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Di cosa parla lo Studio delle dieci Sefirot

Dr. LaitmanDomanda: Adesso stiamo studiando Lo Studio delle Dieci Sefirot (TES), Parte 2, “La connessione tra l’abilità e l’intenzione“. Non riesco a concentrarmi e a relazionare questo con me stesso e a capirlo.

Risposta: Siamo desiderio di ricevere piacere, e l’intelletto si sviluppa solamente per servire il desiderio. Quindi, finché non hai cominciato a sentire dentro di te ciò che è descritto, non puoi utilizzare questi parametri del desiderio. Sarà possibile utilizzarlo e con quale intenzione?

Ma ci sono le persone che hanno la capacità di imparare, non dentro se stesse, nel desiderio, ma costruendo un modello in mente. Esse imparano il Talmud “teoricamente” senza utilizzarlo su se stesse. Purtroppo, è così che tutti imparano oggi!

Ma la Torà specificatamente richiede apprendimento “pratico” (sensoriale, all’interno del desiderio) ad esempio, su noi stessi, sul nostro desiderio. E finché non sarà così, finché non passerai attraverso questo stato nella sensazione, non capirai quello che il Talmud dice.
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Zohar per Tutti, estratti selezionati. Capitolo “Un cuore in un desiderio”, punto 386
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Scritti di Baal HaSulam, TES, Volume 1, parte 1, capitolo 1, punto 4
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La massima autorità

Dr. Michael LaitmanDomanda: Come può un insegnante guadagnarsi il rispetto dei bambini?

Risposta: Gli educatori, solitamente, guadagnano credibilità nei casi in cui mostrano ai bambini piena comprensione, che sono uguali a loro, che li difendono, ed è necessario che organizzino meglio il contatto tra loro e il mondo.

Sarebbe bello, ad esempio, mettere in scena uno “spiacevole incidente”, preparato in anticipo, in modo che l’insegnante possa difendere i bambini, e mostrare, diciamo ad un agente di polizia o alle autorità, quanto gli importa dei bambini e quanto è disposto a rinunciare per loro.

Una persona rispettata è colui che guida sacrificando se stesso, accettando tutti i tipi di sgradevolezza, anche se lui stesso non ne è colpevole e non dovrebbe esserne ritenuto responsabile.
È noto che la gioventù possiede un sentimento di autostima particolarmente forte; sono pronti a qualsiasi azione, anche al suicidio, solo per non nuocere al loro “io”. E quando l’insegnante dimostra che è disposto a stare con loro e a difenderli, viene immediatamente accettato, non solo come uno di loro, ma anche come un superiore.
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Da Kab.TV “Conversazioni con Michael Laitman 12.12.2014

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