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ll problema della psicologia

Domanda: Posso studiare la forza superiore della natura per migliorare la mia vita in questo mondo, oppure per andare oltre questo mondo. Se studio per migliorare la mia vita materiale, viene definito come psicologia?

Risposta: Sì, in generale si tratta di una scienza pratica solo se riusciamo a percepirla in maniera corretta. Il fatto è che c’è un grande problema con la psicologia. Non possiamo essere oggettivi su quello che sentiamo dato che siamo all’interno della struttura della sensazione del nostro mondo.

La nostra percezione è molto limitata, e di parte. Non ci può dare la piena consapevolezza e non ci permette di usare la scienza. Non possiamo misurare le nostre sensazioni correttamente, confrontandole tra di loro, classificandole correttamente in base a cosa sentono diverse persone. Non abbiamo il metodo principale di cognizione, quello scientifico.

Quindi la psicologia non è una scienza, nel senso chiaro, reale, rigido, del termine. Non abbiamo abbastanza strumenti di misura. Descriviamo tutto in maniera molto bella, in fasi intricate, e nessuno può trasmettere all’altro delle dimensioni, direzioni e affermazioni chiare. In generale la psicologia è la scienza delle sensazioni, che non riusciamo a classificare correttamente.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Spiritual States” 10/15/21

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L’Intelligenza artificiale può acquisire un’anima?

Domanda: L’intelligenza artificiale può acquisire un’ anima?

Risposta: Prima di tutto, questa non è intelligenza.  Mettiamoci d’accordo su cosa intendiamo per intelligenza, e cosa non lo sia.

Una macchina in grado di calcolare correttamente diversi spostamenti, può essere considerata intelligente?  Non abbiamo alcuna possibilità di creare una macchina intelligente quanto un essere umano.  Lo dico come esperto di biocibernetica, la mia prima professione. Mi sono laureato all’università in Cibernetica Biologica Medica.

La biocibernetica tratta dispositivi, apparati cibernetici in un corpo vivente.

Creiamo macchine più brillanti di noi, che pensano più velocemente, ma se vogliamo definire il concetto di “intelligenza”, sembrerebbe che questo sia impossibile dato che l’intelligenza è una caratteristica che ci viene data dall’alto  e non possiamo creare esattamente la stessa caratteristica in una materia meccanica o biologica.

Quindi le macchine non saranno mai più sagge degli umani.  Sì, forse sono più brillanti, ma non più sagge. Faranno i calcoli più velocemente ma non saranno in grado di essere più sagge intellettualmente di una persona.

Commento: Di conseguenza, non hanno un’anima.

La mia risposta:  Certamente.  Un’anima fa parte del Creatore dall’alto.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Fundamentals of Kabbalah” 9/15/19

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Conoscere tutto su te stesso

Domanda: Che cosa deve cambiare una persona per essere felice?

Risposta: Deve vedere il mondo intero in cui si trova.

Domanda: Per farlo occorre cambiare qualche condizione esterna?

Risposta: Assolutamente no! Aprite un libro o connettetevi al nostro sito web su internet.  Potrete trovare tutto lì.

Commento: ma sembra alquanto irreale che la mia felicità possa dipendere dalla lettura di un libro o dall’ascoltare un canale.

La mia risposta: é così che funziona la Kabbalah.  Questa scienza molto speciale si rivela in questo modo.

Dall’altro lato, direi che non esiste nulla di speciale qui.  Non avviene la stessa cosa quando studio altre scienze, per esempio la psicologia?

Commento: Ma io non cambio. Studiando una scienza accumulo soltanto conoscenze.

La mia risposta: dipende dal tipo di scienza.  Se studi la scienza di te stesso, allora cambi. Ho detto psicologia e non scienza veterinaria o geologia.

Non è semplice. Cambio poiché la scienza parla di me e di come scopro il mondo superiore.  E’ detto che la Kabbalah è la scienza della rivelazione del Bore alla persona nel mondo, in questa vita. Con Bore’ ci riferiamo alla natura intera, vera, globale, della quale attualmente percepiamo soltanto l’uno percento, e quindi non sappiamo come comportarci in questo mondo, e non solo qui.  Cosa succede quando moriamo?

Commento: nessuno lo sa.

La mia risposta: Posso scoprirlo.  Perché dovrei vivere in un mondo senza sapere cosa mi succederà? Allora neanche questa vita ha significato.  E quindi l’immagine intera  si rivela davanti a noi, tutto proprio qui, dove esistiamo.

 

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Dalla trasmissione KabTV “Close-Up”

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Verifica empirica

Domanda: Perché, nel nostro mondo,  la Kabbalah viene considerata una parte della filosofia?  Viene persino studiata all’università come un ramo della filosofia.

Risposta: nel nostro mondo, si pensa che tutte le scienze spirituali appartengano alla filosofia.

Dobbiamo dire che ogni scienza, in generale, deriva dalla filosofia.  Dato che sono un dottore di ricerca,  ho un dottorato in filosofia.  Ma se fossi un dottore delle scienze fisiche, avrei comunque le lettere PhD scritte dopo il mio nome, dato che una volta ogni scienza apparteneva alla filosofia.  La filosofia si traduce come “amore per la conoscenza”. Ma oggi è  molto lontana dalla conoscenza.

Domanda: ma perché così tante persone non considerano la Kabbalah come una scienza?  Dicono che le affermazioni della Kabbalah non possono essere verificate empiricamente.

Risposta: Hanno ragione.  Dopotutto, prima bisogna sviluppare un ulteriore organo del senso, sentire ciò di cui  parla la Kabbalah, e poi assicurarsi che ciò che afferma esista in natura e che sia soggetto di verifiche e ricerche.  Questo conferma che la Kabbalah è una scienza.

Esploriamo la natura tramite i nostri cinque sensi.  La Kabbalah dice che esiste ancora un’opportunità di esplorare la natura attraverso l’organo del sesto senso, che  non funziona per la ricezione, ma per la dazione.  Ci spiega come svilupparlo.

Questo è il principio di base dell’organo del senso nell’uomo, chiamato l’anima.  La Kabbalah lo sviluppa e poi, quando una persona inizia a sentire il mondo superiore, gli spiega ciò che prova.

 

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Close-Up, Seekers”

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Senti l’impulso interiore della natura

La natura dell’uomo: Studi in filosofia ottimista, Elie Metchnikoff:

Per modificare la costituzione umana, sarà necessario prima, inquadrare l’ideale, e poi mettersi al lavoro con tutte le risorse della scienza.

Se si può formare un ideale capace di unire gli uomini in una sorta di religione del futuro, questo ideale deve essere fondato su principi scientifici. E se è vero, come molte volte è stato accertato, cioè che l’uomo può vivere di sola fede, la fede deve essere in potere della scienza. Per cambiare la natura umana, prima di tutto, bisogna essere consapevoli dell’ideale per cui sforzarsi, e poi usare tutti i mezzi forniti dalla scienza per la sua implementazione.

Se pensiamo ad un ideale capace di unire le persone in qualche tipo di religione del futuro, allora non può essere fondato se non su dati scientifici. E se è vero, come è spesso detto, che non si può vivere senza fede, allora quest’ultima non può essere altro che la fede nell’onnipotenza della conoscenza.

Risposta: Certo, dobbiamo lottare per la vera fede, che è la conoscenza assoluta, quando una persona cambia se stessa in modo da avvicinarsi alla natura. Allora in lui avviene una trasformazione, e comincia a sentire il pulsare interiore della natura, il suo movimento e se stesso in essa, come un tutto armonioso e generale.

Domanda: Se ciò che fa lo avvicina anche solo una goccia alla natura, allora è questa la direzione giusta, e se lo allontana, allora è quella sbagliata?

Risposta: Si. E anche secondo il motto “uno spirito sano in un corpo sano”. Più diventi sano, più ti avvicinerai alla natura, perché ne fai parte.

 

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Dalla trasmissione KabTV “Meetings with Kabbalah” 7/29/21

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La fonte della filosofia

Domanda: Baal HaSulam scrive nel libro ll Frutto del Saggio, che una volta, al posto della Kabbalah esisteva la filosofia.  Ciononostante, solo la Kabbalah può parlare di questioni che la filosofia ha preso come le sue basi.  Qual è la ragione per questa affermazione?

Risposta: Se prendiamo le basi della filosofia, e ora non parlo dal punto di vista di un Kabbalista, ma dal punto di vista di un filosofo, allora i Kabbalisti tedeschi medievali, in particolare il filosofo e umanista Johann Reuichlin, scrive nella sua opera De Arte Cabbalistica che Pitagora, fondatore della filosofia, tradusse il termine “kabbalah” in greco con il termine “filosofia” e prese tutte le basi della filosofia dalla Kabbalah.

In effetti, anche al tempo dei profeti, nei secoli VIII e IX  a.C, gli antichi greci studiavano con i Kabbalisti.  I Kabbalisti insegnarono a tutti coloro che volessero studiare, perché la Kabbalah è intesa per tutti, senza eccezioni.

Se una persona aveva il desiderio di occuparsi del suo proprio miglioramento e ottenere la somiglianza spirituale con la forza superiore, poteva venire e studiare questo metodo.  Non c’era alcuna restrizione.

Successivamente, gli antichi greci, che avevano studiato con i profeti, organizzarono una propria scuola. Disconnessero la materia dalla sua forma e iniziarono a occuparsi con la forma astratta. E da questo nacque la filosofia.

 

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From KabTV’s “Close-Up”

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Due generi di percezione

Domanda: Nella vita dell’uomo qual è lo scopo del cervello?

Risposta: La scienza della Kabbalah dice che l’uomo,  nella sua percezione del mondo, consiste di due componenti: il desiderio e la mente. Il più importante è il desiderio.

I nostri desideri possono essere egoistici, per esempio mirati completamente alla rivelazione di se stessi e del mondo proprio in una modalità egoistica, in termini di benessere personale. Essi possono essere anche altruistici, cioè, opposti all’egoismo. Tuttavia, i desideri altruistici inizialmente  non esistono in natura, hanno bisogno di essere acquisiti. Quando entriamo al di sopra dell’area egoistica della nostra percezione naturale, noi esaminiamo questo, possiamo dire, indipendentemente da noi stessi.

Comunque, questa indipendenza è relativa poiché siamo noi stessi che in ogni caso  stiamo esaminando. Ma questa ricerca è completamente diversa quando parliamo di ciò che esiste al di fuori dell’uomo, di come egli può ottenerla e usarla.

Così, ci sono due generi di percezioni: nell’egoismo e nella qualità del dare e dell’amare gli altri quando un uomo, come se da se stesso, emozionalmente trasmigrasse negli altri. Come conseguenza egli sente il mondo fuori da sé.   Questi due tipi di  sensazioni vengono studiate dalla Kabbalah.

Il nostro cervello è proprio uno strumento ausiliario. Ci aiuta a connettere le immagini del mondo, sia egoisticamente sia altruisticamente, ci coadiuva ad esplorarle e ci orienta verso questo.

 

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Dalla trasmissione di KabTV “Together about Important Things” 2/9/18

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Oltre la conoscenza limitata

La nostra conoscenza è molto limitata. In effetti, i suoi confini dovrebbero essere molto più grandi di quanto possiamo immaginare.

Ma siamo in uno stato egoistico e cerchiamo di ricevere tutto in noi stessi, e quindi siamo molto limitati e sentiamo solo il nostro piccolo mondo. L’universo ci sembra infinito e nella sua materia inanimata.

L’inanimato, vegetativo, animato e umano sono parti dell’universo che esistono solo sul nostro piccolo pianeta. Tutti i livelli sono disposti come una piramide: un immenso universo inanimato, poi la natura vegetale sulla terra, una parte più piccola è quella animata, e una ancora più piccola è l’uomo.

Immagina quanto sia limitato tutto questo e che sia solo una vaga percezione dell’universo generale. Inoltre, percepiamo questa piccola parte nelle nostre proprietà egoistiche, cioè, opposte alla grande legge dell’amore e della dazione che esiste nel mondo.

Si scopre che il mondo percepito si sente negativo, imperfetto, temporaneo, che porta sempre alla morte e richiede enormi sforzi da parte nostra per ottenere almeno qualcosa, per essere appagato da qualcosa, per esistere in qualche modo.

Ma in realtà, questo mondo, tutta la natura, l’intero universo esiste secondo un’altra legge: la legge dell’amore e della dazione. Li, al contrario, c’è energia assoluta, informazione, scambio di forze e proprietà dove agisci e allo stesso tempo non è richiesta alcuna energia, nessuno sforzo.

Non agisci contro questa forza, contro l’attrito interno, contro le tue proprietà, non devi superare nulla. Al contrario, entri in uno stato di dazione e di amore quando tutto scorre in te da solo.

Non possiamo nemmeno immaginare una tale proprietà, un tale stato. Questa è l’unica legge comune che esiste nell’universo.

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Dalla trasmissione KabTV “Close-Up”

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Un nuovo approccio manageriale

Domanda: Attualmente ci sono centinaia di approcci manageriali.  Questi possono essere raggruppati in tre sottogruppi: il management scientifico amministrativo, il management delle relazioni umane, e il management come arte, politica e tecnologia.

Vediamo che la società moderna non ha un gran successo in tanti processi legati alla produzione e alle questioni sociali.

Come pensi che sia possibile, nella situazione attuale, sviluppare la direzione che abbiamo progettato come management spirituale, basato sui principi della Kabbalah? Possiamo chiamarlo anche “management eco-adaptive”, che influisce profondamente sulla natura e sulle interazioni con l’universo circostante.

Risposta: sono d’accordo che è necessario sviluppare un nuovo approccio di management.  Questo è un approccio organizzativo presente in tutta l’organizzazione del gruppo manageriale che unisce specialisti completamente diversi tra loro, persone diverse.  Ma la cosa più importante è che sorga una reazione integrale tra di loro.

Essi devono diventare simili alla natura integrale  dentro al quale ora stiamo gradualmente scoprendo di essere, e quindi, stiamo entrando in crisi con essa, ovvero ci troviamo in una contraddizione.  L’intera natura è totalmente integrale, come un piccolo villaggio.  Si tratta di un sistema pienamente interattivo, come, per esempio, il nostro corpo in cui ogni cellula collabora per mantenere il corpo in uno stato ottimale.

Dobbiamo creare un collettivo tale di persone che, in connessione tra di loro, siano simili a questa natura integrale.  Allora saremo in grado di risolvere qualsiasi questione in una forma totalmente nuova, innanzitutto, manageriale, ma in principio, non solo.  Dopotutto, apparirà tra di loro un’interazione tale che essi rappresenteranno un unico organismo e ognuno di loro, insieme, sentirà improvvisamente di essere in un sistema integrale.

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Dalla trasmissione di  KabTV “The Science of Management”

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Le religioni sono la conseguenza dell’occultamento del mondo superiore

Tutte le religioni sono emerse dall’occultamento della Kabbalah.

Una volta, dal tempo di Abramo fino alla distruzione del Secondo Tempio, il popolo di Israele, cioè, un piccolo gruppo di tutta l’umanità, visse secondo i principi cabalistici per padroneggiare il metodo di assimilazione alla legge suprema, e poi per dimostrarlo su se stessi e trasmetterlo a tutta l’umanità.

Questa è la missione della nazione di Israele, che, di principio, non è una nazione, ma un piccolo gruppo di persone che è venuto fuori da Babilonia per padroneggiare la metodologia cabalistica per se stessi e trasmetterla agli altri.

All’inizio, questo gruppo esisteva in stati spirituali: nella dazione e nell’amore reciproci, nella comprensione del mondo superiore, il potere più alto di un’unica legge: il Creatore. Poi, quando cadde da questo livello 2000 anni fa, l’egoismo prese possesso del popolo d’Israele, allora invece della scienza della Kabbalah, sorse la religione; Da esso ebbero origine l’ebraismo, cristianesimo e poi l’islam.

Cioè, tutte e tre le religioni sono il risultato dell’occultamento del mondo superiore che non è nella sua comprensione. Esisteranno finché la legge della globalizzazione, l’integrazione di tutte le persone non si manifesterà pienamente nell’umanità.

Ora, quando comincerà a manifestarsi, le religioni dovranno gradualmente lasciare il palcoscenico mondiale, e al loro posto, la Kabbalah risorgerà come metodo di correzione di una persona e non il suo sostegno morale generale, di cui aveva bisogno durante i 2000 anni di occultamento del vero universo.

 

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Dalla trasmissione di KabTV’ “Close-up.Universal Law” 7/11/2021

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