Dal corpo alla mente

L’attuale ondata sta causando più confusione che mai. Se precedentemente gli esperti credevano che le vaccinazioni di massa fossero necessarie per poter ridurre la diffusione del virus, ora ci sono esperti che credono che dovremmo abbassare la guardia, dato che la variante attuale trasformerà la pandemia in una malattia endemica come il raffreddore comune.  Non so come andrà a finire e se finirà. In ogni modo, una cosa è chiara: la nostra sofferenza non finirà. Arriverà una nuova minaccia, che non influenzerà i nostri corpi, ma le nostre menti.

Per iniziare, l’intero problema è nella nostra mente.  Sono le nostre menti ad essere malate e fanno ammalare i nostri corpi e il resto del mondo. Per questo motivo, credo che le sofferenze future saranno più complesse, più sofisticate e più sottili. Non attaccheranno il nostro corpo, ma i nostri cervelli. Di conseguenza, inizieremo a pensare diversamente e vedere le cose in maniera diversa.

La malattia nella nostra mente ha a che fare con il nostro atteggiamento verso gli altri. Siamo così aggressivi verso gli altri che non possiamo fermarci anche quando sappiamo che stiamo danneggiando noi stessi nel percorso. C’è un aneddoto su un uomo, sopraffatto dalla  gelosia nei confronti del suo vicino. Un giorno, l’uomo trovò una lampada. Quando la strofinò, uscì un genio che gli promise di dargli tutto quello che voleva, ma con un avvertimento: “Qualunque cosa ti darò, ne darò il doppio al tuo vicino”. L’uomo geloso ci pensò per un po’ e alla fine disse al genio: “Toglimi un occhio”.

Questo è ciò che stiamo facendo noi ora.  La nostra mente cerca il predominio, il potere e la ricchezza, a spese degli altri.  Nel procedere, stiamo distruggendo la vera fonte di abbondanza che rende il nostro mondo vivibile. Siamo diventati così assorbiti dal sopraffare gli altri che non possiamo smettere di tentare di distruggerli anche quando alla fine significa distruggere noi stessi.

Questo atteggiamento sarà il bersaglio del nuovo virus che ci infetterà. Spero che accada prima piuttosto che dopo, ma non posso esserne certo. Quello che so è che quando arriverà, cominceremo a riconoscere il danno che abbiamo causato a chi ci circonda.

Purtroppo, impariamo solo attraverso il dolore. Solo i colpi ci aprono gli occhi per vedere che stiamo andando nella direzione sbagliata. Se usiamo il nostro intelletto per imparare più rapidamente, risparmieremo molto del dolore, ma dipende dalla nostra volontà di imparare. Per ora, purtroppo, non posso dire che siamo in fase di apprendimento.

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