La terza guerra mondiale è iniziata. Come si svolgerà dipende da noi

Pensiamo alla guerra Russia-Ucraina come a un conflitto locale, ma è molto di più: è una guerra globale su più fronti. La guerra non è solo un conflitto militare; è anche una guerra economica di logoramento. Con i prezzi del gas alle stelle e la carenza di beni di prima necessità, le persone in tutto il mondo stanno subendo le conseguenze della guerra.

Questa guerra sta trasformando l’intero modus operandi dell’umanità. Dall’alba dei tempi, siamo stati abituati a vivere secondo il motto “sopravvivenza del più forte”. In generale, la regola era che il forte determinava le regole, e le regole erano spesso ingiuste verso i deboli. Ora, sembra che si sia instaurata una nuova mentalità: volere qualcosa ed essere abbastanza forti da prenderselo non significa che il mondo lo accetterà.

La guerra, quindi, si combatte nell’interiorità non meno e forse più che nell’esteriorità. Il nostro stesso presentarci sta cambiando da abusivo a cooperativo, da narcisistico ad altruista. Fa male e non accadrà senza lotta, ma è irreversibile. Questo è il percorso della nostra evoluzione verso lo scopo della nostra creazione: racchiudere in noi tutta la creazione. Per farlo, dobbiamo prendercene cura, proprio come una madre abbraccia il suo bambino attraverso il suo amore materno.

La lotta per passare dal nostro attuale approccio indifferente e meschino rispetto a tutte le creature tranne che nei confronti di noi stessi, in esseri saggi e compassionevoli è chiamata “la guerra di Gog e Magog” o Armageddon.

Dal momento che la guerra riguarda la nostra apparenza interiore, possiamo combatterla dentro di noi. Se ci opponiamo alla lotta con noi stessi su chi governerà – l’ego o l’amore – la realtà fisica ci costringerà comunque a scegliere l’amore. Tuttavia, lo farà ferendoci in modo molto fisico.

La guerra nell’Europa orientale non è nulla in confronto a ciò che potremmo dover sopportare se resistiamo al processo. Le orribili descrizioni dei nostri saggi e profeti lo suggeriscono ed è meglio non viverlo. In alternativa, possiamo combattere questa guerra dentro di noi senza sparare un solo proiettile. La scelta è nelle nostre mani. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è continuare nella stessa direzione in cui la natura ci sta già conducendo: verso la connessione. Se facciamo uno sforzo per prenderci cura l’uno dell’altro, anche se inizialmente non lo facciamo,  ci stiamo muovendo comunque nella giusta direzione. Se cerchiamo di risolvere i conflitti non con armi o addirittura con battaglie legali, ma rafforzando la cura e l’amicizia tra di noi, allora stiamo salvando vite e risparmiando tormenti a innumerevoli persone.

In conclusione, cerchiamo di elevarci al di sopra dell’odio e di vedere dall’altra parte l’umano, che soffre anche lui. Pensiamo che questa guerra ci è stata data affinché potessimo pensare l’uno all’altro più di quanto abbiamo fatto finora.  Dopotutto, se non fosse per questa guerra, non ci saremmo accorti l’uno dell’altro. Ora che c’è, non siamo più indifferenti. Sebbene i nostri sentimenti siano attualmente negativi, ora che ne siamo consapevoli, possiamo lavorarci insieme e capovolgerli. Queste sono le guerre del Messia che moshech [ebraico:ci tira] fuori dall’ego e ci pone nell’amore reciproco.

Didascalia della foto:
Immagine presa da filmati rilasciati dal Ministero della Difesa dell’Ucraina il giorno lunedì 14 marzo 2022, una postazione attiva del sistema di difesa aerea.

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