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Lezione quotidiana di Kabbalah – 05.09.2014

Scritti di Baal HaSulam, Shamati, Articolo 138 “Il caso del timore e della paura che prendono a volte l’uomo”
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Scritti di Rabash, Dargot HaSulam, Articolo 31
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Workshop
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Zohar per tutti, Introduzione
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Scritti di Baal HaSulam, TES, Volume 3, parte 9
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Scritti di Baal HaSulam, Articolo “L’Essenza della Religione ed il suo Scopo
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Scritti di Baal HaSulam, Igrot, Lettera 26
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Per prima cosa la Volontà

Dr. Michael LaitmanDomanda: In uno dei nostri incontri sei o sette anni fa, hai detto che se avessimo continuato a studiare la saggezza della Kabbalah e accelerato i nostri sforzi, questo fatto ci avrebbe portati alla fine ad incontrare il Creatore, alla fine della correzione. E’ cambiato qualcosa da allora?

Risposta: Durante questo periodo, abbiamo attraversato innumerevoli cambiamenti che non si potevano nemmeno immaginare. Non lo vedi come sta cambiando il mondo? Cinque anni fa, abbiamo detto, “Guardate cosa succederà tra un anno”. Infatti, non è stato in un anno ma in cinque anni, ma è successo. Se fosse stato prima, sarebbe stato meglio, naturalmente, ma il mondo non può fare niente.

Il punto non è il mondo, ma noi. Noi siamo i soli a poter accelerare il nostro sviluppo. Il mondo è soltanto materia, e non c’è niente in esso. Le persone cresceranno e cambieranno in base a come le “sfameremo”, ma noi attraversiamo tutti i cambiamenti sapendo quello che facciamo.

Qui, la preoccupazione e la percezione e il riconoscimento che abbiamo dentro di noi di ciò che ci sta succedendo sono essenziali, ma ci vuole tempo perché stiamo sprecando le nostre risorse in azioni che sono totalmente inutili ed inefficaci.

Se chiariremo correttamente quello che sta succedendo tra di noi solo nella percezione del nostro avvicinarci o allontanarci, nella nostra giusta inclinazione diretta a creare le basi spirituali per la percezione del Creatore e per unirci a Lui, inizieremo ad avanzare più velocemente. Dobbiamo provare a cercare l’ascolto interiore e la vista interiore, i sensi interiori. Tuttavia, questi sensi non si trovano in ognuno di noi, ma tra di noi, poiché non sono sensi corporali ma sono, di fatto, dei sensi integrali che si manifestano nella connessione tra di noi.

Se non c’è una connessione di questo genere, significa che non ci sono questi sensi, ma, nel momento in cui ci sarà una connessione, dei nuovi corpi spirituali inizieranno ad apparire tra di noi proprio come la materia ha iniziato a svilupparsi in passato. I nostri sensi corporali, spirituali piano piano si sono sviluppati in questi corpi spirituali in modo che l’entità generale chiamata “l’anima” potesse manifestarsi.

Questo è ciò che dobbiamo sviluppare, e ci stiamo avvicinando a questa cosa almeno nella nostra presa di coscienza e nelle nostre sensazioni. Precedentemente, non riuscivo a trasmettere alcuna sensazione e alcun pensiero in parole, ma adesso posso perché voi state già facendo esperienza degli stati relativi. Lo riuscite già a comprendere e a vivere.

Ora, possiamo meglio comprenderci tra di noi e giustificarci indipendentemente dallo stato in cui si trova l’altro, poiché noi stessi abbiamo attraversato gli stessi stati: discesa, distacco, debolezza, umiltà e così via.

A meno che non riusciamo a giustificare ogni stato che l’altro attraversa, non saremo pronti per la connessione con il Creatore poiché, nel complesso, è il Creatore che mette insieme tutti questi stati dentro di noi, e noi dobbiamo giustificare tutte le Sue azioni e, dunque, anche tutte le nostre azioni. Non è una cosa facile.

Io ho visto come il mio maestro, il Rabash, ha attraversato questi stati. Sembrava un santo! Invece, in sostanza, a me sembrava tutt’altra cosa, ed io non riuscivo a fare niente contro questa mia sensazione, fino a quando non ho capito che era il Creatore che stava facendo tutto questo a lui per me, non succedeva nemmeno a lui ma nella mia consapevolezza poiché il mondo intero è dentro di me.

Tuttavia, siamo già arrivati vicini a comprendere, a riconoscere, e a giustificare questi stati. Siamo pronti per questi stati, e poi possiamo viverli e accettarli. Questa è una cosa molto importante.
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Da una Conversazione durante un Pasto al Congresso di Toronto del 08.04.2014

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Il Segreto Essenziale degli Ebrei, Parte 27

Dal libro “Il Segreto Essenziale degli Ebrei,” M. Brushtein

Molto prima del Big – Bang

I Kabbalisti riferiscono che il conteggio di tutto in generale, è iniziato con un’ “idea” o, in altre parole, con l’avvento del “programma”. Da quel momento, possiamo parlare dell’ inizio. Questo punto è chiamato: punto zero.
L’autore di “questo piano” è talvolta chiamato il “Creatore“, e qualche volta la “Natura”.

Nella Kabbalah questo significato è intercambiabile, anche nella gematria – valori numerici di queste parole nella “lingua madre” della kabbalah (ebraica) sono identici.

Qualche parola su “l’idea della creazione”.

Il desiderio di ricevere, con tutte le sue variazioni, è stato concluso nel Pensiero della Creazione dal’ inizio.

Si dice anche che il “desiderio di ricevere” sia stato creato per ricevere piacere dal Creatore (Natura). Per inciso, la parola “Kabbalah” in ebraico significa “ricevere”. A tal modo, la “Kabbalah” è la scienza del ricevere il piacere.
Qualsiasi piano alla fine prevede una realizzazione, soprattutto se è il piano di “tutto ciò che c’è”.

E infatti, è iniziato un processo, per il quale è apparso tutto, ciò che tutti conosciamo, e ciò che non sappiamo. In una parola – tutto.

Più in basso in un modo semplificato e schematico si mostra questo processo grandioso e senza scampo. Per illustrare i fenomeni che lo accompagnano, abbiamo deciso di prendere l’aiuto di personalità famose.

Fase №0

Lo scopo. L’essenza dell’idea – di creare una Creazione (Desiderio), è in grado di ricevere piacere dal Creatore senza fine.

Solo quel piacere naturalmente, che non conosce sazietà.

Bacon

Fase №1

La creazione comincia a ricevere il piacere e diventa consapevole di essere come un recipiente che riceve, e il Creatore come colui che dona, e per questo smette di ricevere.

L’eterno godimento equivale ad un’eterna mancanza.

Shakespeare

Fase №2

La creazione sta provando a conferire piacere al Creatore, ma non è in grado di farlo.

Piacere – tutto il senso che l’anima preferisce vivere meglio se non lo prova.

Stendhal

Fase №3

La creazione è tornata al suo ruolo – ricevere.
Varietà – la madre del godimento.

Disraeli

Fase №4

La creazione sta cercando di ottenere piacere, ma non per se stessa, ma per amore del Creatore …

L’arte di esaltare il piacere sta nella capacità di essere in mezzo ad esso.

Jean-Jacques Rousseau
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