Chi era re Davide e perché è così importante?

Innanzitutto, il re Davide era un kabbalista, cioè una persona che ricevette (“Kabbalah” dalla parola “Lekabbel” [“ricevere”]) la percezione e la sensazione della forza superiore di amore e dazione. È con questa qualità che poté essere un re, un giudice e anche un capo militare in un’epoca in cui Israele era una società spirituale, cioè una società che aveva nelle sue connessioni la forza superiore dell’amore e della dazione.

Egli è considerato la base della struttura spirituale di Israele. Pertanto, la forza che verrà a correggere l’umanità, ossia a elevare l’umanità al di sopra del livello di servire meramente desideri egoistici per portarla a un livello dove l’umanità acquisisca la capacità di amare, dare e connettersi positivamente, è considerata il discendente del re Davide, il Messia, figlio di Davide (ebr. “Moshiach ben David” ). La parola “Messia” (“Moshiah“) deriva dalla parola che significa “tirare” (“Limshoch“), ovvero una forza che ci tira fuori dai nostri desideri egoistici per entrare nella qualità altruistica della forza superiore dell’amore e della dazione.

I kabbalisti considerano il re Davide un’espressione della qualità spirituale di Malchut, che letteralmente si traduce in “regno”. Per questo è stato chiamato “Re d’Israele”. Un regno di questo tipo non è un regno che si regge con il potere e la forza. È piuttosto una qualità che riempie i desideri umani.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.  

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