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Yeshivat Chaverim Mondiale – 19.02.2012

Yeshivat Chaverim Mondiale
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La saggezza di tutte le saggezze

Domanda: Come faccio a convincere me stesso sull’emergenza del lavoro spirituale se costantemente perdiamo la rotta e la forza nel cammino?

Risposta: Al contrario, io devo preoccuparmi costantemente di avere la giusta direzione e forza nel lavoro. Dobbiamo unicamente chiarire queste cose in base alle leggi della creazione, e questo è ciò che impariamo.

La saggezza della Kabbalah è una saggezza che include tutte le saggezze. Essa indaga l’unica e generale natura. Ma l’umanità, nel frattempo, non comprende di esistere in questa rete globale. Esiste nell’oscurità ed è immersa nella completa inconsapevolezza.

Per poter chiarire il mondo circostante, gli esseri umani lo dividono in parti separate e le uguagliano a discipline scientifiche: fisica, chimica, biologia, zoologia, ecc. In questa maniera abbiamo “graffiato” frammenti di saggezza dalla montagna di oscurità nella quale ci troviamo.

La saggezza della Kabbalah, da una parte, spiega ogni campo in termini di una legge. Non rifiuta le scienze generali tradizionali. Tutte le leggi che abbiamo scoperto con l’aiuto delle scienze tradizionali appartengono solamente a una piccola parte della nostra percezione, nel desiderio egoista, che è opposto alla natura della creazione. Quindi, dobbiamo capire che in Gmar Tikkun (la fine della correzione), quando questo desiderio scompare, troveremo altre leggi che trascendono il tempo, il movimento e lo spazio. Ci sono altre fisiche e chimiche, tutto è differente. Questa realtà esiste unicamente temporaneamente, finché entreremo nella reale e vasta percezione del mondo.

Il mondo intero esiste solamente per farci uscire da esso e trovare l’indipendenza. Ci dà una base, un punto d’inizio, centrale e indipendente, e disconnesso dal Creatore. È molto lontano dal mondo dell’infinito, immerso profondamente nell’oscurità, ma è specificamente da questo punto dove iniziamo il nostro avanzamento.

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(Dalla quarta parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 24.01.2012, “Introduzione allo studio delle dieci Sefirot”)

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 19.02.2012

Scritti di Baal HaSulam, “L’ Arvut”, Punti 26 – 28 (Abbreviato)
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Libro dello Zohar, Bereshit (Genesi), Pagina 28, Articolo “Mosè e Due Messia”, Punto 232, Lezione 66
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TES, Parte 6, Histaklut Pnimit, Punto 9, Lezione 26
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Argomento: Consigli per il Congresso di Arava
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Il codice segreto per aprire lo scrigno del cuore

Quando leggiamo Il Libro dello Zohar dobbiamo aprire i nostri cuori. Che cosa usa una persona per aprire questo cuore? Che codice usa per rompere la “sicurezza” che tiene rinchiuso il suo cuore, per poterlo aprire prima di leggere Lo Zohar?

I Kabbalisti vengono chiamati “i saggi del cuore” perché trattano il cuore, i desideri, in modo che la Luce di Chokhmà possa entrare dentro di loro.

Perciò, dobbiamo pensare a come aprire i nostri cuori; altrimenti non otterremo la Luce di Chokhmà. Come possiamo aprire i nostri desideri, in modo che siano aperti per la Luce?

Lo Zohar è come un libro magico, nel quale, di fatto, entriamo. Non è un romanzo nel quale ti immagini l’eroe. Quando leggi Lo Zohar non hai bisogno di immaginare, semplicemente ci entri, vivi lì, non come se tu vivessi, ma ci vivi effettivamente. Tu entri, e ti trovi lì, e lo stato nel quale ti trovavi prima di leggere Lo Zohar non esiste più. Ci sei entrato attraverso la lettura, e rimani lì e devi solo avanzare.
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(Dalla seconda parte della lezione quotidiana di Kabbalah del 26.01.2012, Lo Zohar)

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L’inestimabile vantaggio delle escursioni

Domanda: Quali altre sezioni sono incluse nel corso sull’educazione integrale?

Risposta: La parte più importante del nostro studio è quello di realizzare, in teoria e in pratica, l’integrazione di tutte le persone tra di loro, indipendentemente dall’età o genere: uomini, donne e bambini. Studi, corsi di formazione psicologica, per l’assunzione di questo messaggio alle masse e piccoli gruppi creando così un nuovo mezzo mass-media che dovrebbe educare la persona, piuttosto che deformarla, tutto questo dovrebbe essere il nostro principale e soprattutto pratico percorso.

Gli altri percorsi che abbiamo discusso includono anche studi pratici con bambini e adulti, condotti da uno psicologo. Ma i corsi menzionati sopra sono quelli principali.

Sono inclusi come una componente importante nell’ educazione dei bambini anche le escursioni alle piante, fabbriche, planetari e altri luoghi. Introduciamo i bambini all’agricoltura e nel regno animale per mostrare loro come la natura esiste nella sua forma pura, come i livelli vegetativi e animati della natura si sviluppano, il modo in cui essi danno rispetto uno all’altro. Gli strumenti che usiamo a tal fine includono i film educativi, escursioni nel bosco, al lago, al mare, e così via con spiegazioni molto precise e conclusioni corrette sull’integrazione e interconnessione in natura.

Poi continuiamo con lo studio della società umana: come l’essere umano si è evoluto dalla parte animale della natura, è uscito fuori dalle grotte, è sceso dagli alberi e ciò che esso ha realizzato nel suo sviluppo, vale a dire, ciò che abbiamo costruito per noi stessi, sostituire le tane che erano le nostre case, le imprese che abbiamo fondato per non andare più a caccia dei mammut, come abbiamo fondato la nostra interconnessione, supporto e assistenza reciproca. Studiamo la struttura di ogni tipo di istituzione: medicale, finanziaria, industriale e gli istituti di ricerca, come funziona la domanda e l’offerta e come l’umanità è connessa tramite tutti questi sistemi. E, naturalmente, studiamo l’universo.

Nello sforzo di esaminare la vita e il mondo, noi organizziamo escursioni molto importanti e non solo per i bambini. Vediamo come le escursioni espandono la prospettiva dei bambini e li trasformano in adulti pensierosi. Dopo ogni escursione viene richiesto poi ai bambini di fare una relazione in cui descrivere: dove sono stati, quello che hanno visto e perché le cose funzionano in questo modo. Che poi viene seguita da una discussione. Tutte queste cose insieme garantiscono una conoscenza molto approfondita del materiale. Un’escursione si può organizzare non più di una volta alla settimana, perché ci vuole tempo per discuterne, scrivere composizioni sui temi e così via.

Lo stesso vale anche per gli adulti che solo credono che i pasticcini crescono sugli alberi, che significa che non sono familiari con i processi di produzione e non hanno alcun indizio su ciò che l’umanità fa per loro. Le escursioni per gli adulti portano anche alla completezza e interdipendenza, ecco perché la comprensione che esiste grazie al mondo intero che funziona per il vostro beneficio è cruciale dal punto di vista dell’educazione, sostegno morale e la sensazione di cooperazione. Se presentiamo questa informazione alla persona in questo modo, il suo punto di vista su tutto il mondo cambierà drasticamente.

La parte più importante che deriva da queste escursioni è che possiamo poi scrutare se abbiamo bisogno di questa impresa particolare o no, se si tratti di una necessità o una soddisfazione di cui possiamo fare a meno, non come spesa, ma semplicemente perché non avremo perso nulla se non fossimo andati. Così possiamo gradualmente insegnare alla persona a prestare più attenzione al mondo interiore e non a quello esteriore.
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(Da un discorso sull’educazione integrale 12.12.2011)

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