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Cosa c’è di sbagliato nella shopping-terapia?

Domanda: Dobbiamo costantemente soddisfare i nostri desideri. Lei aveva detto che quando sarebbe terminata la quarantena, le persone avrebbero perso la necessità di soddisfarsi con ogni sorta di shopping, ecc.

Ma adesso che è iniziato un leggero allentamento, possiamo vedere che la gente ha iniziato ad inondare i ristoranti e i negozi per riempire il vuoto accumulato. So che la terapia dello shopping è una cosa piacevole ed è accessibile a molti. Cosa c’è di sbagliato in questo e perché dovrebbe finire?

Risposta: Non si tratta di cosa sia giusto o sbagliato. Io valuto tutto in relazione all’obiettivo che l’individuo e la società nel suo insieme dovrebbero raggiungere. Perciò, non posso dire che ci stiamo comportando bene o che stiamo agendo correttamente.

La natura dovrà correggerci e guidarci con precisione verso l’obiettivo finale dello sviluppo. E non si tratta di sedersi nei bar, nei ristoranti o di correre per far sempre più soldi, ma dobbiamo lavorare su noi stessi, imparare come avvicinarci l’uno all’altro internamente e creare un nostro singolo sistema, come la natura dell’inanimato, del vegetale, dell’animato e l’intero cosmo. Non possiamo nemmeno immaginare quanto siano collegati in tutte le loro diversità.

Pertanto, dobbiamo capire che dovremmo collegarci a questo sistema e non guardarlo dall’esterno come se fossimo creature superiori o i padroni della vita. Dobbiamo capire cosa ci sta succedendo, cosa la natura vuole da noi.

Essa vuole l’assoluta unità tra di noi così che possiamo essere come una persona sola con un solo cuore e, allo stesso tempo, connessi ai suoi livelli inanimato, vegetale e animato, aggiungendo ad essi il nostro livello di “uomo”. Quindi tutto l’insieme sarà un sistema integrale completamente chiuso.

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Dalla trasmissione di KabTV “L’era del post Coronavirus”, 23/04/2020

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