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Come alleviare la tensione in famiglia

Domanda: Tipicamente, una donna è stanca dai lavori domestici e un uomo arriva a casa con un umore negativo e irritato. Sembra che la donna non abbia forze per affrontare questo tipo di situazione perché lei non ha risorse dalle quali attirare la forza necessaria per questo. Qual è la soluzione?

Risposta: L’uomo finisce il giorno in maniera scorretta. Loro dovrebbero raccogliersi insieme, sedersi in un cerchio, e concentrare la propria intenzione per un opportuno ritorno a casa. Devono innalzarsi al di sopra di sé stessi ricordandosi il perché sono in quello stato e che il loro stress è dovuto al loro avanzamento.

Loro hanno bisogno di sentirsi come pionieri ed elevare il loro stato nonostante sia molto intenso. Questo è uno stato speciale, e loro sono speciali perché sono stati scelti tra tutta l’umanità per attualizzare il metodo di divenire un essere umano integrale. Penso che questo potrà alleviare alcune delle loro tensioni interne, e loro saranno capaci di tornare a casa in uno stato normale.

Le donne dovrebbero aiutarsi l’una con l’altra e comprendere lo stato degli uomini. Noi dovremmo lavorare con le donne separatamente e insegnare loro come neutralizzare questo stato.

Io capisco tutto questo perché l’ho sperimentato su me stesso, solo che ai miei tempi, non c’era il metodo integrale. Ho sperimentato stati decisamente spiacevoli che erano impossibili da trattare. Non c’erano consigli, riunioni speciali dell’unione o workshop psicologici e preparazioni. Comunque, oggi, tutto è possibile.
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(Da “Discorso sull’Educazione Integrale” 31.05.2012)

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L’amore adorna la vita ma la rovina anche

Mia moglie è il mio specchio. Dopotutto, io non vedo mai il mio compagno; anzi, in lui o lei vedo il riflesso delle mie qualità. Per esempio, non capisco gli standard di bellezza accettati in Cina. Guardo una donna che ha la reputazione di essere una vera bellezza e mi chiedo: non l’avrei mai chiamata bella. Per i miei gusti, il suo viso è troppo rotondo, i suoi occhi sono troppo stretti, e i capelli troppo lisci. Tutto questo sembra poco attraente per me.

Ma una volta ho letto un articolo di un giornalista cinese sul concorso di bellezza internazionale “Miss Asia” e ha detto che la ragazza non avrebbe vinto in Cina, perché i suoi occhi erano troppo grandi. Ero semplicemente sbalordito di come le nostre percezioni erano diverse sulla bellezza, erano totalmente opposte. Questo è il motivo per cui non riusciamo a capirci l’un l’altro.

Ne consegue che guardo la ragazza davanti a me e proietto su di lei tutte le mie idee sulla bellezza. E se non ci salgo sopra, questo inciderà su tutta la nostra relazione. Io non percepirò lei com’è, con tutte le sue vere qualità, ma vedrò in lei il riflesso delle mie proprietà, il mio gusto.

Quando si guarda una persona in modo imparziale, è impossibile determinare se lui o lei è bello o no. Chiedete a qualsiasi madre, e lei vi dirà che nessuno ha un aspetto migliore al mondo di suo figlio. Come si dice, “l’amore coprirà tutti i peccati.”

E al incontrario, il nostro ego, l’odio può deturpare tutta la bellezza. L’aspetto di una persona che io odio diventa insopportabile. E se per essere obiettivi, sono pronto ad ammettere che secondo i miei criteri, lui o lei apparentemente ha un bel viso, io la odio per altri motivi.

Solo gli esseri umani esibiscono tale atteggiamento. Gli animali non guardano la bellezza, ma valorizzano il potere, la capacità di procreare, di crescere una prole sana, e allevarli fino a che diventano indipendenti.

L’uomo, tuttavia, si rovina con il concetto di bellezza. In verità, questa non è la bellezza, ma la dimostrazione del mio ego: io presento condizioni speciali al sesso opposto, che superano il minimo necessario richiesto dal corpo fisico.

Se ci guardassimo a vicenda razionalmente, naturalmente, io voglio vedere davanti a me una donna sana, forte, che io sono pronto a sposare. Dopo tutto, vedo che lei non mancherà di tenere casa bene. In passato, la gente si sceglieva il coniuge basandosi su questo semplice principio egoistico. Oppure sceglievano la posizione sociale, considerando la ricchezza. La gente non prestava molta attenzione alla bellezza, ma si usava scegliere il coniuge secondo semplici ragioni pragmatiche: ciò che è bene per la vita.

Spesso, anche i genitori erano utilizzati per scegliere e agire come mediatori di matrimoni per le coppie non più giovani. Questo era una consuetudine nella maggior parte delle culture. Oppure si rivolgevano per un consiglio a una persona intelligente e rispettata. Ai nostri tempi improvvisamente ci siamo ritrovati davanti a una distorsione tale che ci obbliga a effettuare la correzione.

Oggi valutiamo solo se ci amiamo o no. Tutti i film raccontano solo di tanto amore. Non era così prima. Non capiamo come si viveva cento o duecento anni fa. Amore o attrazione reciproca non entrava nel campo visivo. L’attrazione sessuale ha un ruolo, ma non è quello che oggi intendiamo con il concetto di amore. Si è sviluppato molto di recente e ha rovinato la nostra vita …. Quindi, se lo usiamo in modo corretto e “copriamo tutti i peccati con il nostro amore, ” se affrontiamo i nostri impulsi di amare e odiare l’altro in questo modo particolare, noi ci riusciremo.
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(Da una”Conversazione sull’ Educazione Integrale” 31.07.2012)

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Un’alleanza di anime connesse

Domanda: Ancora non è chiaro come una persona moderna che non vuole avere dei figli possa avere all’improvviso questo desiderio.

Risposta: È grazie al fatto che iniziamo a connetterci reciprocamente in tutto il mondo. Formando connessioni basate sull’amore oltre la repulsione e la sgradevolezza, noi iniziamo a comprendere il potere interiore che è occulto in queste relazioni. Noi vedremo fino a che punto la dazione sugli altri possa riempirci.

Allora la donna vorrebbe essere in questo tipo di relazione con il proprio marito, con un certo marito e non con un partner casuale, come vediamo ai nostri giorni. Allora saremo capaci di stabilire una relazione reciproca e a costruire una famiglia, ma non al livello biologico, al livello sessuale, ma al livello della connessione spirituale. In questo tipo di famiglia vedrebbero che è possibile espandere la relazione, soddisfacendola attraverso i figli. Questo è tutto il risultato di una persona che impara a connettersi con il mondo.

Abbiamo sempre vissuto in maniera egoistica. Abbiamo donato e ricevuto in maniera egoistica, ma adesso tutto il mondo arriverà a una connessione altruista. Prima è nella forma di donare per donare, e dopo nella forma di ricevere per donare. Noi comprenderemo che vale la pena arrivare a questa forma di ricevere per poter incrementare la nostra dazione.

Potrebbe sembrare un linguaggio elevato, ma in base al passo del nostro sviluppo, questo futuro è molto vicino. Senz’altro è molto difficile comprendere questo; finché la persona non cambia. Ma cambiando gradualmente, noi iniziamo a comprendere il livello nel quale ci troviamo e un poco sopra di esso.

Io penso, che più una persona corregge se stessa, diventando sempre più integrale e interconnessa con gli altri, trattando gli altri con amore, dazione, interesse, comprensione reciproca e garanzia mutua, la sua attitudine verso l’altro sesso, verso il proprio partner, anche quello cambierà, cosi come la sua attitudine verso i legami familiari e con i bambini.

Dopo tutto, non abbiamo mai sentito che cos’è l’amore. Abbiamo agito in base agli istinti naturali e scelto le giuste spose di conseguenza. Ma adesso le nostre relazioni ravvicinate si baseranno su un sentimento interiore una volta che avremo imparato a vivere oltre il nostro ego.

La Natura ci costringe a stabilire questo tipo di relazioni globali nel mondo. Allora non vedremmo all’altro sesso nel livello fisico e bestiale, dove le famiglie sono già collassate. Noi creeremo un’alleanza familiare a un livello spirituale superiore, e stabiliremo relazioni di dazione reciproca.

Da questa dazione reciproca io inizierò a vedere in maniera diversa mia moglie, e lei sentirà la stessa cosa di me, e allora ci sarà una nuova connessione tra di noi, com’è detto: “Un uomo e una donna, se sono stati assegnati, la Divinità è tra di loro”, che significa una connessione speciale. Grazie a questa connessione, noi inizieremo a pensare ai bambini. Sarà una famiglia totalmente diversa, non ritorneremo a ciò che era in passato, ma piuttosto innalzeremo la nostra connessione dal livello fisico corporale al livello delle anime, al livello spirituale.

La famiglia avrà la stessa forma: un uomo, una donna, dei bambini, ma il significato e il traguardo saranno totalmente diversi.
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(Tratto da “Una conversazione del Programma “Una nuova vita”, n.19, 02.02.2012)

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Il matrimonio in accordo ai calcoli spirituali

Se io potessi sbirciare fuori dal mio piccolo involucro e osservare dove mi trovo in questo mondo globale, come tratto tutta l’umanità, che come una sola anima attraversa stati differenti, per avvicinarsi al suo stadio perfetto, io percepirei la mia vita in maniera diversa. Non potrei osservare la mia vita personale, una vita che è tanto piccola come la vita di una formica, di cui non si dovrebbe tener conto in assoluto.

Se ti includessi nel grande processo globale assieme agli altri, sentiresti che stai nel fluido infinito della vita. Intanto dovremmo apprendere cosa fare al fine di percepire l’eternità della natura ed esserne inclusi. Allora da quest’altezza sarai in grado di risolvere tutti i tuoi problemi personali.

Ma se noi trattiamo di risolverli al livello corporale ordinario, non saremo capaci di risolvere niente. L’evidenza di ciò sono tutti i vani tentativi di correggere l’attuale situazione che hanno i governi in carica. Non ci sono altre vie per correggere il nostro stato personale, con l’eccezione dell’educazione e della formazione integrale.

Inoltre, una donna che si sente molto male perché non riesce a trovare un partner con cui costruire una famiglia ed avere figli, dovrebbe capire che è così che la natura vuole obbligarla a restare inclusa nell’intero mondo come una donna.

Come risultato di essere inclusa nel mondo, che è il risultato dell’educazione integrale, lei comincia a capire la connessione che dovrebbe tenere con gli altri. Comincia a sentire quanto buona è questa connessione reciproca con il mondo.

Allora lei conoscerà l’uomo adeguato e loro cominceranno a capire come possono sostenersi tra loro, l’uno con l’altro, al fine di elevarsi al livello spirituale e cominciare ad essere uno, nonostante il fatto che possano rimanere differenti e restare ognuno con il proprio ego.

La percezione personale cambia all’istante, tutto funzionerà nell’immediato. Loro vorrebbero essere maggiormente connessi e avere figli in modo che la connessione mutua possa essere implementata spiritualmente. Questo spirito li obbligherà a formare una famiglia.
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(Tratto da una conversazione del programma “Una nuova vita” n.19, 02.02.2012)

Alla ricerca di un partner spirituale

Fino a 40 anni fa, il divorzio veniva considerato un atto disonorevole, oggi non c’è nulla di strano. La gente non capisce il motivo per cui dovrebbe sposarsi, mettere al mondo dei figli, e perché dovrebbe continuare a vivere!

Se non trova una risposta a questa domanda, una persona non avrà bisogno di avere una famiglia e dare alla luce dei bambini. Io posso tranquillamente continuare a vivere da solo, quello che succederà in seguito non è affar mio. È questo il modo in cui oggi il nostro ego si rapporta alla vita.

Se però io scopro uno scopo più elevato, come aprire le porte di un altro mondo, verso l’intenzione eterna, e inoltre so che questo può accadere qui ed ora, anche se questo comporta maggiore responsabilità e mi impone più doveri, come ad esempio annullarmi per raggiungere questo obiettivo e raggiungere la sua importanza, questo mi costringe a creare una famiglia.

Successivamente, sposo una donna scegliendola non seguendo i miei istinti animali, ma piuttosto come risultato della mia ricerca di un partner spirituale! Mia moglie sta con me tutto il tempo e diventa un indicatore che traccia se sono ancora sulla strada giusta.

Poi raggiungiamo davvero l’obiettivo che ci connette, e invece di tollerarci solamente l’un l’altro, ci uniamo insieme come un tutt’uno! Questo si chiama: “Un uomo e una moglie e la Shechinà (la Divinità) tra loro”.

Cominciamo a relazionarci l’un l’altro attraverso il Creatore dal momento che non siamo soli: Egli è sempre tra noi. Ecco perché vedo mia moglie attraverso il prisma del Creatore, cioè, io vedo sia il Creatore che lei. Di conseguenza, lei vede il Creatore e me.

Se non prendiamo in considerazione il terzo fattore non saremo in grado di costruire un triangolo (un uomo, una moglie, e l’obiettivo), né saremo in grado di vivere insieme. A livello animale questo è possibile, ma a “livello parlante” non è fattibile.

Non sarò in grado di identificare il Creatore se non guardo mio marito o mia moglie attraverso questo prisma.

In origine, eravamo parte di una sola anima comune: Adamo ed Eva. Ora, dobbiamo far rivivere questa “struttura”, anche se il serpente (il nostro ego enorme) ci ha diviso. Dobbiamo correggere questo “serpente” e rivelare il Creatore tra noi.

Domanda: Quindi è inutile aspettare che arrivi il “principe azzurro su un cavallo bianco.”? Dovremmo piuttosto cercare il Creatore?

Risposta: Il Creatore è sopra ogni altra cosa! In seguito devi concentrarti su chi Lo può riempire nei tuoi occhi.
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Non aspettiamo a diventare vecchi

Domanda: Diciamo che un uomo e una donna in un gruppo iniziano a discutere sul futuro integrale, la maniera nella quale immaginano questo disegno integrale…

Risposta: Per far sì che non si mettano a fantasticare su un disegno ideale il cui cardine sia la prosperità materiale che non potrebbero assicurare per se stessi, è meglio che procedano dal principio sintetizzato in un detto russo “L’amore fa un castello da una capanna”. “Costruiamo il nostro piccolo ‘castello’”.

Domanda: Ma “L’amore fa un castello da una capanna” è una nozione puramente psicologica.

Risposta: Proprio cosi. È non c’è nient’altro che sia necessario. Vedranno che possono soddisfare loro stessi con un minimo e allo stesso tempo essere completamente felici. Non continueranno a distruggersi inseguendo il fantasma dell’abbondanza e saranno invece capaci di costruire la loro felicità immediatamente. Ma per questo hanno bisogno di essere intelligenti. Per ottenere questo è necessario educare le persone e seguire seriamente la loro crescita, tirali verso un livello molto serio.

Abitualmente molte coppie arrivano a questo punto, solo che accade in età molto avanzata. Emerge tra di loro uno stato di reciproca comprensione, concessioni e permeabilità uno nell’altro. Conoscono le loro debolezze e abitudini; comprendono che ci sono delle cose che non si possono cambiare in una persona, e quindi non cercano di farlo; iniziano ad amare le debolezze dell’altro. Ma tutto questo succede con l’età, cioè attraverso il cammino delle sofferenze, perché passano le decadi prima che questo accada (se non è che divorzino prima).

Dobbiamo educare le persone su questo.
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(Tratto da un “Discorso sull’educazione integrale” n.6, 14.12.2011)

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Il segreto di una famiglia integrale

Domanda: In che cosa si differenzia una famiglia integrale dalla famiglia tradizionale che siamo abituati a vedere?

Risposta: Le aspirazioni di uomini e donne che costituiscono diversi costi, diverse nature, devono mirare alla creazione di un dipolo tra di loro, cioè, il tipo di connessione che possa diventare la particella elementare dell’universo.

Come dice la Bibbia, insieme, marito e moglie sono un singolo insieme “della stessa stirpe”. Sono due persone che sono una opposta all’altra e connesse insieme allo stesso tempo. Sia che siano connessi in maniera naturale sia attraverso un metodo speciale, perché qui la natura finalmente ci mostra la completa informazione opposta. È importante tenere questo in mente.

Ma non è cosa semplice unire e rinsaldare una famiglia, piuttosto, è la cementazione di una famiglia nell’interesse di ottenere un’armonia generale. Quindi, emerge in maniera completamente diversa, in un senso diverso. Questo è molto importante! In questo caso la coppia sente la responsabilità non solamente verso di se, ma anche verso gli altri, poiché sono parte di un insieme ancora più grande, e non “connettendosi” a questo insieme, loro innescano una reazione negativa dalla natura proporzionale al disturbo che hanno introdotto.

Supponiamo che io e mia moglie introduciamo 10 grammi di disturbi nel sistema generale poiché siamo una piccola parte di essa, questi 10 grammi vengono poi moltiplicati dal fattore di complessità del sistema intero, e diventano quindi kilogrammi o tonnellate. E dopo, tutto ci torna indietro, fa pressione su di noi e ci fa cambiare.

Perfino gli sbagli che facciamo adesso nel presente e quelli che faremmo in futuro innescano la conseguenza corretta, che sentiamo come indesiderabile, forzata e spiacevole. Ma sono precisamene le conseguenze dei nostri sbagli quelle che ci spingono in avanti.
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(Tratto Da un “Discorso sull’educazione integrale”, 12.12.2011)
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L’anello magico

Il Libro dello Zohar, Capitolo “Mishpatim (decreti-ordinanze)” Paragrafo 343: Egli [Re Salomone] contrassegnò la sua seggiola con un sigillo su cui era inciso il sacro Nome, prese un anello sul quale era inciso il sacro Nome, proseguì la sua ascesa, cavalcando un’aquila, ed andò via.

Domanda: Che cos’è questo anello?

Risposta: E’ una forza speciale che protegge Malchut, che restringe se stessa per usare la Luce di Hochmà solamente dall’alto verso il basso, al di sopra del desiderio di godere, vale a dire con l’intenzione di donare piuttosto che di ricevere dentro se stessa, dentro il suo desiderio egoistico. Questo è ciò che viene chiamato “l’anello”.

Questa è l’origine del rito matrimoniale in cui gli sposi si scambiamo gli anelli, il che sta a simboleggiare la loro reciproca dazione e la loro connessione.

(Dalla 2.a parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 09.05.2011, Lo Zohar)

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Un triangolo amoroso: Il marito, la moglie e la suocera

Domanda: Perché le donne hanno frequentemente problemi con le loro suocere?

Risposta: Queste donne hanno entrambe un grande desiderio di avere potere sullo stesso uomo. Sappiamo attraverso la Torà che in passato era l’opposto. Prima del matrimonio, l’uomo portava la sua futura moglie alla casa dei suoi genitori, dalla propria madre, dove lei “bollirebbe” nel suo ambiente. In questa maniera, la donna capiva la personalità del suo futuro sposo e riceveva tutta l’informazione su di lui dalla madre in modo di poter connettersi correttamente con lui.

L’uomo, infatti, esiste tra due donne, sua madre e sua moglie (la superiore Binà e l’inferiore Malchut). È per questo che l’uomo tende a trattare la moglie come se fosse sua madre, e alcune volte vede sua madre nella moglie.

Tutto questo scende al nostro mondo dal mondo spirituale. Perciò, le donne dovrebbero scusare i loro mariti per questo.
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(Dalla lezione introduttiva del 08.03.2011, “Raggiungere l’equilibrio”).

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Questa intollerabile vita in comune

Domanda: Lei dice che una coppia di sposi deve “fingere” di essere una famiglia corretta; però, che possono fare se il male si rivela tra di loro in ogni momento, se litigano continuamente, non si rispettano e non si capiscono?

Risposta: Disgraziatamente nessuno di noi ha ricevuto una formazione adeguata e non siamo preparati alla vita familiare. Dobbiamo educare l’uomo e la donna in modo tale che imparino a stabilire l’interconnessione adeguata tra di loro ed i loro figli.

Questo è il problema dello sviluppo egoista: ogni persona crede di sapere quello che deve fare. Nessuno prepara le persone alla vita; invece di educarle, insegniamo loro a mala pena una professione. È a causa di questo che la crisi moderna è così profonda.

Questa crisi, all’interno della famiglia, è diventata intollerabile. Tutto il mondo si trova immerso in una disperazione totale ed universale, come conseguenza degli sforzi che le famiglie realizzano per vivere insieme; e mentre tutto questo avviene, non ammettiamo che la cellula familiare è il fondamento di tutta la vita. Senza di essa, la vita non potrà continuare.

L’uomo dovrà cercare la risposta e questa è: “Marito e moglie e la Shechinà tra di loro”. Dobbiamo capire che lo sviluppo egoista ci ha portato ad un vicolo cieco e non ci sopportiamo più. Solo l’importanza dello scopo può aiutarci e potremo raggiungerlo solo se contiamo sulla famiglia corretta che dia ai figli la formazione corretta. Solamente a questa condizione acquisiremo la somiglianza con la natura o il Creatore. In quel momento lo riveleremo, ci uniremo a Lui e raggiungeremo la vita eterna nel livello spirituale.

Solo la meta spirituale obbligherà la persona a creare la famiglia corretta, ad avere figli e la relazione giusta tra gli sposi.

(Dalla 4° parte della lezione quotidiana di Kabbalah dell’8 Marzo 2011 sulla Donna)

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