Pubblicato nella 'Lavoro interno' Categoria

Il valore del desiderio

Dr. Michael LaitmanLa Torà, “Levitico,” 27:1 – 27:4, 27:7: “Il Signore disse ancora a Mosè: dicendo, “Parla ai figli d’Israele e di’ loro: Se qualcuno farà un voto per consacrare una persona al Signore, tu ne stimerai il costo. Per un maschio dai venti ai sessant’anni, la tua stima sarà di cinquanta sicli d’argento, secondo il siclo del santuario; se si tratta di una donna, la tua stima sarà di trenta sicli; Dai sessant’anni in su, la tua stima sarà di quindici sicli per un maschio e di dieci sicli per una femmina.”

Il valore si riferisce alla dimensione del desiderio, alla sua intensità, la quale deve essere espressa da una persona nel suo rapporto con il Creatore. Il significato di “Se qualcuno farà un voto per consacrare una persona al Signore,” è secondo questo valore.

Un siclo rappresenta il desiderio, ciò che è richiesto ad una persona chiamata un uomo o una donna di una certa età. Viene determinato secondo l’intensità del loro lavoro allo scopo di dazione e quindi essi sono simili al Creatore e sono connessi a Lui.
[158291]

Da Kab.TV “I segreti del Libro Eterno” 10.12.2014

Materiale correlato:

Che cos’ è il Denaro?
Non possiamo capire e misurare il Creatore

Percepire il futuro insieme

Dr. Michael LaitmanDomanda: Gli animali sentono la natura come un sistema nel quale tutto è connesso?

Risposta: Sì, la sentono al loro livello.

Domanda: Possono sentire il futuro, proprio per questa ragione?

Risposta: Gli animali possono sentire solo qualche tipo di minaccia alla loro vita, ma non sono in grado di salire sopra la preoccupazione della loro esistenza regolare. Questo si chiama istinto.

Gli animali sentono la connessione al sistema generale, ma a loro provvede solo l’informazione a livello dell’animato. Gli animali sanno cosa accadrà, così sono più attenti degli uomini e il loro comportamento è più logico.

Gli animali non fanno errori! Hanno tutta l’informazione richiesta per esistere, che si chiama istinto naturale. L’uomo manca di questo.

Domanda: Se avessi un tale istinto, sarebbe possibile che la mia vita fosse migliore? Forse non vorrei avere uno scoperto in banca, non avrei delle ulcere, e non vivrei con una tensione costante.

Risposta: Questa è una buona domanda. Che cosa è preferibile? Poiché se hai tale istinto, poi saresti un animale e non un uomo. Gli animali hanno tutta l’informazione per una vita buona, per esempio, la sensazione di connessione con l’obiettivo della creazione. E l’uomo non ha affatto questo. Perché? Perché a livello parlante uno non riceve la connessione automaticamente allo scopo della creazione, ma deve ottenerla attraverso l’auto-sviluppo.

Ogni persona ha questo potenziale, ma uno ha bisogno di avanzare gradualmente. Non si può prendere il passante occasionale, e iniziare a convincerlo che lui ha bisogno di fare questo. Una persona ha bisogno di essere pronta per questo. Se lui sente che deve conoscere il futuro, allora posso insegnargli come fare questo.

Commento: Sono pronto per l’apprendimento! Devo veramente conoscere il futuro perché risolverà tutti i problemi per me, e mi spiegherà come comportarmi verso i miei figli e mia moglie e quale professione scegliere.

Risposta: Saprete tutto! Se hai una tale domanda ardente che ti porta alla disperazione e richiede una risposta, questo allora è un segno che si può fare ciò.

Alla fine del corso per l’educazione integrale (la saggezza della connessione), si arriva alla sensazione che tutte le persone sono parte inseparabile dello stesso sistema, senza alcuna differenza fra loro, includendo te stesso. E all’inizio, basta raggiungere questa sensazione verso un’ estraneo, non verso un membro della famiglia.

Domanda: ciò significa che, se mi sento verso un’ estraneo come mi sento verso me stesso, poi in base a ciò creerò dentro di me l’abilita di vedere il futuro?

Risposta: Sì. Sentirai la sensazione integrale, l’uscita dal tuo ego, e la mia percezione, per esempio. Se sei in grado di sentire qualcosa fuori di te come te stesso, poi la realtà intera si apre davanti a te. Apre i tuoi sensi e puoi vedere tutto ciò che ti circonda in un modo vero.

Domanda: Perché non posso imparare il pensiero integrale da solo, con l’aiuto del mio intelletto, senza bisogno di qualcun altro?

Risposta: Per chi, non si esce da soli, se non per qualcun altro? Questa non è filosofia astratta, ma richiede tanta pratica e tante azioni con il cui aiuto si esaminano tutti i “pro” e i “contro”. Non è semplice. Dopo tutto abbiamo bisogno di esistere oltre la sensazione del nostro “io”. Questa è la prima condizione del pensiero integrale.

Quando esco dal mio “io,” comincio a sentire chi sta fuori di me, e nella stessa misura, sento tutto il resto. Apro la portata dei miei sentimenti, dal livello dei miei cinque sensi a una realtà completa.

[132213]

Da KabTV “Una Vita Nuova” 23.02.2014

Materiale correlato:

Colui che ci è vicino è importante
Lo scopo dell’ essere umano

Che cos’è la profezia?

Dr. Michael LaitmanLa profezia è un livello di raggiungimento spirituale. I profeti sono apparsi dopo che il Tempio fu costruito, quando la nazione d’Israele ha iniziato la sua discesa dal livello in cui era. I profeti vengono dopo la Torà. Dopo il tempo della Torà viene il tempo dei profeti, e poi c’è il tempo delle Scritture.

Lo stato dei Profeti è stato rivelato dopo che la nazione entrò nella terra d’Israele. Un profeta è un certo livello di connessione con il Creatore. Fondamentalmente, ogni Kabbalista è a quel livello, ma un profeta è una persona che rivela il Creatore sia a livello di Bina che a livello di Hochma, in accordo al suo raggiungimento interiore.

A livello di Bina, lui dice: “Ho sentito”, perché Bina simboleggia l’udito spirituale e al livello della Luce di Hochma lui dice: “Ho visto”, perché Hochma simboleggia la vista spirituale
[157862]

Da Kab.TV di “I Segreti del Libro Eterno“10.12.2014

Materiale correlato:

Come Baal HaSulam ha contribuito al Sistema Spirituale
Le previsioni dei Profeti si sono materializzati?

Insieme amplificano il voltaggio di dazione

Dr. Michael LaitmanDomanda: risulta che nulla esiste oltre che la realtà spirituale?

Risposta: Certo. Questa è la stessa realtà in cui ci troviamo, e cominciamo a vedere come funziona il potere superiore dentro di essa. Ci sono solo due forze: la forza del desiderio e la forza superiore che la riveste.

Queste forze stanno diventando ancora più evidenti come si vede che sono le uniche forze che lavorano all’interno della realtà, che non ha nessuna sostanza, e viene anche chiamata energia. I fisici dicono che il mondo è un campo di forze e la materia non esiste.

Gli studi mostrano che c’è energia e potere dentro la materia. Allora la materia non ha un significato, eppure esiste. Solo dopo che tutti gli abitanti di questo mondo si sono connessi alla rete e rivelano di agire in un campo di accoglienza e la forza di dazione, tutta la materia svanirà e scomparirà da questo mondo, che si chiama “immaginario.” Tuttavia, succederà solo nel futuro, con il termine generale della correzione.

Domanda: Da dove ottiene il suo potere una persona per connettere tutto insieme e vedere la realtà vera?

Risposta: Non si può fare niente da solo. Non puoi cambiare la tua percezione, abituarti all’immagine giusta né studiarla. Questo è possibile solo se ti trovi nell’ambiente appropriato che sta lavorando verso di essa, e nel quale ogni individuo, insieme con tutti gli altri , capisce che devono costruire la rete appropriata di connessione per scoprire la Luce superiore.

Dobbiamo per tutto il tempo, lavorare tra di noi per trasformarci in un Kli unico, in un sistema unico e svilupparci costantemente, aggiungendovi più interazioni. La Luce di conseguenza, sarà rivelata dentro il Kli e attraverso salite e discese, che diventeranno anche più sincronizzate insieme. Cominciamo a sentirci interconnessi e ad avere più influenza a vicenda.

Ognuno vedrà quanto il suo carattere, la sua anima, il suo potenziale interiore, si sistema verso tutti gli altri, mentre alcuni di loro salgano e alcuni discendono. Anche se attraverso tutti, noi avanziamo insieme e attraversiamo salite e discese, ognuno agisce secondo il suo carattere, come gli elementi vari agiscono all’interno di un unico sistema elettrico. Uno è una resistenza, un altro è un condensatore, e il terzo è una bobina.

Ognuno attraversa una salita, ma la salita in un condensatore e in una bobina è completamente diversa, in un condensatore viene espressa in cambi di potenziale e in una bobina questa viene espressa in un campo elettrico. La salita è espressa in una forma diversa a secondo della radice dell’anima, e in principio, tutti passano attraverso la stessa situazione.

E poiché ci sono tante differenze fra noi, potrebbe essere che ci sia una salita incessante senza discese riguardo a tutti gli altri, ma è considerata una salita riguardo a se stesso. Ciascuno potrebbe essere in una salita o discesa per quanto riguarda tutti gli altri, ma è considerato essere in una salita riguardo se stesso. Una carica elettrica si sposta continuamente da un luogo all’altro, ma ogni cambiamento è per il miglioramento della salita, costantemente alzando il voltaggio dentro il sistema e alzandolo gradualmente.

In questo momento, non c’è una connessione fra noi, e a causa di questa mancanza di connessione, ognuno di noi sale e scende. Però se ci connettiamo, allora non abbiamo più tali discese. Come scritto, … e i figli d’Israele hanno sospirato per il lavoro. … (Esodo 2:23). Questo non era buio per mancanza di connessione, ma la causa di mancanza di dazione. Però questo era in realtà una salita, da ciascuno in collegamento con gli altri, ognuno ha preso il lavoro dell’altro su di sé. Un meno in un posto viene compensato da un più in un altro posto, e viceversa. Allora tutti sono in salita. Tuttavia, se siamo connessi, non ci sono più discese, solo salite!

Poiché si è connessi con gli altri elementi dentro un sistema, è come se si sta trasformando la corrente alternata in corrente continua. L’unica cosa che manca è la connessione. Non stiamo lavorando su questo abbastanza.
[133288]

Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah 20.04.2014, Scritti di Rabash

Materiale correlato:

La vita impersonale
Il lavoro in concerto con la Luce

La legge della creazione

Dr. Michael LaitmanDomanda: La saggezza della Kabbalah parla della forza unica che connette tutte le forze della natura al suo interno, che gestisce tutto questo gioco chiamato la nostra vita. Come sentire questa legge quando una persona comincia a riconoscerla e raggiungerla?

Risposta: La legge generale si chiama Arvut (garanzia reciproca). Tutte le parti della natura, inanimata, vegetale, animata, e parlante, tutte le forze, tutta la natura nella sua pienezza e completezza sono connesse dentro un sistema unico, e tutte le parti si supportano a vicenda per costruire una forma completa.

Domanda: Questa legge agisce anche a livello umano?

Risposta: Sì. Però il problema è che l’umanità ha bisogno di riempire la sua nicchia. Questo viene fatto intenzionalmente in modo che possiamo raggiungere il livello di questo potere unico, diventando suoi partner.

L’unico potere contiene tutta la realtà dentro di sé, tutti i tempi e tutti i mondi, tranne che per il nostro mondo. È sopra il tempo, il luogo, il movimento e soprattutto la nostra coscienza, una sfera immensa nella quale opera solo una forza. Possiamo non solo scoprire questa forza, ma anche alzarci al suo livello.

Dobbiamo raggiungere questo obiettivo qui nelle nostre vite. Allora ci liberiamo da tutte le limitazioni di tempo, distanza, vita e morte; per noi, nessuna di queste esiste. Dobbiamo raggiungere il nostro mondo in questa vita.
[156187]

Dal programma radiofonico israeliano 103FM, 18.01.2015

Materiale correlato:

Montaggio del “Puzzle” della Creazione
Scoprendo l’origine della vita

Addestrando l’asino

Dr. Michael LaitmanDomanda: Come posso arrivare al punto dove ricevo ogni sensazione in ogni momento correttamente?

Risposta: La cosa più importante è che devi essere staccato da te stesso e provare ad aderire emotivamente e mentalmente all’Elyon (Unico Superiore). Voglio vedere me stesso come mi vede il Creatore.

Perché amiamo i bambini piccoli? È perché si comportano onestamente e naturalmente, senza ipocrisia. Un bambino vuole qualcosa, lo afferra. Con lui, ogni cosa è semplice e aperta, in altre parole, entro uno stato di comportamento: lui sente riempimento dalla natura, si comporta così. Gli adulti fanno tanti tipi di calcoli, quindi non possono tollerare se stessi o gli altri.

Comunque, quando guardiamo un bambino, immediatamente vediamo ciò che lo motiva e quel che lo dirige. Vediamo il suo carattere. Dopo tutto, lui si comporta molto semplicemente e nel presente. Questo è un comportamento unidimensionale, dietro il quale niente viene nascosto. Dobbiamo cominciare a guadare noi stessi in questo modo, dal punto di vista del Creatore e come Lui mi ha creato, mi adempie, e cambia le Reshimot (reminiscenze) in me in ogni momento, grazie ai quali costantemente scopro me stesso in una situazione nuova e in un mondo che cambia.

La Reshimo definisce chi sono dentro e come ricevo il mondo. Devo continuamente realizzare il Reshimo come se fosse “Non c’è nessun altro oltre a Lui,” il buono che fa il bene. In rapporto con il mio stato interiore, il mondo esteriore, e in rapporto con tutti, l’unità della provvidenza viene rivelata.

Se provo a guadare tutto ciò che sta succedendo attraverso gli occhi del Creatore per quanto sia possibile, poi grazie a questo, comincio a imparare e diventare come Lui, come un bambino che imita un adulto. Apparentemente, il bambino non riceve nessun beneficio da questo, ma nonostante tutto, lui vuole essere come l’adulto. Cresciamo anche noi in questo modo.

La cosa principale è quella di dividere i due strati di pelle: quel che è connesso alla carne e lo strato esteriore. Dobbiamo poi acquisire una visione più obiettiva di noi stessi dal lato.

Tutti i consigli sono derivati da lì: accettando l’opinione dell’ambiente, l’opinione del gruppo, invece dell’opinione di me stesso, e aderendo ad un amico e facendo il mio desiderio come suo desiderio. In una forma come questa, gradualmente cominciamo a separarci da noi stessi e vediamo noi stessi dal lato.

Chiedo che la Luce mi influenzi e mi dia comprensione, sensazione, e il riconoscimento della necessità di fare qualcosa con me stesso. Voglio cambiare anch’io.

Una bestia aderisce alle Reshimot che sale dentro di lui e lo realizza senza alcuna richiesta esterna. Si chiama istinto, un comportamento naturale sul livello dell’ inanimato, vegetale, e animato.

Se voglio andare via da questo comportamento e guardare a quel che sta succedendo a me dal lato, comincio ad esaminare il mio comportamento e a cambiarlo. Qui, ho bisogno della Luce che Riforma: ho bisogno del gruppo. Questo è il punto da cui ho cominciato a svilupparmi sul livello di Adamo (Uomo/umano), il primo punto dal quale Adamo comincia a crescere in me sopra al comportamento istintivo, bestiale.

Può essere che continuo ad agire sotto l’influenza dei miei istinti perché non ho la possibilità di essere liberato da essi. Tuttavia, costantemente provo a vedere me stesso dal lato, come una persona che cammina accanto al suo cane e lo tiene con un guinzaglio.

Nel frattempo, vediamo che la bestia gestisce la persona. Tuttavia, egli coscientemente lascia fare al suo asino questo in modo che, intanto, può insegnargli. Quando addestriamo un animale selvaggio, prima di tutto, facciamo quel che vuole in modo che si abitui alla persona accanto ad esso, e dopo questo, siamo in grado di montarlo e gradualmente cavalcarlo.

[134430]

Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah 04.05.2014, Scritti di Rabash

Materiale correlato:

Lo schermo è rotto, non il desiderio
La vita spirituale – Un rinnovamento perpetuo

Liberarsi dall’Angelo della morte

Dr. Michael LaitmanL’Hagada di Pesach ci dice che una persona ha la possibilità di pianificare la propria vita e diventare il suo padrone. Ci spiega l’obiettivo che lui deve raggiungere, i mezzi per realizzarlo e ciò che lui deve cambiare dentro di sé. Ci dà tutti i dettagli.

L’Hagada di Pesach, in primo luogo, dà ad una persona i mezzi per capire che cosa la sua vita è oggi e quanto sia limitato e morto.

Rivela come uno può fare un passo avanti e uscire da questa vita morta per salire ad uno stato sopra la nostra natura attuale, al fine di raggiungere il livello ideale di libertà.

Questo è chiamato liberazione dall’angelo della morte, perché ci eleviamo sopra la morte.

Domanda: Che cosa significa superare la morte?

Risposta: Significa vivere una vita eterna.

Domanda: Questo significa che non morirò mai? Non ho mai visto una sola persona che è vissuta per sempre.

Risposta: Solo i corpi muoiono. Ma noi scopriamo un’altra entità in noi stessi, che è l’essere umano interiore, il mio “io”. Questo “Io” interiore viene rimosso dal mio corpo e non sente la morte.

Coloro che vogliono davvero ottenere la libertà e la vita eterna possono imparare come realizzare questo utilizzando la saggezza della Kabbalah. E’ del tutto possibile, come è scritto: “Vedrai il tuo mondo nel tempo della tua vita”, cioè, siamo in grado di rivelare in esso la forza superiore, il Creatore. Ognuno è in grado di raggiungere questo obiettivo in quanto le porte sono aperte a tutti, è necessario solo il desiderio.
[157276]

Da Kab.TV “Una Nuova Vita” 31.03.2015

Materiale correlato:

Non siate schiavi degli schiavi, ma siate servitori del Creatore!
Il mistero della notte di Pasqua (Pesach)

Tutto sulla rivelazione dell’Amore

Dr. Michael LaitmanDomanda: Come mai solamente la saggezza della Kabbalah ha una risposta sul significato della vita?

Risposta: Noi cerchiamo una risposta in un modo chiaro e scientifico e non crediamo a ciò che qualcuno ha scritto in qualche libro. Io devo arrivare alle risposte da solo. La saggezza della Kabbalah si basa su preciso conseguimento, come è detto, “un giudice ha davanti a sé solo ciò che i suoi occhi riescono a vedere”. Il conseguimento è la comprensione più chiara in assoluto che una persona può avere. E’ così che dovrebbe essere.

Perciò, quando ci impegniamo nel metodo Kabbalistico, acquisiamo degli strumenti scientifici di ricerca e scopriamo tutto finché non ci rimane alcun dubbio. E’ attraverso la saggezza della Kabbalah che scopro gli strumenti, le opportunità, e le qualità che ci sono dentro di me, attraverso le quali posso rivelare il Creatore, la rete che collega tutta la creazione ed il mondo superiore.

Io vivo in due mondi. Il mio corpo vive in questo mondo e, allo stesso tempo, percepisco una realtà superiore. Ma la percepisco solamente se la conseguo.

Chiunque desideri percepire la stessa cosa deve percorrere lo stesso cammino di studi e di esercizi, e allora raggiungerà gradualmente la rivelazione della realtà superiore.

Domanda: Parli sempre della rivelazione, la rivelazione della forza che circonda tutto, la sola forza che opera nella natura. Ciò significa che c’è qualcosa che esiste adesso e che io non riesco semplicemente a percepire? Cosa vuol dire rivelare?

Risposta: Ci sono molti fenomeni di cui non sei consapevole e che non distingui. Percepisci e distingui le onde radio? No. Ci sono molti fenomeni che avvengono intorno a noi, ma non li percepiamo e non li distinguiamo. Abbiamo semplicemente costruito differenti strumenti attraverso i quali possiamo distinguere questi fenomeni. Ma, secondo la saggezza della Kabbalah, non possiamo costruire degli strumenti esterni. Noi siamo i soli che devono cambiare internamente; perché la nostra percezione, la nostra mente e le nostre sensazioni, tutto questo è limitato, e noi dobbiamo espanderlo. Perché dobbiamo scoprire la forza generale della natura che è chiamata il Creatore, che sta per Bo-re, (vieni e vedi), dobbiamo conseguire lo stato in cui Lo vedremo, che significa rivelarLo e raggiungere il conseguimento.

Domanda: Cosa devo fare quando conseguo la rivelazione della realtà superiore?

Risposta: La rivelazione stessa ti costringe, proprio come ogni rivelazione di questo mondo che ti costringe, a comportarti diversamente, perché di fatto cambi in base ad essa. E’ allora che una nuova conoscenza e delle nuove sensazioni ti riempiono.

Domanda: Ma in che modo la rivelazione della realtà superiore, del Creatore, mi riempie?

Risposta: Sentirai di essere pieno dell’amore per gli altri. E’ un cambiamento immenso che un uomo affronta. E questo perché ‘ama il tuo prossimo come te stesso’, la legge del sostegno reciproco, è la legge generale della realtà superiore, e noi dobbiamo percorrere tutta la strada che ci fa salire fino ad essa ed esistere in essa.
[156190]

Dal Programma della Radio Israeliana 103FM, 18.01.2015

Materiale correlato:

Montaggio del “Puzzle” della Creazione
Scoprendo l’origine della vita

Il percorso verso la dazione

Dr. Michael LaitmanDomanda: Che cosa spinge una persona ad andare avanti, l’impurità o la santità?

Risposta: Una persona che è ancora nell’intenzione allo scopo di ricevere, il quale si chiama Egitto, è spinta ad avanzare dall’impurità. Dopo tutto, lui non ha ancora alcun desiderio allo scopo di dare. Lui non dà valore alla dazione poiché non sembra molto attraente, e così avanza solo perché vede una perdita corporale e un guadagno spirituale.

Io posso dirti quanto meravigliosa sia la spiritualità a tempo indeterminato, ma non puoi sentirlo perché non hai nessun sapore di essa. Così sarete d’accordo che sembra essere molto allettante, ma non si può percepire in modo da capire che è attraente secondo i piaceri a cui sei abituato: cibo, sesso, famiglia, denaro, rispetto e sapienza, o almeno una parte di essa!

Il percorso verso la dazione-1

Così a una persona gli vengono dati problemi in modo da spingerlo alla spiritualità, ma sono intenzionali. Eventualmente è il Faraone che subisce i colpi, ma prima di questo, la nazione d’Israele soffre durante i setti anni di fame. Non sono dati mattoni, ma si è forzati a prepararli da soli e lavorare dalla mattina alla sera senza riposo.

Tutto è secondo il percorso di sofferenza e tutto dipende dalle sofferenze che scegliamo. Le sofferenze spirituali sono il risultato del mio disegno della spiritualità. Più avanzo, più qualitative diventano le mie sofferenze fino a che eventualmente raggiungo l’esodo, ma ci sono ancora sofferenze. Una persona non può avanzare vivendo una vita confortevole. Se lui sente piacere, il piacere si riempie e si ferma. Questo succede in tutto il mondo. Date alla gente abbondanza e vivranno senza pensare a nulla, come le bestie.

È solo se la mancanza in loro cresce, che sono forzati a cercare un modo per riempire o scappare dal dolore che non solo manca di qualcosa ma che fa male veramente. In questo caso raggiungono il riempimento. Guidare l’essere creato con i colpi e le sofferenze è il modo più sicuro, perché la natura di creazione è un desiderio di ricevere e non di dare.

Dobbiamo sia aumentare la sensazione di mancanza nel desiderio di ricevere che aumentare la tentazione di ricevere. Una persona è una macchina che sente il vuoto nella sua pancia. Invece possiamo preparare una tavola piena di delizie e così risvegliare l’appetito di una persona, anche se non ha veramente fame.

Ciò significa che possiamo aumentare le mancanze in due modi, ma entrambi operano dall’aspetto di ricevere e non dall’aspetto di dazione. Possiamo tirare una persona con la forza di dazione solo attraverso il gruppo. Se sono incorporato nel gruppo, comincio a capire che il mio progresso non dipende dal vuoto che sento nella mia pancia e non nel piatto bello davanti a me. Il progresso prende luogo su una dimensione più sublime e comincia dalla mancanza di dazione e avanza verso una capacità sempre maggiore di dazione.

Così comincio a lavorare con il gruppo, ignorando quello che sento nella mia pancia o sul piatto che sta davanti a me, e passo a una nuova dimensione. Finora avanzavo su una dimensione a seconda del percorso su un livello basso. Sono scappato dal vuoto che sento nella mia pancia verso il pieno.

I cancelli d’impurità di ricezione, sono sul livello più basso e i cancelli della santità, di dazione, sono sul livello superiore.
[133876]

Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah 28.04.2014, Scritti di Rabash

Materiale correlato:

La crisi è il punto di svolta dalla schiavitù alla libertà
L’amore trasforma la ricezione in dazione

Parole vive che penetrano dritto nell’anima

Dall’articolo di Rabash “La differenza tra l’elemosina e i regali “: Quando una persona applica un sacco di fatica per un lungo periodo di tempo, ma non raggiunge alcun risultato, comincia a percepire il dolore e la sofferenza, perché ha investito un sacco di energia, ma non vede alcun progresso nella sua opera.

Allora gli giungono una ad una delle contemplazioni. Una volta si dispera e poi si rafforza, poi cade e risale ancora e ancora. Questo processo continua fino a quando in lui non si forma un vero desiderio che scaturisce dalla fatica provata al momento delle salite e delle discese. Con ogni ascesa e caduta, egli accumula e sente dolore perché non si è ancora fuso con il Creatore. Quando il vaso del proprio sforzo diventa completamente pieno, allora questo viene chiamato un desiderio spirituale e il Creatore lo riempie dato che ora si è raggiunto un vero desiderio.

Se dopo diversi anni di lavoro capisci improvvisamente che stai regredendo, questo avviene intenzionalmente affinché tu possa sentire il dolore della non fusione con il Creatore. È necessario, quindi, rendersi conto che ad ogni giro di salite e discese, ti stai avvicinando alla creazione di un vaso vero. È impossibile ottenere il riempimento perfetto prima di ottenere un desiderio perfetto .

Vediamo che ogni anno che passa ci porta una migliore comprensione delle parole del Rabash. Egli spiega tutto in maniera molto accurata e le sue parole penetrano nella profondità delle nostre anime.

Devono passare molti anni di ascese e cadute di ogni possibile tipo fino a quando si inizia a sperimentare una vera e propria necessità di acquisire le proprietà della dazione. Succede a causa del lavoro che la Luce opera su di noi, in risposta alle fatiche che applichiamo. Inoltre, “Ciò che non viene svolto dalla mente sarà realizzato dal tempo. Grazie alle nostre attività come: i nostri studi, la divulgazione, il sostegno reciproco e i congressi, ci siamo integrati gli uni negli altri. Questo significa che tutti attraversano i cambiamenti, anche se alcuni di voi li attraversano più velocemente di altri.

Alcuni di voi si confondono osservando altre metodologie, permettendo che influenze aliene e dintorni abbiano un impatto su di voi. Qui, non intendo il tipico ambiente in cui viviamo tutti, ma piuttosto i vostri tentativi di trovare pratiche spirituali alternative. Quindi ognuno di voi avanza a modo suo, ma dal momento che ognuno è incluso negli altri ed è d’aiuto per tutti gli altri, ci sono delle salite e delle discese che servono come un buon segno del lavoro interiore che fate.

Come risultato, la persona comincia a percepire che la dazione non gli è più ” estranea”. Non è più insipida, insapore, o inodore; non sono parole vuote sulla dazione, sul dare piacere al Creatore, e sull’amare il nostro prossimo, che in precedenza sembravano slogan privi di vita. Si comincia a sentire, tutto ad un tratto, il loro gusto, e questo significa che dentro di lui cominciano a prendere forma i vasi spirituali. Iniziamo a percepire dentro queste parole la vita reale, un sapore: amaro o dolce, salita o discesa.

Amarezza e dolcezza si fanno sentire nel cuore, e superiore o inferiore vengono valutati secondo la ragione. Questo è il nostro modo di valutare questi concetti, e improvvisamente cominciano ad innescarsi dentro di noi delle risposte interiori. Quando una persona ascolta parole di amore o di odio in relazione al lavoro spirituale, in relazione al dare e al ricevere, reagisce ad esse nel proprio cuore e nella propria mente. In questo modo, inizia a distinguere interiormente tra queste due qualità.

Questo, tuttavia, non è sufficiente. Egli dovrebbe continuare a lavorare fino a quando non appare un vero desiderio per il Creatore, la perfetta proprietà della dazione. Nulla è incompleto nella spiritualità. Il vaso spirituale più piccolo, che si rivela in una persona, il desiderio di fondersi con il Creatore, la proprietà di dazione che lo riempie completamente, è in realtà la persona intera.

Egli intuisce di essere completamente definito da geni spirituali (Reshimot) che si dispiegano in lui. Al livello successivo, egli scoprirà che la sua precedente Reshimo costituiva solo un grammo delle sue Reshimot successive, che a loro volta già pesano un milione di tonnellate. Finora, è come un bambino che ha ricevuto una caramella, è completamente assorbito da essa, e perciò sente che il mondo intero è dolce come la caramella.

Coloro che avanzano eventualmente chiariscono le loro relazioni reciproche in base ai livelli spirituali raggiunti; di conseguenza, comprendiamo che tutto si accumula e matura continuamente. Quindi abbiamo bisogno di compiere la nostra parte di impegno e di desiderio per raggiungere la proprietà perfetta di dazione. Dobbiamo cercare di riempirci completamente di questa proprietà nella nostra mente e nel cuore, quindi alterando del tutto il nostro atteggiamento attuale verso il mondo, mettendo da parte la nostra vecchia prospettiva.

Noi dobbiamo perdere il nostro atteggiamento attuale e valutare ogni cosa attraverso gli occhi del Creatore, gli occhi del dare. Non sappiamo ancora che cosa sia, ma a poco a poco aumentiamo la nostra disponibilità verso questo e ciò accade a causa della Luce che Riforma. Quando questo si verifica, si raggiunge la piena capacità del desiderio che è stato completato per noi dal Creatore.

Noi siamo del tutto incapaci di completare questo lavoro da soli. Siamo in grado di raggiungere fino al 99% del desiderio di dare, con l’aiuto del Creatore , ma non riusciremo mai a raggiungere il 100 %; questo va oltre la nostra forza. Questo è il motivo per cui si dice che il Creatore concluderà questo lavoro per me, riempirà la nostra misura, e poi riceveremo il riempimento perfetto di un desiderio perfetto. Questo è il modo in cui una persona nasce nel suo primo passo spirituale.

Noi vediamo che ci stiamo avvicinando a questo passo. Abbiamo attraversato molti cambiamenti e continuiamo ad avere una comprensione migliore delle parole del Rabash, vediamo che egli chiarisce ogni singolo passo nel nostro cammino. Alla fine, apprezziamo il livello della sua meticolosa precisione. Tuttavia, è ovvio che ha dovuto rivestire questa conoscenza di tali indumenti in modo da attirarci e non respingerci. Così, all’inizio dei nostri studi, ha evitato di parlare apertamente di ciò che potrebbe essere l’esito di questo programma. Ogni volta lo rivela un po’ di più, al punto che è utile per gli studenti. Questo è il modo in cui i Kabbalisti scrivono i loro libri.

Gli articoli del Rabash dimostrano che egli si è preso cura di noi e ha presentato per noi una nuova metodologia di correzione. Dal momento che prima non comprendevamo i suoi scritti e che abbiamo iniziato a comprenderli solo oggi, ora possiamo affermare che abbiamo davvero seguito il suo percorso con l’aiuto del Creatore.
[98740]

Dalla preparazione alla Lezione quotidiana di Kabbalah del 25.01.2013

Materiale correlato:

Verso l’infinito lungo la scala delle Reshimot
Lo Zohar: Il programma di controllo del “Computer” della creazione