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La forza di superamento, Parte 3

Dr. Michael LaitmanL’essenza del superamento di una situazione sta nel fatto che la persona sente l’importanza di ciò che prima non apprezzava. Per esempio, vuole perdere del peso e per questa ragione entra a far parte di un’associazione per la perdita del peso. In questo ambiente, tutti parlano di quanto sia brutto essere grassi, quanto danneggi la salute, facendo sì che gli altri prendano in giro chi è grasso, e lo facciano sentire impacciato e goffo.

Sentendo tutto questo, una persona si fa prendere dal forte desiderio di perdere peso. L’ambiente ha una forte influenza su una persona, e la persona inizia a seguire una dieta. In passato, non poteva fare a meno di mangiare i dolci. E adesso, improvvisamente, non ha più voglia delle cose che amava prima. In questo modo, piano piano cambia.

Vale a dire, il superamento non è relativo all’azione in se stessa, ma all’acquisizione della sensazione circa l’importanza di come precedentemente quest’azione fosse considerata non importante e non veniva compiuta, poiché le persone seguivano il loro desiderio.

Ma adesso ho superato la mia riluttanza, ho acquisito un nuovo bisogno, un nuovo desiderio, un nuovo valore e perciò, agisco per conseguirlo. Non sento nessuna difficoltà e non mi si richiede alcun superamento.

Supponete che io mi debba trattenere dal pranzare. All’inizio mi era assolutamente impossibile, perché aspettavo questo momento con grande ansia fin dal mattino. Ma adesso, non solo ho smesso di aspettarlo, ma me ne sono dimenticato del tutto. Cioè, la forza per superare questo bisogno mi serviva per smettere di pensare al cibo, ma non per non mangiare.

Domanda: Ad un certo punto, ci si abitua ad una dieta così tanto che diventa facile osservarla?

Risposta: No, non è una questione di abitudine, ma di trovare un così forte desiderio per diventare snello che sopprimerò completamente il mio appetito.

Prima ero attirato verso qualcosa di dannoso per me e ci pensavo continuamente. Ma adesso penso proprio a questo danno, che per me diventa più importante del piacere. Essere snello è per me più importante che mangiare qualcosa di gustoso ed ingrassare. Non posso perdere peso mentre mangio quello che ho a portata di mano.

Se il rischio dell’obesità è per me più importante del piacere del cibo, allora l’importanza di questa consapevolezza, del mio desiderio di essere in salute, mi guida dalla parte opposta. Quindi, per me non è difficile seguire una dieta. Mi dimentico del tutto dell’esistenza di quel cibo delizioso.

Vale a dire, non ho bisogno di superare il mio desiderio di mangiare sempre, la capacità di prevalere mi viene richiesta solamente per mantenere la costante consapevolezza dell’importanza dell’essere snello.

Solitamente le persone associano la forza per superare qualcosa con la lotta per i loro desideri di mangiare qualcosa di gustoso. Il superamento sta nel cercare sempre conferma di quanto sia bello essere in forma.

Devo sempre fare affermazioni del tipo: “E’ importante essere magri! Quante persone in forma intorno a me! Com’è disgustoso essere grassi!”

Allora non avrò paura di passare accanto ad un ristornate o a una pasticceria; i profumi non mi attireranno perché i miei obbiettivi sono altri. Il mio desiderio non sarà più orientato verso il cibo ma a come essere magro. Vale a dire, devo cambiare l’angolo della mia concentrazione, il mio obbiettivo, per spostare l’attenzione da uno all’altro: dai cibi gustosi al corpo magro. Questo è tutto il concetto relativo al superamento di una difficoltà.
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Da Kab.TV “Una Nuova Vita” 27.05.2014

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 14.11.2014

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Come può qualcuno vendere la felicità?

Dr. Michael LaitmanDomanda: Quando guardo la mia famiglia e il mio ambiente circostante, mi chiedo: “La depressione è il risultato di una mancanza di desiderio di comprare cose nuove o è creato da una mancanza di denaro?”

Potrebbe essere che se ci fossero più soldi, la felicità potrebbe ritornare, e sarebbe possibile continuare a festeggiare facendo altri acquisti. Tuttavia, ho notato un’altra cosa: la noia.

Risposta: Il mondo non ha il riempimento che una persona sta cercando, per ora. In passato, era sufficiente per noi vedere un film interessante, divertirsi e avere ospiti. Abbiamo vissuto in un modo più naturale e pensato che questo sarebbe andato avanti.

Tuttavia, la situazione è cambiata. Da un lato, i produttori non tengono conto del cambiamento nelle persone. Così, nelle sfilate di moda, gli stilisti inventano costumi che sono lontani dalla realtà. Si tratta di un’arte unica attraverso la quale loro vogliono trasmettere il loro parere circa l’individualità di una persona. I loro esempi sono adatti solo per le persone che pesano 90 libre, e sono alte sei piedi e mezzo.

D’altra parte, i desideri fondamentalmente sono cambiati e sono passati ad una nuova qualità. Invece di soldi, rispetto, controllo, educazione, e conoscenza, una persona vuole ora sapere ciò per cui sta vivendo. Si ferma, apparentemente a mezza età e comincia a riflettere su queste cose.

Questo desiderio viene da dentro; e non perché siamo improvvisamente diventati più intelligenti o filosofi. La Natura ci cambia in base al suo programma e pensiero, e non siamo padroni di questo.

Dobbiamo vedere questa tendenza, ma non abbiamo alcuna possibilità di cambiarla, di arrestarla, o rallentarla in qualche modo. Dobbiamo accettare che questo processo non solo continuerà, ma che si espanderà anche. Lo sentiremo più a fondo e sarà difficile per noi resisterli.

Se noi capiamo questo fin dall’inizio e reagiamo consapevolmente, allora i mezzi di comunicazione e della pubblicità a poco a poco ci cambieranno nella direzione di una maggiore flessibilità. Poi, andranno a perdersi con naturalezza. Nella situazione opposta, sono come due treni, ciascuno andando nella direzione opposta.

Vediamo come il mondo sta tornando ad una forma naturale e contrae naturalmente i suoi consumi. Questo è espresso più chiaramente nel settore finanziario. La carta moneta sta perdendo il suo valore. Tutto sta tornando verso l’uguaglianza naturale.
In altre parole, molto presto, il livello dei nostri consumi corrisponderà esattamente alla quantità di oro che abbiamo. Poi, sarà molto importante capire quale sarà la nuova forma di produzione e di consumo.

Siamo stati educati dalla pubblicità che le cose potrebbero presumibilmente renderci belli, rispettati e di successo. Questo significa che ci vendevano il piacere, e quali piaceri possono essere venduti ora ai nuovi desideri? E’ il piacere della connessione e dell’unità! Vestite una persona di intrattenimento o di creatività e si sentirà come la fonte del suo piacere.
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Da Kab.TV di “Una Nuova Vita” 2.10.2014

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La forza di superamento, Parte 2

Dr. Michael LaitmanDomanda: Ne consegue che tutta la forza per prevalere sta nel desiderio che vincerà in me?

Risposta: Se i miei genitori mi puniscono, costringendomi a fare i compiti, il mio desiderio di evitare i colpi diventerà più forte del desiderio di starmene calmo e tranquillo, e andrò a fare tutto quello che mi si richiederà.

Noi agiamo sempre in base al nostro desiderio. La sola domanda riguarda se è il mio desiderio che mi obbliga ad agire o è il desiderio di qualcun altro. Se questo desiderio cresce direttamente in me, allora lo realizzerò con piacere e non mi verrà richiesta di superare alcuna difficoltà.

Se capisco che il desiderio non è mio, allora si chiama coercizione. Alla fine, io compirò comunque l’azione che mi viene richiesta di mia volontà calcolando che altrimenti sarei punito o che non avrei né denaro né cibo. Ma si tratta del desiderio di qualcun altro, non di un mio vero desiderio, che mi costringe ad agire, e questa è la ragione per cui lo faccio senza gioia.

L’azione in se stessa non contiene alcuno sforzo per superare una difficoltà! Io faccio sempre tutto in base al desiderio: sia che si manifesti in me sia che mi spinga o mi costringa. Ma, il mio superamento delle difficoltà sta nell’ottenere dei buoni desideri che mi siano utili. Quindi, io li assorbo di proposito dall’ambiente.

Per esempio, i miei genitori volevano che diventassi un musicista. E così mio padre mi portava a vedere dei film sui musicisti. Voleva che fossi ispirato dalla loro vita, dalla loro gloria, dalla fama che dava loro il mondo, e voleva che anch’io diventassi come loro. Ma sola cosa che ricordo di tutto questo, è che alla fine concludevano tutti la loro vita e morivano, perché ero un bambino di 6-7 anni.

Usando questi esempi, i miei genitori volevano infondermi il desiderio di studiare musica, ma io non l’ho assorbito e ho sofferto molto quando studiavo in una scuola per musicisti. Questo ci mostra che il superamento di una difficoltà si applica ad una persona che capisce di averne bisogno. Una persona che capisce di non avere altra scelta, ed in questo modo supera il suo desiderio originale e ne acquisisce uno nuovo.
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Da Kab.TV “Una Nuova Vita” 27.05.2014

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Racconti Brevi: Politeismo o una provvidenza singola

Dr. Michael LaitmanAbramo che era un sacerdote dell’ Antica Babilonia e uno dei seguaci e discepoli degli insegnamenti di Noè, fu il primo a capire che tutto ciò che succede con la nazione è intenzionale.

E’ difficile accettare che esiti negativi, che possono distruggere una società ideale, possono derivare dalla forza superiore buona.

Se le persone che vivono insieme in pace e in rapporti amichevoli all’improvviso sentono che non si capiscono l’uno l’altro e si risentono l’un l’altro, poichè stanno crescendo a parte e anche che sentono odio tra loro, ci si può chiedere se la forza che gestisce il mondo è davvero buona e benevola.

Queste domande abitualmente concernono i Kabbalisti ma non la gente comune.

La separazione che è stata improvvisamente sentita nell’antica Babilonia ha portato i sacerdoti e i saggi a pensare all’esistenza di due dei: uno buono e uno cattivo che si trovano in un conflitto che si riflette nella nostra vita in questo mondo. “Probabilmente la forza del male prevale sulla forza positiva. E forse non ci sono, ma tutta una serie di divinità di tutti i tipi.”

Eventualmente la gente comincia a credere nel politeismo, negando così la provvidenza di una forza in questo mondo. Abramo lo considerava come il paganesimo. Era totalmente in disaccordo con esso perché lui aveva scoperto che c’è solo una forza e una provvidenza in questo mondo e non le tante forze come avevano creduto i Babilonesi quando videro il bene e il male, in tutta la loro manifestazione nel nostro mondo, contraddirsi l’un l’altro distruggendo tutto.

Abramo sosteneva che tutto derivava da una forza, ma l’umanità ha mostrato lo squilibrio dell’intero sistema, come in un esperimento, in modo da cominciare ad indagare e capire. Dobbiamo capire, sentire, e portare questa forza più vicino a noi o avvicinarla. Dobbiamo connetterci con i suoi attributi buoni e cattivi che si rivelano in noi e questo è il motivo per cui il mondo sembra un posto così terribile.

C’è solo un gestore di realizzazione che opera con due forze opposte: buono e cattivo. Dobbiamo controllare queste due forze e connetterle in modo da avere una forza positiva che vince la forza negativa e le forze negative dovrebbero aumentare la forza positiva.

Così, la rivelazione continua della forza del male in una persona obbliga la forza positiva a crescere al livello chiamato il Creatore. Questo è in realtà ciò che ha scoperto Abramo e lui ha cominciato a spiegare e divulgare la sua attitudine alla natura, la missione dell’ uomo, e lo scopo della vita.

Tuttavia, pochissimi erano d’accordo con lui, in realtà diverse migliaia di persone in Babilonia furono d’accordo. Egli li distinse da tutti gli altri che avevano le loro intenzioni e inclinazioni e cominciò a insegnare loro. Così, ognuno dei gruppi ha seguito la propria strada.
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Da Kab.TV “Racconti Brevi” 15.10.2014

La forza di superamento, Parte 1

Dr. Michael LaitmanDomanda: La nostra vita ci richiede di superare continuamente i nostri desideri, le paure, la rabbia, e le crisi finanziarie, personali e della vita familiare. Questa lotta inizia con la nascita.

Nel momento in cui nasce, un bambino deve già superare molto stress e pressione per uscire, e anche la mamma ha bisogno di superare la paura di partorirlo.

E così va avanti la vita umana dalla primissima infanzia. Mentre cresce, il bambino è costretto a superare le difficoltà fisiche e psicologiche. Anche per reggersi sulle sue gambe ed imparare a camminare, gli si richiede di superare un bel po’ di difficoltà.

La sua vita continua in questo modo fino alla fine: asilo, scuola, educazione, matrimonio, famiglia, bambini e lavoro. Tutta la nostra vita è un continuo srotolarsi di difficoltà con il relativo superamento delle stesse, e da questo processo è impossibile scappare. Perché la nostra vita funziona in questo modo?

Risposta: A dire il vero, la nostra vita è una catena continua che ci porta a superare qualcosa, e quando una persona finisce la forza per superare le difficoltà, muore. Tutta la vita è una lotta. Il processo preciso della nascita umana è la prima difficoltà da superare. Il bambino deve respirare, espandere i suoi polmoni e ispirare l’aria. Questa è la prima azione nel mondo dalla quale inizia il processo della respirazione: la compressione e l’espansione dei polmoni.

Queste azioni, pulsazioni, riguardano la nostra vita intera: respirazione, battito del cuore e metabolismo. Questi processi avvengono in noi inconsciamente, istintivamente, agli ordini della natura. La stessa cosa succede a livello inconscio dove agisce il mio desiderio. Infatti, io devo sopravvivere, e la mia vita sta in questa capacità di prevalere.

Se voglio vivere, devo vincere me stesso in ogni situazione sempre di più. La nostra natura è totale egoismo che cerca solamente la calma, la tranquillità, ma “tranquillità” significa tanto non fare niente, ma fare solamente quello che vogliamo.

Per fare quello che voglio, non voglio usare l’energia, l’energia spirituale. Tuttavia, utilizzo un’enorme quantità di calorie come un bambino che corre in una stanza e non è capace di fermarsi. Per lui si tratta di una situazione di tranquillità.

Noi gli diciamo, “Smettila di correre, siediti e stai fermo!” Però, lui non capisce quello che diciamo perché lui è calmo e tranquillo saltando e correndo. In altre parole, superare qualcosa non è semplicemente possibile misurabile con la visione esterna di una persona. Se una persona supera il suo desiderio e fa qualcosa che va contro il desiderio, questo si chiama superamento.

Poiché noi siamo fatti di materiale egoistico, di desiderio di godere, siamo dunque attirati in continuazione dai piaceri. Se sto godendo, non ha importanza se sto correndo o se sono disteso, sono calmo e tranquillo.

La domanda è cosa dovrei fare per agire contro il mio desiderio: uscire dal letto, andare al lavoro, lavorare duro, portare cose pesanti da un posto all’altro, fare soldi, portarli a casa e sfamare me e la mia famiglia?

Naturalmente, questo non è in accordo con il mio desiderio, quindi come faccio a vincermi? Lo faccio per parecchie ragioni. Sia la società che i miei genitori mi obbligano ad andare a scuola a studiare, poi a sposarmi, ad iniziare una mia famiglia, e a lavorare. Il desiderio dei miei genitori e della società è più forte del mio, e questa è la ragione per cui io lo osservo.

Oppure, improvvisamente, mi ritrovo in un ambiente che mi influenza e che cambia il mio desiderio. Per esempio, i miei genitori mi hanno mandato a frequentare un programma sportivo per bambini. Prima di allora, non mi piacevano gli sport, ma, vedendo i miei compagni di squadra, ho iniziato ad invidiarli, mi hanno colpito. Gli amici mi passano il loro desiderio, ed invece di sedermi al computer, inizio a correre e a fare sport con loro.

Ne consegue che posso prendere desideri e bisogni dall’ambiente. In questo modo cambio il mio desiderio per uno più grande che ho acquisito dall’ambiente, dagli amici, e posso impegnarmi in azioni a cui precedentemente non pensavo affatto.
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Da Kab.TV “Una Nuova Vita” 27.05.2014

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Racconti Brevi: Davvero è accaduto il diluvio?

Dr. Michael LaitmanTutto ciò che scrive la Torà succede a livello spirituale, però i suoi personaggi erano Kabbalisti ed esistevano veramente. La Torà parla solo dell’entrata di una persona nel mondo spirituale. Non descrive fenomeni o eventi nella vita fisica, piuttosto solo il sentiero interno di una persona verso il raggiungimento del Creatore.

In questo senso, Adamo e Noè erano persone vere che una volta vivevano sulla terra, insegnavano alla gente nelle loro scuole Kabbalistiche, e chiamavano i loro figli o discendenti.

Poiché gli eventi descritti nella Torà sono accaduti a livello spirituale, è impossibile dire che tutto è accaduto nella vita fisica.

Per esempio, ci fu veramente un diluvio? Per migliaia di anni di sviluppo umano certamente ci sono stati tutti i tipi di disastri naturali. Però il racconto del diluvio parla di due caratteristiche del grande potere dell’acqua, della caratteristica buona di dazione che l’acqua simbolizza (il lato destro) e del potere cattivo dell’acqua che affoga, distrugge, causa tsunami e simili (il lato sinistro).

Il racconto di Noè è in particolare su questo e non su qualche disastro naturale globale nel nostro mondo.

La Torà parla di come la persona capisce in quale maniera deve salire sopra la caratteristica di giudizio, il potere che esiste nell’ acqua, e attraverso qualche tipo di rapporto con questo potere, può realizzare correttamente se stesso. Lui deve costruire l’arca, l’ambiente giusto chiuso, nel quale le caratteristiche dell’ acqua saranno un bene per lui, e non spietate e letali.

Sul suo livello contemporaneo di sapienza del sistema di gestione, Noè ha fatto una scoperta tremenda per le generazioni future di Kabbalisti che hanno chiarito come sia possibile passare attraverso rozze, potenti forze più minacciose verso quelle buone e utili.

Questo perché prima di Noè, la gente era senza potere, come i bambini piccoli. E questo metodo rendeva possibile il domare la potenza minacciosa della natura. Allora il livello di Noè era necessario sulla via dell’umanità verso il raggiungimento e il controllo del sistema intero di gestione.
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Da Kab.TV “Racconti brevi” 15.10.2014

La preghiera come manifestazione di desideri umani

Dr. Michael LaitmanA noi sembra che la preghiera sia un appello canonizzato ad un oggetto “simile a un essere umano”. Tuttavia, in questo mondo, capiamo la nozione di preghiera. Infatti, in qualsiasi momento, qualsiasi cosa che facciamo, preghiamo di continuo, significa che esprimiamo i nostri desideri. L’espressione dei nostri desideri si chiama una preghiera.

La Kabbalah è un sistema di rapporti con la forza superiore che ha avuto inizio al tempo di Adamo. È la più antica saggezza nel mondo che ha avuto inizio 5 775 anni fa; un essere umano con il nome di Adamo ha iniziato i rapporti con il livello superiore della natura che oggi si chiama il Creatore perché rappresenta il sistema che ci ha creato. Questo spiega perché la definizione di base corretta deve essere presa in prestito dalla saggezza della Kabbalah.

Adamo ha chiamato una preghiera la manifestazione dei desideri umani perché i nostri desideri in continua evoluzione modificano il sistema nel quale viviamo. Il sistema reagisce alle nostre preghiere poiché agiamo all’interno dei suoi confini. Allora, preghiamo in continuazione, quindi il sistema cambia continuamente, in questo modo ci impattiamo.

Ecco perché dobbiamo indirizzare correttamente i nostri desideri, concentrarci sul sistema all’interno del quale esistiamo, formando così le intenzioni comuni e promuovendo il nostro progresso interno in modo da essere in grado di influenzare il sistema intenzionalmente invece di un impatto caotico, avendo desideri diversi. Per questo, ci uniamo in gruppi e ci incoraggiamo l’un l’altro, avvicinandoci in tal modo ad alcune intenzioni e desideri, creando la definizione di una visione del nostro futuro. I nostri sforzi focalizzati influenzano il sistema notevolmente; quindi, si inizia a reagire alla nostra influenza molto assennatamente.

Quando interagiamo l’uno con l’altro, cominciamo a sentire un gran bisogno per la proprietà di dazione e amore, la qualità di integrità e mutualità. Quando influenziamo il sistema in modo efficace e con forza, esso comincia a influenzarci. Questa “retroazione” può modificarci drasticamente anche se non abbiamo un desiderio profondo di cambiare dentro di noi.

Perché siamo egoisti, abbiamo solo un tipo di desiderio. Ecco perché non siamo in grado di chiedere dal sistema che cambia i nostri desideri e le intenzioni. Non importa cosa, offriamo sempre i nostri incentivi egoistici. Tuttavia, il sistema è costruito in modo che anche se la nostra richiesta non è sincera, reagisce sempre alle nostre richieste correttamente. Questo perché la frantumazione, l’inversione dall’altruismo a egoismo, ha progredito dall’alto verso il basso. Questo perché quando alziamo le nostre richieste dal basso in altro, il sistema le corregge.

Quando siamo insieme con il gruppo, ci uniamo; così, ognuno di noi riceve un desiderio a muoversi correttamente all’interno del sistema. Quando abbiamo un impatto sul sistema con la nostra disponibilità a cambiarci ad alzarci sopra la nostra natura egoistica, esso ci risponde.

La cosa più importante è quella di ricordare che siamo costantemente sotto l’influenza del sistema. Anche se non siamo ancora un elemento corretto del sistema ma riusciamo a stare insieme in un gruppo e continuiamo i nostri sforzi di auto-correggerci, poi influenziamo il sistema intero in un modo buono. In cambio, il sistema ci modifica con la sua influenza reciproca. Così facendo, il sistema ci corregge, si ravviva, e si rettifica.

Questo spiega perché tutto dipende dalle nostre preghiere, significa sulle nostre buone aspirazioni, anche se sono ancora molto piccole, deboli, e primitive. Le nostre aspirazioni sono calcolate nel sistema. E’ un processo costante, cumulativo nel quale tutti i tipi di correzioni reciproche prendono luogo.

E’ essenziale di non raffreddarsi quando lavoriamo in gruppo. Dobbiamo sostenerci, reciprocamente aumentare i nostri desideri individuali, e prendere a vantaggio le nostre proprietà egoistiche come la gelosia, l’invidia, e la competizione. Dobbiamo usare questi aspetti per raggiungere risultati desiderabili da altri, specificamente dalla nostra decina, in questo modo moltiplicare il nostro desiderio per migliorarlo decine di volte.

Ogni amico, diventando dieci volte di più, racconterà agli altri dei loro nuovi desideri aumentati. Poi, ognuno dei nostri amici prende in prestito cento volte di più dagli altri, e così via. Significa che quando siamo in un cerchio, non ci sono limitazioni rafforzando il nostro desiderio di cambiare.

Inoltre, quando uno cade, gli altri salgono. Questo contrappeso ci tiene su un movimento costante di correzione. In questo caso, noi veramente possiamo alzare i nostri grandi desideri per il sistema, esortarlo a cambiarci e chiedere di influenzarci per reazione reciproca, la così detta Ohr Makif, la Luce che ritorna, che ci corregge gradualmente.

Un’ auto-sintonia, un sistema spirituale di auto-correzione, come ogni altro tipo di motore di ricerca, costantemente cerca come reagire meglio a noi, assorbirci, adattarci ad esso in modo che ci correggiamo completamente e trasformiamo i suoi elementi utili. Questo è il modo in cui è costruito.

Lo Studio delle dieci Sefirot ci insegna che il sistema dei mondi superiori consiste di 125 livelli: cinque mondi ognuno dei quali include cinque blocchi discreti multifunzionali (Partzufim), e ogni blocco a sua volta è costituito da cinque sotto livelli (Sefirot). È un sistema molto flessibile che si adatta rapidamente alle nostre esigenze. Quando proviamo a coordinarci con esso attraverso i nostri desideri e a diventare simili ad esso, ad alzarci al suo livello più alto ed entrare in uno stato dell’omeostasi assoluta, connessi con esso, poi il sistema reagisce immediatamente ai nostri desideri e ci corregge in un certo modo, in modo che diventiamo i suoi componenti interni attivi, e utili.

Poi cominciamo a controllare il sistema poiché in precedenza eravamo i suoi elementi corrotti, che, a questo punto si avvicinano a uno stato di correzione. Si tratta di una proprietà straordinaria, miracolosa. Se una particella non corretta prova a correggere se stessa, influisce sul sistema intero in modo più forte che attraverso i suoi elementi già corretti.

Poiché siamo posizionati fra gli strati corrotti e corretti del sistema, avremo una possibilità di sentire, capire, analizzare, e sintetizzare le proprietà e le possibilità che sono un grado pieno più alto del sistema meccanicistico stesso. Il nostro “Io” egoistico che ci sforziamo di alterare ci aiuta a diventare un’entità totalmente diversa e a salire ad un livello nuovo nella struttura della forza superiore che ha creato il sistema intero. Salgo sopra il sistema e divento simile alla proprietà di dazione e amore, alla qualità autentica di tutto ciò che esiste, al Creatore.
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Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah dell’ 8.10.2014, Shamati #5

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Siamo ad un punto critico del nostro sviluppo

Racconti brevi: L’intenzionale scossa dei Babilonesi

Dr. Michael LaitmanLa civiltà babilonese ha sviluppato una posizione molto comoda nella parte centrale della Mesopotamia sul terreno fertile tra il Tigri e l’Eufrate. Gli abitanti della Mesopotamia hanno pescato, coltivato le cipolle, l’aglio, il grano saraceno, l’orzo e il grano. Hanno vissuto una vita modesta ma confortevole, godendo dell’abbondanza della natura in questa regione.

In Babilonia il giardinaggio e l’agricoltura della terra si sono molto sviluppati a causa dello sviluppo del primo sistema d’irrigazione.

Anche se il paese è stato governato da un re, la gente era relativamente libera, hanno fornito tutti i loro bisogni a se stessi, gestendo la loro società e il paese. Non avevano nemici e vivevano una vita felice, amichevole come in una famiglia. Questo è stato tutto grazie al gruppo di Kabbalisti di Noè, che hanno portato alla regione l’attributo di dazione, la vicinanza reciproca, e la gentilezza alla regione.

Però per continuare il loro sviluppo, c’era un bisogno di una scossa. Se vogliamo spiegare il meccanismo di un sistema certo in modo che un’altra persona sarà in grado di usarlo, abitualmente costruiamo un modello e lo usiamo per illustrare i diversi malfunzionamenti che possono verificarsi all’interno del sistema. La stessa cosa è successa nell’antica Babilonia.

Allo scopo di alzare il gruppo di Kabbalisti e una società intera con loro al livello successivo, era necessario inserire difetti nelle loro relazioni reciproche e dimostrarli. Questo è quello che è successo.

La forza della natura di gestione generale ha creato diversi ostacoli che le persone hanno incontrato nella forma delle controversie, conflitti e litigi allo scopo di innalzarli al prossimo livello.

Questo stato, che gli antichi babilonesi improvvisamente hanno incontrato ha perplesso Abramo, che era uno dei condottieri spirituali.
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Da Kab.TV “Racconti Brevi” 15.10.2014

Una crisi delle connessioni familiari

Dr. Michael LaitmanIn genere, la natura ci obbliga ad avere connessioni estese allo scopo di creare l’ambiente stabile per una persona che lo accompagnerà per tutta la sua vita, indipendentemente dai processi e dalle situazioni che sperimenta.

Tuttavia, anche se capiamo le specifiche originali della natura, vediamo anche i nostri difetti che rendono impossibile resistere alle esigenze della natura e non permettono la costruzione di una vita normale, anche in termini puramente fisiologici.

Per quanto sembra, questo richiede un lavoro da parte nostra, lavoro duro che non è facile che sia inerente soltanto nella umana libertà di scelta. E la libertà di pensiero, parola, e azione, che rende possibile il costruire una vita indipendente, essa è particolarmente espressa nell’approccio giusto riguardante la famiglia. Di conseguenza, dobbiamo compiere ciò che non si attiva dentro di noi istintivamente tramite la nostra natura.

Devo essere fedele alla mia famiglia, leale e fedele al nutrimento e all’educazione dei figli finché sono capaci di stare in piedi da soli e cominciare a stabilire le loro famiglie. E secondo la tradizione ebrea, anche se una persona raggiunge l’età adulta a tredici anni e veramente diventa un adulto e indipendente all’età di venti, anche questo è relativo. Fino ad allora, la natura ci obbliga a prenderci cura di lui.

Oggi è difficile per la gente sostenere una famiglia per un tale lungo periodo. Ancora una volta questo testimonia la crisi in cui ci stiamo trovando.

Cinquanta o sessanta anni fa, i divorzi sembravano come un gran disastro. La gente discuteva tali casi come se fosse qualcosa di sorprendente e non comprensibile, come qualcosa di raro. Allora a patto che non vi fosse alcun accordo sociale su questo tema, i divorzi non erano facili e accettabili. Oggi è difficile anche immaginare ciò che sarebbe accaduto alla gente, per essere pronta per questo tipo di situazione.

Tuttavia, nell’ultimo mezzo secolo, la situazione è cambiata drammaticamente. Adesso la maggior parte delle coppie divorziano, la gente si sposa un paio di volte e fa crescere i bambini da diversi matrimoni. Questo non sorprende nessuno. A volte le donne preferiscono avere i figli senza un marito e generalmente non si vogliono sposare.

Quando mi presento davanti ad un pubblico, di 2 000 o 3 000, a volte chiedo “Quante persone singole sono presenti in quest’aula?” In questo modo essi prendono coscienza che fino all’ 80% dei partecipanti non si trova in un rapporto familiare. E si tratta di persone di età media compresa tra i 30-40 anni.

Dopo di questo chiedo: “Chi fra voi è pronto a sposarsi?” Allora la maggior parte di coloro che rispondono positivamente sono uomini, non donne, il che conferma che questo è vero. In qualche parte dentro, le donne non sentono un bisogno per famiglia e figli. Forse qualcosa manca ed è in qualche modo gravoso per loro, ma per decidere di sposarsi e cominciare a creare rapporti familiari, per sentirsi coinvolte e impegnate, è così difficile per il nostro ego crescente, che preferiscono rimanere single.

Si prendono cura di se stesse con una relativa facilità. Possono concedersi tutte le necessità. Specialmente nel nostro tempo, tante volte le donne lavorano meglio degli uomini. In aggiunta, sanno come gestire l’economia della casa. Anche se sono occupate, rimangono sufficientemente libere da tanti tipi d’impegni e sono aperte alle opportunità che offre il mondo moderno.

Sull’altro lato, non è così facile per gli uomini. Manca loro la cura femminile, si sentono un po’ più “sospesi nell’aria” rispetto alle donne, e tante volte non sono preparati a prendersi cura di loro stessi. Inoltre, anche loro vedono la famiglia come un onere, un giogo pesante. Se fosse possibile, l’uomo moderno preferirebbe la madre a sua moglie. La famiglia e i bambini con tutte le loro implicazioni non sono per lui.
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Da Kab.TV “Una nuova vita” 22.07.2014

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