Riguardo la strofa di Saadi Shīrāzī alla sede dell’ONU a New York

Una strofa del poeta persiano Saadi Shīrāzī è scritta in lettere d’oro e decora il frontone dell’edificio della sede delle Nazioni Unite a New York.

“Tutti gli esseri umani sono membri di una sola struttura,

Poiché tutti, in principio, provengono dalla stessa essenza.

Quando il tempo affligge un arto con il dolore,

Gli altri arti non possono restare in pace.

Se non senti la miseria degli altri, un essere umano non è un nome per te.”

“Tutti gli esseri umani sono membri di un’unica struttura” è simile a ciò che diciamo nella saggezza della Kabbalah, che noi, tutta l’umanità, siamo un’unica anima, completamente connessa “come un uomo con un solo cuore”. Quest’anima è chiamata nella Kabbalah “Adam HaRishon” (ebr. “Primo Uomo”), uno stato in cui siamo completamente connessi come le cellule e gli organi di un organismo.

La nostra percezione della separazione e del distacco proviene dal nostro egoismo. Emergiamo dalla “prima essenza”, come scrive il testo, che è la nostra natura comune, il desiderio di ricevere da cui tutti affioriamo.

Allo stesso modo, possiamo interpretare “Quando il tempo affligge un arto con il dolore, gli altri arti non possono restare in pace “, che anche se solo una parte del nostro corpo è colpita dall’egoismo, il desiderio di godere esclusivamente per il proprio beneficio, allora tutto il nostro corpo si ammala, simile a come una cellula cancerosa agisce nel corpo umano.

Dell’umanità di oggi possiamo dire che è tutta affetta da egoismo, e questo in realtà è un bene. Cosa c’è di buono? È che è molto vicino al pieno riconoscimento dell’egoismo come qualità malvagia che influisce negativamente su tutti noi. Un detto afferma che la diagnosi di una malattia è metà della sua cura, di conseguenza il riconoscimento di essere affetti dall’egoismo, di sentirlo come un tumore canceroso che ci ammala e porta danno alla nostra vita, ci porta a cercare la sua cura.

Così come una malattia in una parte del corpo si ripercuote su tutto il corpo, allo stesso modo la correzione che dobbiamo fare riguarda l’intera umanità. Non è sufficiente che solo una parte dell’umanità guarisca; oggi è necessario che la correzione sia globale, poiché siamo un’umanità globalmente integrata.

Contenuti scritti ed editati da studenti, basati sulle loro conversazioni con il Rav dr. M. Laitman.   

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