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Rapportarsi al governo perfetto del Creatore

Nella realtà, nulla dovrebbe essere corretto se non il nostro atteggiamento verso di essa. Lasciamo che il mondo si sviluppi a modo suo, non abbiamo nulla da aggiungere. Dopotutto noi lo vediamo in base alle nostre caratteristiche. Dobbiamo correggere il nostro modo di vedere la creazione perché la creazione che appare davanti a noi è in assoluta perfezione. La pace nel mondo è la perfezione che dobbiamo raggiungere.

Intorno a me vedo solo me stesso, i miei stessi difetti. Se vedo che tutte le parti della realtà sono imperfette e anche la connessione tra esse è difettosa, ciò mostra l’entità della mia corruzione. Da una parte, vediamo che tutta la realtà è perfetta e solo le persone hanno bisogno di correzione ma, per far sì che le persone siano corrette, deve essere corretto l’ambiente in modo che possa influenzare tutte le persone. 1

Il Creatore influenza le persone attraverso il mondo così come attraverso la natura umana interiore. Così, ci troviamo tra due fuochi, tutto al fine di portarci allo stato corretto, alla comprensione che dobbiamo accettare la guida del Creatore come perfetta e adattarci ad essa. Questo lavoro va contro il nostro desiderio egoistico interiore finché bilanciamo la nostra forza egoistica interiore con la forza esterna del mondo, relazionandole entrambe alla perfetta governance del Creatore.

Chi desidera correggere la forza esterna è detto riformatore del mondo e chi desidera correggere se stesso è detto servo del Creatore.

Il Creatore cambia costantemente in me tutti i desideri, le qualità e le attitudini, governando sulla mia natura interiore. Attorno a me vedo, apparentemente, un mondo esterno che è quello che mi manda anche il Creatore. Ne consegue che sono sotto la doppia influenza del Creatore: interiore ed esteriore. Tutto ciò che devo fare è bilanciarle, mettendo il Creatore come sovrano di entrambe.2

Tutto il mondo grida che non è il Creatore a governare il mondo, tranne me. Questo è il modo in cui riveliamo che è il Creatore a governare su tutti. Non esiste nulla tranne Lui.3

Esiste un risultato auspicabile ed esiste la realtà. È auspicabile vedere il mondo corretto, cioè, sotto il governo della forza unica del Creatore oltre la quale non esiste nulla. Quindi io sono connesso a questa forza unica e vedo che solo il Creatore riempie tutta la realtà.

Ma se non sono ancora corretto, giudico secondo le mie imperfezioni e vedo guerre e turbolenze invece dello stato corretto. Tutto accade solo in relazione a chi consegue e tutte le guerre e i disastri che vediamo stanno avvenendo dentro di noi, dentro la nostra natura. Se non sono corretto, non posso ancora attribuire tutto a me stesso e mi sembra che la guerra stia accadendo al di fuori di me. Non ho ancora raggiunto l’adesione al Creatore e, pertanto, la realtà per me è divisa in due: me stesso e Lui, invece di sentire “noi” come una sola cosa.4

Dalla prima parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 10/07/2019, Gli Scritti di Baal HaSulam, “La Pace nel mondo”
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4 minuto 19:50

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Nella gabbia del tuo egoismo

Domanda: Un uomo, a differenza di un animale, può calcolare un certo tipo di piacere nel futuro, valutare i passi da fare per raggiungerlo, rinunciando al godimento delle fasi intermedie.

Perché, con un intelletto così grande, non può valutare razionalmente lo stato di equilibrio con la natura? Perché tutti i suoi tentativi razionali di costruire una società equilibrata falliscono costantemente?

Risposta: Perché si trova dentro la propria natura egoistica, quindi non può valutare nulla.

Quando fa il confronto fra un tipo di egoismo ed un altro e valuta ciò che gli conviene di più fare, egli si trova ancora nel proprio egoismo. Non è libero. Non ha il secondo livello del libero arbitrio. Ciò che considera libertà è l’illusione di rimanere sotto l’influenza di una forza coercitiva esterna.

Domanda: Non può valutare: “Se io uso il mio egoismo, mi sentirò male?”

Risposta: È questo il modo in cui cerchiamo sempre di sfuggire ai problemi. Ma questo non significa che siamo liberi. Io scappo costantemente dai colpi egoistici: schivo un colpo qui e un colpo là, ed è così che mi muovo dalla mattina alla sera.

Guarda cosa succede sulle strade, negli autobus, nella metropolitana, negli uffici, ovunque. Guarda tutto questo formicaio umano! Dove possiamo parlare di libertà?

Non c’è alcuna libertà. Al massimo è possibile scegliere, in qualsiasi momento, quello che sembra a me che sia lo stato più confortevole di tutte le possibilità. Questo è tutto.

Scelgo in base a ciò che mi viene dato, ma ho sempre dei limiti. Il Creatore splende su di me attraverso lo stato corretto, ma io non sono ancora corretto. Naturalmente non capisco affatto la Sua influenza su di me. Dove mi sta guidando? Cosa vuole da me in ogni momento? Se non lo so, che tipo di libero arbitrio può esserci qui?

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 12/05/2019

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