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Il corso Essere Uomo – “La Nuova Famiglia” – 29.05.2012

Kabbalah per tutti, “La Nuova Famiglia
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Il sapore di nuove sensazioni

Domanda: Una persona ha bisogno di aprirsi sottilmente per assaggiare il sapore della sua stessa esistenza, il sapore dell’integralità. Com’è possibile fare questo? Da dove cominciamo?

Risposta: All’inizio, noi usiamo giochi nel processo di insegnamento. I giochi mostrano quanto noi perdiamo nella nostra intenzione dall’essere individualisti e quanto ne guadagniamo se partecipiamo assieme.

Quando partecipiamo assieme, noi non connettiamo il nostro impegno o la nostra conoscenza, ma diamo preferibilmente la nascita a qualcosa di nuovo: una nuova forza, una nuova conoscenza, nuove opportunità, e più importante, una nuova sensazione che esiste tra noi. E noi tutti esistiamo in questo assieme.

Dall’interno di questa nuova partecipazione, non cominceremo ancora a sentire il “noi” fino a che il totale degli individualisti non si accorpi insieme. Quando noi usciamo da noi stessi, gli individualisti, andiamo al prossimo stato di integralità che è chiamato Adam (Uomo o Umano). Noi dobbiamo provare a cominciare a sentirlo. Ma questa è la messa a punto.

Domanda: Qual è il primo gradino per cominciare a sentire questo?

Risposta: Io penso che sia costruito nella conversazione, nella comprensione e nella mutua partecipazione. Un tipo di comunanza viene creata gradualmente, un qualcosa di profondo, un’interna, non verbale mutua comprensione, quando loro cominciano a sentire cosa li tiene insieme, cosa è in comune tra loro.

E’ un obiettivo in comune. Ma non è un obiettivo individuale di ognuno di noi; questo obiettivo è al di sopra di noi: armonia con la natura che noi dobbiamo comprendere, cogliere il suo significato, le sue caratteristiche, la sua relazione con noi, e la via in cui noi entriamo ed esistiamo in esso. Comunque, noi esistiamo in questo grazie alla connessione tra di noi. E’ specificamente la connessione tra noi che crea il “contorno” tra noi. E’ specificamente la connessione tra noi che crea il “contorno”, il “sottofondo”, il nostro sensore integrale. Con il suo aiuto noi possiamo sentire la natura integrale rivelata nella nostra sensazione mutua, come se fosse tra noi.

Allora, noi cominciamo a sentire il pensiero, l’intelligenza, l’obiettivo, il piano, e gradualmente, noi cominciamo a raggiungerlo. Dietro sensazioni che questo esiste, io comincio a raggiungerlo, a scoprirlo, ma io lo scopro all’interno di esso, attraverso la nostra sensazione comune. Tutti insieme, io comincio a scoprire questo sempre più.

Noi cominciamo a condividere le nostre impressioni emozionali e ne discutiamo da un punto di vista logico: Che cosa è questo piano? Cos’è questa forza che opera su di noi e gli altri? Come la nostra percezione del mondo cambia quando cominciamo a sentire la forza interiore della natura, che, apparentemente, esiste qua dentro, e tutto il nostro mondo è come se mentisse alla base, durante il quale costituisce un’interconnessione di forze che tirano su il mondo intero e lo governano. Quindi che forza è? Che cos’è quest’energia?

Quando noi cominciamo a chiarificare questo tra noi, tra gli amici, ognuno di noi arriva, prima di tutto, a questa conoscenza condivisa e riceve da ognuno sentimenti addizionali e l’intelletto. E attraverso queste sensazioni condivise e l’intelligenza noi cominciamo a raggiungere l’armonia e la forza integrale della natura, che mai potrebbe essere scoperta e raggiunta da soli.

Questa discussione dovrebbe avere luogo per un pò di ore in un gruppo di dieci persone e due istruttori, in un ambiente calmo, con materiali specifici di lettura.
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(Da  Una conversazione sull’Educazione integrale” nr.17, 28.02.2012)

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Una nota della massima importanza

Baal HaSulam, “Introduzione allo studio delle dieci Sefirot”, punto 137: Da quanto detto prima, voi saprete che la Santa Torà, la cui Altezza è senza fine, non è emanata o emersa davanti a Lui come sembra a noi in questo mondo, giacché si sa che “La Torà e il Creatore sono uno” e questo non è per niente apparente nella Torà del nostro mondo.

Domanda: Se il Creatore è completamente occulto, come possiamo parlare della vera Torà? Dopo tutto, la Torà è correzione.

Risposta: È per questo che stiamo parlando della Torà del nostro mondo. La Torà è l’essenza, la connessione con il Creatore. Il Creatore è la Luce generale, ma la Torà sono Luci parziali che rivelano il desiderio, lo correggono e lo riempiono.

Nel nostro mondo c’è un mezzo che ci permette di raggiungere la Luce, il Creatore. Non siamo bloccati in desideri; siamo attivati da una tenue illuminazione. Diciamo che sto bevendo del the e me lo sto godendo; in altre parole c’è una luce, che corrisponde al mio desiderio, e lavora con esso: Io voglio o non voglio, accetto o rifiuto. Stiamo parlando di micro porzioni della Luce che può ottenersi nei desideri egoisti di questo mondo.

Oltre a questo, c’è un grado che precede il mondo spirituale. È una cosa completamente diversa, lo stato di Lishma, quando nella disperazione, io inizio ad usare i miei desideri egoisti per ottenere dazione. E anche se i miei motivi sono opinabili, è già connessione, una possibilità di applicare i miei sforzi nel cammino.

Quindi, mi è stata data la fine del filo. Come se i Kabbalisti mi avessero lasciato una “nota”, e se io l’ adopero com’è inteso, se io seguo i loro consigli, allora stabilisco una connessione con loro, e loro mi aiutano come gli adulti aiutano i bambini.

Mi è stato dato il desiderio iniziale, il punto nel cuore o i problemi, dai quali ho bisogno di scappare. Sono stato risvegliato e non sono solo un “animale”: la mente e desiderio, Reshimot, stati interiori e situazione esterna, paura per il futuro del mondo, e il mio futuro risveglio in me. Le fondamenta sono state fatte.

E più avanti, non importa cosa, ad un certo punto avrò bisogno del così chiamato aiuto dall’Alto. E ricercandolo mi aiuterà a trovare la verità—la Luce che Riforma.
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(Dalla terza parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 17.05.2012, “Lo studio delle dieci Sefirot”)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 29.05.2012

Preparazione alla Lezione
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Scritti di Rabash, Articolo 19 “Voi siete oggi, tutti voi”, (A: In accordo a ciò che è stato detto…)
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Il Libro dello Zohar, Bereshit (Genesi), Pagina 111, Articolo “Per lui non aveva fatto piovere”, Punto 422, Lezione 107
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Baal HaSulam, TES, Parte 2, Punto 1, Lezione 1
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Scritti di Baal HaSulam, Articolo “600.000 Anime”, Lezione 2
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L’Istituto Mondiale Post-Crisi: Aspettando la tempesta, Parte 2

Opinione (Bassem Hafes Qushou, Territori Palestinesi, Presidente del Consiglio di Amministrazione, Centro Amicizia Palestinese per Scambi Culturali; economista, direttore della pianificazione strategica e formazione, Al-Quds Università Aperta, Ramallah, dal documento sulle ricerche internazionali Modelli di sviluppo post-crisi): “Le priorità che devono essere prese in considerazione per realizzare lo sviluppo globale stanno aumentando l’importanza dei valori spirituali, lo sviluppo di tecnologie di rete globale, risolvere i problemi ambientali e prevenire i disastri ambientali globali. La prima priorità è molto importante, poiché sarà difficile raggiungere la seconda e la terza senza considerarla e raggiungerla, e, senza il raggiungimento della seconda, la terza non sarà mai raggiunta, così queste tre priorità sono interdipendenti.

“Il Direttore Heribert Marty (Svizzera), della società Volcon: ‘un mondo senza oro può funzionare – ma non uno senza olio, rame ecc.’

“Esperto finanziario Adelya Atabaeva, Uzbekistan, presso la Association of European Business: ‘ Il ruolo delle risorse naturali è molto importante. Le battaglie si stanno già svolgendo per l’uso delle risorse naturali accumulate nell Antartico e Artico. La questione è già saliente, su come le grandi potenze del mondo inizieranno a discutere su chi svilupperà e otterrà questa ricchezza. Pertanto, questi svolgeranno un ruolo di grande importanza a breve termine.'”
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