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Programma TV “I Kabbalisti Scrivono” – 21.02.2014

Programma TV “I Kabbalisti scrivono”
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Immunità per Facebook

Nelle notizie (da Marketwatch): “Facebook potrebbe finire versando una grande fetta dei suoi utenti 1.2 miliardi in tre anni, ha detto uno studio dell’Università di Princeton che ha citato ‘dinamiche simili alla malattia’ castigo imminente della rete sociale.

“Lo studio, di due candidati Ph.D. a Princeton Joshua Spechler e John Cannarella, ha creato scalpore speculando che la rete più grande nel mondo potrebbe perdere un 80% della sua base di utenti, il picco fra il 2015 e il 2017. […]

“Suggeriscono che Facebook è un’idea, una mania che, come una malattia, può diffondersi – e poi alla fine svanire. Hanno citato l’ascesa e la caduta di MySpace.

Scrivono: “Le idee, come le malattie, hanno dimostrato di diffondersi contagiosamente fra le persone prima eventualmente di morire” […]

“Se il modello di malattia tiene, suggeriscono che Facebook avrà bisogno di evolvere/mutare in modo da cominciare un’altra curva o morirà. Deve sopravvivere al ciclo di immunizzazione.”

Il mio commento: Nel suo piano la natura ci spinge fino all’obiettivo finale, alla forma di unità, alla somiglianza ad esso. Soltanto in questo modo, mediante i mezzi integrali futuri di comunicazione si potrà sopravvivere e prosperare.
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Congresso Educazione Integrale, Workshop 2: il gruppo ci fornisce i mezzi che ci permettono di anelare costantemente ai sentimenti giusti che tutta la mia vita, i mei pensieri e i miei sentimenti, tutti provengono dal Creatore, e che è organizzato in questo modo affinché tramite la connessione, ci rivolgeremo a Lui.

In generale, il mondo è diviso in due parti.

  • Le persone che hanno ricevuto un risveglio dall’Alto, dal Creatore, in modo che possono avanzare a Lui. Il Creatore porta queste persone al gruppo, “mette la mano di una persona sulla buona sorte e dice, ‘Prendilo’. Poi sta a quella persona se scegliere o meno, il che significa essere incorporato nel gruppo, per diventare parte della corrente generale contro il suo ego o meno. Questa è la nostra scelta.
  • Il resto dell’umanità vive individualmente, ogni persona per il momento sola, in un moto Browniano a caso. L’ego si sviluppa in umanità, ovviamente, ma gradualmente, e non in un flusso di gruppo.

Le persone che fluiscono insieme con il gruppo sono necessarie a rafforzarlo e costruirlo consapevolmente. La cosa principale è di capire che nel momento che diventano parte di uno dei nostri gruppi o il gruppo generale, non hanno più nulla di privato o individuale. Ogni cosa che succede a loro è soltanto il risultato di un essere in un movimento comune con noi. Ora tutto ciò che ricevono è tramite il centro del gruppo e non importa se consciamente o no. Poi si diffonde a tutti e ognuno riceve secondo gli sforzi che deve fare nel flusso comune verso la connessione, verso il centro.

E lo stesso quando si tratta del nostro movimento verso il Creatore. Tutto quello che vogliamo mettere a fuoco su di Lui, o dire a Lui, o chiedere da Lui, per evocare la Sua dazione su di noi, l’influenza della Luce che Circonda, e così via, può anche venire solo attraverso il centro del gruppo. Per noi significa che il centro del gruppo è molto importante, come un punto dal quale possiamo far salire il nostro appello al Creatore e mediante questo, come attraverso un cordone ombelicale, riceviamo tutto e diamo tutto.

Immaginiamo il nostro cordone ombelicale attraverso il quale riceviamo e diamo tutto. Soltanto tramite questo cordone siamo connessi alla fonte della vita. Immaginiamo di essere un embrione nell’utero, e che tramite questa corda, tramite il centro del gruppo, riceviamo la nostra vita, tutta la forza spirituale, tutto quello che c’è.

Quando troviamo la connessione al cordone ombelicale, cominciamo a capire in quale modo tutto era costruito, e come effettivamente tutto discende a noi dalla Provvidenza superiore. Il nostro mondo è soltanto il mondo dei risultati, e pertanto nulla è mai nato da esso. Cominciamo a capire come possiamo influenzare la Provvidenza superiore ed evocare la miglior salita.

Così raggiungiamo uno sviluppo consapevole perché troviamo la connessione con la nostra fonte, e cominciamo a connetterci fra noi, ad attirare tutto da Lui e a rispondere ad esso correttamente. Sebbene, “non c’è nessun altro tranne Lui” il Creatore è alla fine una semplice fonte passiva. Tutto ciò che accade è solo attraverso la nostra dazione, secondo la nostra richiesta.

Allora come possiamo dare alla fonte tramite il cordone ombelicale? Attraverso il centro del gruppo, certamente, altrimenti non ci sarebbe contatto con esso. Scopriamo come salire al di sopra delle nostre mancanze, e connetterci in modo da ricevere la risposta dall’Alto, sentendo la cooperazione fra noi e il Creatore attraverso il tubo, attraverso la linea. Studiamo riguardo la linea in Kabbalah che va come un tubo dal mondo dell’Ein Sof (Infinito) fino al nostro mondo.

Noi serviamo come livello superiore per il pubblico e dobbiamo usare questo tubo in modo che la gente sarà nutrita da noi e gradualmente sarà tirata su. Ci sembra di sentiamo il punto di contatto con la Luce, con il Creatore, con il livello superiore, ma per qualche motivo non abbiamo davvero fretta di scoprirlo e usarlo in modo da cominciare a passare l’energia positiva dall’alto verso di noi e l’energia negativa dal basso in su.

La crisi che si sviluppa intorno a noi è per aiutarci con esso. Eventualmente, se non ci svegliamo in tempo, ci raggiungerà non solo spiritualmente, ma anche in senso corporeo ordinario. Dopo tutto, la crisi è destinata solo a svegliarci ad una connessione veloce con la forza immensa, con l’abbondanza, con la Luce superiore che include tutto, in modo da trasmetterla attraverso noi al mondo esteriore.

Se non faremo in tempo il mondo non ci tratterà dolcemente. Questo si riferisce specificamente a noi e alla saggezza della Kabbalah visto che siamo quelli che devono svolgere la correzione. Se faremo tutto in tempo, non vedremo proprio una crisi e non sentiremo nulla di negativo. Potremmo prendere misure preventive costanti.

Però, siamo in ritardo. Al momento siamo un po’ in ritardo. Spero che sia sufficiente, e che più tardi cominceremo a capire la responsabilità che abbiamo verso il mondo e capiremo che la crisi è una mancanza della forza superiore che deve essere trasmessa al mondo attraverso noi.

Come ci organizziamo il più rapidamente possibile in modo da prendere contatto con il Creatore, con il mondo esterno, per essere i conduttori della Luce superiore, dell’abbondanza? Dopo tutto per ogni aspetto della crisi questa è la soluzione. Dobbiamo sentire che siamo i conduttori che collegano il mondo superiore, con il mondo inferiore; questo è ciò che dobbiamo fare.

E’ detto: “Il superiore imparerà dal basso.” Dobbiamo capire meglio come dobbiamo rivolgerci al Creatore, sulla base della nostra divulgazione integrale ed educazione integrale a trasformare il pubblico. E’ proprio come quando siamo diventati genitori e abbiamo finalmente cominciato ad apprezzare il modo in cui i nostri genitori ci hanno trattato.

Quando cominciamo a legare le mancanze che vengono evocate nel pubblico con la soluzione globale integrale, con l’ascesa spirituale che il Creatore si aspetta che facciamo, è come includere le due estremità:

  • Su un lato, le masse con i loro apparentemente semplici bisogni quotidiani.
  • Sull’altro lato, il valore superiore che il Creatore ha messo davanti a noi, la connessione e il raggiungimento del sistema unico che include tutto nel quale Lui è rivelato come la forza rianimatrice.

Nel complesso questo è il modo in cui ci sviluppiamo, grazie al fatto che siamo tra l’incudine e il martello. Su un lato c’è il pubblico, le masse, e sull’altro il Creatore. Dobbiamo bilanciare le azioni del Creatore che ci spinge a connetterci, azioni che scendono dall’alto e sono soddisfatte nelle masse sotto forma di semplici problemi e bisogni umani, e alziamo la miseria e i problemi semplici attraverso di noi ad un livello più alto di connessione con il Creatore, sopra il tempo e lo spazio, sopra tutto ciò che è già in noi, allo spazio spirituale.

La nostra unicità è questa, come cominciamo a connettere i due mondi in noi per legarli a noi. Questa e la qualità speciale del gruppo che esegue questo lavoro, connettersi, includersi e legare i due mondi opposti al suo interno. Essendo una parte integrale, includiamo tutta l’umanità e abbassiamo il Creatore dall’Alto in esso. Così, attenuiamo la sensazione che c’è fra i due sistemi apposti di creazione. Questa è la nostra unicità e il nostro adempimento finale.

L’obiettivo finale dell’essere creato è effettivamente soddisfatto all’interno del gruppo, che significa nella connessione di umanità, cominciando dal centro, da noi, e diffondendo in cerchi più ampi. Stiamo già tirando coloro che sono dietro di noi, li invitiamo ad unirsi a noi, senza tirarli al nostro livello ma semplicemente agendo secondo il loro livello di desiderio e comprensione della crisi come un’aspirazione alla connessione.

Sentiamo che la crisi attuale è spirituale, mentre loro la sentono sul livello corporeo. Tuttora, nel complesso, la soluzione è una ed è quella di raggiungere un’equivalenza di forma con il Creatore e di sapere come essere in contatto con Lui affinché Egli si connetterà con noi secondo la condizione dell’equivalenza della forma. Questo è il metodo.
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(Dalla Settimana Mondiale dello Zohar “Congresso di Educazione Integrale” Giorno Uno 2.02.2014, Workshop 2)

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Il rovescio della medaglia della competizione sfrenata

Opinione (Jag Bhalla, Imprenditore e scrittore): “’La competizione crea efficienza’ viene predicato come se fosse una legge della natura. Ma la natura stessa insegna una lezione diversa. La competizione biologica può creare dei costi folli ed una sorte avversa collettiva. Il ‘cuneo di Darwin’ mostra perché e ci ricorda il punto di essere umani. Il nostro competere, e la miope logica del mercato libero, non necessitano di essere ottusi come degli alberi.

“Robert Frank ha coniato il termine ‘Il cuneo di Darwin’ per descrivere situazioni dove gli interessi individuali divergono dai fini della collettività (Sino al punto di causare a volte delle catastrofi collettive). Il cuneo di Darwin si applica all’intera classe dei problemi dove delle decisioni cha appaiono razionali a livello locale si aggregano male (vedi la fallacita compositiva del mercato). Tra queste possiamo annoverare esempi studiati come la tragedia dei beni comuni, il dilemma del prigioniero, e l’equilibrio di Nash. In questi esempi usando una miope logica diretta a raggiungere il massimo per l’individuo finisce col generare il peggio per tutti. Ma se si affrantano come problemi che richiedono azioni coordinate, tramite controllo e esecuzione, i risultati possono essere guidati verso il beneficio di tutti. I mercati liberi non sono adatti a questi cambiamenti simultanei complessi e che richiedono l’intreccio di agenti di coordinazione.

“I benefici della competizione derivano dai limiti che crea. Dei freni intelligenti, e delle risposte creative ad essi, possono funzionare meglio di quello che risulta dalla competizione sregolata “naturale”. Il trucco dell’essere umano non è l’auto-organizzazione ma l’altro-organizzazione. Abbiamo coordinato dei gruppi di sopravvivenza per 10.000 generazioni. Le nostra scelta adesso consiste nel lasciare agire il potere dei mercati come degli ottusi alberi o se guidare le loro competizioni verso dei risultati megliori.”

Il mio commento: Il mondo sta diventando integralmente interconnesso. E’ impossibile sviluppare un piano limitato alle nostre capacità discrete. Non è possibile pianificare tutti i servizi di comunicazione, la società, l’industria, etc., calcolando ognicosa e dirigendo tutto come se fosse un solo organismo. Questo era un fine irraggiungibile per i Comunisti perché loro si relazionavano verso la società come se fosse un singolo sistema, essi creavano attraverso metodi singolarmente imposti.

Adesso la comunità umana sta diventando integrale, non attraverso la scelta od attraverso l’unificazione forzata come in un contest socialista, ma come il risultato del nostro sviluppo naturale. La soluzione al problema della società interconnessa può risiedere solo nel portarla verso una predeterminata forma integrale.

Prima dobbiamo comprendere che non siamo liberi: siamo nel sistema della direzione superior della natura. L’umanità avanza nel suo sviluppo lungo il sentiero dello sviluppo inconsapevole, come un bambino. Questa fase finisce nei nostri tempi. La fase dello sviluppo inconsapevole è finita nel nostro tempo. Sin dal ventesimo secolo è iniziato uno stadio dove dobbiamo studiare la legge della natura e seguirla. La Natura si manifesta come un sistema integrale, globale e richiede a noi, al genere umano, di accordarsi a questo.

Possiamo soddisfare questa condizione solo se ri-educhiamo le persone, cambiando le nostre relazioni da egoistiche ad altruistiche.
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Introduzione alla Saggezza della Kabbalah

Domanda: Le persone che vogliono studiare il metodo integrale dovrebbero essere in contatto con i kabbalisti, con la saggezza della Kabbalah?

Risposta: L’educazione integrale è semplicemente un’introduzione alla saggezza della Kabbalah, proprio come l’aritmetica per quanto riguarda la matematica. È essenziale per spiegare ai principianti di che cosa tratta il nostro metodo e il suo posto nel nostro mondo, quali domande possono essere risolte qui, e così via. Si tratta di uno studio serio!

Le persone da sole non possono fare nulla. Esse non possono concentrarsi in modo autonomo per poter sentire la connessione integrale tra di loro, che le solleverà al di sopra dell’ego. Devono imparare ciò. La connessione verrà apparirà attirando la forza superiore.

Così, per un lungo periodo, a loro servirà un leader che è ad un livello superiore. Questo è il modo in cui si diffonderà, secondo la gerarchia naturale. Non c’è altro modo! La Natura le costringerà ad affrontarlo in ogni caso.

Il metodo integrale può anche essere radicato liberamente in ogni classe sociale. Può essere adatto alle casalinghe, ai bambini delle scuole, agli operai, ai pensionati, a tutti.

Speriamo che saremo in grado di risolvere il problema dell’umanità, anche se può sembrare paradossale che un tale piccolo gruppo possa risolvere un problema così grande a livello mondiale.

L’umanità ha sempre vissuto questi punti di svolta sotto la guida di un leader o di un piccolo gruppo: in tempi antichi, durante il Rinascimento, e così via.

Una brusca virata di solito viene effettuata quando lo stato giusto è maturo, e tutte le esigenze ed i problemi sono stati chiariti, ed è impossibile andare avanti come prima. Poi, all’improvviso arriva una soluzione unica, di solito da un piccolo gruppo di persone o anche da una sola persona. Speriamo che le cose andranno bene.
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(Da Kab.TV “Conversazioni con Michael Laitman, 27.09.2013)

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L’ evoluzione biologica dell’amore

Opinione (Markov, prof. RAS): Da dov’è apparsa nell`uomo la capacità sostenibile dell’amore romantico a lungo termine con la formazione di coppie permanenti?

Negli esseri umani e negli animali funzionano gli stessi sistemi di regolazione di queste forme di comportamento, le reti neuronali della gestione del comportamento sessuale e sociale.

Gli studi neurobiologici confermano che l’amore è qualcosa di più che un’emozione di base. Essa è collegata con funzioni cognitive superiori. L’amore romantico comprende l’attività della corteccia cerebrale, responsabile della conoscenza sociale (operazioni con informazioni su altre persone) e la percezione (immagine) di se stesso. Conclusione: l’amore è basato su un desiderio di estendere l’immagine interiore di se stessi tramite l’inclusione dell’altra persona in quest’immagine.

Il mio commento: Tutto è stato creato solo per l’espansione delle sensazioni e per l’inclusione di essi tra tutti gli esseri del mondo. Nell’uomo, l’amore è necessario come mezzo di comunicazione e dell’inclusione reciproca, che porta ad una maggiore interazione sia positiva che negativa e in seguito di capire la necessità dell’ unione completa per lo scopo della creazione.
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La donna ideale al Congresso

Domanda: Come una donna dovrebbe svolgere idealmente il suo ruolo nei tre congressi imminenti?

Risposta: La donna ideale include tutte le donne nel nostro gruppo mondiale al suo interno. Tutte le donne sono connesse insieme; loro annullano il loro ego, il loro desiderio di fare pettegolezzo, di criticare, e il loro reciproco disprezzo.

Non è che loro hanno perdonato l’una all’altra le mancanze reciproche: piuttosto, sentono veramente che stiamo diventando un corpo intero. Il nostro intelletto e i sentimenti ci staccano e ci portano fuori da questo corpo comune collettivo dando a ognuno l’illusione che lui esiste separatamente dagli altri.

Veniamo al congresso con lo scopo di scoprire la verità, di vedere con una visione non distorta che il mondo intero è un sistema unico. C’è solo materia che è stata creata dal Creatore “dal nulla” in cui il potere di “qualcosa” domina. Soltanto amore e connessione risiedono nel mondo. E se a noi sembra altrimenti è soltanto perché non siamo così noi stessi. Se cambio me stesso in modo da connettermi con gli altri, poi sentirò direttamente il mondo superiore, qui e ora. Null’altro è necessario oltre che cambiare la nostra percezione.

La donna ideale di Bnei Baruch sente che questo sistema superiore, è incluso in essa, e guarda il mondo con gli occhi corretti. Sogno di vedere tali donne.

Domanda: Come facciamo il massimo? Come ci focalizziamo sul lavoro interiore in modo da ottenere questa immagine ideale più rapidamente?

Risposta: Cominciamo da qui, che tutti i problemi particolari che esistono nel gruppo cominciano a essere percepiti e corretti come un problema comune in famiglia. E noi siamo ancor più di una famiglia, siamo un corpo. Anche cento anni fa Baal HaSulam ha scritto che il mondo oggi è una famiglia, un sistema. Però noi non abbiamo ancora visto questo fino ad ora.

Speriamo che ora il nostro gruppo Bnei Baruch diventerà una donna unita e un uomo unito. E poi queste due metà sono in grado di connettersi con un’immensa fusione in cui il Creatore viene scoperto. Noi siamo già molto vicini a questa condizione; venite, cerchiamo di affrettare il nostro progresso in questa direzione.

Mi aspetto di vedere tutti grandi come risultato del congresso. E le donne qui svolgeranno un ruolo ancora più importante degli uomini. Sappiamo che le donne determinano silenziosamente l’ordine intero delle nostre vite. Allora, spero tanto che le donne ci aiuteranno a salire durante il corso delle prossime due settimane in modo rilevante. Dopo il congresso ci incontreremo già su un livello successivo. Ci auguriamo successo!
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(Da Kab.TV- Preparazione al Congresso 24.01.2014)

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