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Una nuova era di relazioni familiari

Domanda: Quali sono in realtà le concessioni reciproche della famiglia che devono essere stabilite al di sopra della nostra resistenza interiore? E’ qualcosa d’insolito?

Risposta: Noi stabiliamo concessioni sulla base della nostra comprensione che non possiamo cambiare, il nostro carattere  che non ho intenzione di correggere o di forzare il mio partner. Io non le chiedo di cambiare in alcun modo. Basiamo la nostra relazione solamente sull’accordo reciproco e sulle concessioni reciproche.

Posso controllare fino a che punto posso concedere e accettare il parere del mio compagno, anche se in fondo, secondo il mio ego, non sarei d’accordo. Ma capisco che senza concessioni non sarò mai in grado di effettuare collegamenti in famiglia o in qualsiasi altro luogo. Così mi concedo in una certa misura al fine di creare lo “spazio condiviso” tra noi.

Ma io non annullo me stesso o il mio compagno, mi concedo, il che non vuol dire che mi arrendo. Sono salito sopra me stesso, ma non mi cancello. Mi rendo conto che non sono d’accordo con il mio compagno e, al tempo stesso, so che devo accettare i suoi desideri, le sue abitudini, e le sue opinioni sopra i miei desideri, le mie abitudini, e le mie opinioni.

Si scopre che io mantengo il mio parere e lei il suo. Ma io consapevolmente le permetto di controllarmi. Da parte sua lei fa lo stesso. Non è facile, ma al tempo stesso ciascuno di noi si raddoppia e ci colleghiamo in un tutto. Io includo tutto ciò che è in mia moglie, sia nei lati positivi che nei lati negativi, e lei inoltre include tutto quello che c’è in me, sia nei lati positivi che nei lati negativi.

Ognuno è pronto a rinunciare alle proprie pretese al fine di accettare la sua partner come superiore, come il più caro amico. Così ognuno comprende l’altro e questo porta ad una connessione tra noi e anche l’adesione, il che significa un’incorporazione totale dei desideri.

Si tratta di apprendimento graduale quando una coppia capisce di aver raggiunto una nuova era nelle loro relazioni familiari, una nuova dimensione della percezione di un rapporto, dell’altro, della società e del mondo. Una persona comincia a guardare il mondo con occhi diversi. Lui vede la vita e il segreto della loro esistenza.

Senza questa integrazione reciproca, non una singola cellula vivente, una pianta, un animale, o l’uomo sarà in grado di evolversi; la vita può andare avanti solo se ognuno permette all’altro di entrare nel suo spazio.

Ecco una persona che scopre il segreto della vita! Comincia a sentire come tutto ama e respira, come tutto si sviluppa. Egli comincia a svilupparsi solo grazie alle sue concessioni verso gli altri.

Da solo era come una cellula morta, ma ora comincia ad assorbire tutto il mondo e diventa tutto, allo stesso tempo ognuno tiene i suoi confini senza rompersi o annullarli. E ‘un momento molto importante, in quanto spesso le persone considerano concessioni in senso opposto, dare il loro desiderio e correre il rischio di essere subito inghiottiti da qualcun altro come un serpente che ingoia la sua preda.
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(Da una conversazione “Una Nuova Vita” 25.07.2013)

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La coppia: Amici

Domanda: In che modo il mondo degli affari ha bisogno di essere collegato alla famiglia basata sulle leggi della totalità della natura?

Risposta: Al momento siamo in una tale situazione in cui le masse non sono ancora inserite nell’educazione integrale. Dunque, nel frattempo, è difficile per noi parlare di questo progetto. Tuttavia, immaginiamo che domani durante la pausa pomeridiana, portassimo un po’ di lavoro al laboratorio dove sono presenti alcune coppie sposate. Esse condividono delle idee su come risolvere vari problemi e si aiutavano a vicenda a risolvere i problemi che hanno davanti.

La questione è che ci sono delle cose che, in linea di principio, non possiamo cambiare in noi stessi, ma possiamo cambiare il nostro atteggiamento verso queste cose. Chiediamo ai partecipanti alla discussione di cambiare il loro approccio, di essere più tolleranti, comprensivi, compassionevoli, collaborativi, e così via.

Questo è il primo obbiettivo che dobbiamo conseguire nei lavori familiari di gruppo. Attraverso la discussione insieme di tutte le questioni possibili, gli uomini incominciano a capire che questo genere di problemi esistono per tutti, e questa consapevolezza li calma, riduce l’ardore della passione di metà. Quando vedo che la stessa cosa succede a tutti, allora mi rilasso: “Cosa si può fare? Tutti vivono così”.

Secondariamente, gli uomini si danno a vicenda dei consigli interessanti.

Durante le discussioni, all’improvviso ognuno inizia ad ascoltare ciò che non aveva ascoltato prima. Quando entrambi, il marito e la moglie, si alzano ed esprimono insieme le loro opinioni, allora si crea una connessione più forte tra di loro. Incominciano a sentire la forza di una coppia che affronta tutte le altre. Questo fatto li unisce, dona loro una sensazione molto forte di identificazione! In seguito, diventano qualcosa di completamente diverso.

Dunque, momenti come questi sono molto di aiuto, soprattutto quando i coniugi si alzano. All’inizio, nei lavori di gruppo, è possibile parlare di tutte le cose diverse possibili, tranne che dei problemi che sono particolarmente seri, come la droga o l’adulterio. Per quanto riguarda questo genere di problemi che sono difficili da risolvere, una persona ha bisogno di affrontarli con attenzione e nel tempo. Tuttavia, alla fine, per le coppie è possibile anche trovare la loro soluzione attraverso la connessione nel modo integrale.

I lavori di gruppo integrali cambiano le persone e le avvicina.

Domanda: E’ vantaggioso lavorare con la propria moglie nello stesso posto di lavoro o essere soci al lavoro?

Risposta: Se si tratta del lavoro personale della coppia, allora è vantaggioso.

Per quanto riguarda lavorare nella stessa azienda, quello che succede è che, quando le persone iniziano a prendere parte alla connessione integrale, le loro relazioni personali sono eliminate e soprattutto, le relazioni collettive iniziano ad elevarsi perché hanno uno spazio per le emozioni che è completamente diverso – non è piatto o lineare. Dunque, non vedo alcun problema al riguardo.
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(Da Kab.TV “Segreti Professionali” 08.02.2013)

Lo spazio condiviso dove nasce una famiglia

Domanda: Quali sono le fasi che dobbiamo attraversare per stabilire le relazioni nella famiglia sino a che non raggiungeremo la completa unità?

Risposta: In primo luogo ho bisogno dell’aiuto di mia moglie, che è detto “l’aiuto in contro”, così posso esaminare me stesso ed unirmi ed esplorare l’altro il più possibile. Devo scoprire che vedo gli altri come figure distorte dall’ego che li rappresenta per me. Questa è la psicologia che dobbiamo imparare; questo è quello che dobbiamo insegnare a tutti in modo da essere degli adulti maturi che capiscono i loro stessi sentimenti e attributi speciali. Poi ciascuno sarà in grado di usare tutti i suoi attributi speciali correttamente in relazione al partner.

Prima costruisci una relazione con tua moglie, disegnando la tua e la sua immagine e decidendo sino a che punto puoi entrare nella sua e lei nella tua e dove c’è un punto di incontro. Si inizia dalla comprensione di base secondo cui siete due egoisti l’uno di fronte all’altro separati da una distanza infinita. Adesso ciascuno deve lasciare questo punto di partenza ed avvicinarsi al partner.

Più mi avvicino all’altro lato, più mi allontano dal mio punto di partenza naturale e più difficile diventa avanzare. E’ anche sempre più difficile per mia moglie sino a che lei rimane con il suo “se stessa”. Dobbiamo ringraziarci l’un l’altra per questi sforzi, e così saremo capaci di avanzare mano a mano l’uno verso l’altra. Tutto questo succede grazie alle concessioni che ci facciamo sino a che raggiungiamo una connessione interiore.

Questo è il punto di contatto per cui siamo pronti ad abbandonare la nostra posizione e a connetterci. Connetterci significa ricevere dalla propria moglie quello che è essenziale per lei secondo il carattere, così che diviene l’essenziale per me. E così si crea il contatto tra di noi, una connessione, un’incorporazione mutua. Ci sono delle protusioni delle rientranze in ognuno di noi grazie alle quali ci colleghiamo.

Quello che è importante per mia moglie dovrebbe essere importante anche per me, e lei fa la stessa cosa verso di me in modo da creare uno spazio condiviso tra di noi. Lavorando in questo spazio, grazie ai nostri sforzi di continuare la connessione in stati differenti, ci aiuta a connetterci. Questo spazio condiviso è detto la coppia.

Ci sono spazi enormi oltre questi spazi condivisi che appartengono solo a me ed a lei. E’ come due cerchi che si intersecano con un’area in comune nella quale ognuno riceve i desideri dell’altro come se questi fossero più importanti dei suoi stessi desideri.

Io vedo che non c’è scelta e che queste sono le necessità di mia moglie. Cosa dovrei fare per le aree che sono ancora distanti? Ci dovremo lavorare sopra, chiarirle e grazie a sforzi comuni che facciamo sul nostro desiderio arrivare a creare una cosa sola di noi due.

Se sappiamo come unirci in unico insieme nella famiglia, allora riusciremo nei grandi cerchi più esterni, anche in quelli molto più ampi, sino a che l’intero mondo diventa una persona. E così non ci sarà una crisi integrale, globale. C’è tanto di ogni cosa nel mondo, ma ci siamo sviluppati nella direzione sbagliata. Invece di sviluppare ogni cosa per l’uomo buono, ci siamo comportati in modo da nuocergli. E’ come nel caso di una coppia chiusa a chiave in un appartamento incapace di andare d’accordo e così sono pronti a bruciare ogni cosa con il loro odio reciproco; è la stessa situazione e lo stesso problema.
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(Da una “conversazione di “Una Nuova Vita” 25.07.2012)

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L’amicizia è la chiave dell’Amore duraturo

Nelle notizie (da DailyMail): ” Un forte rapporto di amicizia è il segreto di una lunga relazione sentimentale, suggerisce una nuova ricerca.

“I ricercatori hanno trovato che valorizzare la vostra amicizia con il vostro partner contribuisce a creare relazioni con più impegno, più amore e una maggiore soddisfazione sessuale.

“Le persone che si concentrano più sul tentativo di soddisfare i loro bisogni o desideri attraverso il loro rapporto hanno meno probabilità di mantenere il legame a lungo termine.[…]

Gli psicologi hanno scritto che il fallimento dei rapporti possono portare emozioni negative, sentimenti di insicurezza e rischio della salute fisica. Ma hanno aggiunto che l’amicizia è una delle “caratteristiche principale dell’amore” e hanno suggerito che la comprensione delle cause della rottura potrebbero aiutare le coppie a evitare la fatalità.[ …]

“I risultati indicano che valorizzare l’aspetto dell’amicizia in una relazione sentimentale è importante per la qualità del rapporto. E’ probabile che una maggiore importanza al componente dell’amicizia del rapporto rispetto ad altri componenti (ad es. Sesso) può favorire relazioni durature. […]

“La gente che aveva investito fortemente nell’aspetto dell’amicizia della loro relazione aveva anche più probabilità di assegnare impegno, amore romantico e soddisfazione sessuale.”

Il mio commento: La Kabbalah definisce l’amore non come appagamento in sé, ma come riempimento degli altri da parte mia, Come una madre che riceve gioia dal riempimento del proprio bambino. Un tale atteggiamento verso il partner è chiamato amore. Le altre relazioni sono esplicitamente o implicitamente l’uso del partner.
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Congresso: Alla ricerca di un compagno per la vita

Domanda: Al congresso di Novosibirsk abbiamo in programma eventi per single giovani e meno giovani che si incontreranno con l’intenzione di creare una famiglia kabbalistica. Quali sono i tuoi suggerimenti?

Risposta: Attenzione! Ci sarà un evento speciale per single che si terrà durante il congresso per giovani o futuri kabbalisti. Sono molto favorevole a questo. Una persona ha bisogno di un aiuto lungo il percorso. Penso che tutti ne abbiano bisogno.

Se avete la possibilità di venire allora dovreste venire. Se non avete ancora creato una famiglia allora consiglio vivamente di provare a trovare il proprio compagno(a) tra i kabbalisti.

Sono molto felice che durante il congresso si terrà un simile evento. Dopo tutto, più famiglie kabbalistiche ci sono, meglio è.
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(Dalla Lezione virtuale del 25.11.2012)

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Agli uomini non piace sentire la tristezza di qualcun altro

Notizie (dall’ American Psychological Association): “Secondo un nuovo studio pubblicato dall’American Psychological Association, agli uomini piace sapere quando la loro moglie o fidanzata è felice, mentre le donne desiderano che l’uomo della loro vita sappia quando sono turbate.

“Shiri Cohen, PhD, della Harvard Medical School e autore principale dello studio, ha affermato che:
“Potrebbe essere che per le donne, vedere che il loro partner è sconvolto denoti un certo investimento e impegno emotivo dell’uomo nel rapporto, anche nei momenti difficili. Questo è coerente con ciò che è noto circa l’insoddisfazione che le donne spesso provano quando il loro partner diventa emotivamente lontano e disimpegnato in risposta al conflitto.

“La soddisfazione del rapporto era direttamente legata alla capacità degli uomini di leggere correttamente le emozioni positive della partner. Contrariamente alle aspettative dei ricercatori, però, le donne che capivano correttamente che i loro partner erano sconvolti durante l’avvenimento filmato, avevano molte più probabilità di essere soddisfatte del loro rapporto piuttosto che se avessero compreso correttamente che il loro partner era felice. Inoltre, quando gli uomini hanno capito che la loro partner era arrabbiata o turbata, le donne hanno dichiarato di essere felici, anche se gli uomini non lo erano. Gli autori suggeriscono che per gli uomini essere empatici alle emozioni negative della partner sembra minaccioso per il rapporto, mentre per le donne no.

“I risultati mostrano inoltre che più gli uomini e le donne cercano di essere empatici verso i sentimenti del partner, più sono felici. Gli autori suggeriscono che questa ricerca dovrebbe incoraggiare le coppie ad apprezzare meglio e comunicare gli sforzi reciproci di essere empatici. “

Il mio commento: È dimostrato che il confronto tra i sessi non è possibile. Non sono nemmeno opposti, cioè uguali e contrari, ma non sono a livelli comparativi. La scienza deve ancora scoprire questo. Pertanto, dobbiamo trattarli come entità incomparabili.
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Perché Noi non siamo una buona corrispondenza per l’altro?

Domanda: Nel corso delle discussioni sull’educazione integrale sorgono domande riguardo le relazioni familiari perché le persone sono stanche dei problemi domestici e sentono che non hanno bisogno delle famiglie. Come questo può essere spiegato a una persona che necessita una famiglia? Qual è il beneficio della formazione di questo tipo di relazioni per lo sviluppo di una persona?

Risposta: Qualche tempo fa le persone vivevano in maniera molto primitiva: Noi non abbiamo lasciato le nostre città, le nostre relazioni personali e il sesso primitivo – noi non chiedevamo niente.

Oggigiorno le persone cambiano in pochi anni o anche più frequentemente. Noi non siamo soddisfatti con le stesse vecchie cose. Se io sposo una ragazza che mi piace e con cui ci sto bene quando abbiamo vent’anni, poi verso i trenta potrebbe non piacermi più quella ragazza. E verso i cinquanta e i sessanta non mi piacerà nemmeno una seconda donna. Cosa può essere fatto? Noi sentiamo i nostri punti di vista diversi e non è colpa di nessuno.

Questa è la turbolenta evoluzione interna di cui stiamo facendo esperienza oggi e questo è quanto rapidamente stiamo cambiando.

Per questa ragione, nessuno dovrebbe imporsi l’idea di un matrimonio a lungo termine sulle persone, specialmente dato dalla durata nella vita odierna. Un sistema incentivante serio dovrebbe essere inventato in un matrimonio al fine che le persone vedano i reali benefici di sposarsi dal momento in cui devono annullare le abitudini, le responsabilità, la morale e la mancata corrispondenza con il partner con cui hanno speso dieci o quindici anni insieme. Come può essere fatto questo?

Deve esistere un’idea superiore, qualche cosa al di sopra del nostro mondo, una ricompensa che può essere ottenuta solo all’interno del matrimonio.
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(Da Kab.TV “Costruendo un Ambiente Sociale” 24.09.2012)

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Se non c’è l’ombra, allora non può esserci il sole

Nella Bibbia è scritto che la donna fu creata dalla costola dell’uomo, e la parola ebraica originale per “costola” significa sia costola che ombra.

La donna fu quindi creata come riflesso dell’uomo, e per questa ragione deve aiutarlo e dargli di conseguenza approvazione e consiglio, com’è è scritto anche: “Ascolta la donna”.

La donna deve essere una madre, una casalinga, una donna in carico, deve sentire che la famiglia sia sotto il suo dominio, e il marito ha l’incarico di tutto ciò che si trovi fuori dalla famiglia.

L’uomo deve obbedire pienamente alla moglie nelle faccende che riguardano la loro famiglia, lei dovrebbe obbedire a lui quando questi cerca di risolvere tutte le altre faccende. È così che dovrebbero supportarsi, in modo che la loro relazione corrisponda al verso biblico che dice che lei esiste come ombra dell’uomo.

Se non c’è ombra, non c’è sole è un’allegoria che deve essere sviluppata curiosamente dal punto di vista psicologico. Il sole risplende sull’uomo e la donna e si sviluppano quando coesistono in questo modo.
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(Da una conversazione sull’educazione integrale del 5 marzo 2012)

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Nell’amore sono diventati tutti più primitivi

Opinione: L’amore può essere diverso, in tutto ci sono sei tipi:

1) Romantico (eros);
2) Tutto inglobante – passionale (mania);
3) Competitivo – chi conquista chi (ludus);
4) Sacrificante – dissolversi nella persona amata (agape);
5) Calmo – amichevole (storghe);
6) Pratico – calcolato (pragma).

Più di tutti si incontra il numero 3 e 6. Secondo la scienza, la passione erotica, basata principalmente sull’attrazione fisica (l’innamoramento) , dura 6 mesi. Poi può crescere o morire. Per tanti il processo di crescita non è nelle loro forze, in quanto esiste l’immaturità emotiva. Per questo tanti matrimoni falliscono nell’arco di qualche mese, di conseguenza si inasprisce il problema della solitudine.

Il mio commento: Se non c’è uno scopo superiore, in cui il coniuge è il partner nel raggiungimento di questo scopo, allora, con l’egoismo cresciuto talmente tanto, i matrimoni non solo non si mantengono, ma neanche inizieranno, non ci saranno tentativi di iniziarli …
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La navigazione felice del veliero della famiglia

Domanda: C’è un metodo di trattamento nel quale due psicologi esperti, un uomo e una donna, lavorano con una coppia sposata, e questa crea una cooperazione reciproca tra le due coppie. Che cosa ne pensi? Potrebbe essere valido iniziare a lavorare sull’educazione integrale in piccoli gruppi come questo?

Risposta: No. Io penso prima di tutto, dobbiamo separarli, ma non in gruppi diversi. Dobbiamo raggiungere la situazione nella quale ognuno di noi è un egoista separato e ora ci eleviamo in una comunità dove non ci sono coppie sposate, niente. C’è unicamente il nostro “noi” reciproco, con 10-15 partecipanti. Non importa quanti.

E dopo, nella maniera in cui ci siamo connessi e compreso che questo è il motivo per il quale ci siamo elevati, e che per questo esistiamo, allora vediamo come possiamo fare un gruppo come questo nella famiglia e per essere sempre incluso in esso?

Diciamo, sembra che la famiglia esista non solamente per essere un supporto reciproco per ottenere alimenti, riproduzione, nel supporto della casa di famiglia, che è tutta a livello basico, ma per uno con l’altro nell’ascesa spirituale malgrado tutte le nostre contraddizioni. Ne abbiamo abbastanza, e siamo grati che appaiono costantemente, poiché grazie a esse siamo capaci di realizzare la crescita spirituale.

Ma questo accadrà quando ci toglieremo i problemi presenti. Quando saremmo capaci di trovare l’integrazione reciproca, noi comprenderemo che di fatto la nostra famiglia è in uno stato meraviglioso. Questo significa che ci è stata data l’opportunità per un avanzamento veloce e senza fine. Continuiamo nella famiglia con ciò che abbiamo fatto queste persone o nel gruppo.

Domanda: Per poter svolgere questo lavoro, dobbiamo, ad ogni modo, raggruppare queste persone o no?

Risposta: Quando mettiamo insieme alcune coppie in un gruppo, allora, prima di tutto, facciamo una conversazione preliminare con loro, che darà loro una guida psicologica in modo che smettano di sentire che sono delle coppie. Si deve “smantellare” la loro relazione, ed elevarli oltre loro stessi a creare una comunità, un gruppo.

Dopo che il gruppo è stato creato e il materiale assorbito, tutti comprendono che i problemi possono essere risolti unicamente in questa maniera. Dato che moglie e marito sono anche un gruppo. Perciò, cercate di non cadere nel livello corporeo e iniziate a sollevare il problema o semplicemente a non svegliarlo. E cercate da ora di risolvere ogni problema, perfino il più piccolo, come un mezzo per rafforzare il vostro legame, sopra di voi.

In questo modo li inviate in un viaggio liberatorio, così date loro il sentimento di unione e un sistema di superamento di tutti i problemi.
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(Tratto da “Una conversazione sul’educazione integrale” del 31.05.2012)