Pubblicato nella '' Categoria

Un lavoro sottile

Dr. Michael LaitmanLe persone che sono appassionate dall’ascesa spirituale e che credono e pensano che questo sia il motivo per cui viviamo, si riuniscono insieme e si prendono gli obblighi del sostegno reciproco: aiutarsi a vicenda ed essere in contatto a vicenda.

Essi sono incorporati gli uni negli altri, lavorano insieme, si spronano a vicenda per apprezzare la grandezza dell’obbiettivo, e cercano di connettersi nell’amore e nella dazione assomigliando al Creatore.

Lavorando sulla grandezza dell’obbiettivo, essi percepiscono la loro natura meschina e, allo stesso tempo, questo non li fa demordere, invece, essi fanno lo sforzo per annullarsi senza sopprimere il loro ego, ma restringendone l’uso.

E’ richiesto un lavoro molto fine: non disprezzare la natura meschina di una persona, non uccidere questa natura, perché è necessaria come resistenza alla natura superiore, poiché l’intensità dell’anima è costruita sulla frattura, sulla tensione, sul delta, tra di esse.

Rispetto a questo il mondo spirituale non è assoluto. E’ assoluto rispetto ad un’altra cosa: tutto ciò che è stato creato ha il suo proprio significato ed il suo proprio diritto ad esistere. Anche le cose che sembrano le più dannose per noi non possono essere distrutte in nessun modo.

Un grosso problema si viene a creare di conseguenza: come lavoriamo con questa cosa? Da una parte, sei pronto per distruggere alcune qualità negative in modo che non facciano più parte di questo mondo, e dall’altra, non lo puoi fare poiché hanno ragione di esistere.

E’ detto nella Torà: “Se qualcuno ha intenzione di ucciderti, tu dovresti ucciderlo per primo”, ma questa espressione non si riferisce ad una distruzione fisica, ma ad “ucciderlo dentro di te”, in modo che questa qualità non avrà più voce in te. Deve esistere ma in una forma spenta o morta.

Nel nostro mondo morire significa scomparire. Ma nel mondo spirituale non significa scomparire, ma essere spenti per sempre. La Torà ci insegna che dovremmo solamente annullare le qualità egoistiche in modo che siano inattive.

Questa linea sottile stabilisce la filosofia della nostra vita nel suo complesso. E’ questa la differenza tra la saggezza della Kabbalah e tutte le altre saggezze.

Perciò, in molti casi il comportamento di un Kabbalista sembra strano. Mi ricordo come non riuscivo ad essere d’accordo con il mio insegnante: “Come può essere che io sopprima questa qualità adesso!” E lui rispondeva: “Non devi! Lasciala fino a quando non appassisce e muore”. Ma questa qualità spenta o annullata deve esistere.

Domanda: Cosa intendiamo quando diciamo che dobbiamo odiare il nostro ego?

Risposta: Odiare significa smettere di usare completamente l’ego!

Non si può distruggere una qualità egoistica. Compare in noi e noi dobbiamo decidere se usarla oppure no. Se non la usiamo, significa che la uccidiamo. Non possiamo fare niente più di questo. Poi questa qualità potrà ricomparire nel momento più inaspettato.
[138706]

Da Kab.TV “I Segreti del Libro Eterno” 12.02.2014

Materiale correlato:

Nella Luce del sole e nel buio della notte
Un caleidoscopio di forme spirituali

Lezione quotidiana di Kabbalah – 22.07.2014

Scritti di Baal HaSulam, Shamati 8 “Qual’ è la differenza tra l’ Ombra di Kedusha e l’ Ombra di Sitra Achra
Audio
Video

Workshop
Audio
Video

Zohar per Tutti, Introduzione, Articolo “La Rosa” – 2
Audio
Video

Lezione sull’ argomento: “Tempo di Lavorare”
Audio
Video

Scritti di Baal HaSulam, Articolo “Esilio e Redenzione
Audio
Video

Il mondo intero soffre perché siete di cattivo umore

Dobbiamo costantemente fare attenzione di essere di buon umore. E non perché avete sentito qualcosa di divertente o perché avete avuto un drink, ma perché siete stati assegnati a giustificare il Creatore in tutto ciò che accade, in ogni stato, in ogni momento, per qualsiasi domanda che può venire nel vostro cuore o nella vostra mente. Allora siete di buon umore.

Si giustifica il Creatore per aver creato un mondo meraviglioso. E più avanzata è l’immagine, più si vede il mondo in un maggiore controllo e profondità, più si vede la sapienza e la benevolenza della superiore Provvidenza, e si giustifica il Creatore e si giudica il mondo intero alla scala di merito. Così si diventa una benefica parte attiva dell’anima generale del mondo.

Tuttavia, chiunque abbia un “viso aspro” condanna la Provvidenza superiore nei confronti di se stesso e soprattutto per quanto riguarda tutto il mondo. Abbassa non solo se stesso ma anche tutto il mondo e capovolge la scala contro se stesso e il mondo intero.

Questa è la ragione di tutto il male del mondo, per tutte le sofferenze. Dopo tutto, solo la nazione di Israele, coloro che bramano per il Creatore (Yashar-El = Dritto al Creatore), possono cambiare qualcosa. Loro sono gli unici responsabili per giustificare la Provvidenza del Creatore nei vasi di tutto il mondo, e se non lo fanno, allora sono chiaramente i primi a farsi male. La punizione inizia anche con i giusti, dal momento che sono responsabili per il mondo di essere in questo stato.

Quindi dobbiamo capire che questo è un sistema chiuso e tutto dipende dai desideri che fanno parte del vaso generale che ha creato il Creatore. Hanno bisogno di correggere tutto e giustificarlo e portare il mondo intero in uno stato perfetto. Loro devono aiutare i desideri che non possono correggere se stessi ad essere corretti e portare Luce alle loro vite fino a quando finalmente tutto è corretto.
[98202]

Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 01.01.2013, Introduzione allo Studio delle dieci Sefirot

Materiale correlato:

Una grande responsabilità e orgoglio per la nostra missione
L’Università in cui solo un gruppo può entrare