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Per quanto riguarda il terrorismo, i prezzi che aumentano e l’unificazione della società, Parte 2

Dr. Michael LaitmanSembrerebbe che il costo della vita non è un soggetto che afferra il cuore e lo costringe a battere con forza. Ma in realtà per alcuni questo può anche essere più significativo che un’intifada.

Se mi sveglio una mattina e sono tormentato con il pensiero riguardo cosa posso dare da mangiare ai miei figli, come finire il mese senza un deficit, senza debiti nuovi e addizionali prestiti dalla banca, questo diventa un argomento di grande preoccupazione.

Essenzialmente, la colpa non è della banca né della compagnia che fa lo yogurt per i bambini e che gonfia il prezzo. Nessuno di loro ha la colpa. Perché loro agiscono secondo la loro natura egoistica. Però se vogliamo influenzarli convincendoli a fare un prezzo per il cibo dei bambini quattro volte più basso secondo il prezzo di base di tali prodotti ed essi otterranno ancora un grande profitto, è necessario cambiare il loro fondamentale modo di pensare.

È possibile fare questo tramite l’influenza dell’ambiente; allora venite, cambiamo il nostro ambiente! E facciamo questo non tramite urla, proteste e manifestazioni; piuttosto, verrà fatto attraverso la connessione e l’unità fra noi.

Con l’aiuto della forza della nostra unità, influenzeremo quelli che fanno lo yogurt per i bambini in tal modo che loro stessi vorranno abbassare il prezzo. E la stessa cosa è per il prezzo di appartamenti e altro. Mettiamo a posto tutto tramite la connessione fra noi.

Domanda: Perché una compagnia improvvisamente abbassa il prezzo?

Risposta: Perché la società la influisce tramite la sua opinione singola.

Domanda: Perché non avevamo successo prima quando eravamo uniti in una protesta generale?

Risposta: Non abbiamo avuto successo perché abbiamo voluto schiacciare le imprese e non cercare l’unità generale. Non è la forza uguale che agisce all’interno del sistema della natura. Se volessimo unire e raggiungere rapporti buoni nella società, poi saremmo influenzati da tutti.

Certo non succede immediatamente, per questo non è mirato precisamente verso lo scopo della creazione ma anche se fosse, avremmo visto il beneficio. Se proviamo solo ad annientare qualcuno, poi non c’è nessun messaggio costruttivo in questo e non si riuscirà mai in questo modo.

Noi non ci uniamo per uscire insieme contro qualcuno, ma piuttosto per il bene dell’unità in sé; il ché contribuirà a ridurre il costo della vita. L’unità è il mezzo per correggere la situazione.

E non c’era l’unità nelle proteste generali. I manifestanti volevano distruggere le imprese. Mentre, attraverso l’unità della società, noi vogliamo portarla a un tale buono stato che i prezzi scenderanno da sé. Questa è la differenza tra tutte le manifestazioni e rivoluzioni di prima. Questa è unità non contro qualcuno, ma piuttosto per il bene della forza positiva.

Ognuno vede chiaramente che, se la società fosse stata buona e corretta, questo avrebbe influenzato anche i suoi membri più ricchi. Questo è perché essi sono anche umani e si trovano tra la gente. Tutti i nostri pensieri nel mondo sono connessi e si influenzano reciprocamente, e le persone si influenzano l’un l’altro senza neanche pronunciare una parola, semplicemente tramite l’atmosfera. Ci siamo tutti trovati in un campo unico di pensiero e desiderio.

Domanda: Che cosa deve fare quella donna che non ha abbastanza denaro fino alla prossima busta paga e lei non ha nulla per sfamare i suoi figli?

Risposta: Lei deve capire che solo tramite la connessione e l’unita può influenzare la società intera e se stessa. Pensiamo sempre che possiamo cambiare l’opinione di qualcun altro solo se lo afferriamo e lo convinciamo.

Infatti, è possibile influenzarlo solo se creiamo una grande forza nella società che comincerà a pensare come noi, e poi questo pensiero lo penetrerà.

Venite, facciamo questo, in modo che nella nostra società cominceremo a pensare a dei cambiamenti buoni, di equilibrio nella società e di rapporti calorosi. Con un risultato come questo, i prezzi diminuiranno. Se la nostra società doveva diventare una grande famiglia nella quale, tutti pensano di bilancio, connessione, unità, e uguaglianza, poi il nostro pensiero comincerà ad agire e influenzare tutti i livelli e tutti i settori della popolazione.

E poi questo comincerà a funzionare. Perché la prontezza nella mente e nel cuore apparirà in tutti, rendendo tutto più equilibrato, sociale, e condiviso, come in un unico comune. Da questo, tutti i sistemi diventeranno equilibrati. Il divario fra i ricchi e i poveri sarà ridotto maggiormente, da migliaia di volte solo a un centinaio di volte. Funziona in questo modo; tutto è regolato in questo modo.
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Da una conversazione 13.04.2014

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Per quanto riguarda il terrorismo, i prezzi che aumentano e l’unificazione della società, Parte 1

Dr. Michael LaitmanDomanda: Lo stato del mondo oggi suscita tanta preoccupazione: il terrorismo internazionale, la crescita incontrollata di gruppi estremisti terroristici come ISIS, la minaccia di guerra di Gog e Magog che fu descritta dai profeti. E in Israele una nuova intifada è sorta, l’economia e la situazione sociale si stanno deteriorando. Che si può dire di questo?

Risposta: La situazione non ha bisogno di essere spiegata. Anche se, tutti sentono e vedono quel che sta succedendo: antisemitismo, problemi economici, il costo della vita. Questi problemi sono diventati la nostra realtà quotidiana e non scendono dall’ordine del giorno ma solo cambiano di posto; qualche volta questo problema sorge sopra di tutto e qualche volta un altro problema.

Ed è necessario capire che noi, il popolo d’Israele, creiamo quest’immagine in sé e la sua trasformazione da buona a imponente dipende solo da noi.

Dal mio punto di vista, il problema più importante nel nostro tempo è la crescita dell’antisemitismo nel mondo.

Questo è anche più importante dei problemi economici e anche dei problemi di sicurezza all’interno d’Israele. Però gli israeliani non attribuiscono importanza all’antisemitismo nel mondo, non fanno attenzione a questo.

Attraverso la vicinanza tra noi, fra il popolo d’Israele, possiamo cambiare e trasformare la situazione generale per tutto il mondo, anche il rapporto con i vicini arabi che ci circondano e anche con i cittadini arabi all’interno d’Israele. Tutto dipende di noi e possiamo cambiare la situazione. La scelta fra la via buona e la via del male è nelle nostre mani.

La palla è nel nostro campo, siamo noi responsabili per la pace nella nazione e la pace nel mondo, per tutto il male e tutto il bene che si trova in esso. E non abbiamo nessuno da incolpare perché siamo noi che misurano la bontà e la cattiveria del nostro destino comune, secondo il grado della nostra unità o separazione. E la norma è determinata solo dal siamo o non siamo in grado di corrispondere alla natura globale comune.

Solo noi siamo pronti a portare noi stessi e dopo di noi l’umanità intera all’armonia comune. Allora non c’è nessun bisogno di sperare che i cambiamenti verranno da qualche altra persona o dalle risoluzioni delle Nazioni Unite. Tutto dipende solo da noi; determiniamo quale decisione otterranno. Questo perché Israele è il dirigente dell’umanità.

Comprensibilmente, ognuno può dire che non è d’accordo con questo e non lo accetta. Però insieme con questo, lui non ha scelta, e neanche noi. Se il mondo è in crisi, siamo da incolpare; lo abbiamo portato a questo stato.

La cosa principale è capire lo stesso principio: la soluzione a tutti i problemi viene trovata nell’unità e nella connessione, anche per la lotta contro l’intifada e l’aumento dei prezzi. Se ci connettiamo, allora possiamo influenzare le forze della natura, equilibrare la nostra società, ottenere maggior uguaglianza, e poi abbassare i prezzi. Però questo comincia ad essere compreso, anche se non stiamo creando un cerchio così grande e non stiamo andando nel mondo del sistema superiore.

E semplicemente necessario immaginare che se ci connettiamo, vorremo avvicinarci un po’, equalizzarci l’un l’altro, e succederà che troveremo un modo di abbassare i prezzi. In altre parole, è possibile concludere questo da una deduzione logica semplice.

Se usiamo il nostro metodo di discussione in un cerchio, poi grazie a questa patente, a quest’esercizio, è possibile portare le persone più vicine l’una all’altra; e poi ognuno può dare un po’ agli altri e ridurre un po’ la disuguaglianza.

È così che suscitiamo la forza buona nella società, sciogliendo ogni cuore. La cosa principale è che una persona deve capire che la connessione e l’unità influenzano le nostre vite e agiscono per il bene delle nostre tasche, salute, educazione, l’educazione dei nostri figli, e tutto il resto, e questo viene dalla saggezza della Kabbalah.
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Da una conversazione  13.04.2014

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Non permettere un’altra catastrofe su scala universale, Parte 1

Dr. Michael LaitmanDomanda: perché, quando si sente che non c’è altro oltre il Creatore, la prima cosa che si pensa è a tutto questo male che si è verificato nel mondo: le guerre, l’Olocausto che ha preso milioni di vite?

Risposta: Una persona non è d’accordo con il fatto che non c’è nessun altro oltre al Creatore perché sembra che elimina la persona stessa, inclusa la sua esistenza. Non capisce di cosa si tratta.

Ad oggi, le persone non sono d’accordo con il modo in cui il governo superiore tratta il popolo di Israele, il gruppo che cerca “diritto al Creatore” (Yashar-Kel), che Abramo ha organizzato come un popolo. Anche oggi, la gente ancora lamenta questo disastro.

Però sarebbe più corretto trasformare tutta la memoria della catastrofe nella base di correzione. Il Museo dell’Olocausto e il memoriale dovrebbe mostrare perché ciò è avvenuto, da dove è venuto questo difetto terribile, e cosa ci deve insegnare. Dovrebbe insegnarci come ci possiamo alzare da questa afflizione.

Al posto della catastrofe, possiamo far crescere un’attitudine nuova del popolo d’Israele al Creatore, che è più maturo e propositivo. Basta lacrime e promesse che non succederà mai più, ciò non ci protegge dai disastri futuri. A quel tempo non siamo riusciti ad evitare il disastro, e quindi non possiamo oggi.

Cosa si può fare allo scopo di essere in grado di influenzare gli eventi e non permettere che questo succeda un’altra volta? Come possiamo imparare dal passato e trovare la forza che ci permette d’ora in poi di agire in modo che effettivamente non accada mai più? Oggi dobbiamo correggere il danno che non abbiamo potuto eliminare nei giorni della catastrofe. Pertanto, si è svolto allo scopo di fare correzioni sullo stesso sentiero della sofferenza.

L’unicità del governo superiore non è accettato dalla persona comune con tutti i suoi guai e le tragedie di questa vita che deve attraversare. La gente non capisce come è possibile che il Creatore ha trattato la nazione d’Israele così male, la quale era il gruppo “aspirante diretto al Creatore,” guidandoli attraverso tale sofferenza.

Basta guadare il sentiero che ha attraversato il popolo d’Israele, e tutta la sofferenza sperimentata da noi durante i 2 000 anni di esilio. Perché questo è accaduto? Quale era il nostro errore e perché non abbiamo imparato da esso? Perché fino a questo giorno, non vogliamo trarre conclusioni? Infatti, con l’antisemitismo che cresce di giorno in giorno, oggi può essere una catastrofe ancora peggiore di quel che è accaduto in Europa 70 anni fa.

Questo è un argomento molto doloroso, però si deve discutere. Non c’è via d’uscita, e dobbiamo guardare a quel che è successo in termini dello scopo della creazione e delle forze che agiscono in natura. La nostra tristezza per coloro che perirono è solo il passo iniziale verso la produzione di un’azione pratica attraverso la corretta educazione per il popolo d’Israele e il mondo intero.

Questa educazione deve mostrare alla gente quali forze terribili possono essere rivelate se non le cambiamo in forze buone. La scelta è nelle nostre mani! Noi stessi scegliamo chi può assumere potere su di noi: la forza del male o la forza del bene, il Faraone/egoismo, o il Creatore/dazione; deve essere uno dei due.

Dobbiamo spiegare questo nei programmi televisivi, nei workshops, e nelle discussioni. Ciò vale non solo per gli ebrei. Oggi, siamo talmente avanzati che il mondo intero deve essere incluso nella correzione. È per questo il governo superiore ha cominciato a trattare il mondo nello stesso modo in cui trattava il popolo d’Israele prima.

Nel passato, il governo superiore ha domandato solo al popolo d’Israele di avvicinarsi alla dazione, però ora questo si chiede al mondo intero. Così, il mondo intero è sulla soglia di una grande sofferenza: la guerra di Gog e Magog, la terza guerra mondiale già descritta dai profeti, oltre alla moltitudine di problemi e miseria. E tutto questo può succedere perché il mondo non avanza sul percorso corretto.

Certo, il popolo d’Israele soffrirà di più perché deve passare la Luce al resto del mondo. Però il mondo intero verrà anche coinvolto in questo disastro. Non sarà come in precedenza, una catastrofe solo per il popolo ebreo. Rivolte, problemi e rivoluzioni si verificheranno in qualsiasi località del mondo. Vediamo già la prima agitazione dei conflitti che sono destinati a esplodere nel futuro e ad avvolgere tutta la terra.
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Dalla Prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah 29.10.2014, Shamati #1

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Dal libro: Il Segreto Essenziale degli Ebrei, M. Brushtein

I Postulati della Teoria Integrale

Siamo parte della natura, il risultato del suo sviluppo.

La Natura garantisce il corretto sviluppo di ciascuna delle sue parti.

Come risultato del programma di sviluppo, costantemente, sul globo sono apparsi i mondi vegetale e animato, e finalmente l’essere umano.

Non possiamo rivelare la sensazione e la mente che regola l’universo.

La fine dello sviluppo è uno stato perfetto.

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È necessario nutrire i palestinesi?

Dr. Michael LaitmanDomanda: Anche nel periodo delle ostilità, Israele trasferisce a Gaza molte tonnellate di cibo. Ma non si sa perché, più tonnellate ci sono, più non piacciamo al mondo…

Risposta: In realtà, il mondo non tiene conto di queste consegne. Per dirla più semplice, la Striscia di Gaza riceve denaro dal Qatar, e per questo denaro Israele vende il suo cibo. Quindi in questo caso il problema non è in un “rapporto speciale” per lo Stato ebraico.

Inoltre, abbiamo aperto sul confine di Gaza, un ospedale da campo che serve i palestinesi. C’è anche una sezione per il parto, ecc. Allora, stiamo parlando non solo dell’aiuto ai feriti.

A mio parere, tutto questo è molto giusto. Perché non dobbiamo fornire il cibo e l’acqua ai palestinesi? Per lo più, le acque sotterranee sono poche e inquinate a causa di un uso sbagliato di essa. In generale, credo che dobbiamo fornire aiuti umanitari.

Perché? Perché siamo colpevoli di ciò che sta accadendo. Se avessimo la giusta intenzione, la transizione del mondo sulla via giusta non saremmo rimasti indietro nel “programma” – e non ci sarebbe alcuna operazione militare. Si scopre, che dobbiamo per forza nutrire i palestinesi, senza volontà. E proprio noi, dobbiamo correggere i rapporti già esistenti – dobbiamo unirci tra noi.

Invece per ora dobbiamo fare aiuti umanitari – non la carità dalla nostra parte. Dopo tutto, è colpa nostra se siamo arrivati a questo punto.

Naturalmente, ai nemici bisogna dare una dura resistenza, e io non tradisco la mia gente e il mio paese. Il fatto sta in quel lavoro per il Creatore, che dobbiamo effettuare, ma non lo facciamo. Dopo tutto, siamo responsabili di tutto il mondo. E se ti senti in colpa per i problemi del mondo, per le guerre e le violenze brutali, sarà necessario concordare con gli anti-semiti. Solo non con le loro azioni, non con il loro desiderio di distruggerci, ma per il fatto che essi inviano le loro accuse all’indirizzo giusto. Dopo tutto, solo noi abbiamo la libertà di scelta, e solo noi abbiamo la chiave per la felicità nel mondo.

Quindi Gaza deve essere alimentata. Inoltre, non dobbiamo neanche odiare Hamas – una piccola organizzazione, che ha preso il potere sul popolo miserabile del territorio di Gaza. Perché così noi risvegliamo queste persone ad agire e le trasformiamo in cattive.

Sorge una tale prospettiva rovesciata, se si tiene conto, che siamo noi stessi – la ragione degli eventi in corso.

Domanda: Come ottenere un tale senso di responsabilità? Come farlo crescere nel popolo?

Risposta: Senza addossare tutto il peso in una volta. Poco per volta, lo sentiremo veramente. Non solo sentiremo o non acconsentiremo razionalmente, ma molto di più, sentiremo che in realtà è proprio così.

Si chiama: prendere lo scettro dal Creatore e iniziare ad agire per il bene. In caso contrario, come si può vivere insieme in unione con Lui se non guardiamo il mondo in questo modo?

Dopo tutto, ciò che accade è causato dalla Luce superiore. E se abbiamo una pretesa nei confronti di chiunque altro, tranne su noi stessi, allora questa pretesa è per il Creatore. Chi non accuserà, oltre se stesso, io deporrò la colpa al Creatore…
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Dalla lezione dell’ articolo “Un comandamento” del 22.08.2014

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Il Segreto Essenziale degli Ebrei, Parte 27

Dal libro “Il Segreto Essenziale degli Ebrei,” M. Brushtein

Molto prima del Big – Bang

I Kabbalisti riferiscono che il conteggio di tutto in generale, è iniziato con un’ “idea” o, in altre parole, con l’avvento del “programma”. Da quel momento, possiamo parlare dell’ inizio. Questo punto è chiamato: punto zero.
L’autore di “questo piano” è talvolta chiamato il “Creatore“, e qualche volta la “Natura”.

Nella Kabbalah questo significato è intercambiabile, anche nella gematria – valori numerici di queste parole nella “lingua madre” della kabbalah (ebraica) sono identici.

Qualche parola su “l’idea della creazione”.

Il desiderio di ricevere, con tutte le sue variazioni, è stato concluso nel Pensiero della Creazione dal’ inizio.

Si dice anche che il “desiderio di ricevere” sia stato creato per ricevere piacere dal Creatore (Natura). Per inciso, la parola “Kabbalah” in ebraico significa “ricevere”. A tal modo, la “Kabbalah” è la scienza del ricevere il piacere.
Qualsiasi piano alla fine prevede una realizzazione, soprattutto se è il piano di “tutto ciò che c’è”.

E infatti, è iniziato un processo, per il quale è apparso tutto, ciò che tutti conosciamo, e ciò che non sappiamo. In una parola – tutto.

Più in basso in un modo semplificato e schematico si mostra questo processo grandioso e senza scampo. Per illustrare i fenomeni che lo accompagnano, abbiamo deciso di prendere l’aiuto di personalità famose.

Fase №0

Lo scopo. L’essenza dell’idea – di creare una Creazione (Desiderio), è in grado di ricevere piacere dal Creatore senza fine.

Solo quel piacere naturalmente, che non conosce sazietà.

Bacon

Fase №1

La creazione comincia a ricevere il piacere e diventa consapevole di essere come un recipiente che riceve, e il Creatore come colui che dona, e per questo smette di ricevere.

L’eterno godimento equivale ad un’eterna mancanza.

Shakespeare

Fase №2

La creazione sta provando a conferire piacere al Creatore, ma non è in grado di farlo.

Piacere – tutto il senso che l’anima preferisce vivere meglio se non lo prova.

Stendhal

Fase №3

La creazione è tornata al suo ruolo – ricevere.
Varietà – la madre del godimento.

Disraeli

Fase №4

La creazione sta cercando di ottenere piacere, ma non per se stessa, ma per amore del Creatore …

L’arte di esaltare il piacere sta nella capacità di essere in mezzo ad esso.

Jean-Jacques Rousseau
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Questioni logiche del governo superiore

C’è una differenza fra come la forza superiore controlla la parte in noi denominata “Israele” e l’altra nostra parte denominata “nazioni del mondo”? In che modo la forza superiore riguarda e influenza queste due parti? Non è soltanto un “più” o un “meno”, ma le azioni piuttosto complesse e diversificate nella loro forma diretta e inversa.

E’ obbligatorio che nel nostro egoismo, la parte che appartiene alle nazioni del mondo, debba passare attraverso le sfortune, mentre quando diventiamo “Israele”, si senta bene? Può essere l’opposto, e abitualmente funziona così.

Dopo tutto, la parte in me che appartiene a “Israele” deve essere elevata e portata ad un livello ancora più alto. Per questo, ho bisogno di sentire le difficoltà e i problemi nella parte di Israele dentro di me. Se ricevo supporto in questa parte, allora sentirei soltanto i benefici egoistici e così non sarei mai cresciuto. Per avanzare nella parte di Israele in noi, dobbiamo sentire una pressione crescente. E’ per questo che la guerra di Gog e Magog è la pressione che precede l’arrivo del Messia, deve essere molto potente e forte, senza precedenti nella storia.

Allo stesso tempo, la parte di me che appartiene alle nazioni del mondo deve sperimentare gioia invece che sofferenza. Dopo tutto, se questa parte ha una sensazione di gioia, saremmo permanentemente confusi e non ci sarebbe nessuna possibilità di conoscere la differenza fra giusto e sbagliato, come nella città di Shushan, la capitale del regno babilonese, dove non potevano decidere chi aveva ragione, Mordechai o Haman.

Allora significa che il governo del Creatore sopra coloro che aspirano a progredire è totalmente illogico. E’ per questo che il nostro filosofo interiore non può smettere di fare le sue obbiezioni. Anche Rabbi Shimon continua a fare domande. A questo livello, non ci sono filosofi, in quanto i filosofi non capiscono questa tappa. Soltanto le persone che sono coinvolte con il lavoro spirituale possono essere interessate a queste domande.

I filosofi spiegano tutto in modo molto semplice, poiché sono motivati da profitti nelle loro tasche, stomaco, e mente… Agiscono dentro un desiderio di ricevere. A questo punto emergono altre domande: in che modo il governo superiore si pronuncia su una persona che è coinvolta nello sviluppo spirituale? Si scopre che il governo superiore agisce totalmente opposto a tutti i nostri desideri (sia di ricezione che di dazione) ed è in contrasto con entrambi: le nazioni del mondo e Israele dentro di noi. E’ così “irrazionale” che non possiamo renderci conto di quanto sia diverso. Costantemente abbiamo la tendenza a giudicare questi fenomeni direttamente perché i nostri desideri non sono ancora corretti.

Mi sento di aver fallito completamente nei miei desideri di dazione, mentre nei miei desideri di ricezione mi sento così bene. Mi sento in questo modo dato che il mio livello è ancora corrotto, e per questo mi sembra che ne valga la pena stare con i miei desideri egoistici e non valga la pena di seguire i miei desideri di dazione. Nei desideri di dazione sento costantemente un fallimento completo; allo stesso tempo quando sono dentro i miei desideri di ricezione, sento che posso vincere.

Questo è ciò che il nostro giudice interiore vede, perché “si giudica secondo quanto gli occhi possono vedere”. Soltanto quando si sveglia il nostro punto nel cuore possiamo collegarlo al nostro ambiente, realizzando così la nostra libera volontà e aggrappandoci a nuovi valori di dazione. Poi possiamo andare più profondamente all’interno di noi e correttamente scrutare e chiarificare i nostri desideri, le nostre intenzioni e i nostri pensieri. Questo è un lavoro continuo.
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Dalla 2a. parte della Lezione quotidiana di Kabbalah dell’ 08.18.2013, Lo Zohar

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Distruzione o correzione?

Dr. Michael LaitmanOgni azione che non è diretta verso l’unità trivella un buco nella barca collettiva. Azioni come queste sono naturali per le nazioni del mondo, in quanto si trovano nella parte inferiore dell’anima collettiva (sotto il Chazeh [petto]). Contrariamente a questi, attraverso di esse Israele provoca gravi danni a se stesso e all’intera anima collettiva, perché sta nella sua metà superiore (sopra il Chazeh).

Quindi, sia la distruzione che la correzione che vengono effettuate dal popolo di Israele determinano lo stato di tutto il mondo. E quindi il popolo di Israele deve collegare con grande responsabilità le sue opere nel nostro mondo. E qualcuno che appartiene a Israele in senso spirituale, cioè coloro che imparano e vogliono realizzare il tipo di collegamento, devono essere ancora più attenti con le loro azioni.

Quanto più una persona è vicina al centro, alla realizzazione della modalità di connessione, maggiore è la correzione o il danno che può causare.
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Dalla preparazione alla Lezione quotidiana di Kabbalah del 10.07.2014

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L’Anti-Semitismo come un fenomeno naturale

Questo articolo è stato scritto da un mio studente, Michael Brunstein.

L’Anti-Semitismo come un Fenomeno Naturale

“Sono stati registrati 554 casi di aggressione contro gli Ebrei nel 2013″

“La maggioranza degli incidenti anti-semiti sono avvenuti in Francia, la Gran Bretagna occupa il secondo posto, il terzo posto appartiene al Canada, e gli Usa arrivano al quarto. Un minimo di 15 politici e di leaders pubblici ben conosciuti di vari paesi sono stati costretti a lasciare la loro posizione a cause delle loro dichiarazioni anti-semite”.” (Riportato da The Kantor Institute)

Questi eventi che scuotono le menti succedono di continuo. In particolare, siamo profondamente scioccati dal recente duro conflitto tra l’Ucraina e la Russia. Solo poco tempo fa, la situazione sembrava molto meno realizzabile dell’invasione della Terra da parte degli alieni. E tuttavia, continua ad andare avanti mentre parliamo.

I mezzi di informazione del mondo commentano di continuo questa situazione. La questione principale che discutono è: qual è la ragione dell’odio reciproco tra questi popoli fratelli? Il confronto tra i due paesi ha innescato dei termini nuovi di zecca come “uomo verde…”. Tuttavia, nessuno ha fatto ancora menzione che le radici di questa animosità sono nascoste nel soprannaturale.

Allo stesso tempo, il mondo è sopraffatto da un altro giro di ostilità. Non ha una grande risonanza sociale, ma per quaranta paesi non risulta chiara la spiegazione del fenomeno.

“Il destino storico del popolo Ebreo è un mistero. La mera sopravvivenza di questa nazione è assolutamente inspiegabile da un punto di vista razionale. Le spiegazioni storiche comuni provano che questa nazione avrebbe dovuto cessare di esistere molto tempo fa. Nessun’altra nazione del mondo avrebbe potuto sopportare un tale destino”. (N. A. Berdyaev, Religioso russo e filosofo della politica russa).

Perché gli Ebrei sono Odiati?

Da chi, perché, e in che modo gli Ebrei sono odiati così tanto? E’ un tema inutile e senza senso. Tutti sono stufi di sentirne parlare. Le risposte a queste domande non risolvono il problema poiché non tengono conto della questione principale: qual è la ragione dell’animosità del mondo verso gli Ebrei?

“E’ conoscenza comune che l’Olocausto e l’anti-semitismo sono accaduti perché Hitler arrivò al potere. A dire il vero, è l’esatto contrario: Hitler arrivò al potere perché c’era l’anti-Semitismo. Egli usò l’anti-Semitismo per farsi amare dal popolo. (Benjamin Netanyahu, politico Israeliano e Primo Ministro di Israele).

E’ arrivato il momento di riconoscere che il fatto che gli Ebrei siano ancora vivi si spiega con dei fenomeni che non sono casuali o naturali come la gravità o il vento. Il nostro atteggiamento verso gli Ebrei può essere diverso, ma il fatto che ci sia uno “speciale” atteggiamento verso di loro dimostra che gli Ebrei sono uno di questi fenomeni.

Poniamo una domanda: qual è la principale distinzione degli Ebrei? E’ solo il fatto che ci sono numerosi Premi Nobel, musicisti e banchieri tra di loro? Sì, gli Ebrei sono conosciuti per le loro conquiste in questi campi. Tuttavia, ci sono dei banchieri, dei personaggi insigni e anche grandi giocatori di scacchi che provengono da altre estrazioni etniche. Quindi, il segreto principale deve essere nascosto da qualche altra parte.

Il Segreto Ebraico

Con grande sorpresa il loro “terribile” segreto non deve essere svelato perché è già conosciuto da tutti senza eccezioni, sia dagli Ebrei che dai non Ebrei.

Questo segreto può essere condiviso con tutti senza innescare delle conseguenze negative. Per rivelare questo segreto, non c’è bisogno di andare molto lontano o di pagare un prezzo alto per saperlo, o ottenere il permesso da qualcuno. Tutti lo devono già sapere in cosa consiste questo segreto, e tuttavia nessuno lo capisce. Non ha alcun peso, ma è difficile da portare in giro. E’ molto attraente, ma nessuno è disposto a guardarlo. E’ la cosa che vale di più sulla terra, ma nessuno lo vuole nemmeno se è gratis. E’ proprio lì davanti a noi, ma noi non ci crediamo. Non possiamo darlo come un dono, nemmeno può essere accettato come un regalo.

E infine la cosa più strabiliante:

Gli Ebrei non usano questo segreto da molto tempo, e continuano a pagarne il prezzo. I pagamenti non sono diretti o sullo stesso livello e sono fatti su base regolare.

Che genere di segreto è? Lo avete già indovinato? Si tratta di un’idea che può essere riassunta in cinque parole: “Ama il tuo prossimo come Te Stesso”.

Il prezzo di questo segreto è semplice: si chiama anti-Semitismo.

Le Radici dell’ Anti-Semitismo

L’anti-Semitismo non è un incidente o un capriccio. Si è manifestato nello stesso momento in cui il popolo Ebraico e suo padre Abramo sono apparsi sulla terra.

La legge “Ama il tuo prossimo come Te Stesso”, che sta alla base della nazione Ebraica, ha dato vita ad una legge “di riflesso”: l’anti-Semitismo.

L’“Anti-Semitismo è ‘l’ombra’ del popolo Ebraico. Io sono un fisico; so che ogni oggetto ha un’ombra. “L’ombra” che è collegata al mio popolo è l’anti-Semitismo.” (Albert Einstein)

In che modo il principio etico dell’ “Ama il tuo prossimo come Te Stesso” e l’anti-Semitismo sono collegati?

Indaghiamo questo argomento da una base realistica. E’ molto improbabile che ci siano persone nel mondo (ad eccezione degli idealisti totali) che pensano che questo principio etico sia in linea con la natura umana. I recenti accadimenti nel mondo ne sono una prova evidente. Succedono mentre parliamo. In sostanza, il mondo è bloccato in una situazione di stallo.

Tuttavia, immaginiamo per un minuto che qualcuno in qualche modo ce la faccia ad osservare questo principio. Allora, cosa succederà? Gli uomini troveranno la speranza che la loro intera vita può essere diversa. E’ un concetto estremamente importante! Troveranno la fiducia che trattare meglio gli altri è possibile. La violenza e la crudeltà sarebbero cancellate dalla faccia della terra. Tutte le nazioni vivrebbero in pace e in amicizia; fame povertà svanirebbero…

Ma questa è utopia, tutti esclamerebbero all’unanimità, a questo punto, ed avrebbero ragione. Oggi, non è possibile, e nemmeno è stata mai praticabile in passato. E tuttavia, c’è stata un’eccezione nella storia dell’umanità: il popolo di Abramo.

Molte volte, il popolo di Abramo ha dimostrato che è possibile amare il proprio prossimo come se stessi. Naturalmente, questo stato di fatto non poteva durare a lungo; brevi periodi di amore fraterno sono stati sostituiti da lunghi anni di reciproca animosità. Tuttavia, se questo stato di amore verso il nostro prossimo potesse durare per un mese o anche un giorno lungo tutti i millenni, varrebbe la pena rinunciare a tutto quello abbiamo mai avuto per questo principio.

Poiché è così irreale, l’umanità non accetterà mai di portare questo peso sulle sue spalle. Il principio, che è impossibile da seguire, è posto alla base precisa della nostra civiltà!

“Ama il prossimo Tuo come Te Stesso” la Regola d’Oro, in tutte le religioni che fanno riferimento ad Abramo, nel Confucianesimo, nella filosofia antica e in un numero di altre religioni è la base di un principio etico.” (Wikipedia. Regola d’Oro della Moralità- Etica della Reciprocità) Come si collega con l’anti-Semitismo? La spiegazione è molto semplice. Le nazioni del mondo hanno bisogno di un esempio. Dev’essere un esempio che duri nel tempo, non uno che sia successo una volta sola in un passato lontano. Invece, l’umanità ha bisogno di un modello ricorrente che funzioni proprio adesso, davanti ai loro occhi. Non è sufficiente sapere teoricamente che il principio “Ama il Prossimo Tuo come Te Stesso” esiste per poter essere in grado di seguirlo. E’ essenziale averlo davanti ai nostri occhi di continuo. Chi può offrire questo esempio al resto dell’umanità? Coloro che hanno portato questo concetto nel mondo. Cosa succederà se costoro non daranno questo esempio? Vuol dire che non adempiranno al loro dovere? La loro inconsapevolezza su come arrivarci è la causa dell’anti-Semitismo. “L’Anti-semitismo non è un obbiettivo; è un mezzo. E’ uno strumento di misurazione che misura le contraddizioni che sarebbe impossibile risolvere altrimenti”. (Vasily Grossman, scrittore e giornalista sovietico)
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Una soluzione al conflitto Medio-Orientale

Dr. Michael LaitmanL’opinione (Asaf Golan): “Un’attenta analisi del processo di negoziazione porta alla conclusione che i Palestinesi non sono disposti a chiudere il conflitto con Israele perché questo obbligherebbe la leadership palestinese a prendersi la responsabilità dei cittadini arabi, invece che incitare contro ‘l’entità Sionista’.

“Nessun organo che rappresenti l’amministrazione palestinese si prenderebbe mai una tale responsabilità. Tutti i funzionari palestinesi hanno usato il processo di pace solamente per far crescere il loro conto in banca.

“Il fatto è che il popolo, che è chiamato ‘Palestinese’ è una varietà di diverse tribù urbane che non hanno niente in comune tra di loto, che rifiutano anche di entrare in parentela: i residenti di Hebron non si sposano con coloro che vivono nelle loro vicinanze, i residenti dell’est di Gerusalemme non si sposano con coloro che vivono a Nablus. Lo stesso fanno le altre tribù palestinesi.

“Nel caso di firma di un trattato con Israele, tutte le onorificenze, chiamata il ‘popolo Palestinese’, sarebbero dismesse. I cittadini di una zona autonoma entrerebbero in una serie di conflitti interni. Questo è ciò di cui i leader delle autonomie hanno paura.

“Inoltre, un accordo con lo stato ebraico nella terra di Israele sarebbe un riconoscimento de facto che la storia palestinese è finzione, ed il suo solo scopo è la guerra dei paesi arabi con gli ebrei sotto il vessillo della lotta contro la presa del colonialismo sionista.

“Questa è la ragione per cui i palestinesi, in un modo assolutamente infantile, negano ogni segno di autenticità della storia degli ebrei nella Terra di Israele, per esempio il Tempio di Gerusalemme o il regno di Israele. Dal loro punto di vista, ogni reperto archeologico scoperto in Israele fa parte dell’eredità palestinese ed i palestinesi sostengono fermamente di essere i discendenti degli antichi Cananei e dei Filistei che hanno vissuto in questa terra.

“Israele deve indagare le origini del popolo Arabo rispetto alle sue orogini Ebree. Infatti, secondo gli studi, il 60-70% della popolazione Araba ha radici Ebree. Un dialogo con questi gruppi dovrebbe essere stabilito al fine della loro conversione al Giudaismo. A proposito, i rappresentati della dinastia di Hasmonean si sono comportati in questo modo rispetto agli Edomites, e non ci sono ostacoli a pratiche del genere oggi rispetto a tutti i palestinesi che sono i veri discendenti dei Giudei”.

Il mio commento: Ciò che sarebbe di aiuto sono solamente le persone che compiono la loro missione, il loro compito, che è di mostrare alle nazione del mondo l’ascesa al prossimo livello di sviluppo umano attraverso la similitudine al Creatore nella proprietà dell’ “Ama il prossimo tuo come te stesso“. Dobbiamo concentrare tutta la nostra energia ed attenzione precisamente su questo.
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