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Sfumature della percezione del mondo

Commento: Nel nostro mondo, ci occupiamo di scienze corporee ordinarie. Dal punto di vista della Kabbalah, il fenomeno della coscienza richiede che in qualche modo dobbiamo cercare di cambiare la percezione abituale del mondo, che è completamente attaccata al materialismo o al misticismo.

La mia risposta: Qui il misticismo è fuori discussione. Ci sono dei campi che oggi non possiamo misurare. Immaginiamo  la loro esistenza nello stesso modo in cui facciamo con  alcune azioni cosmiche.

Non possiamo sentire tutto con le nostre mani. Nonostante la scienza moderna è lontana dal medioevo ed è già nel XXI secolo, è comunque necessario introdurre alcuni concetti sul fatto che esistiamo all’interno di un campo e lo sentiamo.

Poiché siamo fatti in una determinata maniera, questo campo, agendo su di noi, ci provoca  determinate sensazioni, che percepiamo come il mondo che ci circonda e in cui esistiamo. Dentro ogni persona c’è una sorta di sensore che sente di esistere in un certo mondo, all’interno di un certo campo.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Meetings with Kabbalah”, 03/01/2019

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Un microscopio per rilevare il Bore

E’ scritto: “Non c’è nulla al di fuori di Lui” e rispetto alla decina, vuole dire che noi dieci ci connettiamo con l’unica forza superiore che si deve rivelare. Stabiliamo la nostra relazione perché questa unica forza superiore, possa rivelarsi in noi.

Tutta la decina si aiuta reciprocamente, ognuno sostiene gli altri ed esiste solo per far progredire la decina.

Tutta la mia vita spirituale è nella decina e il mio dovere è connetterli tutti fino a che, in quella connessione, il Bore si riveli tra di noi. E’ come se prendessimo un microscopio o una macchina fotografica che si mette a fuoco girando la rotella per sistemare la lente dell’obiettivo. Se la sistemiamo correttamente, tutta la nostra attenzione sarà connessa e potremo vedere un’immagine chiara e nitida.

Questo è il nostro compito nella decina: girare ogni lente del gruppo perché possiamo vedere il Creatore che è dentro di noi. Ovviamente, appena riusciamo a metterLo a fuoco, Lui sparisce e dobbiamo cercarLo nuovamente per metterLo a fuoco un’altra volta. E così di volta in volta, ma ogni volta avanziamo aumentando la risoluzione e saliamo ad un livello più alto di revisione e implementazione.

Questo è il lavoro che dobbiamo fare tutti i giorni in ogni momento. Tutto il lavoro consiste nel portare la decina ad uno stato nel quale non vedo dieci persone ma dieci qualità e connettendole, ogni volta con maggiore precisione, sento il Bore ogni volta ad un grado più alto di NaRaNHaY.

Cominciamo a percepire lo studio delle dieci Sefirot nei nostri sentimenti, come qualcosa che succede nel cuore e nella mente dell’uomo. Capiremo che sono lo schema e il Kli nei nostri sensi. Cominceremo a vivere nel mondo spirituale, anche solo per il momento, come bambini che non capiscono del tutto, ma che già percepiscono e sentono i cambiamenti che stanno avvenendo in loro.

Sarà il vero studio della saggezza della Kabbalah. Capiremo il linguaggio dei rami, il linguaggio con cui scrivono i kabbalisti per trasmettere le informazioni spirituali di generazione in generazione usando le parole di questo mondo.

La cosa più importante è mantenere l’atteggiamento corretto verso la spiritualità, la nostra connessione, nella quale il Bore si rivela come attraverso una lente messa a fuoco correttamente. La regoliamo, mettiamo a fuoco i nostri amici ogni volta con più precisione nel punto comune: tutte le nostre intenzioni, i sentimenti e i pensieri devono focalizzarsi per arrivare ad essere come un solo uomo con un solo cuore. Questo significa che troviamo un punto focale comune nel quale riveliamo il Bore.

 

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Dalla lezione quotidiana di Kabbalah del 10/04/2021 “Un microscopio per rilevare il Creatore”

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La percezione unilaterale della realtà

Commento: Il famoso fisico Richard Feynman dice: “Ciò che non posso creare non lo comprendo.” Come se dicesse che siamo prigionieri delle nostre stesse emozioni. Guardiamo dentro noi stessi e non fuori.

La mia risposta: Così è come siamo stati creati. Questa è la percezione unilaterale del mondo con la quale siamo stati creati. Non possiamo fare nulla riguardo a ciò.

Comunque, come in seguito alla  nostra evoluzione, specialmente oggi, cominciamo a vedere quanto è limitata  la nostra percezione del mondo e quanto dobbiamo sottrarci  ad essa. Dobbiamo uscire al di fuori in uno spazio completamente diverso.

Anche Einstein era limitato nella sua percezione del mondo.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Meetings with Kabbalah”, 3/01/2019

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Quanti altri campionati europei?

Secondo il notiziario dell’industria dell’intrattenimento Deadline, a campionato appena iniziato: “la copertura del campionato di calcio UEFA Euro 2020 da parte di ESPN e ABC, iniziata la settimana scorsa, è aumentata del 12% di telespettatori in confronto al torneo Europeo del 2016”. Forse è il ritorno dalla chiusura forzata del Covid-19 di partite di campionato e campionati, o forse ci sono altri motivi, ma nonostante l’entusiasmo iniziale, credo che questa tendenza avrà breve durata.

L’umanità sta perdendo interesse per questi giochi; i nostri giorni d’infanzia stanno volgendo al termine. Man mano che cresciamo, i nostri desideri e aspirazioni cambiano. Questo succede ad ogni persona e ora sta succedendo all’umanità intera. La gente inizia a cercare cose più significative per occupare il proprio tempo, e anche se guardare giochi sportivi rimane un passatempo molto comune, non rimarrà comunque così per molto.

Ma questo non avviene soltanto nel mondo dello sport. Succede in ogni sfera dell’industria dello spettacolo, perché l’intrattenimento, alla fine, ci lascia con una sensazione di vuoto. Ci stiamo avvicinando ad una fase di sviluppo in cui l’interesse non è solo su come divertirci di più nella vita, ma sul significato della vita stessa.

Quando iniziamo a farci domande sul significato della vita, stiamo cercando le sue origini: cos’è successo prima che io nascessi, e cosa succederà dopo la morte, c’è vita in altre parti dell’universo, e domande simili. Ma alla fine, ci rendiamo conto che le risposte a queste domande non si trovano su un pianeta distante, o in un lontano passato, o nel futuro, ma proprio qui, ora, tra di noi, nelle connessioni umane.

La cosa interessante riguardo le connessioni umane è che cambiando le nostre relazioni tra di noi, cambiamo la nostra percezione della realtà e il mondo che conosciamo da sempre si trasforma in una nuova creazione. Non è magia, e non è che la realtà sia cambiata; è semplicemente che stiamo vedendo un intero nuovo strato di realtà che non abbiamo visto prima, che dà alla vita, e a tutta l’esistenza, un significato completamente nuovo.

Alla gente piace giocare con i giochi di realtà aumentata, come Pokémon GO, o usare questa tecnologia per cambiare l’aspetto delle cose. Ma quando vediamo quanto tutto è connesso, l’intera realtà diventa aumentata, trasformata, arricchita, e movimentata in un modo che non riusciamo nemmeno a immaginare nella nostra attuale, estremamente limitata, percezione.

La cosa migliore è che una volta che ci rendiamo conto di quanto siamo connessi, trasformiamo le nostre relazioni da negative in positive. La realizzazione della nostra interdipendenza semplicemente non ci permette di trattarci male tra di noi, dato che questo sarebbe come trattare male noi stessi. I nostri saggi erano a conoscenza di tutto questo migliaia di anni fa, e lo insegnarono a chiunque volesse imparare. Il Talmud di Gerusalemme, per esempio, offre una bellissima allegoria sulla nostra connessione: “Se lo scritto mette in guardia contro il maltrattamento abituale, la vendetta e il rancore dovrebbero essere proibiti anche verso coloro che non sono della tua nazione. Inoltre, come è possibile perdonare un affronto? (Supponiamo) che uno stia tagliando la carne, e con il coltello si tagli la mano; potrebbe mai pensare di vendicarsi della sua mano, e tagliare l’altra mano per aver tagliato la prima? E quindi… la regola è che uno non si vendica del prossimo, perché è come se si vendicasse del proprio corpo” (Nedarim 9:4).

Il Talmud di Gerusalemme fu censurato nel III secolo. Possiamo immaginare come sarebbe stata la storia se avessimo assorbito il profondo amore e la connessione che si irradiano da questo brano? Come sarebbe la storia umana se ci sentissimo nel modo descritto dagli autori del Talmud? Come sarebbe il nostro pianeta? Ci sarebbe inquinamento? Ci sarebbe sfruttamento? Ci sarebbero guerre, fame o povertà? Credo che sappiate la risposta. Quindi prima accogliamo il nostro futuro connesso, e prima questa realtà realmente aumentata diventerà la nostra realtà, e la nostra vita diventerà ciò che può davvero essere, e ciò che speriamo che essa sia.

Accedere ad un nuovo livello di esistenza

Man mano che l’umanità si sta sviluppando, è gradualmente arrivata a uno stato dove prova a passare dall’esistenza introversa a quella estroversa, di uscire, di rompere la nostra struttura passata, di staccarsi dall’animale che è in noi, da tutte le convenzioni che c’erano tra noi.

Vogliamo fare una rivalutazione radicale di tutti i valori e raggiungere un livello di esistenza completamente nuovo dove ci distacchiamo dal nostro corpo.

Tutti i tentativi di trovare vita in qualche altra forma indicano che una persona deve elevarsi al di sopra di se stessa. Questo tentativo deve essere portato a termine con successo. Ma ora ci troviamo ancora in uno stato intermedio.

Di certo, il mondo è molto confuso e non capisce se stesso. Ma i kabbalisti, che vedono l’intera prospettiva dello sviluppo e sanno cosa accadrà, sono felici di un  cambiamento così rapido nel mondo, un cambiamento nella coscienza delle persone. Cercano di spiegar loro cosa sta succedendo così che le persone che si trovano in questi stati non camminino nell’oscurità.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Close-Up”, 8/11/2009

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Come proteggersi dal malocchio

Commento: Recentemente, l’argomento del malocchio ha ricevuto molta attenzione perché l’odio da uomo a uomo è aumentato. E una persona ha paura del malocchio. Nello stesso tempo,gli scienziati affermano ancora che questo non esista, che è tutto inventato.

Risposta: No, non sono d’accordo con loro!

Domanda: Le persone appendono tutti i tipi di portachiavi dal malocchio. Ci sono corsi online su come preparare un tale ciondolo, e come fare un amuleto dal  malocchio. E’ noto che questo ha migliaia di anni. Pensi che esiste il malocchio o no?

Risposta: Si. Ma non è come un malocchio che ti guardo in qualche modo speciale. Tramite il nostro desiderio, siamo tutti legati insieme in un grande desiderio comune, che il Creatore ha creato, e così possiamo influenzarci l’un l’altro con i nostri  desideri, ciascuno dal proprio livello da cui proviene la radice della sua anima. Perciò, pensando male degli altri, faccio del male a me stesso e li ferisco. Faccio del male perché agisco attraverso il mio desiderio.

Domanda: Accade inconsapevolmente?

Risposta: Si, certo. La gente non lo sa. Perché il nostro mondo è così brutto? Perché le persone pensano in questo modo l’una dell’altra!

Domanda: Ciò deriva dal fatto che in qualche modo appiattiscono l’altro?

Risposta: Sicuramente. Qualcuno augura il bene agli altri? Si scopre che il nostro mondo intero vive solo sul malocchio. Sul disgusto, sul rifiuto delle persone l’una dall’altra.

L’occhio è l’organo supremo: vista, udito, olfatto, gusto e tatto sono i cinque sensi. E la visione è la più alta di loro.

E quindi dobbiamo preoccuparci di guardarci l’un l’altro correttamente,  cioè, trattandoci correttamente.

Commento: Hai appena detto che tutto il nostro mondo è costruito sul malocchio.

Risposta: Dove hai visto una normale relazione da uomo a uomo? Solo nella direzione negativa!

Inizialmente, non siamo sintonizzati per il bene. Inizialmente non siamo preparati per il giusto atteggiamento l’uno verso l’altro. Ci basiamo su tali condizioni che se lui mi tratta bene, allora io lo tratterò correttamente, e così via. Ma inizialmente non ho premura per gli altri. Perché mai dovrei? Perché dovrei trattare bene gli altri? Parlo come una persona normale in questo mondo. Questo non può succedere!

L’uomo è fatto di male! L’uomo è malvagio! Quindi, non puoi farne a meno. Solo l’educazione può tirarlo fuori da questa palude egoistica, invidiosa, tirarlo fuori per le orecchie, lavarlo, asciugarlo, appenderlo per le orecchie al sole, così che lo asciughi per bene. E dopo, puoi iniziare a riempirlo con qualcosa di buono.

Domanda: Quindi tutta questa scienza della correzione, chiamata Kabbalah, tratta di come poter tradurre questi pensieri malvagi, la visione malvagia su cui esiste il nostro mondo, in una buona visione?

Risposta: Si

Domanda: Si tratta di come elevare una persona da questo mondo al mondo di una visione gentile, di gentilezza?

Risposta: Si. Questo sarà già un mondo spirituale. Il mondo superiore.

E il nostro mondo è creato solo nel male. Solo male, perché una persona riferisce tutto solo a se stessa, se la fa stare bene o male, consciamente o sub-consciamente, inconsciamente.

Domanda: Se sono così e non posso cambiare, qual è il processo educativo di cui continui a parlare?

Risposta: Si tratta di farti cambiare in modo da attirare su di te la forza positiva della natura, che si chiama Creatore, che inizierà a correggere la tua forza negativa.

Domanda: Quindi diciamo sempre che per fare questo, dobbiamo capire che c’è solo una forza negativa in me? E odiarla, davvero? Questo è il punto di partenza? Allora vorrò la forza buona.

Risposta: Si. Questo è tutto!

Questa forza buona è tutta intorno a noi. Riempie assolutamente l’intero spazio! Solo noi la allontaniamo, non la vogliamo. Siamo creati appositamente per elevarci al di sopra di noi stessi, per uscire da noi stessi, verso questa forza comune.

Domanda: Allora dobbiamo ancora capire che sulla terra, in questo mondo, non possiamo fare niente da soli con queste mani, con questa testa?

Risposta: Niente

Commento: Ed ora  tutti i nostri tentativi  di fare una società migliore, un mondo migliore …

Risposta: Sono ancora gli stessi giochi.

Commento: E l’umanità è ancora alla ricerca di qualche leader terrestre.

Risposta: Non sa come usare le forze della natura!

Significa ciò che la Kabbalah ci da, e ciò che la Kabbalah ci spiega. La Kabbalah ci dice come arrivare a questa forza positiva della natura, per attrarla costantemente a noi stessi e quindi, cambiare il mondo. Cosa significa pace? Ciò che vedo e sento intorno a me, sia con il mio occhio cattivo che con il mio occhio buono, è ciò che chiamo mondo.

Quindi, come cambio il mio atteggiamento malvagio nei confronti del mondo per uno buono? Questa è l’intera scienza della Kabbalah, la scienza di ottenere la giusta impressione del luogo in cui ti trovi, di questo mondo.

Domanda: Il malocchio e la corruzione sono cose diverse?

Risposta: La corruzione è un cattivo atteggiamento verso tutti gli altri, con l’aiuto del quale reco davvero molti danni al sistema di forze che ci circonda, in cui siamo, come in una rete, collegati gli uni agli altri.

Lo sto già facendo deliberatamente. Se deliberatamente tratto male gli altri, porto la forza del male nelle nostre relazioni reciproche, danneggio il mondo con essa.

Domanda: Mi viene in mente che sto deliberatamente rovinando il mondo?

Risposta: Si, mi torna.

Commento: Se nel malocchio diciamo: “tocca ferro, per non portare sfortuna” cioè, una persona sente che qualcosa di brutto arriva a lui, quindi nella corruzione io non busso sul ferro, vado dritto ad ammazzarlo.

Risposta: Concentri tutto il tuo male nel fare del male a un altro. Con ciò rovini il sistema di forze, questa rete in cui sei collocato, e ti ritorna indietro. Ma ritorna attraverso migliaia di modi diversi, quindi non puoi collegarlo con il tuo malocchio, che hai acceso.

Una persona deve imparare a padroneggiare adeguatamente le forze positive e negative. Può controllarle e rendere il mondo intorno a lui perfetto, e se stesso eterno.

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Dalla trasmissione KabTV’s “News with Dr. Michael Laitman” 19/11/20

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Il lavoro per tutta l’umanità

Commento: Al giorno d’oggi molti paesi si trovano ad affrontare la questione di cosa fare con l’imminente disoccupazione di massa. Dopotutto, questo è un enorme strato di persone che dovranno essere supportate.

La mia risposta: C’è già del lavoro per loro: imparare come riunirsi in un unico collettivo, come accontentarsi esattamente di ciò che è necessario per l’esistenza nella corporeità e nella spiritualità, come unirsi gli uni agli altri  nell’amore  “del prossimo tuo come te stesso”, e in questo movimento da amico ad amico, per cominciare a comprendere la forza superiore.

Quindi, c’è lavoro per tutti per unirsi. È meglio se è suddiviso in un gran numero di individui. Credo che le persone debbano fare proprio questo. Pertanto, la cosa più importante è il lavoro sociale, che dovrebbe essere svolto con tutti.

Domanda: Quale vantaggio vedrà l’élite da questo lavoro delle masse?

Risposta: Anche l’élite, ovviamente, deve riorganizzarsi. Ci saranno molti più problemi finché loro, deliranti per il desiderio di profitto, potere, benessere, sostenendosi a vicenda, creando la cosiddetta “Hollywood” e così via, non supereranno la realizzazione del male della loro natura, l’inutilità della loro esistenza.

Penso che per questo dobbiamo mostrare loro che stanno ingannando se stessi. Non solo distribuiscono droga alle masse, ma, in linea di principio, sono essi stessi sotto la droga della ricchezza, del potere e le sagre della vanità.

Dobbiamo scuoterli con il fatto che la loro vita è temporanea, senza valore. Bene, vivranno da 10 a 20 anni in più rispetto agli altri, e poi cosa faranno? Marciranno? Qui viene offerto loro qualcosa di completamente diverso, per scambiare la loro falsa libertà, potere e vanità con l’eternità e la  perfezione.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Challenges of the 21st Century”, 24/04/2019

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Ogni libertà è relativa

Domanda: Va bene quando c’è la libertà di parola negli stati. Viviamo in un paese dove posso scrivere tutto quello che voglio. Prima vivevo in un altro paese, in un’epoca in cui si poteva essere imprigionati per queste cose. Quindi, la libertà di parola è una cosa buona o cattiva?

Risposta: Tutta la libertà è relativa. Deve chiaramente corrispondere allo sviluppo della società. Educazione, restrizione, tutto ciò che esiste, deve arrivare a un sistema in cui una persona, si possa sentire, da un lato, confortata, dall’altro, libera, e da un terzo lato, al sicuro. Queste sono tutte condizioni contraddittorie.

In generale, la rete che deve essere creata nella società deve essere molto flessibile. Ma questo fino ad oggi è sempre stato un problema.

Vediamo che tutte le società stanno combattendo per il pluralismo, per la presunta libertà di opinione, perché la propria opinione domini, e così via. Cioè, la libertà, in generale, implica una lotta costante.
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Dalla trasmissione di KabTV “Spiritual States”, 29/04/2019

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Gli animali ci aiuteranno a diventare umani

Commento: I veterinari affermano che gli animali oggi hanno un gran numero di patologie dovute alla depressione. Una volta c’era un piccolo manuale di 50 pagine sulle patologie degli animali da compagnia e ora esse riempiono 500 pagine.

Lessi in un manuale di veterinaria russo: “Gli animali che possiedono un intelletto sufficientemente elevato (cani, gatti) sono depressi” Come se stessero parlando di una persona: “Se è cupo e freddo fuori e la casa è lo stesso, loro sono depressi. Se il padrone è di fretta nel portarli a spasso ed è un obbligo per lui e non c’è gioia nel farlo, gli animali si deprimono. Quando il proprietario stesso è di cattivo umore, irritabile, l’animale si sente solo”

Sembra che loro non stiano parlando di animali ma di persone.

La mia Risposta: Certo, loro hanno un’ anima.

Domanda: Dicono che stiamo passando loro tutto. Cioè, sono vittime di tutte le nostre esperienze, dell’odio e di quello che succede nel mondo.

Risposta: Gli animali sentono molto. Molto! Molto più di un essere umano. L’uomo può dimenticare, può essere distratto, possiede tali sistemi, ma non gli animali. Loro sentono in modo diretto ciò che ha il proprietario. E così si sdraia vicino a te, appoggia il suo muso sulla tua gamba e guarda nei tuoi occhi, e questo è tutto, non c’è nient’altro per lui. Tu sei il suo dio. Questo fa rabbrividire! Noi non lo capiamo, non mostriamo comprensione e lo trascuriamo.

Domanda: Perché noi non sentiamo davvero come se avessimo un insegnante?

Risposta: Sì, non abbiamo un tale esempio.

Domanda: Cosa può insegnarci questo? Possiamo sentirci responsabili?

Risposta: Alla fine, tutti noi ci influenziamo a vicenda. Inanimato, vegetale, animale e natura umana sono correlati. Perciò persino il loro soffrire è connesso al nostro, e noi tuttavia lo sentiamo al nostro livello. Sicché ci sono molte patologie e molti problemi che potremmo trattare se ponessimo attenzione agli animali. Cioè attraverso gli animali guarire le persone, su questo piano, non possiamo permettere che queste depressioni e tutti questi problemi si diffondano ulteriormente. Ma non sappiamo apprezzarlo e accettarlo. Nei nostri cuori noi non comprendiamo gatti e cani.

Domanda: Possiamo dire che gli animali sono effettivamente apparsi per curarci da tutte queste condizioni?

Risposta: Dobbiamo accettare gli animali che vivono vicino a noi come parte di noi stessi e iniziare a renderci conto che possiamo curare e correggere noi stessi attraverso di loro.

Domanda: Quindi in generale li umanizza?

Risposta: No, comprendo solamente l’interazione degli animali con gli esseri umani, quanto un animale diventa empatico e complementare a un uomo e passa le esperienze e le correzioni umane attraverso se stesso.

Domanda: Cosa intende per correzioni?

Risposta: Intendo che se una persona presterà più attenzione all’animale che gli è vicino, correggerà se stessa attraverso l’animale. Perché no? Allo stesso tempo, tu gli dai parte di te: un po’ del tuo cuore e un po’ della tua anima.

Domanda: E dopo di che, se vivo in questo modo, inizio lentamente a trattare gli altri così?

Risposta: Certo, e non necessariamente altri. Attraverso di lui, attraverso questo cane o gatto, o qualunque animale tu abbia, distribuisci la tua buona attitudine al mondo nel farlo! Questa è già la tua correzione. Guarda come loro se lo aspettano da te, lo chiedono. Loro non hanno ulteriori pensieri; sono ancora al livello animale.

Penso che gli animali, se li trattiamo correttamente, possano aiutarci a diventare umani.

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Dal programma di KabTV  “News with Michael Laitman”, 02/01/2021

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Le persone verranno rimpiazzate dalle macchine

Commento: Nel libro di Yuval Noah Harari “21 lezioni per il ventunesimo secolo”, egli scrive che oggi un computer potrebbe occuparsi del lavoro di autisti, banchieri e avvocati.

La mia risposta: Assolutamente sì, ma con tutte le problematiche del caso, perché noi stessi siamo anche dei computer. Se rimuoviamo la parte sensoriale allora il nostro computer meccanico si potrebbe occupare di tutto il resto.

Commento: L’autore scrive che nel futuro prossimo l’intelligenza artificiale rimpiazzerà gli umani nella medicina, dirigerà i trasporti e sarà anche capace di riconoscere tutte le nostre emozioni e influenzarle.

La mia risposta: Questo sta già accadendo oggi. Non so nemmeno se abbia senso ora studiare dieci anni per diventare dottori perché durante questo lasso di tempo le macchine ci avranno rimpiazzati completamente.

Commento: Questo significa che dottori e tecnici di laboratorio saranno assunti solo in ricerche innovative per creare nuove intelligenze artificiali e l’intera classe di mantenimento (servizio) che non può essere riaddestrata semplicemente sparirà.

La mia risposta: Sì, sarà eliminata. Non sparirà solo come una classe non impiegata. Proveranno ad assicurarsi che non ci sia più.

Commento: Ne emerge che se prima il futuro della persona era legato alla professione oggi le persone sono in completa confusione poiché tutte le attuali professioni cesseranno di esistere.

La mia risposta: Sì, la maggioranza delle professioni sparirà molto velocemente. Le persone verranno rimpiazzate dalle macchine. Le industrie saranno create per la produzione di biomasse da cui verrà prodotto tutto ciò che si vuole. Se vuoi una bistecca, la bistecca verrà prodotta per te adesso, la macchina la stamperà, e così via. L’unica cosa che rimarrà è il lavoro per realizzare la forza superiore.
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Dalla trasmissione di KabTV “Challenges of the 21st Century”, 24/04/2019

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