Cosa vorreste che accadesse nel nuovo anno?

L’impegno unitario per la pace è l’obiettivo più importante che possiamo perseguire quest’anno. Per raggiungere la pace, ognuno di noi deve lavorare attivamente per coltivare la pace in ogni aspetto della vita, per identificare le tendenze che violano la pace e cercare il modo di liberarsene. Purtroppo manca una metodologia unificata, una teoria o anche un semplice appello alla pace.

In questo momento il mondo è in preda alla confusione e c’è bisogno di uno sforzo collettivo a cui la società partecipi di buon grado. Quando ci troviamo di fronte a varie espressioni di atteggiamenti divisivi che ostacolano qualsiasi movimento verso la pace, dobbiamo comunque continuare a lottare per uno stato unificato al di sopra delle divisioni. È perché non c’è alternativa per raggiungere una buona vita per tutti. Pertanto, ritengo che non abbiamo altra scelta se non quella di impegnarci affinché l’unità prevalga e porti alla pace.

La situazione globale odierna è precaria, data la possibilità di intensificazione delle guerre che si profila all’orizzonte. È un motivo di grande preoccupazione perché tutti ne subirebbero le conseguenze. Nonostante alcuni contemplino l’idea di starsene in disparte, questo lusso potrebbe non essere un’opzione. Abbiamo quindi bisogno di dare priorità a come possiamo passare a uno stato armonioso e pacifico in tutto il mondo, e la minaccia di una catastrofe dovrebbe infonderci l’urgenza di farlo. 

La necessità di attivare uno spirito unificante al posto di quello divisivo è la principale chiamata all’azione che vedo nel nostro tempo, affinché ognuno cerchi come contribuire a tale spirito e affinché si apra un nuovo percorso per uscire dal nostro declino nella crisi verso un mondo armonioso e pacifico.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.  

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