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New Life n.64 – Il denaro e la società


New Life n.64 – Il denaro e la società
Il Dott. Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e Nitzah Mazoz

Riepilogo

Lo sviluppo prevede che una società si prenda cura delle necessità economiche dei suoi cittadini tramite la responsabilità reciproca. Gli esseri umani non insorgeranno se le loro necessità primarie verranno soddisfatte. Creare connessione fra le persone genera armonia e questo porta alla rivelazione di nuove forze.

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Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.64 – Il denaro e la società”, 02/09/012

Le molteplici crisi dell’egoismo

L’egoismo cresce sempre di più e rivela desideri tali che presto la gente morirà di fame e si ucciderà a vicenda con bombe nucleari; ci sarà una guerra globale di distruzione di tutti per mano di tutti. Il desiderio egoistico si sta intensificando oltre ogni limite. Deve sia soddisfare se stesso con tutto ciò che desidera, che distruggere gli altri, ritenendo che siano i colpevoli dei suoi problemi. Questo è lo stato che il mondo inevitabilmente raggiungerà.

Più cresce il desiderio di ricevere, più crescono le armi, le guerre ed i problemi del mondo. Inoltre, anche la minaccia di una guerra nucleare, come ha scritto Baal HaSulam, è già storia antica. Oggi, un attacco informatico è sufficiente per portare tutti i computer offline, ed il mondo intero sprofonderebbe nell’oscurità. Non ci sarebbe più luce e niente funzionerebbe. È così che i super potenti del mondo si tengono reciprocamente per la gola.

Non avremo nemmeno bisogno di armi nucleari. Anche senza di loro moriremo di fame, non ci sarà ossigeno negli ospedali, niente acqua nei rubinetti, le amate app che usiamo sui nostri smartphone non funzioneranno, tutti i sistemi smetteranno di lavorare. Questo è anche peggio di un’esplosione nucleare. Non possiamo più immaginare un mondo senza una rete di computer.

Questo è il modo in cui il Creatore costringe l’umanità ad accettare il Suo programma. Altrimenti, sarà impossibile portare noi piccoli egoisti primitivi in uno stato migliore. Non abbiamo nulla per incolpare il Creatore. Ha dato al mondo ogni possibilità di realizzare una vita migliore, ci ha dato un gruppo speciale chiamato la nazione di Israele e la metodologia che potrebbe salvare l’umanità.

Ma osserviamo un po’ che cosa sta succedendo ora a questo gruppo, ovvero la nazione di Israele. Siamo schiavi del nostro desiderio di ricevere e non vogliamo tirar fuori la testa dalla sabbia. L’umanità soffre perché la nazione di Israele non sta mettendo in pratica le opportunità che gli vengono date. Ci hanno dato i mezzi per correggere questo stato, ma non lo stiamo correggendo.

Dobbiamo passare la gestione superiore da negativa a positiva. Con l’aiuto di un piccolo interruttore è possibile illuminare il mondo intero.

Un interruttore può spegnere l’elettricità in tutto il mondo. Ma c’è questo piccolo blocco che sta sul sentiero dal Creatore all’umanità, e si chiama Israele. Il destino dell’umanità dipende dal fatto che questo blocco funzioni correttamente o meno. “Israele” è chiunque abbia un punto nel cuore che lo risveglia verso la connessione per giungere a un grido verso il Creatore, per obbligarLo a cambiare il controllo superiore da male apparente a bene.

Sotto la guida misericordiosa, la creazione riceve più Luce superiore e inizia a comprendere da dove proviene tutto e perché, e poi vorranno anche unirsi. Poiché in ogni persona esiste una scintilla spirituale, ognuna è una parte dell’anima collettiva frantumata di Adamo.

La scintilla, tuttavia, non si è risvegliata in tutti nella misura in cui possono percepire l’influenza della Luce. Questo è il motivo per cui abbiamo bisogno di risvegliare la Luce e rafforzarla, che è l’unica cosa che Israele possa fare. Allora, anche le scintille che si trovano in tutte le persone si risveglieranno e vorranno unirsi ed esistere in un’unica unione. Alla fine diventeranno anch’esse Israele, in altre parole “dritte al Creatore” (Yashar-Kel).

La Luce che riforma risveglia il bisogno per il Creatore, il bisogno di unione e la necessità della dazione all’interno della creazione. La scintilla spirituale può essere su uno dei quattro livelli: inanimato, vegetale, animale e umano. Se la scintilla si trova al quarto livello umano, allora per avanzare è necessario superare ostacoli, problemi e dubbi.

Tuttavia, nel resto dell’umanità, questo progresso sarà molto più facile, come quello degli angeli. Abbiamo solo bisogno di sostenere la Luce circostante e, con il suo aiuto, le persone saranno in grado di compiere atti di dazione, connessione e amore. Non affronteranno lotte interiori; non ci saranno livelli tra Bina e Malchut. Tutto questo esiste solo tra i kabbalisti e quindi tutto dipende da noi.

Questo è il motivo per cui l’atteggiamento del mondo nei confronti di Israele peggiorerà sempre più e alla fine raggiungerà lo stesso livello della Germania nazista. Eppure questo atteggiamento dipende solo da noi. Le nazioni del mondo ci incolpano già di controllare il mondo. Cominciamo quindi davvero a gestirlo e portiamo al mondo più Luce di quanta non ce ne sia ora.

Tutto il controllo arriva solo attraverso la Luce; la Luce risveglia tutto (la natura inanimata, vegetale, animale e umana) verso lo sviluppo. Più luce, più veloce sarà lo sviluppo. Se la Luce ci fa avanzare più velocemente, allora i geni informativi spirituali (Reshimot) si riveleranno, e quindi questo è chiamato “Achishena“, l’accelerazione del tempo grazie al sentiero positivo, quello preferito dal Creatore e da noi.

Se c’è Luce insufficiente per illuminare lo stato rivelato dalle Reshimot, allora questo viene vissuto come avversità, persino come guerra. Spero molto che non arriveremo a una guerra mondiale totale. Penso che lo stato si materializzerà in modo diverso, ma non sarà molto più facile per noi.

Immagina che non ci siano rifornimenti, niente attività commerciali, niente benzina, niente cibo, niente acqua dal rubinetto. Per la persona che vive nel mondo moderno, questa è una catastrofe. Questa è la via della sofferenza.

Tuttavia, esiste un sentiero di Luce da percorrere: le persone hanno bisogno di sentire che esiste la metodologia della saggezza della Kabbalah, che è in grado di salvarle dalla morte, e di essere pronte a studiarla e realizzarla. È meglio non aspettare una crisi, ma fare subito il salto dallo stato odierno a quello spirituale, in questo momento. Altrimenti, nel prossimo futuro, avremo crisi in economia e nelle relazioni umane, insomma una crisi multipla.1

Dalla seconda parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 13/07/2018, Gli Scritti di Baal HaSulam, “L’Ultima Generazione”

1 minuto 5:00

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Preparare le fondamenta per un buon futuro

La Kabbalah è la scienza della connessione. Dobbiamo unirci perché la natura ci spinge verso l’unione, ci spinge a stare insieme. Se non lo facciamo da soli, allora la natura ci obbligherà con la forza. Non c’è dubbio che la natura vincerà, dal momento che ogni essere umano, da solo, è molto debole contro i colpi della natura. Ecco perché non vale la pena aspettare i colpi, che diventeranno sempre più forti, poiché all’orizzonte ci sono già nuvole pesanti.

Il nostro gruppo kabbalistico mondiale è all’avanguardia in questo movimento, avanza davanti a tutti e apre le porte all’unione per l’intera umanità. Stiamo testando su noi stessi come raggiungere l’unione, poiché una tale condizione non è mai esistita prima nel mondo. Una volta, migliaia di anni fa, questo tipo di unione esisteva, ma in condizioni completamente diverse, tra persone che non ci assomigliavano in alcun modo.

Il nostro gruppo chiamato “l’ultima generazione”, che vive nel mondo dell’egoismo, serve da laboratorio per tutta l’umanità. Su di noi viene testato il metodo attraverso il quale arrivare all’unione nel modo più semplice e veloce. Dalla nostra esperienza, stiamo costruendo le basi per coloro che seguiranno le nostre orme nel prossimo futuro. Questo può richiedere altri dieci o venti anni, ma alla fine, tutta l’umanità arriverà all’unione. Perciò, speriamo che questo progresso venga da un percorso misericordioso e non da uno di sofferenza.

La natura è un unico sistema. Tutte le sue parti si sviluppano da un unico desiderio come da un piccolo granello di sabbia. La forza superiore, la Luce, ha fatto esplodere questo piccolo granello di desiderio, dal quale è emerso il Big Bang, e da questo è iniziato lo sviluppo sul pianeta Terra di tutta la materia: inanimata, vegetale, animale e poi gli esseri umani. Oggi siamo già alla fine di questa evoluzione.

Lungo il percorso, la materia è passata attraverso molteplici metamorfosi e frammentazioni e noi abbiamo bisogno di correggerle. Dopotutto, correggendo la frantumazione, otteniamo la qualità della Luce. La Luce ha infranto il granello del desiderio e dobbiamo raccogliere quei frammenti di desiderio e scintille di Luce. Quindi, tutta la Luce sarà in grado di entrare nel desiderio e, invece di un piccolo granello, diventerà enorme. Ecco perché è così importante per noi raggiungere questa unione. Significa ricostruire l’anima frammentata del primo essere umano, Adam HaRishon.

L’Europa oggi testimonia quanto questa frammentazione ha iniziato a rivelarsi. I kabbalisti negli ultimi secoli hanno scritto del nostro tempo, della nostra “ultima generazione”. Il mondo si è mosso verso la rivelazione del male dell’egoismo così tanto che nei prossimi anni sarà chiaro a tutti che una crisi globale si potrà verificare non a causa di problemi che hanno a che fare con la tecnologia, con l’economia o con l’ecologia, ma solo a causa delle cattive relazioni tra le persone, che ci impediscono di unirci. L’umanità sta portando la natura fuori dall’equilibrio perché non ci sono equilibrio o unione tra di noi. Questo equilibrio è ciò che dobbiamo ristabilire.

Baal HaSulam scrisse nell’articolo “L’Arvut” (“La Garanzia Reciproca”) che la correzione finale del mondo è possibile solo dopo l’unificazione dell’intera umanità. Non abbiamo bisogno che di questo. Stiamo apprendendo di grandi sistemi, della distruzione che ha avuto luogo nei mondi superiori, ma in sostanza, stiamo apprendendo come unire il singolo desiderio che è stato frammentato in una moltitudine di pezzi opposti gli uni agli altri.

Noi siamo quei pezzi sbriciolati che devono unirsi, non fisicamente, ma nei nostri desideri e pensieri. Dobbiamo unire queste scintille spirituali dentro di noi in un sistema, dobbiamo sentire come ci completiamo a vicenda, pensare all’unico obiettivo, aiutandoci l’un l’altro a diventare un unico desiderio. Questo desiderio reciproco consiste di molte parti differenti, ma sono queste differenze a creare la possibilità della realizzazione. Nessuna parte sembra uguale all’altra, ma unendosi insieme creano la perfezione.

Creando un laboratorio in cui pratichiamo questa connessione, riveliamo gradualmente in essa la manifestazione del potere dell’unione, la forza superiore della natura chiamata Creatore. 1

Dalla lezione preparatoria del Congresso di Kabbalah in Italia – “All As One”, 26/07/18

1 Minuto 2:00

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L’influenza dell’intenzione sull’ecologia

Domanda: L’intenzione di un essere umano di fare del male ad un altro individuo, influisce nei livelli inanimato e vegetale della Natura? La Kabbalah dice che uragani e disastri naturali sono una manifestazione delle azioni che avvengono tra di noi; come dobbiamo interpretarlo?

Risposta: Dato che la Natura è completamente integrale e interconnessa, il nostro impatto in una qualsiasi delle sue parti, va a influenzare le altre parti. Tanto più alto è il livello della Natura sulla quale influiamo, per esempio le persone, più vengono influenzati i livelli inferiori, ovvero inanimato, vegetale, animale.

Al contrario, se abbiamo una certa influenza solo verso la natura inanimata, questo avrà un minore impatto sulla natura vegetale, un minor impatto sulla natura animale e un impatto ancora inferiore sugli esseri umani.

Risulta allora che la mia cattiva attitudine verso le altre persone influenza tutta la piramide. Questa è la base di tutti i problemi ecologici e di tutto il resto. Noi stessi siamo la causa degli uragani, dei disastri naturali e di altri problemi.

Un tempo eravamo incapaci di influenzare qualcosa con la nostra intenzione, ma ogni cosa è cambiata dall’inizio del secolo scorso. Guardate cosa abbiamo fatto durante il XX secolo!

I kabbalisti ci dicono che tutto è avvenuto perché l’umanità era entrata in uno stato completamente nuovo.

Agli inizi del XX secolo, la popolazione era di due miliardi di persone, e questo si avvicina a quanto il pianeta può sostenere. Oggi siamo passati a otto miliardi. Questo suggerisce che nei passati cento anni, abbiamo realmente portato fuori asse l’equilibrio del sistema.

Domanda: Vuol dire che due miliardi di persone non possono sopportare l’attuale livello di egoismo e, pertanto, ci devono essere otto miliardi di esseri umani sul pianeta Terra?

Risposta: Se ci sviluppassimo correttamente, non avremmo bisogno di otto miliardi di persone.

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Dalla lezione di kabbalah in lingua russa 25/03/2018.

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L’azione è la ricompensa

Domanda: Se tutto il mondo è dentro di me, allora anche il tempo lo è; lei mi può spiegare in che modo va indirizzato il tempo all’interno dell’essere umano?

Risposta: Immagina che il tempo non esista. Non c’è un momento successivo, come è detto: “Congela il momento, è magnifico!”

Devi agire in questo modo: il tempo non esiste, esiste solo il momento della tua massima adesione al Creatore. Il tempo è un fenomeno psicologico. Nella Kabbalah, il tempo è la frequenza del cambiamento degli stati spirituali, non il tic tac dell’orologio. Quanto più rapidamente cambiano gli stati, tanto più velocemente passa il tempo.

Domanda: Così, se faccio qualcosa ed aspetto che mi si ripaghi un mese o un anno dopo, l’aspettativa si chiama tempo? Però, se ricevo la paga giusta, adesso, nel momento dell’azione, il tempo sembra sparire?

Risposta: Quando la ricompensa avviene nel momento dell’azione, significa che l’azione è la ricompensa, allora non esiste il tempo. Questo è un momento magnifico.

Domanda: Ne risulta che questo momento è il migliore nella vita di un kabbalista? Egli non pensa mai al futuro?

Risposta: Il kabbalista vive in entrambi gli stati simultaneamente: sia nel suo stato personale che in quello collettivo. Deve essere sempre preoccupato per la correzione generale del mondo. Per lui la ricompensa è l’azione diretta verso la correzione del mondo. Se il Creatore gli dà questa opportunità, lo sta ricompensando.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa 04/03/2018

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Riepilogo

La corretta integrazione sociale si costruisce su due fronti. L’equilibrio si verifica quando ogni essere umano si occupa degli altri con cuore gentile. Siamo creature sociali. Temiamo il rifiuto e desideriamo ardentemente essere accettati. Ogni individuo ha caratteristiche uniche che devono essere coltivate e condivise. Abbiamo bisogno di essere istruiti sul valore della connessione, sul perché il rifiuto avviene e su come risvegliare negli altri il desiderio di connettersi con noi.

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L’atteggiamento delle masse nei confronti della Kabbalah

Domanda: Perché solo il menzionare le parole “saggezza della Kabbalah” suscita una reazione negativa nelle persone che non la studiano?

Risposta: Il fatto è che durante tutti questi anni dopo la comparsa della Kabbalah, ci sono stati così tanti tentativi di screditarla, che è naturale che qualcuno sia caduto nel tranello.

Solo le persone speciali che desiderano comprendere la Kabbalah sono in grado di seguirla. Tutti gli altri sono molto cautamente e con diffidenza interessati, ma la considerano qualcosa di oscuro, cattivo e pericoloso.

Cosa ancora più importante, anche la religione, essendo basata sulla fede cieca, è contro la Kabbalah. I religiosi mi dicono come comportarmi ed io, come un giocattolo a molla, eseguo meccanicamente le azioni che mi vengono prescritte.

I kabbalisti dicono invece: “Non credere a nessuno, tu devi esplorare questo mondo, esplorare il Creatore e desiderare di comprenderLo e raggiungerLo con la tua mente”. Raggiungi il Creatore per essere come Lui, per servirLo diventando esattamente uguale a Lui. Questo è lo stato che dobbiamo raggiungere.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa 18/03/2018

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La scoperta di Adamo e il fallimento delle scienze moderne

Domanda: Come hanno fatto i kabbalisti a scoprire che tutto arriva dalla forza superiore?

Risposta: 5.788 anni fa è apparsa sulla faccia della Terra la prima persona con una sensibilità superiore; ha scoperto che tutto viene dalla forza superiore e ce lo ha spiegato. Il suo nome era Adamo.

Ha descritto ciò che ha scoperto nel libro Raziel HaMalach (L’angelo segreto). Era un piccolo opuscolo di 70-80 pagine, ma a quel tempo era considerato una pubblicazione di tutto rispetto.

Come tutti i lavori di un kabbalista, inizialmente questo libro venne tenuto nascosto alle masse e fu rivelato solo 3.500 anni fa. Praticamente in esso sono state descritte tutte le forze della natura, però in una forma molto difficile, essenzialmente crittografica.

Da quel momento in avanti, l’intera metodologia è stata rivelata e ogni persona ha l’opportunità di approfondirla, studiarla e apprenderla.

Domanda: Gli scienziati però non ne parlano ancora…

Risposta: Gli scienziati sono sempre più incapaci di comprendere il mondo in cui viviamo. Anche se il nostro mondo si rivela costantemente e sempre di più, non è tuttavia il tipo di rivelazione che può essere compresa dagli strumenti di studio di cui dispongono gli esseri umani poiché richiede, invece, un ordine di comprensione superiore.

Ci appare quindi un quadro paradossale: scopriamo solo particelle minuscole e frammentate di tutta la creazione ed è su questi frammenti che si basa la nostra scienza. Tuttavia, negli ultimi tempi, vengono svelati diversi fenomeni che non possiamo spiegare.

Einstein, Hugh Everett e altri scienziati hanno offerto una certa comprensione, ma nondimeno il mondo in cui viviamo sta diventando sempre più incomprensibile.

Non abbiamo risposte alla maggior parte delle domande che sorgono oggi perché queste domande richiedono un approccio completamente diverso, che non possediamo ancora. Non possiamo esistere al di sopra del tempo, dello spazio e della velocità infinita, e non possiamo vivere in una matrice diversa da quella in cui esistiamo.

Questo è il motivo per cui la scienza, cioè il potenziale della nostra conoscenza, si trova in un vicolo cieco, ma non la natura stessa che è rivelata sotto forma di nuvole scure, buchi neri e così via. Eppure chi può spiegare tutto questo? Lo stesso vale anche per il micro cosmo.

Questo ci dice che i nostri strumenti cognitivi sono molto limitati. La scienza ci dà quello che può, essendo il prodotto delle nostre capacità e nient’altro.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa 08/04/2018

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Oltrepassare la linea tra la vita e la morte

Domanda: Il suicidio è uno dei principali problemi che sta attanagliando l’umanità. Ogni 40 secondi, qualcuno nel mondo si suicida (per un totale di 800.000 persone all’anno). Negli Stati Uniti, il tasso di suicidi è aumentato del 30% dal 1999. Fra le celebrità che si sono recentemente suicidate ci sono Anthony Bourdain, famoso chef e conduttore televisivo della CNN, e la sorella minore della Regina dell’Olanda. Puoi spiegarci che cosa induce queste persone a porre fine alle loro vite?

Risposta: Posso spiegarlo come un grande senso di vuoto. È un vuoto che ti schiaccia, che ti fa piangere per ore e non ti lascia più dormire. Persino le droghe sono inutili per alleviare il problema, perché le persone che arrivano a compiere l’estremo gesto si sentono come se non avessero altre opzioni. Abbiamo bisogno di guardare alla vita correttamente e iniziare ad educare noi stessi.

Domanda: Su cosa dovrebbero interrogarsi le persone?

Risposta: Sul significato della vita. Si può capire il senso della vita solo quando si attraversa il confine tra la vita e la morte. Solo quando la tua vita non ha più alcun valore, puoi valutare correttamente per cosa puoi vivere e superare il tuo egoismo e la tua vita egoistica.

Domanda: È quando non mi aggrappo più ad essa? Quando non mi aggrappo ad ogni desiderio?

Risposta: Non solo non ti aggrappi più alla vita e ai desideri, ma vivi per il fatto che ogni minuto rinunci al tuo egoismo e ti elevi al di sopra di esso. Ogni minuto ti trovi al di sopra della morte, come se la stessi vivendo. Questo rappresenta il distacco dal nostro mondo e l’ingresso nel mondo superiore.

Nota: Questo è molto difficile.

Risposta: No, non è difficile, è una felice opportunità per tutti noi.

Domanda: Quindi non dovrei valutare la mia vita come egoistica?

Risposta: Una persona che vuole comprendere la vera esistenza deve disprezzare questa vita e apprezzarla solo perché è una base su cui costruire una vita superiore. E la vita è più alta della morte, e quando muori nella tua forma animale, ogni minuto cresci spiritualmente.

Crescere nella forma spirituale rappresenta la vita non per se stessi, ma per qualcosa al di fuori di se stessi, ovvero per il bene del Creatore, per il bene del sistema, per il bene dell’umanità; non importa per che cosa lo facciamo, la cosa fondamentale è uscire dal nostro “io”.

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Dalla trasmissione di KabTV “Le notizie con Michael Laitman”, 12/06/2018

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Gli essere umani sono diversi dalle bestie perché vogliono comprendere tutto. La saggezza della Kabbalah non ci dà risposte dirette, ci spiega piuttosto come raggiungere uno stato in cui riveliamo i mondi superiori. Tutte le domande trovano risposta nel vero stato di connessione tra le persone che avviene nei mondi superiori. La libertà di ogni persona si basa sulla sua scelta di correggere la propria natura egoistica cambiando atteggiamento verso la vita e le persone.

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Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.1026 – Libertà e schiavitù – 3° Parte”, 26/06/2018