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Lezione quotidiana di kabbalah – 26.02.10

Preparazione alla Lezione
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“Prefazione alla saggezza della Kabbalah,” Articolo 30
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Il Libro dello Zohar — Selezioni, Capitolo “BeHaalotcha (Quando tu prepari le candele),” Articolo 118
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Lezione quotidiana di kabbalah – 26.02.10

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“Prefazione alla saggezza della Kabbalah,” Articolo 30
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Il Libro dello Zohar — Selezioni, Capitolo “BeHaalotcha (Quando tu prepari le candele),” Articolo 118
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Rivelando il potere del Kli Mondiale

Domanda: abbiamo avuto un congresso con migliaia di partecipanti da tutto il mondo che hanno voluto unirsi. Cosa ci è mancato per ascendere al successivo livello spirituale?

Risposta: abbiamo rivelato che esistono molte persone in tutto il mondo che studiano con noi, delle quali non abbiamo nessuna conoscenza. Tuttavia, la quantità non è l’unica cosa importante. Dobbiamo anche raggiungere una connessione corretta e potente. Nel frattempo, ogni persona, ha ancora la sua idea di unità, ma già abbiamo una base solida per crearla.

Adesso tutto dipende da quanto ogni persona potrà capire e sentire che :

1. Il Creatore ha creato solamente un desiderio comune.

2. È stato strutturato deliberatamente affinché noi, la parte del desiderio comune, non sentiamo la nostra connessione come una totalità inseparabile in Malchut del Mondo dell’Infinito. Al contrario, stando in questo mondo, sentiamo il Malchut frammentato, nel quale non sentiamo le nostre anime, ma viviamo in una realtà immaginaria che non assomiglia a quella vera.

Di fatto, tutta la realtà è spirituale ed ora ci troviamo nello stato incosciente. Percepiamo la mancanza di coscienza spirituale come il nostro mondo e noi in esso. Per tanto, dobbiamo capire che tutto quello che vediamo ora è una nebbia, la nostra fantasia condivisa e dobbiamo sforzarci per ritornare alla vera realtà. Questa vera realtà si fonda solo sul nostro desiderio di sentire la nostra unità, la nostra integrazione comune, uno dentro l’altro e tutti uniti.

Il linguaggio creato dalla Natura

Domanda: Perché i Kabbalisti scelsero, per spiegare i loro pensieri agli altri, “il linguaggio dei rami”?

Risposta: Supponiamo che io ho capito la relazione della radice e del ramo nel primo livello, mentre qualcun altro ha potuto capirla in un livello più elevato ed un’altra persona lo ha capito in un altro livello ancora più elevato. In ogni caso il ramo resta un ramo.

Il bambino sa che se collega un cavo ad una presa elettrica, il gioco comincerà a funzionare. Io so che nel collegamento c’è elettricità che arriva a casa tramite i cavi. D’altro canto, la persona con conoscenze ancora più tecniche sa che in qualche luogo, c’è una centrale elettrica ecc … ma parliamo dello stesso processo. Non è così importante che ognuno di noi capisca i dettagli e quanto profondamente veda la radice. Le radici continuano nella stessa direzione verso la fonte superiore, ma il ramo nel nostro mondo, resta un ramo.

Il linguaggio dei rami” è preso dalla realtà, non è necessario inventare altro per esprimere le nozioni spirituali; semplicemente non può realizzarsi. Questo linguaggio è stato creato dalla Natura per noi per utilizzarlo come un mezzo di comunicazione con il Creatore. Mosè, nel libro della Torà, fu il primo ad utilizzare questo linguaggio per descrivere il cammino dell’acquisizione spirituale in tutti i livelli.

Il Libro dello Zohar spiega i commenti di Mosè ed aggiunge il suo linguaggio. Rabbi Shimon passò lungo gli stessi gradini di Mosè, lungo i quali deve passare ogni persona. La sua descrizione di questi gradini ci fornisce spiegazioni aggiuntive della connessione tra una radice ed un ramo. Per questo Il Libro dello Zohar è così efficace ad attrarre la Luce (Ohr Makif) dalla radice fino al ramo (noi).

Baal HaSulam descrisse la connessione tra la radice ed il ramo più dettagliatamente, aggiungendo le definizioni e le spiegazioni cabalistiche della sua connessione attraverso le tre linee.

Tuttavia, tutti questi autori parlano della stessa immagine e delle sue radici; ma ogni cabalista aggiunge la sua descrizione della connessione. Ciò aumenta la forza dell’ascesa spirituale che da il libro e la quantità di Ohr Makif che discende su una persona che lo legge, preparando il cammino del Mondo Superiore.

Una lezione sulla fisiologia dell’anima

Dobbiamo immergerci dentro di noi e provare a sentire i processi che vengono descritti nel Libro dello Zohar , dal profondo delle nostre anime. Dove si trovano tutti questi desideri e qualità? Non lo so. Desidero soltanto sentire tutto ciò che mi dice il Libro dello Zohar, sui processi che avvengono dentro di me in questo momento.

Non ha importanza se non capisco di che tipo di processi si tratti, o che tutto avvenga nei gradi spirituali che mi sono nascosti. Desidero rivelarli, perché tutto sta succedendo dentro di me, qui e ora. Voglio sentire dove sono localizzate queste qualità, nelle quali si stanno sviluppando questi processi e come tutte queste parti lavorano dentro di me.

La lezione sul Libro dello Zohar è veramente una lezione sulla fisiologia dell’anima.