Si dovrebbero lavare i panni sporchi in pubblico?

Domanda: parlando con alcune signore ho chiesto loro il motivo per cui non comunicavano tra di loro, perché si chiudono così arroccandosi tra quattro mura. Ne é risultato che non c’è la consuetudine di esporre i problemi che ci sono per poterne discutere in pubblico.

Risposta: É giusto. Ma quando iniziamo a vederli come i problemi normali che hanno tutti, allora li tratteremo come mezzi per evolvere, come problemi inviati dall’Alto per essere risolti assieme. Non vi é piú traccia di “io” personale negli individui. Nulla ne rimane del tutto.

Un “io” é un meccanismo che unendosi agli altri in un insieme integrale, osserva i propri problemi personali come problemi che sono gli stessi per tutti gli altri, e deve risolvere i suoi propri, i tuoi, etc. con l’aiuto di tutti gli altri.

Questo non vuol dire che non c’é nulla da nascondere, ma che a ciascuno non rimane piú nulla del tutto. Dov’é lui allora? “Lui” é quanto abbiamo costruito assieme. É il posto di quegli egoismi personali, della famiglia e degli egoismi collegati.

É il luogo dove il nostro comune raggrupparci verso l’ ascesa si amalgama.

Se le persone sono nella giusta sintonia realizzeranno che non c’é nulla di cui vergognarsi, non c’è nulla da nascondere, l’ aiuto reciproco deve esistere. Se non vuoi rivelare qualcosa, non c’è alcun obbligo a farlo, ma hai un aiuto molto forte grazie al quale tutto viene risolto.

Penso che al momento stiamo attravetsando quello stadio. E nel prossimo le donne saranno coinvolte seriamente nel sistema del gruppo e li aiuteranno.
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(Da una “Conversazione sull’educazione integrale” 31.05.2012)

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