Non ci sono limiti alla percezione

Nota: Ci sono persone in grado di studiare l’articolo “L’essenza della saggezza della Kabbalah” per sempre. Io stesso lo rileggo da 20 anni e ancora trovo qualcosa di nuovo ogni volta.

Mio Commento: La necessità per un nuovo inizio è sentita maggiormente dalla fine. Ogni vera scienza sviluppa una persona così che necessiti di studiarla ancora e ancora.

Nota: Diciamo che “Lo studio delle dieci Sefirot” studia la fisica dei mondi spirituali, e ogni volta ti sembra di scoprirli di nuovo. Comunque, “L’essenza della saggezza della Kabbalah” sembra un articolo comune che può essere trattato con leggerezza e ad un tratto ci scopri dentro tali profondità…

Mio Commento: Questo non avviene a causa dell’articolo, ma perché esso espande i limiti della tua percezione e il tuo atteggiamento verso il mondo. I primi quattro argomenti in questo articolo sono: “La condotta del generale e del particolare”, “L’abbondanza di Partzufim, Sefirot e Mondi”, “Due condotte – dall’alto verso il basso e dal basso verso l’alto” e “Nomi astratti” nella saggezza della Kabbalah. Essi trattano diversi concetti che sono molto complessi e seri.

Quando arrivi al quinto o sesto concetto inizi a capire che tu, di fatto, ancora non comprendi i primi concetti. Li hai letti, ti sei trovato d’accordo con questi e hai proseguito e ora tu vedi quanto internamente siano globali e di nuovo ti rivolgi a loro. Non c’è modo di aggirarli, devi fare qualcosa a riguardo, così li studi di nuovo.

Quante volte ripercorriamo gli articoli di Baal HaSulam?
Coloro che leggono “L’essenza della saggezza della Kabbalah” oggi per la prima volta, non possono ancora immaginare cos’altro ci vedranno dopo che l’avranno ripercorsa la seconda e la terza volta, o in un anno, o in 10 anni.

Per esempio, io studio la saggezza della Kabbalah da 40 anni e non posso ancora confrontare ciò che avevo immaginato su questi concetti all’inizio con ciò che realizzo oggi. L’attuale me e la persona che aprì questo articolo 40 anni fa sono persone completamente differenti.

Domanda: Questo significa che nella Kabbalah non si usa la definizione che usiamo spesso nel nostro mondo, “Questo l’ho già letto”?

Risposta: Non c’è una cosa così in Kabbalah. In niente! Tu entri in questa saggezza e ti immergi in essa senza la capacità di finirla in qualche modo.

Essa ti parla di un mondo così circolare e interconnesso che anche semplicemente tirando una corda tutta la realtà davanti a te cambierà. Ogni nuova definizione, ogni nuova sensazione, ogni nuova realizzazione cambia tutto perché ci sono solo dieci Sefirot, ma ognuna di esse consiste di altre dieci e altre dieci ancora…perché non c’è limite alla percezione.

Il mondo è infinito, sebbene consista di sole dieci parti, dieci emanazioni.
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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 15/09/2019

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