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In memoria di un gigante della spiritualità

Questa settimana commemoreremo l’anniversario della morte di uno dei giganti mondiali della spiritualità: Isaac Luria, conosciuto come ” il santo ARI”.  Anche se sconosciuto ai più, i suoi scritti sono oggi alla base della saggezza della Kabbalah.  È  grazie a lui se Baal HaSulam è riuscito, nel XX secolo, a rendere accessibile la saggezza della Kabbalah all’intero mondo.

L’ARI era davvero unico. Non solo è morto alla giovane età di 38 anni, ma tutto ciò che abbiamo di lui, volumi su volumi di saggezza, lo ha dettato al suo discepolo Rav Chaim Vital, che ha scritto ogni sua parola, e lo ha fatto negli ultimi diciotto mesi della sua vita.

L’ARI ha preso una saggezza che comprende tutti i segreti della vita e l’ha spogliata  dalle innumerevoli storie e leggende, che la imbrigliavano con il preciso intento di renderla enigmatica. Sentiva che nella sua generazione era giunto il momento di iniziare a svelare il vero significato della saggezza nascosta: la saggezza della Kabbalah.

Quando arrivò per la prima volta a Safed, la città dove trascorse gli ultimi mesi di vita e dove insegnò ai suoi discepoli, nessuno riconobbe la sua grandezza. A quel tempo, il più grande cabalista era RAMAK, anche l’ARI andò a imparare da lui.

Ma quando RAMAK, un grande cabalista a pieno titolo, si rese conto della grandezza dell’ARI, lo elogiò pubblicamente nei termini più alti affinché tutti riconoscessero la sua grandezza: “Sappiate che c’è un uomo seduto qui”, disse a proposito dell’ARI, “che sorgerà dopo di me e illuminerà gli occhi della generazione nella saggezza della Kabbalah. Questo perché nei miei giorni i canali erano bloccati mentre nei suoi giorni i canali saranno rivelati. Sappiate che lui è un grande uomo, una scintilla di Rabbi Shimon Bar Yochai.”

Dicendo che l’ARI era connesso a Rabbi Shimon, autore del Libro dello Zohar, caposaldo della saggezza della Kabbalah,  RAMAK stava in realtà dicendo che tutte le parole dell’ARI sono vere e sante, e che chiunque desideri imparare l’autentica saggezza dovrebbe studiare con lui.

Ci sono voluti molti anni, addirittura secoli, perché la grande saggezza dell’ARI venisse conosciuta, ma oggi sappiamo che se non fosse per la Kabbalah Lurianica, che porta il suo nome, i segreti della saggezza della connessione, cioè la saggezza della Kabbalah, ci sarebbero ancora occultati.

Grazie agli insegnamenti che l’ARI ha istituito, e che Baal HaSulam ha interpretato per noi, sappiamo come dovrebbe vivere l’umanità, sappiamo come costruire una società sostenibile, nella quale le persone si prendono cura l’una dell’altra e praticano la responsabilità reciproca.

Nei tempi tumultuosi di oggi, la grande saggezza dell’ARI, racchiusa nei commenti del Baal HaSulam, ci permette di dare un senso alle cose e di trovare una via attraverso la crescente confusione dell’umanità. Attraverso la loro saggezza, se lo vorremo, navigheremo sicuri attraverso le acque tumultuose.

[Immagine: Città vecchia di Zfar di Leonid Levitas, Wikimedia Commons]

Da dove vengono i sogni?

I sogni sono impressioni del mondo materiale o di altre correnti vaganti nel nostro subconscio che una persona vede nella sua mente.

Domanda: Quindi il sonno è una conseguenza delle esperienze che hai vissuto durante il giorno?

Risposta: Non necessariamente delle esperienze. I neonati non sperimentano nulla. Sono solo flussi o correnti vaganti di informazioni o la ristrutturazione di ogni tipo di cellula, di attività cerebrale, e così via, che causano sensazioni tali. Stiamo parlando della fisiologia del nostro corpo animale.

Per quanto riguarda i sogni descritti nelle fonti Kabbalistiche, per esempio, i sogni del Faraone o di Giacobbe, qui intendiamo un parziale raggiungimento della realtà, non completo, ma parziale, quando una persona raggiunge 60 e non 100 gradi delle sue sensazioni. Questo è chiamato un sogno.

Domanda: Nel mondo materiale, separiamo il dormire dal sogno dato che è possibile dormire senza sognare. Succede anche nella spiritualità?

Risposta: È uguale nella spiritualità. Perdipiù, i sogni nella spiritualità non sono una sorta di previsione del futuro. La Kabbalah non opera con concetti tali.

Domanda: I sogni possono essere usati per lo sviluppo spirituale?

Risposta: No, in nessun modo. Nella nostra vita dobbiamo chiaramente, assolutamente chiaramente, cercare di essere simili al Bore, il bene che fa bene, e unirci a coloro che sono simili a noi, e con l’aiuto reciproco, raggiungere il Bore insieme.

 

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From KabTV’s “Spiritual States” 6/28/22

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