Cosa significa realmente “Il prossimo anno a Gerusalemme”?

“L’anno prossimo a Gerusalemme” è una parte ottimistica alla fine dell’Haggadah pasquale, e significa che raggiungeremo un desiderio che include in sé tutti i desideri dell’umanità. In altre parole, ovunque andremo, sentiremo il bisogno di connetterci positivamente con tutti al di sopra delle pulsioni divisive dell’ego.

In tal modo, arriviamo a uno stato in cui la forza superiore si rivela a noi, come è scritto: “poiché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande di loro” (Geremia 31:33). Allora costruiamo un sistema di connessione tra di noi, che è chiamato “la casa del Signore”, di cui è scritto: “E la mia casa sarà chiamata una casa di preghiera per tutti i popoli” (Isaia 56:7).

Questo è il significato di noi che costruiamo una rete di connessioni da qualità diversa, dove la forza generale superiore dell’amore e della dazione riempie, crea e sostiene il sistema in cui esistiamo.

Tale sarà il nostro stato futuro.

Se puntiamo alla direzione di connetterci positivamente gli uni con gli altri al di sopra delle nostre pulsioni egoistiche, e specialmente se lo facciamo insieme, allora raggiungeremo il sincero desiderio di connetterci descritto dalle parole “il prossimo anno a Gerusalemme”.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.  

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