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Cosa è più vicino al mondo spirituale: il cuore o la mente?

Domanda: Perché il desiderio per la spiritualità è chiamato il punto nel cuore e non il punto nella mente? Il cuore è più vicino al mondo spirituale?

Risposta: Tutta la natura è desiderio di ricevere, di essere soddisfatti, di godere. Questo è il fondamento della natura. La mente ci viene data per usare correttamente questo desiderio. Pertanto, la mente serve il desiderio.

Il cuore è il nostro punto di partenza più centrale, il desiderio più centrale. Pertanto il desiderio di un risveglio per la spiritualità è chiamato punto nel cuore.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 2/02/2020

Chi ha scritto la Torah?

Domanda: Chi ha scritto la Torah? È vero che l’ha scritta Mosè?

Risposta: No, Mosè non l’ha scritta. È stata scritta da persone che sono vissute ai tempi di Mosè e Giosuè, e termina con una descrizione della morte di Mosè e dell’ingresso nella Terra di Israele.

Domanda: Quindi Mosè ha dettato la Torah alle persone? O ha insegnato loro e dalla loro realizzazione in seguito esse l’hanno scritta? In linea di principio, anche i kabbalisti attribuiscono la paternità di questo libro a Mosè.

Risposta: Il punto non è la paternità dell’opera. Il fatto è che una persona che sta scrivendo la Torah sta vivendo questi stati e li sta descrivendo con le lettere corrispondenti. Pertanto, le persone che scrissero la Torah al tempo di Mosè e Giosuè descrissero gli stati che sperimentarono sotto forma di tali segni.

Domanda: Come il Libro dello Zohar che fu scritto dai dieci discepoli del rabbino Shimon, anche la Torah fu scritta in quel modo?

Risposta: Il fatto che il metodo della Torah doveva essere implementato in un gruppo è senza dubbio perché deriva dalla natura stessa della creazione. Quando non meno di dieci desideri egoistici diversi e disparati iniziano a coniugarsi al di sopra del loro egoismo, solo allora possono descrivere il loro stato al di sopra dell’egoismo, chiamato livello spirituale, nelle corretta designazione delle lettere.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 18/12/2018

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La quarantena è il primo passo verso il superamento della crisi

La responsabilità reciproca globale è la legge per tutti gli elementi collegati in un unico sistema. Questa legge obbliga tutti a sapere come dovrebbero relazionarsi con il sistema per portarlo in equilibrio, per perfezionare le relazioni reciproche tra tutte le parti.

E, naturalmente, non siamo nemmeno in grado di cogliere questa legge, e ancora di più, di rispettarla. Non posso prendere un tale impegno perché se non adempio alla mia funzione nel sistema integrale, allora tutto andrà fuori equilibrio e sarò io ad esserne incolpato.

Tutti sentiranno che hanno violato la perfezione del sistema. Si scopre che ogni elemento è equivalente all’intero sistema in generale, e questa è una terribile responsabilità. Tutti sono responsabili di tutto il mondo. Pertanto, è detto: “È meglio sedersi e non fare nulla”.

Quindi ora è stato chiesto alle persone di mettersi in quarantena, di non andare da nessuna parte, di non volare e di non entrare in contatto con nessuno. Quindi cosa bisogna fare?

Dobbiamo studiare che siamo in un sistema integrale e globale in cui opera la legge della mutua responsabilità, cioè della mutua dipendenza, e di come possiamo invertire questa dipendenza da obbligatoria ad auspicabile. Vogliamo essere connessi, non perché la natura ci obblighi, ma perché noi stessi iniziamo a rivelare quanto sia bello essere in contatto.

È solo la vita celeste: unire insieme in un’unità perfetta ed iniziare a sentire la perfezione della natura. Quindi sentiremo tutte le parti della natura dalle stelle più lontane sino a quelle forme di vita che non conosciamo ora. Un uomo può diventare un esaltato creatore di perfezione.

Il primo passo per superare la crisi è la quarantena, ovvero “sedersi e non fare nulla”, basta imparare. Il problema dell’umanità è che iniziamo ad agire anche prima di capire cosa stiamo facendo. Mentre siamo in quarantena, abbiamo tempo per pensare: in quale mondo esistiamo, chi siamo e qual è il sistema della natura nel quale viviamo, così come dipendiamo dal sistema della natura ed esso dipende su di noi?

In che modo, attraverso le nostre relazioni reciproche, influenziamo il sistema globale della natura: materia inanimata, piante, animali ed esseri umani, e come reagisce la natura alle nostre azioni? Come tali, inizieremo a imparare a costruire una casa meravigliosa per tutti, non solo comoda, ma eterna e perfetta, al di sopra di questa vita e morte biologiche, a un livello superiore.

Correggendo la connessione tra noi, ci eleviamo a un sistema infinito, illimitato nel tempo. Cominciamo a vivere in un mondo in cui la morte non esiste e non ci sono restrizioni, solo realizzazione ed esistenza illimitate. Ora abbiamo l’opportunità di arrivare a una simile vita.

Prima di tutto, dobbiamo studiare il sistema globale della natura e il nostro ruolo in esso e come possiamo organizzarci tra di noi al fine di connetterci a questo sistema globale della natura. Dopo tutto, ognuno di noi è un egoista, l’opposto della natura. E come posso adattarmi al sistema della natura, che è tutto integrale ed esiste secondo la legge della mutua responsabilità, connessione, amore e mutua complementarietà, se sono stato costruito con le qualità esattamente opposte?

È qui che la saggezza della Kabbalah ci viene in aiuto; insegna a noi egoisti come costruire una connessione tra noi simile al sistema integrale della natura. Questo è chiamato la “decina”, nella quale dieci persone si uniscono per stabilire relazioni coerenti con il sistema della natura.

L’ego umano ha sempre cercato di adattare il mondo intero ai suoi bisogni. Ma quel tempo è finito. L’epidemia ha rivoluzionato la coscienza nel mondo e abbiamo iniziato a capire che non potevamo usare tutto solo per il nostro beneficio, ma dovremmo cercare di diventare utili per l’intero sistema.

Dieci persone sono come un piccolo laboratorio in cui proviamo a sviluppare un antivirus accettando di stabilire tra noi le stesse leggi di quelle che operano in una natura perfetta, integrale e globale, cioè in reciproca dazione. Ognuno si abbassa e solleva gli altri sopra di sé, costruendo relazioni che sono più alte dell’egoismo personale di tutti. Questo servirà da vaccino contro il virus.

Pertanto, sorgeranno nuovi gruppi fino a quando tutta l’umanità non riceverà un vaccino anti-virus e restituiremo tutti a comportamenti che corrispondono a una natura sana. Questo sarà un nuovo essere umano, perché percepirà il desiderio dei nove amici come suo e si prenderà cura di loro più che prendersi cura di se stesso.

A tal fine, riceverà sostegno dalla legge integrale della natura, che lo trasformerà nella sua parte integrante. La legge della garanzia reciproca obbliga una persona a connettersi con l’intero sistema al di sopra del suo egoismo.

La natura ha reso l’uomo il più grande egoista di tutte le creature. Ma la natura globale di questa crisi vuole mostrarci che ha già aspettato abbastanza che noi diventassimo sue parti inestricabili. È come se la natura ci stesse dicendo: “Sono pronto ora a includervi dentro di me come elementi integrali”.

E questo nonostante il fatto che ognuno di noi sia stato creato anti-integrale con la sola volontà  di governare e usare gli altri. La natura ci ha creati opposti a lei, in modo da confrontare gli stati negativi e positivi e apprezzare il “vantaggio della luce dalle tenebre”. Saremo quindi in grado di sentire e realizzare lo stato integrale, perfetto e vogliamo raggiungerlo. Altrimenti, non capiremo dove siamo.

Originariamente la natura ha installato in noi un programma egoistico, che ora smette di funzionare. Dobbiamo capire che un programma egoistico è incompatibile con un mondo globale e connesso.

La crisi ci sta spingendo a concordare di connetterci con gli altri e adempiere alla legge integrale della natura. Dobbiamo “installare” in noi stessi un nuovo e migliore programma di garanzia reciproca, l’unico programma esistente in natura.

Questo programma funziona in tutto tranne che nell’essere umano, solo noi non possiamo percepirlo con la nostra mente viziata ed egoista. Giudichiamo il mondo in base alle nostre carenze e, pertanto, lo vediamo viziato. Ma non appena iniziamo a correggerci e vogliamo diventare parte integrante della natura, vedremo un mondo completamente diverso e ci accorgeremo che è sempre stato così, solo che non ce ne siamo mai accorti.

La legge della garanzia reciproca afferma che apparteniamo tutti a un sistema e siamo obbligati a sentirci come ingranaggi di un meccanismo in cui tutti dipendono da tutti. Con questo ci garantiremo una vita eterna, perfetta, bella. Non serve altro e la crisi creata dall’epidemia di Coronavirus ci avvicina a questo. Auguriamo a tutti noi il successo nella sua corretta risoluzione.

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Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.1212 — La garanzia reciproca”, 10/03/2020

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Il destino dal punto di vista della vita quotidiana

Domanda: Se consideriamo il destino non rispetto alla correzione finale ma dal punto di vista quotidiano: chi diventare, chi sposare, che genere di bambini avere, quali problemi affrontare, ecc., esso può essere cambiato?

Risposta: E’ molto difficile perché per questo noi dovremmo educare anticipatamente le coppie future, nella comprensione del significato della vita, dello scopo della vita, della realizzazione di questo scopo e di quanto esse siano pronte per questo.

In seguito dovremmo selezionare queste coppie appena diventano pronte, comprendendo cosa dovrebbero sacrificare, cosa dovrebbero lasciare andare, poi, al contrario, in cosa dovrebbero aiutarsi l’un l’altro e come dovrebbero supportarsi reciprocamente l’un l’altro per raggiungere questo scopo. Quanto lavoro va fatto qui.

Io spero che, anche se non nella nostra generazione, magari nella prossima, le persone vorranno farlo, perché l’umanità raggiungerà uno stato di distacco da ogni soluzione per i problemi familiari. Le persone non vorranno sposarsi o avere bambini. Non comprenderanno perché hanno bisogno di tutto ciò. Fino al punto che anche gli istinti sessuali si “congeleranno” in loro. Questo è un problema che verrà affrontato attraverso la sofferenza.

Domanda: D’altro canto perché dovrei cambiare qualcosa se, diciamo, io comprendo o credo che ci sia una forza superiore che mi guida verso lo scopo della creazione?

Risposta: Ti conduce attraverso la sofferenza. Tuttavia, non ti rendi conto come persona. Se segui il flusso, allora sei un animale.

Domanda: Se non faccio sforzi consapevoli per cambiare me stesso poi la forza superiore agisce su di me nella forma della sofferenza?

Risposta: Come su di un animale. In questo momento tu vieni definito un animale. Vieni chiamato uomo soltanto in quei momenti in cui tu vedi lo scopo e fai uso di forze per avvicinarti ad esso.

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Dalla trasmissione di KabTV “Concetti di base della saggezza della Kabbalah”, 4/02/2019

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