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A chi lasciare i miliardi?

Osservazione: Le dieci persone più ricche del mondo non lasceranno la loro fortuna ai propri figli.

Il mio commento: L’abitudine di lasciare tutto ciò che si possiede alla generazione successiva è diventata antiquata. La gente capisce che questo non dà alcuna felicità ai propri figli.

Cioè, ad un bambino bisogna dare una buona educazione e un normale, minimo diritto di esistere leggermente al di sopra della media. Ma non di più. In questo modo il bambino si sforzerà di ottenere di più. Imparerà anche a mettere al sicuro se stesso e la sua famiglia per proteggersi da tutti i problemi. Senza di questo, ovunque si trovi, non saprà a cosa dedicarsi.

Ciò corrompe le persone. A proposito, la Torah dice che un padre non dovrebbe parlare al figlio delle sue ricchezze e dirgli che esse passeranno a lui.

Domanda: Cosa ne pensa del fatto che i ricchi lascino i loro miliardi in beneficenza?

Risposta:  A chi altri dovrebbero lasciarli? La gente donerà per la ricerca, per l’ecologia, ma poco a poco tutto sparirà. Ci troveremo di fronte a vari tipi di organizzazioni che ci consiglieranno come dividere il denaro, come dissolverlo in parti, tutto qui.

Domanda: Dare tutto in beneficenza è un atto egoistico? Alcuni hanno guadagnato molto denaro.

Risposta: Sì hanno fatto i soldi, ma adesso, alla fine della loro vita, capiscono che questo denaro non possono portarlo con loro, che non ci si può fare nulla e che nessuno è eterno. Sperano che in questo modo, tuttavia, lasceranno il loro nome e parte di sé all’umanità. Questa è una specie di redenzione.

Osservazione: Esiste un termine: “perpetrare.”

Il mio commento: Perpetrare, sì. Ma io non li invidio. Se ancora sperano che questo procurerà loro qualche vantaggio dopo che avranno già lasciato questa vita, allora, naturalmente…

Domanda: Non serve a nulla? Allora cosa sarebbe meglio fare?

Risposta: Non voglio parlare di questo. Che lascino il loro denaro in beneficenza.

Un uomo non ha più nulla! Assolutamente niente se non le buone azioni. Le buone azioni sono le sole in grado di spingere questo mondo ad unirsi. Questo è tutto, solo questo!

Solo questo in qualche modo può realmente rimanere impresso nell’anima di una persona. Quando un uomo si impegna nell’unire il mondo, si impegna con la sua anima, con le sue qualità interiori.
Pertanto, ciò rimane in lui e la morte non ha alcun potere su questo.

Domanda: Quale tipo di azione è per l’unificazione del mondo?

Risposta: Il desiderio reciproco delle persone di aiutarsi a vicenda, anche a livello materiale. La cosa più importante è unirsi per rivelare la mente più elevata, la massima proprietà, il massimo potere, il Creatore, la proprietà di amore e dazione.

Se le persone verranno indirizzate verso questo, in effetti ciò rimarrà con loro e costituirà il loro eterno contributo allo sviluppo delle loro anime.
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Dalla trasmissione di KabTV “Le notizie con Michael Laitman”, 19/03/2019

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L’evoluzione: dalla democrazia sino al metodo della connessione

Possiamo comprendere cosa sta accadendo all’egoismo osservando i recenti eventi in Israele.
L’egoismo è fondato sulla materia della creazione: il desiderio di ricevere. Se il desiderio agisce per fini personali, si chiama “egoismo“, inclinazione al male. Vediamo processi simili negli Stati Uniti, in Europa e in Israele, dove piccoli gruppi, perseguendo i propri interessi e sfruttando il fatto che viviamo in una società democratica, si alzano in piedi e chiedono a gran voce ciò a cui pensano di avere diritto.

Tuttavia, le loro sono richieste ingiustificate, se giudicate obiettivamente, in proporzione all’effettivo contributo che questi gruppi danno alla società. E quindi essi approfittano del fatto che ognuno ha libertà di parola. Ne consegue che più disordine c’è, maggiore è l’attenzione che attirano verso se stessi. Le leggi esistenti lo consentono. Questo sta accadendo in molte parti del mondo con tutti i tipi di gruppi, indipendentemente dal colore della pelle, dalla tendenza politica, dalla filosofia o dagli obiettivi che le persone perseguono.

Essi sfruttano l’egoismo crescente, sia il loro che quello della società. Ciò gli consente di manipolare forze più potenti, spingendole a sollevarsi l’una contro l’altra, e traendo beneficio da questo confronto.

Ne consegue che la democrazia sta andando in mille pezzi lasciando che piccoli gruppi manipolino grandi formazioni come le forze di destra e di sinistra, democratici e repubblicani, e così via. In ogni paese sono chiamati con nomi diversi, ma l’essenza è la stessa perché l’egoismo è lo stesso ovunque, motivo per cui si manifestano tali eventi negli Stati Uniti, in Israele e in qualsiasi altro luogo del mondo.

Vediamo che la democrazia sta volgendo al termine e le prospettive non sono affatto chiare. Piccoli gruppi con interessi ristretti acquistano forza e approfittano del fatto che ci sono due grandi campi che si oppongono l’uno all’altro, manipolandoli. Di conseguenza, grandi formazioni iniziano a seguire un piccolo gruppo che le usa a proprio vantaggio.

Non c’è ancora una soluzione per tutto questo che, ovviamente continuerà fino a quando non inizieremo a correggere l’egoismo spiegando che la differenza di opinioni, tra i punti di vista di destra e di sinistra, dovrebbe contribuire al rafforzamento della società e non alla distruzione reciproca. Entrambe sono necessarie e dobbiamo trovare uno spazio in cui le opinioni opposte si completino a vicenda, allora ci saranno progressi.

Una salita completa una discesa e una discesa completa una salita. Non c’è luce senza oscurità e non c’è oscurità senza luce, nessun desiderio di ricevere senza il desiderio di dare. Ci devono essere due opposti per costruire una linea di mezzo, che non significa scendere a compromessi. Invece, agisce come “l’amore che copre tutti i crimini”, cioè si innalza al di sopra di entrambi.

I compromessi in cui le parti opposte fanno piccoli passi l’uno verso l’altro non funzionano perché esistono fino a un certo punto e poi tutto esplode.

Ovviamente, nella sua forma attuale, la società umana ha raggiunto il suo limite. La democrazia, lo sviluppo libero e la libertà di parola per tutti si sono trasformati in una forza distruttiva della società. Ciò è evidente dalla crisi dei rifugiati in Europa e dal conflitto tra partiti di destra e di sinistra in America e in Israele. Ogni piccolo gruppo cerca di approfittare di questa situazione e di aggrapparsi dove gli fa più comodo, di concludere l’affare più redditizio per se stesso, trasformandosi in una Klipa, perché invece di diventare una forza utile, diventa dannosa.

Devono esistere due grandi gruppi e tutti gli altri in mezzo stanno solo cercando a quale parte unirsi, cambiando le loro credenze verso gli opposti ogni giorno a seconda del guadagno. Questo è tutto un prodotto logico della nostra democrazia e delle leggi liberali. La situazione sta diventando evidente oggi e ciò significa la fine della democrazia, delle elezioni democratiche e della società umana. Pertanto, il nostro dovere è quello di rivelare al popolo di Israele, e quindi al mondo intero, il metodo della connessione, il metodo dell’educazione umana.

Dalla terza parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 04/07/2019, “Costruire la società futura”

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