Perché dovremmo mettere in discussione il significato della vita?

Non noi scegliamo di mettere in discussione il significato della vita. È piuttosto l’emergere di un desiderio che va oltre i nostri desideri fisici per il cibo, il sesso, la famiglia, il denaro, l’onore, il desiderio di dominare e la conoscenza, e sempre più persone si stanno risvegliando con tali domande nei nostri tempi.

Quando mettiamo in discussione il significato della vita, iniziamo a connetterci con persone che desiderano espandere la portata delle loro conoscenze per scoprire le risposte alle domande più fondamentali della vita: qual è il significato della vita? Perché siamo qui? Da dove veniamo? Dove siamo ora? Dove siamo diretti?

Queste domande ci spingono a espandere i nostri sensi, a considerare il mondo in cui ci troviamo, se c’è qualcosa al di sopra del nostro mondo, che lo controlla, un certo meccanismo che mette in moto il mondo, le sue cause e i suoi effetti e i suoi obiettivi. Quando ci poniamo queste domande e non troviamo risposta, iniziamo la nostra ricerca spirituale.

Ricordo quando è nata in me per la prima volta la domanda sul significato della vita. Avevo solo cinque o sei anni, eppure mi sentivo vecchio, internamente insoddisfatto e distaccato da tutti. Altri bambini correvano nel cortile e giocavano  e io pensavo: “Perché sta succedendo tutto questo? Qual è lo scopo di tutto questo?”

Certo, la vita va avanti e ti interessi ad alcuni hobby, forse ad alcuni sport, si sviluppano gli ormoni e ti interessi alle relazioni. Tuttavia, da qualche parte nel profondo, la domanda sul significato della vita persiste e non ci lascia andare. Passiamo attraverso i moti della vita come fossero meccanici e sentiamo quanto essa diventa insignificante.

Potremmo assistere a sinfonie, mostre e musei, cercando di aggrapparci in qualche modo a questo mondo, per conoscere e assaporare ciò che le persone considerano speciale. Ma perché? Potremmo guardare un quadro e pensare: “Qualcuno ha impiegato un paio di mesi per dipingerlo. L’hanno dipinto magnificamente, ma poi? Che senso ha?”

Ricordo che un insegnante a scuola diceva: “Il senso della vita è mangiare cibi deliziosi, rilassarsi, andare al cinema, leggere un libro interessante” e così via. Si è scoperto, come dicono i saggi, che se si vive non secondo la propria volontà, si ottiene un po’ di piacere, ci si calma e ci si dimentica di un significato più alto. Altrimenti, la vita sembrerebbe un inferno.

Ma cosa succede se non riusciamo a mettere a tacere le domande? Oggi ci sono milioni di persone in tutto il mondo che non riescono a smettere di interrogarsi sul significato della vita. Queste domande ci spingono ad ampliare il campo dei nostri sensi.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.  

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