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Il Segreto Essenziale degli Ebrei, Parte 44

Dal libro: Il Segreto Essenziale degli Ebrei, M. Brushtein

I Postulati della Teoria Integrale

Siamo parte della natura, il risultato del suo sviluppo.

La Natura garantisce il corretto sviluppo di ciascuna delle sue parti.

Come risultato del programma di sviluppo, costantemente, sul globo sono apparsi i mondi vegetale e animato, e finalmente l’essere umano.

Non possiamo rivelare la sensazione e la mente che regola l’universo.

La fine dello sviluppo è uno stato perfetto.

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Israele in un periodo di complicazioni post-traumatiche

Dr. Michael LaitmanDomanda: Si può dire che Israele ora è in un “periodo post-traumatico” dopo l’ultimo conflitto militare a Gaza. Collegato con questo, vorrei capire che sta succedendo con noi, e cosa aspettarsi dopo. Come possiamo ottenere qualche tipo di certezza, stabilità, e speranza per un futuro buono?

La guerra apparentemente si è conclusa e la nazione è tornata alla “vita normale”. Comunque, non si capisce affatto di che tipo di vita normale si può parlare. Dopo tutto, la minaccia non è scomparsa e la sensazione è abbastanza allarmante. Tutto ciò che rimane è quello di aspettare il prossimo ciclo di violenza e nuovi bombardamenti missilistici.

Risposta: Tornando alla vita normale è come tornare alla casa buona, confortevole e tranquilla di tua madre. Comunque, gli Israeliani stanno tornando alla loro vita normale che è impossibile chiamare normale, e durante l’ultimo conflitto, traumi ulteriori sono stati aggiunti a loro.

A me sembra che la situazione oggi è più stabile che durante l’operazione militare. Almeno, tutto allora era chiaro. Loro sparano; noi spariamo. Allora, stiamo tornando a una situazione più incerta.

Durante la guerra, la società Israeliana si è consolidata fortemente. I giornali si comportavano rispettosamente e non hanno sconvolto la gente con articoli sensazionali. Tutto era rilassato. L’agitazione si è calmata perché di fronte ad una minaccia comune, non abbiamo continuato con chiacchiere inutili. Tuttavia, al momento la situazione militare si è conclusa, subito tutto è tornato alla competizione precedente, alla lotta di tutti con i loro interessi personali, ai litigi politici.

Allora, la guerra è finita, ma la vita viene sentita come meno stabile che durante la guerra. Speriamo di stare tornando a una vita sicura e normale, ma questo non esiste. Tuttavia, se il popolo di Israele si riunirà per ottenere un qualche tipo di unità, poi succederà. Specificamente allora, raggiungeremo la stabilità e la sicurezza. Tante persone ricordano vivamente quella sensazione di unità che appare nei momenti di pericolo. Finché i missili sono caduti su di noi, abbiamo sentito di avere bisogno l’uno dell’altro. Abbiamo avuto un desiderio, una preoccupazione. Anche se avevamo paura, eravamo insieme, e qualche tipo di dolcezza si sentiva in questo. Comunque, al momento la minaccia è scomparsa, siamo tornati di nuovo alla separazione precedente e siamo pronti a “divorarci” l’un l’altro.

Ciò che dà speranza è che, per la prima volta, la gente è dispiaciuta di aver perso questa unità che si era ottenuta ed è tornata all’indifferenza precedente, è tornata a costruire la propria vita redditizia alle spese di qualcun altro.

Questa non è una situazione post-traumatica da ultima guerra. Piuttosto, questi sono traumi nuovi. Comunque, questa volta, la situazione finalmente ha cominciato a diventare chiara, e tante persone hanno capito che la solita situazione, quando ci siamo trovati senza una minaccia esterna, è inaccettabile.

La guerra ci ha fatto sentire che cosa vuol dire essere un popolo, consolidato, vivendo con la preoccupazione l’uno per l’altro e non in competizione. Resta inteso che nessuno vuole che la ragione di quest’unità sia la guerra, però almeno adesso abbiamo scoperto e sentito ciò che ci manca.

Il problema è solo in questo: che questa unità si è ottenuta solo sotto la pressione di una minaccia esterna. Baal HaSulam paragona il nostro popolo a un sacco di noci che non vogliono connettersi e toccarsi l’un l’altra con i propri gusci con tanto rumore, ma la busta ci tiene insieme. Almeno da questo, una sensazione di sostegno reciproco con il vicino, con i conoscenti, con ogni persona – ogni israeliano e cittadino di questa nazione – appare con noi.

Nel momento in cui il sacco si rompe, e tutte le noci si sparpagliano in direzioni diverse, e, ancora, non abbiamo alcun sentimento di appartenenza ad un popolo. Quindi, ripetutamente, abbiamo bisogno di nuove minacce esterne. Vediamo che il potere superiore non ci lascerà in pace. Vediamo questo secondo l’antisemitismo che è cresciuto tanto nel mondo.

Ricevo lettere con una identica domanda da conoscenti ebrei in Sud America, Texas, ed Europa: “Dove suggerisce che andiamo? Che cosa possiamo fare?” Sto parlando di ebrei del Sud America e l’Europa che erano nati in queste nazioni, in queste culture. Sono istruiti, hanno professioni buone, e adesso sono forzati a cercare dove nascondersi, ma non c’è un posto da nessuna parte. Stanno già pensando, “Forse, vi è un altro pianeta oltre il pianeta Terra?” Questo è quanto ritengono, che non ci sia posto per loro ovunque.

Spero che di fronte ad un antisemitismo come questo, saremo costretti a connetterci ed unirci, e poi sopravvivremo. Se ci leghiamo più fortemente, allora riusciremo in tutto, e vinceremo ogni lotta. Nessuno può fare nulla a noi. Basta che il popolo d’Israele si unisca, e nessuno potrà metterci più sotto pressione. La gestione superiore funziona come questo: che, se aneliamo per l’unità, poi la minaccia esterna e la pressione spariranno immediatamente.

Allora, tutto dipende solo dalla nostra bilancia e dalla connessione interiore, e tutti i problemi economici, sociali, politici e di scurezza dipendono solo dai rapporti fra le persone, se le persone di Israele vivono nella terra d’Israele come un popolo unito. In questo modo, incliniamo la scala di tutto il mondo verso il lato di merito o verso il lato di condanna.
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Dal Kab TV “Una Vita Nuova” 2.09.2014

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Dal libro, Il Segreto Essenziale degli Ebrei, di M. Brushtein:

La direzione dell’evoluzione

Ad un certo punto, il suddetto Accademico Vernadsky ha descritto quest’argomento in modo molto concreto:

L’evoluzione della specie transita all’evoluzione della biosfera. (1)

L’accademico V. Vernadsky ha dato a questa fase nuova dell’evoluzione un nome:

“Un nuovo grado della biosfera a cui ci avviciniamo senza neanche accorgercene si chiama noosfera.” (2)

Molto tempo è trascorso da allora. Le scienze continuano il loro sviluppo. Da allora, la questione dell’ evoluzione è avanzata veramente. È abbastanza facile da controllare. Per questo, basta trovare la più recente definizione ufficiale di evoluzione.

“Evoluzione deriva dal Latino “evolutio” – distribuzione …

In un senso ampio, il termine evoluzione denota il modo, la gente, conosce i processi sociali e naturali, le loro motivazioni interne, ordini e schemi evolutivi.

L’evoluzione delinea uno stato di un sistema che subisce alcune modifiche nel tempo rispetto al suo stato precedente; si delineano risultati del processo di adattamento.

In un senso più stretto della parola, evoluzione è un insieme di cambiamenti graduali e costanti (al contrario di rivoluzione.)” (3)

Per essere onesto con voi, avevo sempre difficoltà con questa definizione nonché con eventuali altre definizioni che ho trovato in ogni tipo di dizionario. Questa definizione dimostra solo una cosa: evoluzione è il risultato di alcuni cambiamenti o della nostra comprensione, di ciò che potrebbero essere questi cambiamenti.

Fa spazio per la disperazione! Per milioni di anni questo processo permanente continua a dispiegarsi, ma cosa sappiamo di esso? Solo che continua.

Certo, non è un compito facile per capire quando è iniziato. Tuttavia, possiamo almeno determinare dove va e condividere le nostre idee dalle sue possibili direzioni.

Anche un poeta è d’accordo con questo concetto.

“C’è una storia nella vita di tutti gli uomini,

Capendo la natura dei tempi defunti;

Il quale ha osservato, un uomo può profetizzare,

Con un obiettivo vicino, dell’occasione principale delle cose

Finora non venire alla vita, che nei loro semi

E inizio debole si trova nel-tesoro.

Tali cose diventano la schiusa e la covata del tempo

E, dalla forma necessaria di questo,

Il Re Ricardo potrebbe creare una congettura perfetta

Quel grande Northumberland, poi falso per lui,

Da quel seme potrebbe crescere una maggiore falsità;

Quali non dovrebbe trovare una terra nel quale radicare…” (4)

E poi, sono riuscito a trovare alcune informazioni su quest’argomento.

Cari scienziati! Per favore fate attenzione a quello che gli studiosi contemporanei avallano: l’evoluzione è rivolta all’ unità complessiva. Così, anche la scienza dimostra questa ipotesi.

“Indipendentemente dalla molteplicità delle forme di vita trovate sulla Terra, la vita di per sé è unità che è condizionata dall’evoluzione della Terra.” (5)

Nella stessa sorgente, gli scienziati confermano indirettamente la legittimità delle nozioni che sono descritte in questo libro. È già un buon segno.

“Conclusione importante: non vi è alcuna cosa come un metodo d’esplorazione del processo evolutivo ‘singolo’, ‘assoluto’, o ‘perfetto’. (6)

Dicendo questo, voglio finire questo capitolo con una nota positiva. Le cose non sono così confuse come sembrano. A volte, allo scopo di comprendere un’idea, basta mettere via il microscopio e guardare le cose con l’occhio nudo.

“Vai a chiedere ad un botanico quante fasi subisce la frutta dal tempo in cui diventa visibile fino a quando non è completamente matura. Non solo le fasi precedenti non dimostrano nessuna evidenza della sua fine dolce e di bell’aspetto, ma come a vessare, dimostrano l’opposto del risultato finale.”

Il più dolce frutto è alla sua fine, e il più amaro e più sgradevole è nelle sue fasi precedenti al suo sviluppo.” (7)

[1] VI Vernadsky, Scientific Thought as a Planetary Phenomenon (Il pensiero scientifico come fenomeno planetario)
[2] VI Vernadsky, “A Few Words About the Noosphere” (“Poche parole della Noosfera) http://vernadsky.lib.ru/e-texts/archive/noos.html
[3] Political Science: Reference Dictionary (Scienze Politiche: Dizionario di riferimento)
http://dic.academic.ru/dic.nsf/enc_philosophy/3739/%D0%AD%D0%92%D0%9E%D0%9B%D0%AE%D0%A6%D0%98%D0%AF
[4] W. Shakespeare, Henry IV (Seconda parte) http://www.theatre-library.ru/files/sh/shakespeare/shakespeare_51.html
[5] AV Yablokov, AG Yusuf. M, “Evolutionary theory (La teoria evolutiva): Proc. For biol. specials. universities,” Vyssh.shk., 2006, p.37.
[6] “AV Yablokov, AG Yusuf. M, “Evolutionary theory (La teoria evolutiva): Proc. For biol. specials. universities,” Vyssh.shk., 2006, p.92.
[7] Baal HaSulam. The Essence of Religion and Its Purpose (L’Essenza della religione ed il suo Scopo) http://www.kabbalah.info/rus/content/view/frame/31381
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Dr. Michael LaitmanDomanda: La Torà ci dice che il Creatore disse ad Abramo in quale terra sarebbe dovuto andare dopo aver lasciato Babilonia. Quindi, egli inizialmente sapeva dove stava andando?

Risposta: No. Non si tratta di coordinate su una mappa. Se non pensiamo a millenni di storia, noi non consideriamo nemmeno i chilometri della superficie terrestre. Il tempo e la distanza non hanno alcun controllo lì. Quando la sensazione interiore di una persona, chiamata “il suo Creatore,” gli dice cosa cercare, dove andare, non vuol dire che essa dovrebbe muoversi in un’altra posizione, in un nuovo luogo di residenza, ma al successivo stato spirituale, che si chiamerà “la terra di Israele.”

Domanda: Quella è la “terra” che ha trovato in se stesso?

Risposta: Certo. Perché il concetto di “terra” (Eretz) deriva dal “desiderio” (Ratzon). “Eretz Yisrael” significa il desiderio volto “dritto al Creatore” (Yashar-El). Quando tu arrivi al punto in cui tutti i tuoi desideri sono diretti al Creatore, allora si potrebbe dire che sei arrivato, sei entrato nella “terra di Israele,” anche se ti trovi in Canada, in Africa, negli Stati Uniti, o in qualunque altro luogo.

Dopo tutto, il nostro corpo non viene preso in considerazione. L’intera questione riguarda il desiderio di una persona.

Torniamo ad Abramo; ha lavorato con i suoi studenti in unione. Molti kabbalisti scrivono di questo, soprattutto Maimonide, il grande kabbalista vissuto tra l’11° e il 12° secolo. Abramo ha iniziato a lavorare con loro secondo il sistema “ama il prossimo tuo come te stesso”, e quindi ha cominciato a unire, assemblare, e “formare” una società completamente nuova da loro, in cui ognuno era connesso internamente a tutti gli altri.

Gli Stati, le nazioni, e i popoli sono anch’essi connessi, ma esternamente, il che significa che hanno sistemi sanitari di assistenza, la sicurezza sociale, le leggi, l’educazione, ecc… ma non stiamo parlando di esteriorità, ma dei sistemi interiori di connessione tra le persone. Questo approccio di Abraamo è diverso dal concetto di Nimrod, che offre alla gente la dispersione in modo da non interferire con l’altro e, allo stesso tempo, mantenere i contatti da lontano.

Sembrerebbe, infatti, lasciare che i diplomatici negozino, lasciate che i commercianti prendano carovane lungo la “via della seta” o “dai Vichinghi ai Greci,” lasciate che i marinai scoprano l’America, ecc… Ma qui stiamo parlando di un altro viaggio, della connessione interiore tra loro. Non stiamo parlando di corpi, ma di intenzioni, il punto centrale, superare gli ostacoli interiori. Una persona viaggia non in montagna, non attraverso il deserto del Sinai, ma attraverso il deserto dell’anima, perché sente che il suo atteggiamento verso gli altri è una terra desolata che lo asciuga, in cui non c’è nulla di cui essere soddisfatti.

Ecco perché il modo per avvicinarsi agli altri è attraverso il deserto. Quindi, una persona davvero si avvicina a loro; attraversa internamente il “deserto del Sinai”, arriva alla “terra di Israele.” E qui trova il suo desiderio “dove scorre latte e miele”, che emana, “irradia” tutte le cose buone.

In sostanza, questo è un “paradiso.” In passato c’era un deserto, o anche “l’inferno”, e ora il “Giardino dell’Eden”. La riluttanza ad entrare in contatto con gli altri, l’odio verso il prossimo, tutto questo si trasforma in bontà.
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Da Kab.TV  “Babilonia ieri e Oggi” 27.08.2014

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Dal libro: Il Segreto Essenziale degli Ebrei, M. Brushtein.

“I Principi Fondamentali della Teoria Integrale”

La connessione dà il senso della vita.

La Natura è un organismo comune.

L’organismo della natura attraversa in modo sequenziale i livelli di sviluppo inanimato, vegetativo, animato ed umano.

L’essere umano comprende i livelli inanimato, vegetativo ed animato.

L’egoismo limita l’essere umano, questa è la ragione per cui egli non può valutare gli andamenti dello sviluppo.
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Abramo e Nimrod: Un dibattito che continua ancora oggi

Dr. Michael LaitmanCommento: Parliamone da lontano, ma in realtà di una storia molto vicina , la storia di Babilonia e la storia di Abramo. Questo è avvenuto circa 3.800 anni fa.

Risposta: Fondamentalmente per quanto mi riguarda, c’è un’altra percezione della storia. Secondo me è viva ancora oggi, comprese la Grecia e Roma. Tutto è vivo ancora oggi, perchè senza questo, è impossibile. Tutto esiste insieme a noi, contemporaneamente.

E quindi, circa 3.800 anni fa, l’antica civiltà di Babilonia esisteva già, ed era simile alla nostra civiltà. L’intero processo è iniziato da qui e ha dato una spinta allo sviluppo della civiltà moderna.

Un interessante rottura è accaduta in quei tempi. Si potrebbe dire che c’è stata una rivoluzione interna dell’umanità che è stata concentrata interamente in una zona. Fino ad allora esisteva un certo tipo di unione spirituale, una famiglia che non era particolarmente connessa, ma non ancora litigiosa. Ma all’improvviso tutto è cambiato.

Il fatto è che l’essere umano ha l’ego. Questo ci rende diversi dagli animali. Fino a quando l’ego era obbediente alla persona, abbiamo potuto tranquillamente organizzare le nostre vite e progettare una sorta di ordine patriarcale. Ma quando questo ego improvvisamente si è rotto ed ha cominciato a impazzire dentro di noi, ci siamo staccati dal mondo animale e abbiamo cominciato a diventare veri esseri umani. Questo ha creato la base per la rottura di oggi, quindi è il livello dell’ego che domina il mondo di oggi.

Le civiltà precedenti alla Babilonia erano molto più primitive e non egoistiche. Naturalmente, anche tra loro c’era una gerarchia, governanti e guerre, ma non c’era nessun concetto come “l’ego che ci spinge in avanti.” In altre parole, gli esseri umani non erano consapevoli che l’ego li gestiva, separandoli, per portarli all’odio reciproco, alla richiesta di una “ascesa al cielo”, e all’aspirazione di usare e calpestare tutti. Questa chiara percezione dell’esistenza di un mondo egoista non esisteva allora.

E allora un’altra figura è comparsa, quella che ha fondato il popolo ebraico, Abramo. È interessante notare che Abramo proveniva da una famiglia molto rispettata. In quei tempi, uno dei pilastri centrali della società era la continuità delle generazioni, perché tutto era tramandato, tra cui, fino a poco tempo, anche il trasferimento di vari mestieri e competenze.

Terah, il padre di Abramo, era un leader spirituale distinto nel popolo. Era così venerato che le avevano creato statue di idoli nella sua famiglia. E’ possibile comprendere questo semplicemente così come lo si sente: Avevano fatto statue di idoli e i relativi accessori. Ma si può dire che essi avevano “creato” idee e concetti; il che significa che parlavano di divinità e lo spiegavano alle persone in base alla loro comprensione.

Quindi direi anche più di questo, erano i fondatori della spiritualità di Babilonia. Non era Nimrod, ma in particolare la famiglia di Abramo. Questa era una chiara separazione dei poteri: da un lato, c’era il potere dello Stato, “la polizia”, il militare, che è stato rappresentato da Nimrod, e d’altra parte, il potere spirituale, rappresentato da Terah e Abramo che venivano dopo di lui. Ognuno di loro aveva una forte personalità.

E improvvisamente in un momento particolare, da un particolare punto della sua indagine, Abramo ha osservato con quale rapidità e crudeltà il proprio ego e quello degli altri si era sviluppato. Mentre cercava la forza globale generale che gestisce tutto, Abramo ha scoperto il sistema integrale che gestisce la creazione. La sua domanda essenziale era che tra tutte le cose del mondo, ci deve essere qualcosa in comune che provvede basicamente al principio di unità e porta il mondo verso un particolare obiettivo. Dopo tutto, vediamo come tutto si trasforma, e anche se si riavvolge, allo stesso tempo, continua ad avanzare, come il cerchio di una ruota.

E così da fatti e ricerche, Abramo è riuscito, attraverso sua la forza di volontà, a penetrare questo sistema per mezzo del filtro, dello schermo (Masach). Il filtro è molto semplice; si trova tra di noi. E’ chiaro che l’ingresso nel mondo a venire, la prossima dimensione, si trova in un luogo dove è possibile trovare un ponte tangibile tra le persone, dove il confronto tra di loro scompare e il manifesto adattamento è stato creato, il che significa una tale connessione entro la quale sciogliersi uno nell’altro. In questo momento scoprono una porta di entrata tra di loro, l’accesso nella dimensione successiva; e voi potete entrare in essa.

Non c’è nulla di nuovo qui. Nel nostro mondo ci sono tre componenti: inanimato, vegetale e animato. Per quanto riguarda la persona, se lui è pronto ad annullare il suo ego nei confronti degli altri, superare l’ego e annullarlo insieme ad un’altra persona, allora lui acquista una nuova caratteristica che diventa un entrata nella dimensione successiva.

Domanda: Come ha fatto Abramo a scoprire, dalla sua indagine, che il problema principale si trova tra di noi?

Risposta: Egli vide che l’intero sistema della creazione è integrale e buono e in questo tutte le sue parti si sostengono a vicenda. Sono reciprocamente connesse e unite.

E qui una sola brutta e dannosa “sfumatura” era stata creata, che era la persona con il suo narcisismo. Infatti, egli è una bestia, ma ha un ego. E questo ego lo spinge verso uno sviluppo che non è affatto giusto, dal momento che è contro gli altri, in opposizione a tutto, e in opposizione al inanimato, vegetale e animato. Ciò significa che non è in armonia con loro, in omeostasi. Invece lui va fuori dai suoi confini, strappando e dominando tutto.

Per che cosa? Non è importante. Qual è l’obiettivo? Non vi è alcun obiettivo. E’ solo per soddisfare l’ego che lo sta bruciando dentro.

Abramo capì il sistema globale della natura e l’intento della persona che è assolutamente contrario. Così è diventato chiaro che il problema è all’interno della persona, per cui è necessario portarlo all’armonia, per essere simile alla natura. Come fare questo? Lui ha bisogno di essere orientato verso le giuste relazioni con la natura inanimata, vegetale, e animale, e per di più con gli altri esseri umani, all’interno della società.

Quindi, guardando la natura, Abramo vide un ideale; mentre guardando la persona, lui ha visto il suo opposto. In effetti il suo compito è stato quello di integrare questi due sistemi, e ha capito che tutto il problema sta nella realizzazione del principio, “E tu amerai il prossimo tuo come te stesso.”

La civiltà di Babilonia ha affrontato il processo di globalizzazione, come nel nostro mondo di oggi, e si è rinchiusa crollando su se stessa. Dopo tutto, questa è stata una piccola civiltà, circa tre milioni di persone che vivevano in uno spazio limitato tra i fiumi Tigri ed Eufrate in Mesopotamia.

Casualmente, loro si sono sviluppati fortemente. Da lì sono arrivate l’astrologia ed l’esoterismo, e nacque quello che oggi è chiamata l’era moderna, la nuova era, quindi si sono sviluppati i negozi, i servizi igienici e i sistemi di approvvigionamento idrico. Molti degli abitanti del mondo moderno potrebbero essere invidiosi dei Babilonesi. Tutto era molto ben organizzato, bello e pulito in mezzo a loro. Semplicemente non possiamo nemmeno immaginare come vivevano.

Ma improvvisamente tutto è esploso dall’interno. In meno di 20-30 anni, l’egoismo è scoppiato davanti agli occhi di Abramo, ed i Babilonesi cominciarono ad odiarsi l’un l’altro. Questo è diventato un tipo di globalizzazione in miniatura in cui gli abitanti di Babilonia, che erano strettamente collegati, non potevano più vivere insieme. In grande scala, la stessa cosa sta accadendo anche oggi. Dobbiamo vivere insieme, e d’altra parte, questo è impossibile.

E così l’ego che è scoppiato ha costretto i Babilonesi a costruire una torre fino al cielo. Questa era una naturale, istintiva, espressione diretta dell’io, e la continuazione della sua attività.

E’ stata creata quindi una nuova religione: “Dobbiamo adorare il nostro ego, elevarci al di sopra dei cieli, dobbiamo aprire tutto, raggiungere il benessere generale, e forse anche l’uguaglianza e la fratellanza. Tutto questo è in nostro potere di farlo, “Questo è molto simile al richiamo dell’era moderna: il comunismo, il nazismo, il liberalismo, e il consumismo, a qualunque costo. Erano rappresentate lì tutte insieme.

Dal momento che il processo fu così rapido, produsse una forte agitazione all’interno della società. Si sono create delle grandi fazioni: per Nimrod, contro Nimrod, ecc. Ma Nimrod era un leader molto forte, e Terah, il padre di Abramo, lo serviva, per così dire, era la sua mano destra, come leader spirituale del popolo.

E Abramo, come figlio e studente, doveva andare a seguire lo stesso percorso. Nella storia dell’umanità, la continuità è sempre stata auspicabile, e soprattutto in quei tempi.

Ma qui è successo qualcosa di interessante. Dalla sua indagine, Abraham ha scoperto un quadro completamente diverso e gli divenne chiaro che l’ego è stato dato a noi per manovrarci, ma in modo che noi manovriamo lui, e con il suo aiuto, elevarci al di sopra di esso e ascendere veramente al cielo. Questo non è uno di quei cieli a cui la Torre di Babele ci avrebbe elevato, ma piuttosto un cielo al di sopra del quale noi stessi ci innalziamo, contro di esso, contro il nostro ego che continua a crescere. In altre parole, si trattava di un sistema completamente diverso!

Domanda: Quindi Nimrod, che ha capito che l’ego separa il popolo, ha proposto la separazione, disperdendolo sulla faccia della terra, mentre l’intenzione di Abramo era l’opposto, la connessione e il lavoro con questo ego?

Risposta: Ci sono stati un certo numero di correnti qui. La prima corrente era simile alle inclinazioni moderni: “Nonostante l’ego noi ci batteremo contro la nostra natura. Con l’aiuto della scienza, della cultura e l’istruzione, noi riusciremo ad appiattirla. Non le sarà possibile al ‘cane’ che si trova dentro ognuno di noi di uscire. “

Un altro flusso proclamava il contrario: “Strappate tutti gli altri a pezzi e dominare. In questo modo noi avanzeremo. Tutta la vita è una lotta, egoista e competitiva, ed i forti sopravvivono, come in natura. “In ogni caso, sembra che questo è ciò che sta accadendo in natura.

Domanda: Questa è stata l’intenzione di Nimrod?

Risposta: No. Nimrod pensava che il vero sviluppo della civiltà potrebbe essere raggiunto attraverso l’equilibrio. Ma questo non è stato nell’equilibrio con la natura, ma con l’ego. “Siamo vicini ma non andiamo d’accordo tra di noi come vicini di casa. Qualcuno getta l’immondizia nel posto sbagliato, sbatte la porta, e fa rumore che disturba coloro che dormono, e così via. Quindi ci separeremo e ci incontreremo di volta in volta, e improvvisamente tutto funzionerà tra di noi. Possiamo stare insieme, bere una birra, e ricordarci la nostra vecchia casa comune dove abbiamo fatto a turno per la doccia e il bagno. “

E quindi Nimrod ha pensato che dovevamo separarci. Se siamo separati e ad ognuno le viene dato un piccolo appartamento, abbiamo risolto questo problema. Basta allontanarsi gli uni dagli altri e tutto andrà bene.

Questa decisione è diretta verso la realizzazione e la gestione del processo. Ciò significa, in linea di principio, mantenere il controllo, e in questo modo, risolvere il problema del grande ego e dei conflitti sociali.

Nimrod ha capito che l’ego è un male, ma in accordo a questo, aveva bisogno solo di essere relazionato col fatto che le persone rimangono a livello popolare e allora tutti avrebbero vissuto bene e correttamente insieme.

“Quindi dovremo costruire una piramide che simboleggi sia la connessione tra noi che la separazione, la dispersione.”

Questo non era certo un idea sciocca, questa era una filosofia: “Io non riconosco alcun dio. La globalizzazione e l’integrazione sono derivanti dalla natura, e noi fluiremo in essa senza rinunciare all’ego. Sì, possiamo sviluppare questa civiltà con calma e bene, insieme al nostro crescente ego.”

In sostanza, questo è ciò che anche il capitalismo oggi proclama: Ognuno nella sua casa, nel suo angolo, nella sua area particolare. Questo è mio; questo è tuo. Ognuno ha la sua eredità. Ed esiste anche un governo comune, una struttura nazionale, e così via.

Questo significa che Nimrod rappresenta ogni governo moderno e la percezione moderna in generale. Si può dire, in parte, che il pensiero di Nimrod è stato realizzato: le persone sono state disperse su tutta la terra e cominciarono, come ci viene detto, a parlare in lingue diverse, ed hanno continuato a vivere secondo le leggi dell’ego.

La posizione di Nimrod è molto comprensibile e razionale. Lui ha risolto logicamente il problema che si era creato. E Abramo uscì con un pensiero rivoluzionario assolutamente diverso che è derivato dal raggiungere la caratteristica interiore della natura.

Oggi abbiamo di nuovo incontrato lo stesso problema, ma non c’è nessun posto dove scappare. L’ego è cresciuto e siamo quindi bloccati, legati, gli uni agli altri, ed è impossibile separarci. Se ci fossero stati diversi pianeti vicini supplementari e un “ponte” per raggiungerli, avremo fatto di nuovo lo stesso tentativo. Ma noi abbiamo un solo pianeta Terra e ora non abbiamo altra scelta, dobbiamo risolvere il problema attraverso il metodo di Abramo.

Oggi, le forze della separazione e del disimpegno sono in crescita. Inoltre, le famiglie divorziano, molti bambini vivono separati dai loro genitori, ecc. Ognuno è alla ricerca di qualche angolo per se stesso e per essere distaccato da tutti i presenti.

E ciò che è interessante è che ci sono così tanti posti nel mondo! Nei miei voli sopra il nostro pianeta vedo chiaramente che l’umanità occupa solo poche percentuali di tutte le zone del pianeta. Ma la gente non può vivere lontano gli uni dagli altri. Essi semplicemente non possono. Questo significa che abbiamo raggiunto una situazione in cui l’idea non è più quella di trovare una zona da colonizzare, né di distanziarci fisicamente. Oggi siamo legati molto strettamente.

Quindi Abramo inizia dimostrare la sua teoria. Chiaramente, sembrava illogica e innaturale. In realtà, è stato impossibile dimostrarla.

Ma vi è una logica superiore in essa. Dopo tutto, Nimrod, in linea di principio, non offriva una soluzione assoluta e definitiva al problema. Egli diceva: “Noi, con l’ego che sta crescendo naturalmente dentro di noi, dobbiamo solo disperderci un po ‘.”

E Abramo disse: “Questo non ci aiuterà, perché l’ego è in crescita con un obiettivo assolutamente diverso, in modo che saremo in grado di salirci al di sopra di esso! Non dobbiamo disperderci in tutte le direzioni; piuttosto, passeremo sopra l’ego per usarlo specificamente per collegarci l’uno con l’altro, cosicché l’ego sarà utilizzato da noi come un ‘aiuto contro,’ il che significa che ci obbligherà a salirci sopra di esso. “

E’ difficile capire questo e essere d’accordo. Ma se farete questo, di fatto, sarete collegati con tutta la natura globale. Si tratta di una conclusione chiara e logica: Si diventa parte integrante della natura, perché si è collegati con tutta l’umanità e diventerete come la natura inanimata, vegetale, e animale. Solo che a differenza di questa, avrete raggiunto questo stato integrale generale attraverso il proprio potere.

Quindi comincerete a sentire la natura generale, la sua legge generale, e il potere generale che si chiama il Creatore. E andrete verso il successivo livello di sviluppo al di sopra dell’ego. Ora sentirete il mondo, non attraverso i vostri occhi fisici, non attraverso le vie animalesche, i sensi corporei, ma inizierete a sentirlo per mezzo di una nuova logica, per mezzo di nuovi desideri, che non sono bestiali, non con un volto egoistico, ma da un livello veramente umano.

In conclusione, tutte le civiltà moderne sono emerse da Babilonia. Babilonia è la base di tutte le nostre civiltà, e, inoltre, di tutto il nostro sviluppo spirituale.
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Da Kab.TV, “Babilonia Ieri e Oggi” 18.08.2014

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Workshop
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Zohar per tutti, Introduzione, articolo “Due punti” – 122
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Scritti di Baal HaSulam, Articolo “La Pace”, Titolo “Prova del suo lavoro attraverso l’ esperienza”
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Il Segreto Essenziale degli Ebrei, Parte 41

Dal libro: Il Segreto Essenziale degli Ebrei, M. Brushtein,

Perché quattro?

E’ molto probabile che l’unificazione non sia soltanto un’azione ma qualcosa di più.
Per spiegarlo meglio, consideriamo un concetto come gli “stati di aggregazione”. Qualcosa che è proprio vicino a noi! La stessa precisa sostanza può variare nella sua manifestazione al di là di ogni riconoscimento. Dietro alla formula H2O potrebbe esserci nascosta della normale acqua, un pezzo di ghiaccio, delle nuvole, e anche delle fiamme.

Lo stato di aggregazione della materia è lo stato della stessa sostanza a diversi livelli di temperatura e pressione. Tradizionalmente, gli stati di aggregazione sono considerati gassoso, liquido e solido.
“Quando la temperatura aumenta, il gas viene ionizzato. Il che viene talvolta chiamato il quarto stato di aggregazione.” (Dizionario Accademico)

Il che suggerisce un’interessante conclusione. Le cose, che in apparenza sono assolutamente diverse, alla fine possono rivelarsi come la stessa cosa. Questo argomento è molto intrigante, e magari ci ritorneremo. E adesso parliamo di una strana coincidenza.

Il fatto che i quattro stati di aggregazione coincidano quantitativamente con gli altri quattro livelli della natura: inanimato, vegetativo, animato ed umano.

Perché prestiamo attenzione a questa somiglianza? Perché si è deciso di comparare questi quattro stati e non gli altri? Perché entrambi questi gruppi sono proprio classificati sulla scala dell’universo e si tratta di una cosa seria.

C’è una chiara somiglianza tra i quattro.

Ogni singolo elemento in essi si presenta in una rigida sequenza, uno dopo l’altro. Per esempio, quando il vapore è raffreddato, prima diventa acqua e poi ghiaccio. Questo ordine non cambia.

Nel secondo gruppo, il principio della sequenza si presenta nel modo seguente.

Prima è apparsa la natura inanimata, poi la vegetativa, e solo dopo di essa, è apparsa la natura animata seguita dall’umana.

In aggiunta alle somiglianze, c’è una fondamentale differenza tra i quattro. Nei primi quattro, i processi di transizione sono reversibili. Per esempio, l’acqua può diventare ghiaccio, ed il ghiaccio può di nuovo ritornare acqua.

Nel secondo gruppo (almeno nella sua parte “viva”) questo non viene rilevato. Un coniglio non può diventare un cavolo, ed un essere umano non può diventare un coniglio, sebbene un coniglio sia apparso dopo il cavolo, e l’essere umano dopo il coniglio.

A proposito, questo processo si chiama evoluzione.

“L’evoluzione è un processo irreversibile di sviluppo nella storia della natura vivente che è accompagnato in una certa misura anche da cambiamenti della struttura genetica della popolazione, dalla formazioni di fattori di adattamento, dalla formazione ed estinzione di specie, dalla trasformazione degli ecosistemi, dei maggiori ecosistemi e della biosfera nel suo insieme.” (Dizionario Accademico)

Un’infinità di domande si presentano rispetto all’evoluzione. Per esempio, se continua, allora non è finita?Se non è finita, ci dobbiamo aspettare qualcosa di nuovo? Forse i quattro livelli della natura: inanimato, vegetativo, animato ed umano, alla lunga diventeranno una cosa sola, nel senso che diventeranno ciò che lo studioso Vladimir Vernadsky ha chiamato la noosfera?
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Un Gruppo di Dieci è pari ad un’intera unità spirituale

Dr. Michael LaitmanDomanda: Nel prossimo Congresso di San Pietroburgo dovremo fare del lavoro in gruppi di dieci. Il gruppo di dieci dovrebbe stare assieme tutto il tempo anche durante i pasti, durante i meeting, i workshop e le lezioni?

Risposta: Non vedo motivo per andare in giro in gruppi di dieci dandosi la mano.
Un gruppo di dieci è considerata un unità spirituale. In ebraico si dice Minyan. C’è una condizione per cui non si dovrebbe pregare se non in gruppi di dieci. Questo significa che non puoi chiamare il Creatore se non sei in un gruppo di dieci. Quindi, i gruppi di dieci sono essenziali in tutti i nostri eventi.

Durante gli incontri degli amici tutti sono presenti: gli uomini nei circoli interni e le donne in quelli esterni. Dobbiamo sempre enfatizzare che siamo assieme con tutta l’umanità, con l’intero gruppo mondiale.

I gruppi di dieci non devono mostrare un loro proprio eccessivo individualismo. Il loro ruolo principale è di coltivare l’intenzione. Ci siamo riuniti quì per poterci unire tutti assieme, in modo tale che unità identiche alle nostre si connettano in un’unica grande unità che è uguale al Creatore.

Un gruppo di dieci è quanto ti innalza al prossimo livello; E’ una derivata. Quelli che hanno studiato analisi matematica sanno che l’abbassarsi della derivata significa rottura e morte. Se un gruppo di dieci si rompe, non puoi più innalzarti al prossimo livello.

Quindi, dovremmo fare tutto quello che possiamo affinchè i gruppi di dieci rimangano intatti anche mentre siamo coinvolti in diversi compiti in cucina o in qualsiasi altro servizio. Questa è una cosa importante
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Dalla Preparazione in Webinar per il congresso, 9.09.2014

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