Perché, come esseri umani civilizzati e avanzati, non possiamo ancora controllare/modificare i nostri istinti primitivi?

C’è un aneddoto che fa riflettere sullo sviluppo della civiltà umana. Un sopravvissuto a un incidente aereo atterra su un’isola abitata da cannibali. Questi ultimi, guidati da un intelligente capo dall’aspetto europeo, intendono banchettare con il sopravvissuto. Il sopravvissuto, sconcertato dall’apparente cultura del capo, chiede: “Non siete influenzati dalla civiltà?”. Il capo risponde: “Certo, subisco tale influenza. Quando ti mangerò, lo farò con classe, usando un piatto, una forchetta e dei condimenti. Sarà una cosa molto sofisticata”. 

Questa storia ci fa riflettere sul perché la civiltà non sia riuscita a fermare guerre e orrori.

La civiltà ha bisogno di un lavoro interiore. Ossia, per cambiare in meglio la civiltà umana è necessario partire dal cambiamento della persona dall’interno. In realtà, non ci sono orrori. I cosiddetti orrori a cui assistiamo sono solo persone che mostrano la loro intrinseca natura umana egoistica, che è il godimento a spese degli altri. È questa natura che deve essere riparata. Da qualsiasi parte si guardi, a livello personale, sociale, internazionale e globale, l’egoismo umano è fuori equilibrio.

Se alle persone fosse concessa la libertà di farsi del male a vicenda, senza essere punite e senza conseguenze negative per le loro azioni, allora assisteremmo a un’immensa barbarie. Inoltre, insieme a questa barbarie, vedremmo anche persone che usano piatti, forchette, coltelli e cucchiai quando mangiano, semplicemente per abitudine.

Oltre alle guerre e alle barbarie, vediamo la nostra natura umana egoistica riprodursi in molte delle cose che consideriamo normali e apprezzate nella nostra vita. Per esempio, prendiamo uno stadio sportivo gremito di decine di migliaia di persone, alcune delle quali tifano per una squadra e altre per un’altra. Questo dimostra come siamo fondamentalmente l’uno contro l’altro.

La nostra disponibilità a tifare per una parte e contemporaneamente a divorare l’altra è il punto dentro di noi che deve essere cambiato. Personalmente, metterei fine a questi eventi, cioè a qualsiasi tipo di competizione che favorisca l’odio e la superiorità.

Non sono contrario alla competizione in generale, ma solo a quella che alimenta l’odio. Dobbiamo unire le nostre teste per creare eventi competitivi che non enfatizzano chi è più grande, migliore, più veloce e più forte, ma che ci permettono di cercare il successo dell’unità al di sopra della nostra natura egoistica e divisiva.

Se ci poniamo in competizione con la nostra natura egoistica per elevare l’unità al di sopra di essa, alla fine scopriamo che non abbiamo bisogno di confini tra i Paesi o di altre forme di segregazione delle persone. Tuttavia, prima, all’interno di questi confini, dobbiamo subire questa correzione: competere per elevarci al di sopra della nostra natura egoistica, dell’odio verso gli altri, e creare un’atmosfera di amore, considerazione reciproca e connessione positiva al di sopra dell’egoismo.

Alla fine, ci accorgeremo di essere un’unica nazione diffusa in tutto il mondo. La differenza tra il modo in cui questo concetto si svolge qui rispetto ad altri che hanno cercato di attuare una simile visione, consiste nel loro errore di cercare di costruire una trasformazione collettiva senza cambiare la natura umana egoistica che risiede in ogni persona. Hanno ignorato il male insito in noi. Prima di qualsiasi trasformazione collettiva, abbiamo bisogno di un cambiamento all’interno di noi stessi.

Oggi abbiamo raggiunto una fase in cui possiamo imparare da questi errori del passato che l’uso della forza per costruire società non porta a nulla di positivo. Tuttavia, dobbiamo ancora costruire una vera civiltà umana.

Civiltà significa rendersi conto dell’importanza di forti legami positivi al di sopra della nostra innata natura egoistica. Questo è il nocciolo della questione. Quando diamo priorità a questi legami, ci allineiamo alle leggi naturali dell’interconnessione e dell’interdipendenza e percepiamo un nuovo mondo armonioso e pacifico che si apre a noi.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.   

 

I commenti sono chiusi.

Laitman.it commenti RSS Feed