La dichiarazione congiunta per prevenire la guerra nucleare ed evitare le corse agli armamenti sono parole vuote

Il 3 gennaio scorso, gli Stati Uniti, la Cina, la Russia, il Regno Unito e la Francia hanno firmato una dichiarazione in cui affermano: “Consideriamo la prevenzione della guerra tra gli Stati dotati di armi nucleari e la riduzione dei rischi strategici come le nostre principali responsabilità”. Le potenze hanno convenuto che “una guerra nucleare non può essere vinta e non deve mai essere combattuta”. Inoltre, hanno concordato che “l’uso del nucleare avrebbe conseguenze di vasta portata”. Esse affermano che “le armi nucleari, finché continueranno ad esistere, devono servire a scopi difensivi, per scoraggiare le aggressioni e prevenire la guerra”. Questa dichiarazione non è altro che parole vuote, fatta per la gente comune, ma anche essa probabilmente la ignorerà.

Non c’è nessuna sostanza dietro queste parole. L’unica ragione per cui i leader hanno firmato la dichiarazione è per rimanere al potere, continuare a rubare e rapinare, e chiamarla “leadership”.

Ma se mi ascoltassero, non si precipiterebbero a scalare quell’Olimpo in nessun paese. Come ho detto quando Biden è entrato in carica, non vorrei essere nei suoi panni oggi, guardate cosa sta succedendo in America.

In verità, non possiamo biasimare i capi di stato per essere così. Sono stati eletti dal popolo, questo è ciò che il popolo vuole sentire, quindi questo è ciò che i leader stanno vendendo alla gente. Questi politici sono spietati perché se non lo fossero, non sarebbero in grado di salire ai vertici del potere e diventare capi.

Se dai nostri governanti vogliamo propositi onesti, un progetto autentico finalizzato a porre fine ai conflitti, dobbiamo cambiare noi stessi. Le cose miglioreranno quando capiremo che in un’epoca in cui tutti sono connessi e dipendenti gli uni dagli altri, non possiamo aspettarci che gli uomini cambino se non cambiamo tutti quanti.

Cambieremo quando accetteremo di rieducarci, di “riprogrammarci” per passare dal sistema violento e indifferente in cui ci troviamo oggi a un sistema in cui siamo rispettosi l’uno dell’altro perché sappiamo che altrimenti nessuno di noi sopravviverà. È evidente che non ci preoccupiamo l’uno dell’altro. Tuttavia, se comprendiamo che le nostre vite dipendono dall’essere mutualmente premurosi, poiché altrimenti la guerra totale ci spazzerà via tutti, allora accetteremo di agire come se ci importasse molto, e questo comportamento ci cambierà.

Prima arriviamo a questa consapevolezza, meno dovremo soffrire nel nostro attuale miserabile stato. Fino ad allora, i governanti continueranno a firmare carte senza senso con promesse vuote a cui nessuno crede o intende mantenere.

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