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Un chiaro esempio vale più di mille parole

Tutto il mondo, al giorno d’oggi, dal più piccolo al più grande ha la necessità di un metodo educativo, ed è più difficile arrivare agli adulti che ai bambini. Spero che i mezzi di comunicazione di massa cambino e troviamo modi aggiuntivi oltre alla televisione ed ai siti Internet, per far si che il nostro metodo venga accettato nel mondo.

D’altro canto, stiamo costruendo i meccanismi necessari per i bambini ed in questo mondo, possiamo raggiungere un successo chiaro e dimostrativo. Dopotutto, questo è un tema molto doloroso per i genitori, per i dipartimenti educativi ed in generale, per tutta la società. La giovane generazione sta letteralmente “filtrando attraverso le nostre dita” e nessuno sa cosa fare al riguardo.

È qui che possiamo dare un chiaro esempio di quanto stia avvenendo ai nostri figli a Bnei Baruch. Loro vogliono stare con i loro genitori, il che è molto strano. Nell’età tra i 15 ed i 18 anni, un giovane si trova insieme ai suoi genitori e non perché sia ritardato, ma solo perché vuole adottare i valori degli adulti e partecipare a ciò che fanno. Dove si può trovare al mondo qualcosa del genere?

Secondo la regola generale, un bambino arriva a casa, chiede il cibo, si chiude nella sua stanza con una chitarra o un computer, dopo esce con i suoi amici e ritorna il mattino seguente. Essenzialmente, lui se ne va di casa e vi fa visita ogni tanto e questo è considerato normale. Tuttavia, all’interno delle nostre famiglie di Bnei Baruch, questo non è normale.

Pertanto, abbiamo qualcosa da mostrare al mondo. Questa è la vera divulgazione. Se mostriamo la nostra interconnessione a tutti e l’appoggio reciproco in tutti i gruppi, se mostriamo alla gente di Israele che tutti gli Israeliani sono amici e che ci sono migliaia di persone nel paese che vogliono stare insieme e sentono che proprio stando insieme rivelano il Mondo Superiore, questa sarà la vera divulgazione. E sarà divulgazione educativa, perché cambiamo davvero il mondo, mettendo le persone di fronte le une alle altre.

È per questo che la prossima estate abbiamo previsto di organizzare un campeggio internazionale dei bambini, così come altre attività, con il fine di mostrare al mondo i risultati della nostra educazione. Non dobbiamo neanche parlare, lasciamo solo che lo trovino e lo vedano. Anche adesso, molte persone ed organizzazioni esterne, sono impressionate da quello che succede con i nostri figli.

Così, vediamo la scienza della Kabbalah come un metodo educativo che aiuti tutti, bambini e adulti allo stesso modo, attraverso l’ambiente, a diventare umani, simili al Creatore, senza nessun tipo di riserve.
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(Dalla 3° lezione del Congresso sul Mar Morto del 25.02.2011)

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L’ uguaglianza risiede nella massima dazione

Domanda: Se il mondo fosse guidato dalle donne, sarebbe migliore?

Risposta: Il mondo non può essere guidato dalle donne. Secondo natura la donna deve essere in possesso del padre o del marito. Questo perché, in accordo alla radice spirituale, lei è Malchut e può agire solo in virtù di quello che le da suo marito. Lei non è padrona di niente.

Questo è il ruolo della donna: ispirando l’uomo a fare il suo lavoro spirituale, riceve da lui la Luce. Dobbiamo capire che in questo non c’è disprezzo. Una donna non è al di sotto dell’uomo, ma al contrario, senza il suo desiderio il mondo smetterebbe di avanzare. Non ci sarebbe connessione e noi non raggiungeremmo l’unità con il Creatore. Noi ci uniamo a Lui proprio in virtù del desiderio femminile. È così che ci accorgiamo della forza maschile.

Non dovremmo guardare le differenze o cercare i vantaggi che l’uno ha sull’altra, non dovremmo giudicarlo in maniera egoista. Al contrario, la nostra realizzazione deve essere altruista, ovvero in che modo connettere gli uomini e le donne per poter arrivare alla meta. Dopotutto, la meta non può essere raggiunta senza l’unione perfetta tra di loro.

Quando ognuno da al massimo, allora ambedue sono uguali. Se una donna da tutto di sé ed un uomo da tutto di sé, l’uguaglianza regna tra di loro ed avanzano verso il Creatore. Ma ognuno di loro fa la stessa cosa? Chiaramente no. L’opposto viene da loro e ciò significa che sono uguali.

È un discorso diverso nel nostro mondo, nel quale sia uomini che donne vengono presentati con le stesse richieste. Questo è possibile? Questo problema si sta esprimendo per mezzo di un cataclisma molto potente perché noi, in questa maniera, distruggiamo i principi del nostro essere.

(Dalla 4° parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 7.03.2011, sulla donna)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 16.03.2011

Parte 1: Raggiungere la Grandezza del Creatore attraverso l’ambiente
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Parte 2: Il Libro dello Zohar – Yitro pag. 25, “Vedrai il segreto dei segreti”, punto 182, lezione 2
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Parte 3: Talmud Eser Sefirot, Parte 9, pag. 740, punto 8, lezione 9
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Parte 4: I principi dell’educazione globale: N.1 – La natura è una e ci opponiamo a questa, Lezione 1
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Se il gruppo si divide in fazioni

Domanda: Ho preso la decisione di entrare in un gruppo, ma talvolta ci sono dei disaccordi. Cosa dovremmo fare per fermarli?

Risposta: Prima di tutto, dobbiamo essere consapevoli dei problemi che ci sono nel gruppo. Non dobbiamo coprirli o fare finta che non esistano. Per esempio, un gruppo ha trenta o quaranta membri, e tutti tirano dalla loro parte, o creano delle fazioni.

E’ essenziale comprendere che siamo sotto il dominio superiore che crea per noi queste fazioni e questi disaccordi. Perché? Perché noi ci possiamo sollevare al di sopra dei nostri problemi verso Colui che li porta nella nostra vita. E’ Lui che dà il via a tutti i problemi che ci sono tra di noi. Egli ha anche ammesso, “Io ho creato l’inclinazione maligna.”

Ma perché? In modo che venga usata la Torà come spezia, cioè che si cominci a desiderare la Luce che Riforma che si nasconde in essa. Quando domandiamo la Luce, ci innalziamo al di sopra dei problemi verso la Fonte dalla quale deriva tutto il bene e tutto il male.

La domanda continua: Sì, i problemi sono più di così.

Risposta: Abbiamo bisogno di accumulare il necessario potere del desiderio e della Luce che Riforma per salire al primo livello spirituale. Dunque, i problemi cresceranno e non smetteranno di farlo.

Lasciamo fare al Creatore, Egli sa cosa fare. Questa è la ragione per cui Egli dice di aver creato l’inclinazione maligna affinché noi possiamo capire che tutto deriva da un’unica Fonte. E noi dobbiamo mettere questo concetto alla base del nostro lavoro. Non abbiamo altro.

La chiave è aderire a questo concetto. Alcuni amici si possono rivelare dei rivali, mentre altri non si schierano con nessuno. Lasciamo che ci sia della confusione nel gruppo, ma prendiamo tutto come un pacco confezionato dal Creatore. Egli lo ha preparato, ed il mio lavoro è di remare sempre verso l’unione, sia con gli amici che senza di loro, in tutti i possibili stati.

Questo è ciò che noi chiamiamo essere “come un uomo con un solo cuore”. Altrimenti, sulla base di cosa ci uniremo? Il fondamento della nostra unione non è i “ragazzi educati”, ma gli attaccabrighe e i boriosi. Litighiamo e ci odiamo, ma al di là di tutto questo, ci uniamo in un solo insieme. L’amore per il proprio prossimo si innalza esattamente al di sopra di tutto questo, ed è in quel momento che siamo pronti a ricevere la Torà.

Sia che siate d’accordo oppure no, questo principio non può cambiare. Quando ci troviamo nel gruppo, dobbiamo considerare che non ci sono vie d’uscita, che siamo già d’accordo su tutto, sebbene anche solo nelle azioni.

Smettiamo di discutere ed incominciamo a fare finta di amarci a vicenda. Studiamo con la speranza che la Luce che Riforma ci influenzi e stabilisca una connessione tra di noi. Durante la lezione, ognuno pensa: “Vorrei che mi avesse aiutato solo un po’”

Altrimenti, ci prenderemo a vicenda per il collo, essendo incapaci di portare a termine l’esercizio che il Creatore ci ha assegnato. E’ Lui che ci attirati dentro a tutto questo, come se Lui ci avesse messi dentro un gioco del computer, un poligono ridotto alle dimensioni dello schermo. Noi ci siamo dentro. Cosa facciamo adesso?

Questo è il posto dove dobbiamo stabilire le nuove relazioni che desideriamo costruire. Cosa ci manca in questo campo di gioco dove ci odiamo tra di noi, sparpagliati come punti sullo schermo? Cosa fare?

Dobbiamo rivelare la Luce che Riforma. Impariamo a chiedere che avvenga. E’ più facile a dirsi che a farsi. Il problema è che dobbiamo aspettare fino a quando il nuovo livello non si svela in tutta la sua potenza, il che richiede del tempo. Infatti, il primo livello spirituale è notevolmente alto; non si può solamente saltare per arrivarci. Paragonati al primo, gli altri livelli sono già più facili.
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(Dalla 1.a parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 11.02.2011 , gli scritti del Rabash).

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