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Lezione quotidiana di Kabbalah – 07.04.2016

Scritti di Rabash, articoli “I gradini della scala”, articolo 11 (1988)
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Zohar per tutti, capitolo “Shmot“, articolo “La Parola del Signore è venuta”
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Scritti di Baal HaSulam, TES, Volume 6, parte 15, punto 2
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Scritti di Baal HaSulam, Articolo “Questo è per Giuda”
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Il prezzo del sesto senso

Dr. Michael LaitmanDomanda: Quanto costa acquisire il sesto senso? Non mi riferisco ai soldi naturalmente.

Risposta: Dipende dalla qualità della volontà che l’uomo ha, dalla società nella quale si trova, e dalle circostanze nelle quali si trova a studiare e a realizzare la Kabbalah. Quindi è impossibile dire come misurare l’intensità che quest’uomo deve mettere per accedere al Mondo Superiore o anche per correggere se stesso.

Quando l’uomo studia la Saggezza della Kabbalah, gli vengono rivelate queste unità di misura, cioè le unità dello sforzo e quindi comincia a rendersi conto di quante ne servono per raggiungere ogni livello. Il numero di queste unità differisce da una persona all’altra.

È la stessa cosa nel nostro mondo: anche se abbiamo studiato nella stessa scuola, nella stessa università o abbiamo lavorato assieme, ognuno di noi deve mettere in atto una diversa quantità e qualità di sforzo per raggiungere lo stesso risultato degli altri.
[179359]

Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa 17/01/16

Materiale correlato:
Come uno sviluppa il sesto senso
La fisica del sesto senso
Perché abbiamo bisogno di un senso supplementare?

Lezione quotidiana di Kabbalah – 06.04.2016

Preparazione alla Lezione
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Scritti di Rabash, “I gradini della scala“, articolo 23 (1989)
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Zohar per tutti, capitolo “Shmot”, articolo “Perchè L’Esilio e perché in Egitto?”, Voce 246
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Scritti di Baal HaSulam, TES, Volume 6, parte 15, punto 1
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Scritti di Baal HaSulam, Articolo “Questo è per Giuda”
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Un parto doloroso

Dr. Michael LaitmanDomanda: Perché la nascita di una persona è sempre accompagnata dal grande dolore del parto?

Risposta: è scritto nella Torah “… partorirai i figli nel dolore”. La nascita spirituale non può avvenire senza dolore, così anche nel nostro mondo partorire è doloroso; questi sono la radice e il ramo.

Anche le particelle elementari quando si connettono nella creazione di una nuova connessione provano dolore. Ciascuna particella deve diminuire la sua influenza e obbedire alla particella opposta, e così si crea una specie di agglomerato, una connessione di qualità opposte.

Quando una nuova vita viene creata, cioè quando la trasformazione diventa “Io sono per te e tu sei per me” alternativamente si scopre come tutto sia basato su concessioni dolorose.

Quando avviene la nascita del prossimo livello spirituale è sempre una cosa dolorosa, dato che si deve ascendere al di sopra di se stessi, al di sopra del nostro ego.
[177422]

Dalla lezione di Kabbalah in russo 03/01/16

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Non vale la pena prolungare i dolori del parto per 6000 anni
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Lezione quotidiana di Kabbalah – 05.04.2016

Preparazione alla Lezione
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Scritti di Rabash, “I gradini della Scala”, articolo 15-1 (1991)
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Scritti di Rabash, “I gradini della Scala”, articolo 15-2 (1991)
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Scritti di Baal HaSulam, TES, Volume 6, parte 15, punto 7
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Scritti di Rabash, articoli “Dargot HaSulam”, articolo 921
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Nuova Vita 616 – La crisi dei rifugiati in Europa

Dr. Michael Laitman
Nuova Vita 616 – La crisi dei rifugiati in Europa
Il Dott. Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e Tal Mandelbaum Ben Moshe

Riassunto

Chi afferma che dobbiamo aiutare i rifugiati è il benvenuto ad aprire loro la propria casa. Le parole qui non aiuteranno. Ad essere in difficoltà non solo è la Grecia, ma anche paesi forti come la Germania e la Francia non sono in grado di gestire la crisi dei rifugiati.

Perché oggi accade questo? Perché il mondo sta assumendo una nuova forma, senza confini; tutto è coinvolto ed è tutto rotondo. Immaginate di incontrare degli estranei nella vostra cucina; o che qualcuno dorma nel vostro letto. È spaventoso! Non c’è posto verso cui scappare. Non c’è posto nel mondo in cui poter essere soli, neanche 10 metri quadrati di tranquillità.

Perché ci sentiamo in questo modo? Questo avviene per farci accettare l’obbligo di cambiare la nostra natura e di rompere i nostri limiti interiori. La Natura ci obbliga a sviluppare noi stessi fino al livello in cui ci sentiremo tutti un solo cuore, un solo corpo e un solo pensiero. Le correzioni che non abbiamo effettuato nelle nostre relazioni vengono ora forzate su di noi dal rullo compressore dello sviluppo.

Si tratta in realtà degli europei individualistiche a cui è stata data una situazione così pressante con i rifugiati. La natura ci costringe a cambiare il nostro atteggiamento verso gli stranieri come se fossero i nostri figli, ad “Amare il tuo amico come te stesso”. Per di più, ci saranno anche dei colpi finanziari e diverse calamità naturali ad insegnarci che ci troviamo nella stessa barca e il gioco è fatto! In seguito il mondo chiederà ad Israele una soluzione, poiché la soluzione si trova nella saggezza della Kabbalah, la saggezza della connessione.

La crisi dei rifugiati in Europa non è un’ondata di passaggio, ma è parte di una serie di colpi intenzionali che costringerà tutti noi a correggerci. La mescolanza delle popolazioni mondiali laverà il mondo: i sudamericani invaderanno il Nord America e i musulmani saranno in ogni parte del mondo.

Gli europei sentiranno di non poter andare avanti in questo modo senza cambiare il loro atteggiamento nei confronti degli altri. Allora saranno degni della correzione della natura umana e sentiranno che il popolo di Israele ha il metodo della correzione. Quando svilupperemo la capacità di percepire di essere tutti una famiglia, la vita nel nostro mondo diventerà un paradiso.
[165661]

Dalla trasmissione di Kab TV “Nuova Vita 616 – La crisi dei rifugiati in Europa“, 27/08/15

Lezione quotidiana di Kabbalah – 04.04.2016

Preparazione alla Lezione
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Scritti di Baal HaSulam, articoli “Shamati” 86 “Ed essi costruirono città deposito”
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Zohar per tutti, capitolo “Shmot”, articolo “E un nuovo re è sorto”, punto 75
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Scritti di Baal HaSulam, TES, Volume 6, parte 15, punto 1
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Scritti di Rabash, articoli “Dargot Hasulam”, articolo 380
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Tutto dipende dal riconoscimento della meta

Dr. Michael LaitmanDomanda: Se tutto ha origine dal Creatore, come possono i Kabbalisti trovare la forza di giustificarLo come buono e benefattore?

Risposta: Fintanto che rimarremo dentro al nostro egoismo non potremo giustificare il Creatore come buono e benefattore. Se l’uomo guadagna qualcosa in maniera egoistica e ne riceve un certo grado di riempimento, si sente bene, ma se analizza le cose nella giusta maniera e vede che questo è dannoso, non è comunque in grado di benedire il Creatore e di ringraziarLo. Non può ringraziare il Creatore nemmeno quando riceve dei colpi invece del piacere.

Ma se l’uomo percepisce questi colpi come ordini, come una richiesta per avvicinarsi al Creatore, li apprezza in una maniera completamente diversa e riceve uno stato nel quale ringrazia il Creatore per questi, che vuol dire che sembra che baci il bastone col quale il Creatore la colpisce. Tutto dipende dalla consapevolezza della meta.

In altre parole, finché l’uomo si identifica con il proprio egoismo, sente i colpi su se stesso, ma nel momento in cui smette di sentire il proprio ego, smette di percepire i colpi che riceve, poiché comincia a considerare il suo ego come un animale che gli sta di fianco.

Io sono l’essere umano e questo animale è accanto a me, lui sente i colpi mentre io no. Noi dobbiamo raggiungere questo stato nel quale siamo staccati da questo animale, dall’ego, e quindi l’essere umano in noi sarà felice mentre l’animale soffrirà, dal momento che questo è ciò per cui stato creato in base a quanto detto da Baal HaSulam. L’uomo è anche più felice quando il suo animale soffre, dal momento che è, in realtà, dalla sofferenza dell’ego che ascende al di sopra di esso.
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Dalla Lezione di Kabbalah in lingua russa del 03/01/2016

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