cose che diamo per scontate oggi sarebbe  stata possibile senza. 

Eppure internet non ci ha resi più felici. Quindi, dopo trent’anni di tentativi di trovare la felicità nelle connessioni virtuali tra di noi, è arrivata l’ora di avanzare.  È arrivato il momento di spostarci dall’inter-net all’inner-net, una rete di cuori che si sentono a vicenda e si prendono cura l’uno dell’altro. 

Quando  internet ha fatto la sua comparsa, ci è stato promesso che avrebbe liberato l’umanità dalle catene del luogo fisico, che ci avrebbe portato a terre lontane e luoghi esotici dalla comodità del nostro desktop. Ci ha promesso che avrebbe unito persone di tutto il mondo, aiutato a fare amicizie in ogni parte del globo  e colmato il divario tra nazioni e civiltà. 

In realtà, ora siamo più soli che mai  e tanti dei nostri amici fisici si sono dissolti in un universo virtuale.  Grazie a internet, è molto più semplice comunicare, ma fin troppo spesso  la comunicazione è usata in maniera prepotente, per  il traffico sessuale e di schiavi, per censurare pensieri (paradossalmente), intimidire e semplicemente per vendere cose che probabilmente non servono. 

Non è colpa di internet. Pensavamo che avrebbe migliorato la vita, ma abbiamo instillato in esso la ragione che ci rende tristi fin dall’inizio: la nostra natura maligna.  Internet non è né un bene né un male; è semplicemente un riflesso di chi siamo.  Dato che siamo maligni, ogni cosa che creiamo ci si rivolta contro e, alla fine, ci danneggia.  L’unica soluzione possibile è di cambiare la nostra cattiva natura, e in fretta. 

Non consiglierei di evitare internet.  Io stesso lo uso sempre. Infatti ho capito subito il suo grande potenziale positivo appena l’ho usato. Quattro anni dopo che è stato reso disponibile, ho creato il mio primo sito internet per insegnare come riunire i cuori delle persone attraverso la saggezza della Kabbalah.

Anche se mi sono reso conto fin dall’inizio dell’enorme potenziale commerciale di internet, ho fatto sì che il contenuto autentico del mio sito fosse disponibile a tutti, gratuitamente. Negli anni, e con l’aiuto dei miei studenti e amici, abbiamo costruito il nostro sito internet, di gran lunga il grande sito di contenuti sulla saggezza della Kabbalah, in cui tutto il contenuto (testi, audio e video) sono ancora gratuiti per tutti. Traduciamo tutti i contenuti che possiamo in decine di lingue, comprese le lezioni dal vivo e le lezioni quotidiane, e li offriamo a costo zero. 

Non abbiamo alcun interesse a controllare internet; ci sforziamo di costruire una rete interiore: una rete di cuori collegati dalla cura reciproca e dall’empatia. Al mondo serve questo: è l’unica cura per le molteplici crisi attuali. Tuttavia, possiamo somministrare questa cura soltanto agli altri.  Non possiamo curare noi stessi con l’amore: ci vogliono almeno due persone e, di solito, anche di più. 

Evidentemente, nessun regolamento aiuta a colmare l’odio che trasuda dai dispositivi mobili e dai computer attuali.  Il relativo anonimato di internet aiuta a esporre la nostra natura più di quanto oseremmo esporla in un ambiente fisico, così esplode la brutta realtà, e possiamo finalmente riconoscerla. 

Se non fosse per questa consapevolezza, non crederemmo mai che questa sia la vera natura dell’umanità.  Ora che abbiamo messo uno specchio digitale nella profondità dei nostri cuori, vediamo cosa c’è lì, nell’oscurità.  È come dicono gli scritti sulla natura umana: “Ogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che male” (Gen.6:5).

Quindi, ora che siamo diventati interconnessi, è ora di diventare inner-connessi. È ora di rendersi conto che siamo tutti dipendenti gli uni dagli altri  e che, se non mettiamo l’unione come nostra prima priorità, ci infliggeremo danni irreparabili

Se siamo ancora qui, e se possiamo ancora scrivere e parlarne, significa che non è troppo tardi per rimediare. Più di ogni altra cosa, dovremmo essere grati a internet per averci mostrato il nostro vero essere. Ora dovremmo rimboccarci le maniche e metterci al lavoro per riparare i nostri legami umani spezzati.