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Comprendere il metodo integrale

Per comprendere che ci troviamo in un sistema integrato, chiuso, una gigante sfera che ci sviluppa costantemente, abbiamo semplicemente bisogno di studiare le sue leggi e fare del nostro meglio per agire di conseguenza. Naturalmente, dopo, ci sentiremo meglio.

Adesso stiamo preparando una presentazione per le Nazioni Unite sul programma di educazione per gli adulti.

Stiamo sviluppando un programma di formazione per i disoccupati da consegnare al governo spagnolo. In Spagna il tasso di disoccupazione tra le persone di età inferiore ai 40 anni è salito al 60%. Questo è un problema molto grave per il paese perché queste persone stanno gradualmente perdendo ogni speranza e non possono costruirsi una famiglia. Sono in una situazione terribile: le persone che si sono laureate nelle università europee ora non trovano niente da fare. La cosa più importante è renderli parte del normale sviluppo di crescita e miglioramento.

Noi crediamo che invece di sussidi di disoccupazione, queste persone dovrebbero ricevere borse di studio. Attraverso lo studio, una persona diventa un membro utile della società perché lui o lei dà alla società una parte integrante che bilancia la nazione e la società con la natura.

Di conseguenza, vengono rilasciate grandi forze: gentilezza e buona volontà, invece che odio, un atteggiamento attento nei confronti della società in cui si vive, invece di movimenti di protesta, ecc., tutti gli spigoli vivi e tutti i problemi scompaiono a poco a poco. Ora stiamo preparando questo programma.

Siamo di fronte a gravi problemi, perché siamo ancora egoisti. Anche se ci rendiamo conto che siamo in grado di trascendere ad una società globale e integrale e vediamo che è necessario, siamo ancora molto lontani da tutto ciò.

Pertanto, l’educazione integrale è stata progettata per prepararci gradualmente e dolcemente a questo, non attraverso i colpi e la sofferenza provocate dalla crisi, ma dal riconoscimento, ammorbidendoci dalla comprensione, dall’avvicinarsi, questo razionalmente ci aiuta fino alla fase successiva . La missione del nostro istituto è questa.

Ci sono altre persone nel mondo che lavorano nella stessa direzione. Allo stesso tempo sono molto poche, ma siamo in contatto con loro.

A proposito, quando il sistema integrale è gradualmente accettato accade qualcosa di interessante: vengono rilasciate molte risorse. La gente comincia a trattare ciò che abbiamo corretto, e all’improvviso c’è un equilibrio: tutto è abbastanza per tutti e tutti sono felici. Questo è ciò di cui una persona ha veramente bisogno. Pertanto, dobbiamo vedere come la natura ci sta spingendo verso questo stato.
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(Da una conferenza all’ Universita di Šiauliai in Lituania, 22.03.12)

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Ascendere fino alla cima della piramide

Domanda: Come dovrei sentire il mio gruppo come risultato del workshop?

Risposta: Il gruppo è “uno” perché solo un’anima è stata creata. E maggiormente rivelo la struttura della singola anima, maggiormente rivelo il gruppo.

Un gruppo non è un concetto materiale, non sono dieci corpi seduti in un cerchio. Il gruppo è quello che abbiamo costruito sopra il nostro egoismo attraverso la connessione tra di noi, sottraendo all’ego e aumentando l’importanza della connessione, il Creatore, la Luce. Più avanti, separatamente, noi prenderemo questi due punti opposti, elevando l’importanza della dazione, dell’amore, e della connessione, così cominceremo a sentire di essere uno.

Ognuno sente non sé stesso ma solo quest’uno collettivo, fuori dal corpo, i suoi pensieri e desideri. Noi tutti sentiamo questo desiderio e un pensiero “come un uomo con un solo cuore”. Questo viene chiamato gruppo.

Se ognuno agisce come durante il workshop, noi costruiremo un denominatore comune nel nostro gruppo, che comincerà a prendere tutte le altre “unità” nella sala, formata da ogni cerchio o approcciando quest’ultimo. E allora io comincerò a sentire attraverso questo sensore tutte le anime dell’esistenza legittima nel mondo spirituale. Questo diventa il mio vaso con il quale io lavoro nel mondo spirituale.
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(Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 17.05.2012, “Conversazione dopo i Congressi)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 25.05.2012

Preparazione alla Lezione
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Lezione speciale per gli studenti americani: Scritti di Rabash, Articolo 17 “Riguardo l’ importanza degli Amici”
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Il Libro dello Zohar, Bereshit (Genesi), Pagina 105, Articolo “Brulichino le Acque”, Punto 405, Lezione 103
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Scritti di Rabash, Igrot, Lettera 52
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Preparazione alla Lezione – 2
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Scritti di Rabash, Articolo 21
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TES, Parte 1, Capitolo 1
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Preparazione alla Lezione – 3
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Domande riguardo al Workshop
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Il Libro dello Zohar, Introduzione, Pagina 1 “Nella Notte della Sposa”, Punto 15
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Domande Generali
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Scritti di Baal HaSulam, Shamati, Articolo 161 “La Materia del Dono della Torà
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Conversazione riguardo il Nuovo Edificio
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Cercando dove scappare via

Nelle Notizie (da CBS News): “Il famoso fisico Stephen Hawking era troppo malato per partecipare ad una conferenza in onore del suo settantesimo compleanno alla domenica, ma in un messaggio registrato girato ai partecipanti ha ripetuto la sua chiamata per gli esseri umani a colonizzare altri mondi…

“Nel suo discorso registrato, Hawking supplicò per i viaggi interplanetari, sostenendo che gli esseri umani di fronte un futuro triste, dovranno espandersi fuori dalla loro casa terrestre. “Non credo che possiamo sopravvivere un altro migliaio di anni senza scappare oltre il nostro fragile pianeta, “ha detto.”

Il mio commento: Questa dichiarazione indica che la nostra scienza è un prodotto del nostro egoismo; non siamo consapevoli del fatto che stiamo uccidendo noi stessi; noi non stiamo parlando dell’ambiente naturale affatto, come se questo non fosse il nostro problema; il rapporto dell’uomo rispetto al mondo è: ” distruggiamolo e andiamo a cercare dove possiamo continuare”.

Il significato dell’esistenza è nella possibilità di esistere irragionevolmente. Dov’è lo spazio? Guardiamo a ciò che è accaduto in America dopo la colonizzazione. E’ questo il desiderio degli scienziati. Non c’è nessuna consapevolezza del nostro male, che siamo egoisti e ulceriamo la natura e dobbiamo quindi dirigere tutte le nostre forze per la nostra correzione e assomigliarci alla natura; in questo modo essa non si opporrà a noi.

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