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Gli zeri e quelli del desiderio

Dr. Michael LaitmanDomanda: Perché le Reshimot (reminiscenze) di Aviut (spessore) di un livello più basso 4/3 invece di 4/4 rimane nel Partzuf (facce) durante la sua purificazione?

Risposta: La Reshimot diventa più piccola, poiché decido di non toccare più tali desideri.

Dopo decido di purificare me stesso, di fermarmi a lavorare con il desiderio, il mio Masach (schermo) sale al Peh de Rosh (bocca della testa), e sulla strada, viene bastonato dalla Luce. Eventualmente il Reshimot del nuovo livello (4/3), che non era in me prima, sarà rivelato.

Il sistema nel quale lavoriamo con la nostra Reshimot è come un computer in cui ci sono solo zeri e uno. Funziona solo con i dati che ci sono dentro in qualsiasi momento dato e non pensa nemmeno un passo in avanti. Al momento, ho questi dati con i quali lavoro. Nel prossimo momento appariranno nuovi dati e si lavorerà con essi, di nuovo senza esitazione.

Questo è il desiderio di ricevere e capisce solo quello che si sente in questo periodo. Questo riempimento raffigura il mondo, se stesso, e il Creatore, e con questo si dovrà lavorare, come scritto: “Un giudice ha solo quello che vedono i suoi occhi.”

La Reshimot 4/3 si stabilizza solo dopo aver raggiungo Peh de Rosh, dove c’è una Luce speciale, Keter de Guf (corona del corpo), e così io sento come una nuova attitudine verso l’ospite che appare dentro di me.

Sentire la Luce di Ruach (spirito) invece della Luce di Nefesh (anima) è come emergere come delle piante dalla natura inanimata. Si tratta di una grande differenza. L’universo intero è riempito di materia immobile, le piante esistono solo sulla superficie della terra, Una pianta differisce dalla materia ferma rispondendo al Creatore, essendo attratto al Creatore di per sé.

La differenza è molto maggiore fra un uomo e un animale e si rivela nel Partzuf solo dopo che l’intero processo è completato.
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(Dalla terza parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 04.05.2014)

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L’Uomo è la testa e la donna è il collo

Dr. Michael LaitmanIl Libro dello Zohar, “VaYikra,” Capitolo 63: Si farà sacrificio di una persona significa eliminare colui che non ha una moglie, poiché il suo sacrificio non è un sacrificio, ed egli non ha alcuna benedizione, né in alto né in basso.

Questo significa quando dice si farà sacrificio di una persona, che egli è diverso, e non è un uomo e non fa parte degli uomini, e la Shechina non dimora su di lui, poiché egli ha un difetto ed è chiamato invalido, ed un invalido dovrebbe tenersi a distanza da tutti, e di più ancora da un altare su cui offrire dei sacrifici.

Una persona non sposata è una persona che non vuole lavorare con il suo ego. Ha solamente una parte, la parte maschile.

Nel nostro mondo viene espresso nella persona che non vuole assumere su di sé il peso particolare di pensare ad una famiglia e preferisce starsene comodo sul divano, leggere il giornale, o guardare la partita alla televisione. Invece, nel mondo spirituale, non vuole lavorare sul suo ego. Perciò, non può essere chiamato Adam, un essere umano, poiché Adam è l’immagine che piano piano eleviamo dentro di noi correggendo il nostro ego in altruismo.

Costruendo dentro di noi un’immagine che assomigli al Creatore, conseguiamo lo stato di Adam, che significa colui che assomiglia al Creatore. Una persona che si impegna veramente nella correzione spirituale fa sempre luce sul suo ego, ci combatte, e scopre la sua forma corretta. E’ il lavoro che un uomo deve fare con sua “moglie”, con la sua altra metà, che costruisce dentro il suo ego corretto.

Domanda: Come viene espresso nel nostro mondo?

Risposta: Oggi il ruolo delle donne nel processo della correzione spirituale è molto importante. Esse capiscono per bene il metodo della correzione e hanno una parte attiva nella sua realizzazione. Io benedico veramente le loro azioni e i loro seri impulsi ed il loro desiderio ardente per lo scopo. Si aiutano tra loro grandemente e aiutano anche gli uomini.

Mentre il nostro mondo si sviluppa c’è un bisogno sempre più grande della loro partecipazione, che conferma il detto secondo cui l’uomo è la testa e la donna è il collo, e quando il collo si gira, anche la testa si gira nella stessa direzione.
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(Da Kab.TV “I Segreti del Libro Eterno” 24.10.2013)

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Da un cerchio nel mondo spirituale

Domanda: Una combinazione di persone nel cerchio integrale forma una nuova forza, l’integralità, questo significa che le menti e i sentimenti delle persone sono combinati insieme?

Risposta: Essi non sono semplicemente combinati insieme, ma, piuttosto, la mente e i sentimenti sono integrati tra loro. Pertanto, essi formano una nuova, fisica, forza integrale. Questa non è solo una somma, ma piuttosto una somma di tutti gli sforzi comuni di superare se stessi per connettersi agli altri, si tratta, cioè di una forza spirituale.

Spirituale significa “lontano dall’egoismo“, perché tutti devono salire per iniziare il collegamento con gli altri.

Tutti i nostri piccoli sforzi si accumulano insieme. Poi, dalla nostra connessione, cominciamo a percepire qualcosa di nuovo. È molto buono, gentile, piacevole e sicuro.

Diciamo che dieci persone sono sedute in un cerchio. Tuttavia, durante la discussione, non costituiscono solo una combinazione di dieci persone, ma è moltiplicato per un numero infinito. Questo perché, quando mi annullo per connettermi con uno e un altro e un terzo, e che, a sua volta, loro fanno lo stesso, in questo modo, ciascuno di noi riceve il desiderio integrale. Quindi, con questo desiderio integrale, noi, di nuovo, “entriamo” uno nell’altro in un’ esperienza, e, in questo modo, formiamo una molteplicità di moltiplicazione. È come se ci tirassimo per i capelli dal nostro mondo al mondo spirituale.

(Da Kab.TV “Segreti Professionali” del 10.02.2013)

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La dispersione è un bene per coloro che sono malvagi ed il congresso è un bene per coloro che sono giusti

Gli Scritti del Maggid di Koznitz, “Il Lavoro di Israele”: I saggi dicono:“La dispersione è un bene per coloro che sono malvagi ed il congresso è un bene per coloro che sono giusti”. Questo per via del fatto che un uomo malvagio si separa dal Creatore, Pensa di poter gestirsi da solo grazie al suo proprio desiderio e quindi dice: “Comanderò io”, il che è la sorgente della frantumazione.

E quindi ciascun malvagio sente “Comanderò io” e così sono nel mondo della separazione e non possono collegarsi come un cerchio perché non possono sedere assieme, e quindi l’essere dispersi va bene per loro. Comunque anche se i giusti lavorano per il creatore secondo il loro proprio stile, hanno sempre un obbiettivo per una cosa in comune: Il loro Padre nei Cieli, e si riuniscono e radunano come fossero un solo uomo ed un solo cuore.

Quando ciascuno abbassa se stesso ed esalta il lavoro del Creatore, questo conferisce potere alla mente per lavorare per Lui così non si sente superiore al suo amico, e nel mondo della verità sono uniti l’uno all’altro.

Una persona deve convincersi il più velocemente possibile e non perdere tempo sino a che finalmente ascolta e crede che il mondo spirituale non è al di là di qualche galassia molto distante o in una dimensione lontana. Egli è invero in un’altra dimensione, ma questa è nel suo cuore e nei pensieri del suo cuore. Ogni cosa giace nel cuore dell’uomo, nei suoi desideri: “il cuore capisce,” il cuore pensa.

Solo controllando il desiderio è possibile raggiungere la dimensione superiore in cui abita colui che è superiore, dove è Colui che dona a quello inferiore, quello che riceve nei suoi pensieri, desideri ed intenzioni.

Uno può avere dei pensieri che sono volti all’unità ed agire per conto dell’unità solo attraverso l’annullamento di se stesso e attraverso la sottomissione; ovvero, il pensiero dei giusti si può unire visto che sono tutti volti alla stessa singola sorgente, verso la loro unificazione con il Creatore. I pensieri dei malvagi, comunque, sono ciascuno per il proprio tornaconto e così sono separati e non possono raggiungere nulla.

Quindi dovremmo scoprire il più velocemente possibile in un modo vero e decisivo che il primo livello spirituale consiste nell’auto annullamento, nella connessione con gli altri in ogni modo possibile. Non dovremmo aver paura che questo sia troppo schietto e che qualcuno possa spaventarsi e correre via. Il Creatore ci fornisce un esempio mostrandoci che l’intero mondo è in una crisi terribile che trafigge con la disperazione ed il senso di impotenza i cuori delle persone.

Quindi come risultato dei nostri sforzi di connetterci egoisticamente e di trovare la spiritualità dove in realtà non c’è, dobbiamo trovare questa impotenza. E quindi, da quest’impotenza, come è scritto “ed i bambini di Israele sospirano struggendosi per il lavoro” saremo forzati a rivolgerci alla forza superiore e chiedere che Egli ci salvi.

Il più velocemente e correttamente scopriamo il fatto di non aver il potere di raggiungere l’auto-annullamento, più velocemente saremo capaci di raggiungere la verità. Questo è possibile solo attraverso la connessione, l’unità e lo sforzo verso la singola sorgente.
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(Dalla preparazione alla Lezione quotidiana di Kabbalah  del 22.04.2013)

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Domande dopo il Congresso Parte 3

Domanda: Quali sono i tuoi progetti futuri a proposito dei gruppi virtuali? Ne vedi le potenzialità per progredire in futuro a livello di gruppi fisici?

Risposta: L’unione va oltre i confini: confini virtuali e, nello stesso tempo, fisici.

Domanda: Come possono fare le donne per unirsi meglio? Con le amiche che hanno le stesse qualità o vice versa?

Risposta: Non fa alcuna differenza perché ci eleviamo al di sopra delle nostre caratteristiche.

Domanda: In che modo è necessario comportarsi con coloro che sono considerati degli amici all’interno di un gruppo, ma non prendono parte affatto alla vita del gruppo?

Risposta: Aspettare pazientemente fino a quando non cambieranno.

Domanda: E’ possibile ed in che modo, essere in due gruppi simultaneamente, un gruppo fisico ed uno virtuale?

Risposta: Si può essere in molteplici gruppi perché si fondono.

Domanda: E’ difficile per te essere il Rav?

Risposta: Io non sono il Rav, piuttosto un maestro, una guida, un preparatore.
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Il lavoro delle donne su due linee

Domanda: Il nostro gruppo virtuale di dieci donne si riunisce dopo ogni lezione. Condividiamo le nostre impressioni, leggiamo uno Shamati insieme e si ha la sensazione di ricaricarsi l’un l’altra. C’è qualcosa di spirituale in questo oppure le donne sono esenti dal farlo?

Risposta: Prima di tutto le donne hanno bisogno di tutto ciò di cui gli uomini hanno bisogno. Secondo, la persona si trova dove si trovano i suoi pensieri, quindi state facendo un ottimo lavoro. Connettetevi e pensate che è molto importante.

Se voi non siete connesse non sarete in grado di impressionare gli uomini. Ogni donna è impotente da sola. Solo se siete connesse, almeno in un gruppo di dieci, sarete in grado di impressionare gli uomini. Loro inizieranno a sentire inconsciamente che li state facendo pressione, che gli state chiedendo proprio come una donna chiede al marito.

Questo è il modo in cui siamo fatti! Ed è molto importante! Quindi, incoraggiare ed esigere al tempo stesso è il lavoro di una donna su due linee. Dobbiamo usarlo. Gli uomini che non lo percepiscono si priveranno dei più forti mezzi per avanzare! Loro devono rifiutare questo. In caso contrario non avranno alcun incentivo.

È la natura femminile che può obbligare un uomo ad agire. Anche gli psicologi e gli storici parlano del fatto che un uomo può fare qualsiasi cosa per una donna. Una cooperazione reciproca tale fa parte della nostra natura.

Dovete perciò agire insieme e impressionare insieme il gruppo degli uomini e pretendere realmente che essi prestino attenzione e prendano sul serio il vostro desiderio. Si tratta di un lavoro serio. Vedo ovunque che dove esiste un gruppo forte di donne, anche gli uomini riescono.
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(Dal Congresso di Karasnoyarsk 13.06.2013, Lezione 3)

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Non nascondete il sostegno spirituale a voi stessi!

Domanda: Possono i Kabbalisti sposati aiutare coloro che non sono sposati a trovare un partner per se stessi?

Risposta: Penso che è auspicabile sia per gli uomini che per le donne a fondare una famiglia, anche se potrebbe essere che questo non si trovi nel loro programma. La donna che in passato aspirava sempre a creare una famiglia oggi non la vuole più, anche questo è il risultato di un elaborato, o forse eccessivamente sviluppato, ego.

La persona non vede alcun motivo: “Beh, io porterò un bambino in questo mondo, e quando saranno passati dieci o quindici anni, mi lascerà, e poi?” E’ la stessa cosa con il marito. “Ho dedicato tutta la mia vita a lui, e poi?”

No, non è così. Abbiamo bisogno di costruire le stesse relazioni interiori tra noi, e in tutto il mondo. Pertanto, è necessario cercare di agire in una famiglia secondo lo stesso principio con cui si apprende la saggezza della Kabbalah e gradualmente cercare di ritrovarvi le radici. Allora la famiglia acquisirà significato, nonostante tutto, questa è la stessa cellula da cui inizia la crescita della persona. Il marito e la moglie hanno bisogno di essere coinvolti nella saggezza della Kabbalah insieme e di partecipare in un gruppo come una singola cellula. Anche i gruppi, unendosi, hanno bisogno di partecipare al nostro gruppo generale mondiale come una cella, e il gruppo mondiale generale in relazione a tutta l’umanità, fino a quando tutti noi saremo chiusi in un unica famiglia globale. Quindi tutto comincia dalla famiglia.

E mai denigrare questo essenziale componente egoistico, è semplicemente necessario innalzarlo al livello successivo.

Pertanto, credo che un uomo e una donna possono sposarsi a qualsiasi età, lavorare insieme e partecipare in un gruppo come un tutt’uno. Con questo sentiranno quanto è benefica questa cooperazione tra loro, perché a dispetto di tutto, non è certo che gli obblighi kabalistici vi terranno in un gruppo nel modo in cui vi tengono in casa.

Ne vale la pena, parlo sul serio. Pertanto, tutti gli scapoli dovrebbero prestare attenzione a non nascondere un serio sostegno spirituale da se stessi.
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(Dal Congresso di Krasnoyarsk, 14.06.2013, Lezione 1)

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Il successo materiale non garantisce quello spirituale

Rabash, “Riguardo l’andare sopra la ragione”: Si scopre che la persona possiede delle qualità che i suoi genitori le hanno donato, e delle qualità che ha acquisito dalla società, che sono un possesso nuovo. E questo gli arriva soltanto attraverso il legame con la società e l’invidia che prova verso gli amici, quando si accorge che possiedono delle qualità migliori delle sue. Questo lo motiva ad acquisire le loro buone qualità, che non possiede e di cui è geloso.

Attraverso la società, quindi, guadagna nuove qualità che egli adotta vedendo che essi sono ad un grado superiore al suo, ed è invidioso di loro. Questo è il motivo per cui ora può essere più grande di quando non aveva una società, dal momento che tramite la società, acquisisce nuovi poteri”.

La persona nasce come un piccolo animale, e il modo in cui cresce dipende dall’educazione. Se stiamo parlando di una comune educazione terrena, la persona allora si sviluppa tramite la società. Invidia gli altri e desidera il piacere, il denaro, il potere, la fama, e la conoscenza, ed è per questo che egli apprende dalla società il modo per raggiungere questi obiettivi, vale a dire, il successo in questo mondo. Se ha i presupposti per lo sviluppo spirituale, si ritrova in un ambiente che può instillare in lui nuove proprietà-spirituali.

Nella società materiale, la persona si sviluppa naturalmente, adottando istintivamente i valori della società e cercando di imparare da essa come raggiungere il successo terreno. Ma l’educazione spirituale è diversa perché richiede che la persona si annulli, cioè, essa gli dà la libertà di scelta: adottare i suoi valori spirituali dall’ambiente oppure no.

Solo nella misura del suo auto-annullamento sarà una persona in grado di vedere la società come più alta di lui. Egli dovrà applicare molto sforzo per guardare la società dal basso verso l’alto, e poi sarà in grado di ricevere dalla società i suoi valori, l’importanza e la grandezza dello scopo, e quindi progredire spiritualmente.

Il successo spirituale dipende non solo dall’ambiente, ma anche da come la persona lo utilizza, cioè, quanto si annulla e apprezza la società, se accetta di soffrire, vedendo gli altri superiori a sé. L’invidia costringe la persona a sentirsi umiliata, ma ha bisogno di capire che è vantaggioso vedere gli altri come grandi. Se è capace di un tale atteggiamento, allora avanzerà. Alla fine, una persona deve godere di poter stare in piedi contro il suo egoismo e calpestarlo al fine di raggiungere i valori spirituali e avvicinarsi alla meta spirituale.

È per questa ragione che, nella società materiale, il progresso è completamente opposto all’avanzamento spirituale. Il successo nel mondo materiale, inoltre, non garantisce che la persona sarà in grado di avere successo nella spiritualità, perché esso è determinato dal libero arbitrio della persona stessa.
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(Dalla preparazione alla Lezione quotidiana di Kabbalah del 02.06.2013)

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Non ci saranno ostacoli lungo il nostro cammino

Rabash, “Fatti un Rav e comprati un amico-2“: Dopo aver legato con un gruppo di persone che vogliono raggiungere il grado dell’amore del Creatore, e dopo aver preso da loro la forza per lavorare allo scopo di dare e dopo essere stato toccato dalle loro parole sulla necessità di ottenere l’amore del Creatore, egli deve considerare ogni amico nel gruppo come più grande di lui. Nel libro “Matan Torà” (Il Dono della Torà, p 143) è scritto che egli non rimane impressionato dalla società o riceve il suo apprezzamento per qualcosa, a meno che egli consideri la società come più grande di lui. Questo è il motivo per cui ognuno deve sentirsi il più piccolo di tutti, dal momento che chi è grande non può ricevere da chi è più piccolo, tanto meno essere impressionato dalle sue parole. Piuttosto, è solo quello più piccolo che viene impressionato dall’ apprezzamento di quello più grande.

Questa è la legge principale che permette di aprire il mondo spirituale. Se tutti seguissimo le istruzioni che Rabash ci da’, allora non ci sarebbero ostacoli lungo il nostro cammino. Dobbiamo essere pronti a fare questi passi dato che il mondo ne ha bisogno. Il Creatore non solo ci offre la possibilità di costruire da soli il gruppo spirituale e procurarGli appagamento, ma ci offre anche una missione più grande.

Ci fa capire che l’unico modo per procurarGli appagamento è correggere il Suo mondo. Perciò, Egli porta questo mondo al limite del collasso in modo da poterlo preparare per la rivelazione del Creatore, procurandoGli, quindi, appagamento.

Così, quando lavoriamo al fine di diventare più uniti, dobbiamo ricordare che alla fine dobbiamo attirare il mondo intero nel gruppo e quindi realizzare la completa rivelazione del Creatore agli esseri creati. Come dice Baal HaSulam, questi sono i “giorni del Messia,” la fine della correzione.

Dobbiamo quindi osservare molto seriamente le leggi di connessione, di auto-annullamento, e di auto-concessione per sostenerci e rafforzarci reciprocamente al fine di raggiungere lo spirito di vita e di fiducia, ed essere colmi di speranza per il fatto che ognuno viene impressionato dagli altri. Per fare questo, tutti devono vedere gli altri come grandi, ed essere colpiti da loro, devono dare loro il potere di lavorare sulla nostra connessione e unione.

Dobbiamo chiedere la forza dall’alto per connetterci e fare un patto tra di noi, di garanzia reciproca, di sostegno reciproco, di impressione e di essere reciprocamente incorporati nell’altro fino a quando raggiungiamo finalmente il potere collettivo, la piccola forza spirituale con il quale ci rivolgiamo al grande mondo. Vedremo, allora, che quando abbiamo un potere spirituale collettivo, anche il più insignificante, il mondo praticamente si stende d’avanti a noi, esso sarà pronto a ricevere da noi, dal momento che la Luce si riverserà attraverso di noi al mondo intero. Avremo successo ovunque andremo.
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(Dalla preparazione alla Lezione del 26.05.2013)

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L’Amore assoluto al di sopra dell’odio fittizio

Domanda: Baal HaSulam spiega che se i genitori trattano il loro figlio con amore assoluto, il figlio inevitabilmente comincerà ad odiarli piuttosto che restituire il loro amore dal momento che non si preoccupa che i genitori smetteranno di amarlo. Riguardo al Creatore: anche noi inizieremo ad odiarlo quando scopriremo il Suo amore assoluto per noi?

Risposta: nel nostro lavoro spirituale dobbiamo raggiungere l’amore assoluto verso il Creatore, cioè indipendentemente dal tempo noi riceviamo piacere o punizione dal Creatore. La nostra crescita spirituale si basa sullo sviluppo dell’ amore anche se sentiamo un crescente sentimento di repulsione, fino a raggiungere l’odio assoluto, il che significa la sensazione che il Creatore ci odia sempre di più, mentre sviluppiamo un crescente amore assoluto verso di Lui, per lavorare nella fede al di sopra della ragione.

Così possiamo capire perché il Creatore ha creato in noi il desiderio in cui sentiamo il piacere o il dolore. Ma dobbiamo elevarci al di sopra di esso, in un nuovo sentimento di dazione, e quindi il nostro atteggiamento verso il Creatore diventa totalmente indipendente del Suo amore poiché stabiliamo il nostro atteggiamento al di sopra del sentimento di odio, secondo il principio “l’amore copre tutte le colpe”.
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