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Il vaso dell’intenzione

Dr. Michael LaitmanDomanda: Qual è la differenza fra i desideri di dazione e ricezione?

Risposta: La differenza principale è l’intenzione. Dovrebbe essere sempre per il bene della dazione. E’ l’intenzione che definisce quali desideri, sono buoni da usare.

Prima, restringiamo i nostri desideri, poi secondo la forza, magnitudine, e tipo d’intenzione, lavoriamo con i desideri.

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Il desiderio (stomaco, cuore) non decide se o non può essere usato; piuttosto, è l’intenzione che fa questa decisione. Le intenzioni circondano la nostra aspirazione giunta a dare oltre i desideri dei nostri vicini. Calcoliamo le probabilità del riempimento del desiderio di ricevere da altre persone. In altre parole, usiamo i desideri degli altri per riempire i nostri vicini. Il lavoro che precede l’azione si chiama “connettersi nei pensieri”. Così, uno si connette con il suo vicino nei loro pensieri. Segue l’implementazione pratica.

Quando lavoriamo con il desiderio di ricevere dell’AHP, ci deve essere un’intenzione di dazione oltre ad esso. Tuttavia, non è solo di elevarsi oltre il desiderio. Dobbiamo risvoltare un desiderio sotto sopra come si ara il terreno.

In altre parole, si tenta il trattamento che ho preparato per te, ma non ha nulla a che fare con quello che viene chiamato “usando la volontà di ricevere”. I desideri di dazione funzionano in questo modo. Astenervi dai vostri desideri egoistici; tutto ciò che volete è per darmi piacere. Nonostante questo, vi rendete conto che sarò soddisfatto solo se tutte le vostre intenzioni e i vostri desideri sono mirati solo a rendermi felice, se avete mangiato carne e pesce, inevitabilmente sentirete piacere solo per il vostro bene.

Tuttavia, c’è una tecnica con l’aiuto della quale, anche nell’auto-indulgere, sentireste piacere solo perché la vostra soddisfazione mira al bene e al piacere dell’ospitante. Da qui, capiamo o immaginiamo cosa c’è dietro queste parole. Continuate a mangiare, in questo modo dimostrate all’ospitante che trovate piacere nel pasto senza alcun imbarazzo o restrizione. Nello stesso momento, le vostre intenzioni interne sono mirate solamente a dare piacere all’ospitante.

Domanda: Perché possiamo ricevere solo nei desideri di dazione?

Risposta: Questo perché dopo la prima restrizione è accaduto, la volontà di ricevere ha smesso di essere un vaso che riceve la Luce. L’intenzione per il bene della dazione diventa il “vaso” poiché è la condizione che ci permette di ricevere.

Allo scopo di godersi il pasto, non basta avere fame. Gradualmente, capiamo questo concetto. Ci venite a rendere conto di questo fatto come risultato della crisi generale in cui ci troviamo. All’improvviso sentiamo che i nostri desideri di ricevere sono vuoti.

Il vuoto non significa che la nostra volontà di ricevere non è riempita. Tuttavia, non consideriamo o sentiamo il nostro stato attuale come un adempimento. Che cosa manca? Non c’è scopo nella nostra vita.
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(Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah 29.04.2014, Shamati #141 “La festa di Pèsach”)

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Una soluzione al conflitto Medio-Orientale

Dr. Michael LaitmanL’opinione (Asaf Golan): “Un’attenta analisi del processo di negoziazione porta alla conclusione che i Palestinesi non sono disposti a chiudere il conflitto con Israele perché questo obbligherebbe la leadership palestinese a prendersi la responsabilità dei cittadini arabi, invece che incitare contro ‘l’entità Sionista’.

“Nessun organo che rappresenti l’amministrazione palestinese si prenderebbe mai una tale responsabilità. Tutti i funzionari palestinesi hanno usato il processo di pace solamente per far crescere il loro conto in banca.

“Il fatto è che il popolo, che è chiamato ‘Palestinese’ è una varietà di diverse tribù urbane che non hanno niente in comune tra di loto, che rifiutano anche di entrare in parentela: i residenti di Hebron non si sposano con coloro che vivono nelle loro vicinanze, i residenti dell’est di Gerusalemme non si sposano con coloro che vivono a Nablus. Lo stesso fanno le altre tribù palestinesi.

“Nel caso di firma di un trattato con Israele, tutte le onorificenze, chiamata il ‘popolo Palestinese’, sarebbero dismesse. I cittadini di una zona autonoma entrerebbero in una serie di conflitti interni. Questo è ciò di cui i leader delle autonomie hanno paura.

“Inoltre, un accordo con lo stato ebraico nella terra di Israele sarebbe un riconoscimento de facto che la storia palestinese è finzione, ed il suo solo scopo è la guerra dei paesi arabi con gli ebrei sotto il vessillo della lotta contro la presa del colonialismo sionista.

“Questa è la ragione per cui i palestinesi, in un modo assolutamente infantile, negano ogni segno di autenticità della storia degli ebrei nella Terra di Israele, per esempio il Tempio di Gerusalemme o il regno di Israele. Dal loro punto di vista, ogni reperto archeologico scoperto in Israele fa parte dell’eredità palestinese ed i palestinesi sostengono fermamente di essere i discendenti degli antichi Cananei e dei Filistei che hanno vissuto in questa terra.

“Israele deve indagare le origini del popolo Arabo rispetto alle sue orogini Ebree. Infatti, secondo gli studi, il 60-70% della popolazione Araba ha radici Ebree. Un dialogo con questi gruppi dovrebbe essere stabilito al fine della loro conversione al Giudaismo. A proposito, i rappresentati della dinastia di Hasmonean si sono comportati in questo modo rispetto agli Edomites, e non ci sono ostacoli a pratiche del genere oggi rispetto a tutti i palestinesi che sono i veri discendenti dei Giudei”.

Il mio commento: Ciò che sarebbe di aiuto sono solamente le persone che compiono la loro missione, il loro compito, che è di mostrare alle nazione del mondo l’ascesa al prossimo livello di sviluppo umano attraverso la similitudine al Creatore nella proprietà dell’ “Ama il prossimo tuo come te stesso“. Dobbiamo concentrare tutta la nostra energia ed attenzione precisamente su questo.
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