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Programma TV “Educazione Integrale” – 28.07.2013

Programma TV “Educazione Integrale
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La profondità delle leggi della Torà

Quando studiamo le leggi della Torà, è impossibile chiarire pienamente la loro essenza spirituale in una sola volta. Siamo in grado di entrare in contatto con una certa legge per un po’, ma solo da un angolo a causa di molti percorsi, rivelazioni, e connessioni.

Dietro ogni legge vi si trova una grande e speciale profondità che viene celata in quanto appartengono tutte ad un sistema integrale. Quindi, non importa quale legge prendiamo mentre attiriamo la fine della sequenza e cominciamo a parlarne. In tal caso attiriamo un’ altra estremità, e tutto progredisce in modo diverso secondo un punto di vista completamente diverso.

Domanda: Come viene espressa la loro integralità?

Risposta: È impossibile esprimere l’integralità, dato che non si riflette nella nostra coscienza in una forma piatta, lineare o in una lingua che possiamo raffigurare nella nostra mente. Come ha detto Kozma Prutkov, “È impossibile circondare l’infinito.”

Non ci sono parole per questo. È impossibile, ad esempio, spiegare il termine Ein Sof (Infinito), o interezza. Come? Paragonata a quali attributi? Se tu cominci a prendere tutto questo separatamente, si tratta semplicemente di differenziazione e non d’integrazione. Nel momento in cui inizi a dividere delle parole diverse e a metterle in frasi, dopo non potrai metterle in un integrale.
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(Da Kab.TV “I Segreti del Libro Eterno” 29.04.2013)

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Una scala per il futuro

Abbiamo bisogno di immaginare il futuro, cioè il nostro prossimo livello, che rispetto a noi è dazione perfetta a cui noi possiamo solo pensare – che non è metà, non è un quarto, ma dazione completa – il solo modo in cui il grado inferiore immagina quello più alto, come lo standard del suo corretto stato finale. Dopo tutto, al fine di salire al grado successivo, ha davvero bisogno di raggiungere la sua fine correzione.

Tutte le qualità devono essere corrette e completate alla perfezione, tutti gli ostacoli e le delusioni che esistono in una persona. Nulla scompare senza lasciare traccia, ma tutto viene corretto, aggiungendosi alla forma di dazione completa che una persona può solo immaginare. Deve vedere che il mondo intero, tutte le persone, sono nella dazione e lui è incluso e ne viene assorbito, si dissolve in essa.

Questo è il suo grado successivo, e dopo essersi elevato ad esso, scopre il desiderio e la profondità supplementare che si trova là, tutta una nuova serie di lavori. Gli sarà necessario effettuare nuovamente degli sforzi per rivelare tutti i desideri di questo grado, la profondità dei suoi vasi e le proprietà, e sforzarsi di nuovo per correggere questo grado pienamente. Quando raggiunge questo, sarà il completamento delle dieci Sefirot del grado successivo. Così, egli salirà di stato in stato, di grado in grado.
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(Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah, 30.06.2013, Gli scritti di Rabash)

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Coprire tutta la creazione da solo

Le leggi della Torà sono molto complesse. Possiamo studiarle ed esaminarle in base al Libro dello Zohar o in base agli scritti dell’Ari, ma riguardano tutte dei sistemi molto complessi. Poiché ogni persona è in sostanza un sistema che è “allungato” su tutta la creazione, ognuno di noi è come la pelle che è tirata su tutti i mondi.

Però, a noi mancano questa conoscenza e queste sensazioni. Non viviamo in questa dimensione in modo che possiamo discuterne comprendendola e comprendendo le interruzioni che immettiamo nel sistema generale con le nostre azioni, che siano positive o negative. In qualche modo, questo sistema funziona in reciprocità con noi raccogliendo in noi certi vuoti, desideri, e risvegli, e noi dobbiamo rispondere a tutto questo.

Quindi io devo percepire il sistema nel suo complesso. Deve essere dentro di me, e lo devo controllare, gestire. In questo caso, possiamo parlare di come una persona sia responsabile di tutto questo. Ne consegue che tutte le leggi della Torà sono effettivamente le chiarificazioni del mio stato dentro il sistema. Dove scopro la mia corruzione adesso, la mia incompleta incorporazione nel sistema? Come dovrei completare tutto questo, che significa allontanarmi da una cosa ed avvicinarmi ad un’altra?

Parlando in senso generale, la vita intera di un uomo che è correttamente incorporato nel sistema scende alla sua determinazione di come “diffondersi” ancora di più su tutto il sistema ed essere incorporata in esso più pienamente in modo da coprire tutti i cinque mondi con la sua essenza. Poi, io divento una persona totalmente corretta. Quindi, le cinque parti della Torà ci parlano di come io gradualmente copro in cerchi tutta la creazione: tutti i mondi Assiya, Yetzira, Beria, Atzilut, e Adam Kadmon (il primo uomo) perché tutta la creazione è dentro di me.

“Coprire” significa percepire e cooperare totalmente con tutta la creazione. E’ la mia struttura complessiva ed interiore, la mia costituzione interiore. Anche oggi, tutta la creazione è dentro un uomo, ma il fatto è che egli non lo percepisce. Egli sente il mondo al di fuori di sé.

Però, egli deve sentire che tutto è dentro di lui, come un musicista o un pittore che sente nei suoi sensi interiori che tutto quello che vuole trasmettere avviene attraverso la sua creazione, da dentro di sè. Un uomo raggiunge questa sensazione quando desidera percepire che è connesso al mondo intero.
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(Da Kab.TV “I Segreti del Libro Eterno” 29.04.2013)

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Come colmare il divario

Domanda: Ci sono momenti in cui ci si sente fortemente impressionati ed euforici, si ha bisogno di passare questo agli altri. Ma ci sono alcuni momenti in cui questo non funziona: Qualcuno è in uno stato di discesa, un altro è attivo e si allontana, e il divario continua a crescere.

Risposta: In realtà questa è una cosa positiva! Quando tutti sono in uno stato di ascesa è negativo. Eppure, ci verranno dati tali stati. Se potessimo vedere la parte interiore di chi ci circonda invece dei corpi, vedere degli altri parametri, vedresti che tutti stanno saltando su e giù. Ma questi salti sono totalmente diversi e sono tutti connessi tra loro.

Domanda: Ma come possiamo sostenerci l’un l’altro in modo da non far aumentare il divario e non far peggiorare gli stati di discesa?

Risposta: Sorridetevi reciprocamente, sostieni l’altro tramite i tuoi desideri. Fate del vostro meglio per investire tutti i vostri sforzi in questo. Non c’è niente altro che posso desiderare per voi o suggerire in questo caso. Dovete mostrare agli altri che il vostro cuore è aperto per loro. Questo è il modo in cui li convincerai e di conseguenza li batterai.
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(Dal congresso di San Pietroburgo, 12.07.2013, Lezione 1)

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Un territorio comune nel quale dimora l’amore

Domanda: Il principio per la creazione di buone relazioni di coppia afferma: “Attraverso la connessione e l’amore ognuno è incluso nell’altro, si arricchisce, e acquisisce sempre più forza. Il presupposto per questo è che la persona riduca se stessa in relazione con l’altra e non si ponga al di sopra dell’altra. “Come realizziamo questo principio nei rapporti di coppia?

Risposta: Una connessione è formata fra coppie come tra due nature che si integrano l’una nell’altra. L’ego di ciascuno, entro il quale la persona vive, è rotondo. Esso custodisce i suoi confini e vuole ricevere riempimento al loro interno, a parte questo niente lo riguarda. Vuole anche ricevere piacere e essere riempito dal suo partner. Se egli si riempie, grazie a ciò beneficia il partner, e allora questo è ciò che noi chiamiamo amore. Se si riempie solo nel prendere dal partner e non dà nulla in cambio, questo si chiama odio. Ma in ultima analisi, esiste un solo scopo, il riempimento personale.

E qui inizia il mio lavoro secondo il piano originario in cui devo annullare me stesso. Più svuoto un posto all’interno del mio ego, mi astengo dal riempirlo, più posso inserire i desideri degli altri, cioè di mia moglie, invece dei miei desideri. In questa forma, ognuno annulla il proprio ego al fine di accogliere i desideri degli altri.

In definitiva viene creato un territorio condiviso nel quale mi sono annullato per dare piacere a mia moglie, e lei fa la stessa cosa con me per darmi piacere. È così che ci troviamo in un territorio comune in cui tra noi vi è completo accordo e connessione reciproca. Attraverso la mia concessione e la sua concessione, accetto i suoi desideri e i suoi pensieri e lei accetta i miei desideri e i miei pensieri. Questo si verifica ad un livello particolare, chiaramente non sarà tutto immediato.

Questo territorio comune viene chiamato la zona di connessione tra di noi, di unione, in cui sentiamo un desiderio comune, un’attrazione e una comprensione comune. In questo territorio esiste un accordo, un patto, e l’amore tra noi. L’amore dice che voglio soddisfare particolari desideri del mio compagno e lei vuole fare la stessa cosa anche per me. Nel frattempo, questo non è amore assoluto e perfetto, ma solo amore parziale, ma siamo consapevoli di questo, lo proteggiamo e ci preoccupiamo della sua esistenza.

Domanda: Grazie a cosa mi arricchisco ed acquisisco maggiori forze?

Risposta: Grazie alla mia connessione con l’altro, anche nel più piccolo territorio comune, allora tutto il resto del suo territorio, inclusi i suoi desideri e le sue abilità, passare anche sotto il mio dominio. Infatti, se tra noi esiste amore, accordo, e connessione in un qualche tipo di territorio comune, non siamo più nemici. Non abbiamo ancora raggiunto un accordo completo, non abbiamo ancora lavorato su questo. Potrebbe essere che queste domande non sono state ancora risvegliate in noi e non si ergono come ostacoli davanti a noi che dobbiamo cambiare e rimuovere. Ma dopo che abbiamo raggiunto un accordo parziale, un qualche tipo di connessione, amore, e supporto, allora è già possibile essere sicuri che il lato opposto starà al vostro fianco, sarà il vostro partner.

Ammetto i miei desideri e pensieri e sono pronto ad accettare i desideri, i pensieri e le aspettative del partner, questo vuol dire che mi sto annullando d’avanti a lei. La natura ci aiuta con questo, ci connette tramite la proprietà comune, una casa, e tramite le finanze condivise. Essa ci obbliga ad essere interessati all’altro, perché non possiamo esistere separatamente. E la cosa principale è che condividiamo il dare alla luce dei bambini verso il quale sentiamo un amore naturale, istintivo.

E così è logico che viene creato un regno comune tra noi sul piano materiale, terreno. Quindi, ciò che ci viene richiesto è riempire il nostro regno comune su uno strato superiore attraverso concessioni del nostro ego, uno in relazione all’altro, e in connessione supplementare.

Ai giorni nostri, in particolare, abbiamo raggiunto uno sviluppo egoistico tale che non ci importa più della casa, la proprietà comune, e dei nostri figli. Quindi, se non costruiamo una aggiunta spirituale, divorzieremo senza dubbio.

È chiaro che nessuno di noi sarebbe d’accordo ad annullare se stesso verso l’altro a meno che non lo facciamo intenzionalmente per il piacere di uno scopo più alto. La “Pace domestica” porta una serie di benefici; protegge i nervi, la salute, allunga gli anni di vita e porta serenità. In tutta la società deve esserci una forte convinzione, un bisogno di spiegare questo alla gente. Se tutti accettassero di vedere la scoperta della forza superiore del partner, la somiglianza con cui il Creatore si presenta alla persona, allora necessariamente abbasserebbero se stessi.
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(Da Kab.TV “Una Nuova Vita” 01.08.2012)

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Capire l’amico

Domanda: Cercando di sentire il desiderio dell’amico, sarò in grado di sentire specificamente che è il suo desiderio e non confonderlo con qualsiasi altra cosa?

Risposta: Non mi interessano i desideri mondani dell’amico. Sono interessato a qualcosa d’altro dato che i suoi desideri sono uguali ai miei. Per raggiungere l’obiettivo spirituale, lui ha bisogno del mio sostegno ed io ho bisogno del suo. Io ho bisogno di pensare a questo sostegno.

Non ho bisogno di conoscere i suoi gusti, cosa vuole mangiare, bere, vedere, o ascoltare. Soltanto una cosa è chiara —il suo desiderio è uguale al mio. Egli vuole raggiungere lo stesso obiettivo come me: rivelare il mondo superiore, svelare se stesso nello stato perfetto eterno, nella proprietà di dazione. Ecco perché capisco come posso aiutarlo, che cosa posso dargli.

Se vuoi capirlo, capisci te stesso. E’ molto semplice. Non ci sono scuse. Tutto è così naturale che si dovrebbe prendere questo come una base e cominciare ad agire.
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(Dal Congresso in Krasnoyarsk, 14.06.2013, Lezione 2)

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Momenti di Unità – Foto dal Congresso di San Pietroburgo

Alcune foto dal Congresso di San Pietroburgo, Luglio 12-14, 2013

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