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Non c’è futuro senza unione

Edizione Speciale: Eventi nel Sud d’Israele

Il nostro mondo è molto piccolo. Oggigiorno vediamo come la natura ci mette sotto pressione da ogni lato. Non puoi scappare da questo “globo”. Non possiamo più fare quello che vogliamo, bruciare il petrolio, rilasciare anidride carbonica nell’atmosfera.

Le leggi della natura sono immutabili. Comunque, a noi manca la conoscenza delle leggi relative al livello umano di sviluppo. Capiamo, in qualche modo, lo sviluppo infantile, ma in generale, il processo dell’umanità si presenta piena di sorprese in ogni momento. Oggi, tutto ad un tratto, siamo diventati un’unica famiglia.

Questo fatto è sostenuto da studi in diversi campi, anche se la gente comune non è ne è consapevole. Il mondo è totalmente interconnesso e interdipendente. Problemi di un paese si diffondono in altri paesi. Dall’altro lato, qualsiasi paese può essere paralizzato da sanzioni, anche se ha tutto ciò che serve per la sopravvivenza.

Quindi, esiste la legge del corpo comune, della famiglia comune, e non c’è scampo. É per questo che è necessario soddisfare la condizione della garanzia reciproca a livello globale. Questa è l’unica maniera per raggiungere l’armonia con la Natura-costruendo buone relazioni tra di noi. In questo la Natura ci da libertà di crescere in maniera indipendente. Ma se non lo facciamo, allora arriveranno i colpi: la crisi, guerra, disastri naturali. Non è una coincidenza che le nostre relazioni con gli USA si stanno raffreddando. É anche molto importante. E la decisione è inerente alla gente di Israele. Noi abbiamo la chiave. Noi siamo in grado di raggiungere l’unione, dal quale segue, sembrerebbe,la garanzia reciproca.

Siamo separati, ci inganniamo a vicenda, mostriamo solidarietà solo in tempi di guerra, e anche con difficoltà.

É arrivato il momento di dire “Basta” nessuno farà pace con noi fino a quando non facciamo pace tra noi stessi. Come? Attraverso l’educazione.

Questo semplice messaggio dovrebbe essere trasmesso ad ogni persona. Non c’è futuro senza unione. Dobbiamo riempire l’aria con questo messaggio prima di scivolare in costanti conflitti militari, perché la nostra situazione sta peggiorando da giorno in giorno. Quindi iniziamo. Per cominciare, ci sono coloro che già capiscono e sentono questa condizione. Abbiamo un metodo d’insegnamento, e dovrebbe essere implementato. L’unione deve essere appreso, non accade da sola. La legge della gravità agisce in automatico, mentre l’unione è creato tramite lavoro sistematico. Nello stesso modo che influenze esterne convincono una persona a smettere di fumare. Quando sento da ogni lato, il male che sta causando, a me e agli altri, comincio ad essere influenzato.

All’inizio, l’unione non è la sensazione più comoda, ma gradualmente, scorrerà in vita e non potremo farne a meno, non riusciremo a capire come abbiamo fatto a vivere senza. Prima di tutto giocheremo come dei bambini, e poi improvvisamente lo sentiremo, quando l’abitudine diventa la nostra seconda natura, proprio come un gioco diventa realtà. A questo punto non potrò vivere senza le buone relazioni. Tutto dipende da noi.
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La vita volò come un sogno

Domanda: Una persona sa davvero ciò che vuole?

Risposta: Lui non lo saprà mai. Chiedilo alle persone anziane e ti diranno, “non abbiamo notato come la vita è passata e cos’abbiamo fatto con essa. E improvvisamente se n’è andata. Mi ricordo di me a 20 e un po ‘ a 30 anni e degli ultimi tre o quattro decenni neanche mi ricordo. “

Domanda: Ma è possibile vivere in consapevolezza. Cosa ci impedisce di farlo? Supponiamo che quando ero piccolo i miei genitori mi avrebbero detto, “presta attenzione a te stesso, sei fatto di desideri”?

Risposta: Se solo essi ci avrebbero preparati su come afferrare il mondo in modo corretto! Se solo la famiglia e la scuola ci avrebbero preparati, allora tutto sarebbe stato diverso! Dove sono quella famiglia e quella scuola? Non esistono.

I miei genitori non hanno saputo come educarmi, loro non hanno avuto insegnati così a scuola e di conseguenza non mi hanno educato a loro volta. I risultati sono: ho vissuto la mia vita senza saper vivere, ho educato i miei figli senza saperli educare ed essi hanno educato i miei nipoti senza sapere come farlo.

In questo modo andiamo di generazione in generazione. Se guardate l’umanità dal lato, vedrete che il comportamento di tutti noi non corrisponde alla nostra intelligenza, alle nostre capacità interiori! Guardate come sprechiamo noi stessi!

Quindi, il problema principale con l’umanità è l’educazione. Se dovessimo educare una generazione correttamente, allora avremo corretto tutta l’umanità, e potremo cambiare tutta la vita sulla faccia della terra.
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(Dalle “Conversazioni con Michael Laitman,” di KabTV 03.11.2012)

Avanzando verso il futuro luminoso

Domanda: Dovremmo parlare della crisi, riguardo ai problemi esistenti, e delle cose negative quando stabiliamo la percezione del sistema sociale che è basato scientificamente, o dovremmo parlare solo riguardo cose che influenzano positivamente la società?

Risposta: Nel complesso sì. Ma noi percepiamo che la società senta il bisogno di muoversi verso un altro stato.

In accordo alla legge dello sviluppo noi osserviamo che correntemente ci sono certe caratteristiche e attributi negativi nel sistema che non ci permettono di funzionare positivamente e provvedere a tutto quello che c’é bisogno. Improvvisamente si scopre che c’é bisogno di scappare e allora c’é necessità di un cambiamento.

Quindi, qua deve esserci un fattore negativo. Noi semplicemente non dovremmo farlo tre volte meglio di quello che é e portarlo agli estremi, ma nel complesso deve essere sentito nel sistema come qualcosa che riassume un nuovo approccio rivoluzionario.

Noi abbiamo notato questo anche nelle piante e negli animali, nello sviluppo di ogni organismo. Noi ci muoviamo da uno stato all’altro solo quando siamo forzati a farlo perché lo stato precedente o quello attuale ci sembrano difettosi o si arriva ad una fine e non si può continuare riempiendosi con conoscenza, cibo, o con tutto quello che ci serve.

In ogni caso, il movimento può solo essere negando lo stato corrente e muovendosi verso uno migliore.
Noi non sviluppiamo stati negativi; noi non viviamo in negatività. Ci sono società nelle quali le persone fanno esperienza di stati negativi costantemente. Noi non gli diamo attenzione.

L’unico nostro movimento è andare avanti, solo attraverso il lato positivo. Non è fuggire dal precedente stato negativo, ma dar luce al futuro stato positivo e muoverci verso di esso.

Noi vogliamo persone che capiscano che qualcosa di chiaro, buono, piacevole e tiepido sta aspettando lì di fronte e vogliamo attrarli a questo.
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(Da KabTV “Il mondo Integrale: La Formula di una Società Integrale 01.07.2012)

Per innalzarsi e connettersi

Domanda: Quando le persone interagiscono in un gruppo integrale, improvvisamente fanno esperienza di emozioni potenti, forti percezioni, a volte positive e altre negative, ma il sopprimere queste emozioni non porta a nulla.

Risposta: Certo che no. Questo accade perchè la cosa principale per le persone è poter esprimere le loro abilità creative, come loro costruiscono la loro unione. Prima di tutto, noi non dobbiamo rifiutare completamente il nostro egoismo, ma creare l’unità al di sopra di esso. Noi dobbiamo utilizzare l’egoismo come punto di partenza e fondamento, invece che semplicemente volare nel cielo. E’ necessario capire che il livello di unità è basato sull’innalzamento al di sopra dell’egoismo, nel ribaltare questo egoismo nella sua impronta inversa.

In altre parole, la nostra immagine spirituale—l’immagine collettiva dell’Adamo, il nostro spirito interiore che ci distingue dagli animali—viene formato attraverso un’impronta dei nostri desideri egoistici sopra cui noi ci innalziamo e ci connettiamo. Ciò richiede il lavoro individuale di ciascuno perché uno deve cambiare se stesso in una forma invertita, altruistica di un disegno in una matrice, di un negativo in un positivo, come uno stampo, come la sua immagine.

Allora, ciascuno di noi sale sopra l’egoismo nella sua forma opposta, la forma della dazione, la forma della connessione, in altre parole, al posto dell’individualismo l’integralità, al posto di desiderare solo di ricevere per te stesso a spese altrui, ascesa e investimento in qualcosa di comune, di intero. Quando lavoriamo in questo modo, allora, innalzandoci sopra il nostro egoismo, cominciamo a comprendere in cosa consiste questo nuovo sistema.

E’ l’opposto. E’ come l’antimateria. Consiste in qualcosa che non esiste in questo mondo. Diveniamo questo!

Questa è l’analisi della nostra speciale anti-immagine. Tuttavia, non è semplicemente opposta a ciascuno di noi, ma quando ciascuno di noi cambia sé nell’opposto di sé stesso. Allo stesso tempo comincia a unire sé stesso con gli altri. Sembra perdere la sua individualità nell’acquisire un’unità comune, e, in questo modo, egli comincia a percepire una sola natura: il suo integrale.

Questi sono i tipi di argomenti e materie che dovrebbero essere discussi nei gruppi di apprendimento integrale. Essi condurranno le persone fino al prossimo livello, quando da una parte, il mio lavoro individuale è necessario per ascendere, ma dall’altra parte, il mio lavoro individuale insieme al lavoro di tutti gli altri è necessario per connetterci.
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(Da un discorso sull’Educazione Integrale 2.03.2012)

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Quando non vi è vitalità

Domanda: Come può una persona superare la crescente indifferenza? Oggi persino le persone che fanno lavori creativi perdono interesse in tutto, figuriamoci le altre persone. Prendi ad esempio un posatore di piastrelle, a momenti non riesce nemmeno a posare una piastrella; vi si siede vicino per tutto il giorno e non riesce a continuare. Come possiamo creare la motivazione necessaria se non esiste?

Risposta: Non vi è nulla che possiamo fare. Non puoi mostrare a una persona che c’è qualcosa di vitale importanza per lei. Non può obbligare sé stessa.

Il nostro desiderio ha arrestato il suo sviluppo lineare, ed ora sta divenendo “rotondo” insieme ai desideri degli altri che crescono in un unico sistema integrale. Praticamente, se non si prende una persona “per mano” e non la si conduce in questo sistema integrale, ella non sarà capace di fare niente poiché non si riempirà del nuovo riempimento, il sistema integrale che si sta sviluppando individualmente dentro di lei.

Ci sono due sistemi totalmente diversi: uno individuale e lineare e uno discreto e analogico. Noi, ora, stiamo entrando in un livello analogico-integrale e questo è un problema; l’apatia generale e il distacco sono in crescita. Stiamo affrontando oggi ciò che ebbe inizio negli anni ’50 come una rivoluzione dei giovani, ma ora è nella forma di una crisi molto più seria.

La mancanza del desiderio è una mancanza di energia, in quanto il desiderio è la base della nostra intera esistenza. Se in passato abbiamo potuto oltrepassare l’indifferenza con la paura della fame o della punizione, oggi perfino questo non funziona più. Una persona non può fare nulla da sola, anche se tu la minacciassi di ucciderla!

Questo è il limite in cui l’umanità ha bisogno di una nuova psicologia di gruppo.
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(Da una “Conversazione sull’Educazione Integrale” 23.05.2012)

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Tornare indietro dal punto di non ritorno

Domanda: Una persona può tollerare e regolarsi alle crisi e tensioni fino a quando perde tutte le sue energie e vede chiaramente che è passato a un punto di non ritorno. Può succedere che in tutta l’umanità si verifichi questo problema e raggiunga il punto di non ritorno?

Risposta: Un punto di non ritorno è uno stato molto buono. A cosa si desidera ritornare? Quando comincio a capire che la mia mente, il mio intelletto, è inutile, provo a cercare un modo di uscirne. Così giungo alla conclusione che sono io colui che deve cambiare.

Domanda: Come possiamo rendere una persona consapevole del fatto che l’intero bacino di risorse e di energia sono quasi esaurite e quindi se continuiamo a usarli ancora un po’, sarà impossibile cambiare le cose?

Risposta: Per questo, dobbiamo “accendere” il sistema di educazione, istruzione, diffusione, pubblicità, ecc. Dobbiamo renderci conto in anticipo che è nostro dovere di causare i cambiamenti nella società, per portala al prossimo grado, uno stato migliore, considerando che un avanzamento passivo sotto la pressione interna dell’egoismo ci porterà solo afflizioni.

Il problema è che siamo attualmente in uno stato in cui non troviamo soluzioni. Sto parlando dal punto di vista della gente normale, così come dagli scienziati, per non parlare di coloro che hanno l’autorità e che definiscono, per così dire, il nostro sviluppo sociale. Essi non considerano il cambiamento della persona come una soluzione, ed ecco perché tutto rimane in stallo.
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(Da un programma di televisione: “Un Mondo Integrale”: La formula di una società integrale, 03.07.2012)

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Il Mondo torna indietro di 1000 anni

Opinione (Robert J. Gordon, Stanley G. Harris Professore di Scienze Sociali, Northwestern University): “Questo articolo solleva delle domande basilari circa il processo della crescita economica. Indaga la convinzione, quasi universale dai contributi fondamentali di Solow degli anni 50, che la crescita economica sia un processo continuo che durerà per sempre. Prima del 1750, virtualmente non c’è stata alcuna crescita, e quindi non è garantito che la crescita possa continuare all’infinito. Piuttosto, l’articolo suggerisce che il rapido progresso compiuto nel corso degli ultimi 250 anni potrebbe trasformarsi in un evento unico nella storia umana. L’articolo si occupa solamente degli USA e pone la sua osservazione sul futuro dal 2007, quando si faceva finta che la crisi economica non potesse accadere. Il punto di partenza è la crescita pro-capite del PIL in un paese di frontiera a partire dal 1300, ovvero, il Regno Unito fino al 1906, e gli USA dopo. La crescita, in questo margine di indagine, è gradualmente accelerata dopo il 1750, raggiungendo un picco nel metà del 20° secolo, e da allora ha incominciato lentamente a diminuire. L’articolo si chiede ‘fino a che punto potrebbe arrivare il tasso di discesa della crescita in queste aree?’ L’analisi unisce i periodi di crescita lenta e rapida alla tempistica delle tre rivoluzioni industriali (RI), cioè, RI-1 ( macchine a vapore, ferrovia) dal 1750 al 1830; RI-2 (elettricità, motore a combustione interna, acqua corrente, gabinetti in casa, comunicazioni, intrattenimento, prodotti chimici, petrolio) dal 1870 al 1900; e RI-3 ( computer, internet, telefoni cellulari) dal 1960 ad oggi. Risulta evidente che la RI-2 è stata molto più importante delle altre due ed è stata ampiamente responsabile per 80 anni della crescita produttiva relativamente rapida tra il 1890 ed il 1972. Una volta che lo scorporo delle invenzioni della RI-2 (aeroplani, aria condizionata, autostrade interstatali) hanno seguito il loro corso, la crescita produttiva durante gli anni 1972-1996 è stata molto più lenta che in precedenza. Al contrario, la RI-3 ha creato solamente un risveglio di breve durata delle crescita tra il 1996 ed il 2004. Molte delle originarie invenzioni che si sono avute a seguito della RI-2 sarebbero potute avvenire una volta solamente – l’urbanizzazione, la velocità nei trasporti, la libertà delle donne dalla fatica di trasportare tonnellate di acqua ogni anno, ed il ruolo del riscaldamento centralizzato o dell’aria condizionata nel creare una temperatura costante per tutto l’anno. Anche se le innovazioni dovessero continuare nel futuro al ritmo dei due decenni prima del 2007, gli USA si troverebbero ad affrontare sei venti contrari che si mettono in mezzo per trascinare la crescita a lungo termine a metà o meno del tasso annuale dell’ 1,9% chi si è avuto tra il 1860 ed il 2007. Questi venti sono rappresentati dalla demografia, dall’educazione, dall’ineguaglianza, dalla globalizzazione, dall’energia/ambiente, e dall’eccesso dei debiti dei consumatori e dei governi. Un provocatorio ‘esercizio in sottrazione’ suggerisce che la crescita pro-capite futura nei consumi, per il 99% di coloro che si trovano in fondo alla distribuzione dei redditi, potrebbe scendere sotto lo 0,5% annuale, estendendosi per parecchi decenni”

Il mio commento: L’umanità deve dare a se stessa tutto ciò che le è necessario, ma niente di più, e tutte le sue risorse dovrebbero essere indirizzate alla sua ri-educazione e alla creazione di interazioni umane; tutto questo è programmato dalla natura, e noi dobbiamo realizzare questo programma. La Kabbalah ci spiega come farlo!
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Tra cielo e terra

Domanda: Una persona arriva da “fuori” in un gruppo integrale. Essa ha già delle preoccupazioni legate al mondo materiale, dei conflitti, dei problemi con i bambini, e così via. Come può una persona passare dalle sue difficili situazioni quotidiane, all’integrazione?

Risposta: Ogni cosa deve essere discussa nel gruppo. Tuttavia, dovrebbe essere fatto specificamente nel tentativo di superare i problemi corporei. I vari problemi legati al sesso o al carattere, o a tutto ciò che potrebbe trapelare tra di noi, devono essere sollevati e discussi. Siamo un gruppo di ricerca, noi ci esaminiamo. È per questo che fondamentalmente dobbiamo essere sinceri e interessati a staccarci dal nostro “Io” animale e salire sopra di esso nel nostro”Io” integrale, che a poco a poco si sta trasformando in “Noi”. Non esiste quindi niente che dobbiamo nasconderci.

Allo stesso tempo, non dobbiamo fossilizzarci, scavare troppo in questi temi: la vostra personalità contro la mia, le attrattive di qualcuno, o le unità animali, ormonali… Dobbiamo discutere brevemente di queste cose, al fine di aiutare tutti a superarle e a mantenerci in questo stato in particolare, mentre continuiamo a comprenderli e a sentirli nel nostro corpo animale, dato che sappiamo che nel livello successivo, non esistono.

Saremo costantemente “sospesi” nel divario tra i nostri stati interiori, come tra cielo e terra. Questo stato emergerà in noi e ci disturberà per un lungo periodo di tempo: ci saranno sempre salite e discese. Tutto il nostro lavoro riguarda questo.

All’interno degli stati interiori che ci attraversano, dobbiamo testare il nostro bagaglio interno di dubbi, impressioni, e aspirazioni, al fine di posizionaci saldamente a terra, per volare come un palloncino da terra verso il “soffitto”, lasciandoci dietro le nostre caratteristiche egoistiche, le ambizioni, i desideri e gli impulsi. Io sono ancora a conoscenza di tutti i miei problemi, ma internamente voglio identificarmi con il “soffitto”, cioè con il mio passo successivo.
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Benvenuti nella Società Integrale

Domanda: Qualunque sistema costituito prima o dopo affronta la resistenza esterna del mondo. Che tipo di controreazioni informazionali possiamo creare nella società integrale?

Supponiamo che il mondo attorno a noi sia differente al momento dell’idea di stabilire una società integrale. Ma a un certo punto noi cominceremo a disturbarli almeno dal fatto che le persone nella società integrale vivono una vita migliore, più felice di quella che fanno ora. Allora loro cominceranno a sentire la resistenza. Quindi in ogni caso ci sarà un ambiente ostile.

Risposta: Prima di tutto, io penso che non ci deve essere un ambiente ostile. Questa società dovrebbe essere aperta per chiunque. Certamente dovrebbe avere qualche zona tampone in cui coloro che vogliono unirsi a questa società siano educati e, dopo aver studiato seriamente e allenati, loro possano essere gradualmente inseriti nella società integrale.

Questo non è quello che viene fatto in Europa. I francesi hanno cominciato ad accettare chiunque dal Nord Africa, dal momento in cui rivendicano, “noi vi abbiamo occupato e ora vi diamo un opportunità di unirvi a noi.” Questa non è stata una mossa politica saggia, dal fatto che le persone non vogliono integrarsi nella società francese e non sono disposti a cambiare niente, spostandosi in Francia. Così loro sono rimasti stranieri riguardo alla cultura francese, la lingua, la religione e tutto il resto.

E’ lo stesso con il mercato europeo, che invece di avere un mercato comune è diventato una corrente di mercato. Prima di implementare il concetto di un “mercato comune” loro avrebbero dovuto educare tutti gli europei in accordo all’approccio integrale al fine di portarli tutti a una comprensione, una cultura e altre qualità unificanti, nel significato di un desiderio di cooperare mutualmente al fine di invocare l’energia superiore, la forza integrale della natura, al di sopra di loro.

Questo non è successo e allora loro non sanno cosa fare in questo momento. La soluzione è la stessa di prima e rimane sempre sospesa nell’aria. Loro possono farlo anche in questo momento, ma non con la leadership che sta correntemente al potere.

Se tale società verrà creata deve proteggersi da sola dal resto. Questo significa che si deve sviluppare un vero ampio ambiente di lavoro dell’educazione integrale: ”Benvenuti, voi potete aggiungervi a noi, c’è posto per tutti, ma solo dopo che avrete passato un corso e un dato addestramento nell’educazione integrale,inizierete a vivere, studiare e lavorare in accordo a questo principio. Solo dopo potrete essere membri della nostra società.”
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(Da KabTV: “Il Mondo Integrale: La Formula della Società Integrale” 01.07.2012)

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La connessione che attraversa il mondo intero

Domanda: Da una parte, quando lavoriamo con un gruppo di persone come noi, spieghiamo loro che devono costituire tra di loro un genere di relazione che li renderà più felici. Dall’altra parte, diciamo loro che siamo al centro di un comune processo universale che porterà la società intera al cambiamento. Tutto questo provoca una corrispondente reazione negli uomini: “Per esempio, io faccio qualcosa nel mio gruppo, ma niente cambierà fino a quando il governo, il paese intero, e la società intera non prenderanno dei provvedimenti”. Come possiamo convincere gli uomini che le cose dipendono da loro?

Risposta: Il fatto è che se circa 10 anni fa avessimo detto alle persone che una crisi si sarebbe abbattuta sul mondo, nessuno ci avrebbe creduto. Ancora nel 2007, sono stati assegnati dei premi Nobel per teorie sull’assenza della minaccia di una crisi. Ma ci ha colpiti nel 2008!

Gli uomini finiscono sempre per mettersi all’angolo perché non hanno un metodo, un progetto; non hanno la consapevolezza di quello che stanno facendo e di dove stanno andando. Non conoscono né l’obbiettivo né le forze del mondo che li fanno sviluppare. E questa è la ragione per cui sembra loro naturale che sia impossibile raggiungere l’unione della società.

Gli uomini non percepiscono la rete che esiste tra tutti gli uomini del mondo. Anche se parliamo dell’effetto a farfalla, delle diverse connessioni tra di noi, gli uomini, ovviamente, non percepiscono nulla di tutto questo. E questa è la ragione per cui pensiamo: “A cosa servirà se faccio parte di un gruppo o di un altro? A che serve? A cosa mi porterà?”.

Gli uomini non comprendono che in questo modo si uniscono ad una massa inerte, la mettono in moto, ed essa si muoverà da sola. E fra un mese o due, tutti diranno le cose che noi ci stiamo dicendo oggi. Questa è la ragione per cui quando gli uomini lavorano in un piccolo gruppo, in realtà lo usano per creare un cuscinetto tra di loro ed il mondo intero, ed in questo modo viene pompata tutta l’energia spirituale da loro e dal gruppo verso il mondo intero.

Anche se queste forze e questa rete di connessioni che esiste tra noi siano tutte assolutamente invisibili, improvvisamente incomincerete a sentire che gli uomini inizieranno a dire le stesse cose che diciamo noi in ogni dove, ed in questo modo si diffonderanno. In altre parole, vedrete attraverso la reazione, la risposta, l’eco, che arriverà da tutto il mondo, e cioè che le cose che dicevate un mese fa sono oggi diventate proprietà delle masse. Anche se, in generale, non hanno sentito niente da voi, ma lo sentono inconsciamente dentro di loro, perché la Luce Superiore è giunta da loro e sta lavorando dentro di loro.

Possiamo spiegare alle masse che noi tutti siamo connessi ( ci sono molti articoli scientifici a questo proposito), e quando tutti noi faremo qualcosa, questi concetti diventeranno necessariamente proprietà dell’intera umanità, perché passeranno attraverso la rete delle connessioni.

Oggi, non abbiamo nemmeno bisogno di usare la terminologia Kabbalistica. La connessione tra gli uomini, la globalizzazione del mondo, l’unicità della natura e la sua indivisibilità, oggi, tutte queste cose si stanno manifestando completamente, e questa è la ragione per cui ci stiamo rivolgendo anche a tutto il mondo.
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(Dalla Lezione Virtuale del 26.08.2012)

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