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Lezione quotidiana di Kabbalah – 26.12.2015

Preparazione alla Lezione
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Scritti di Rabash, “I gradini della scala”, articolo 12 (1986)
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Scritti di Baal HaSulam,”Shamati”, 68 “La connessione dell’uomo alle Sefirot”
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Scritti di Baal HaSulam, TES, Volume 3, parte 8, punto 1
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Zohar per tutti, Introduzione
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Domande e risposte con Rav riguardo le decine
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Zigzag lungo il percorso spirituale

Dr. Michael LaitmanDalla Torah (Numeri, 21:4-6): “Partirono dal Monte Hor per la via del Mar Rosso, per girare intorno alla terra di Edom, e il popolo divenne impaziente a causa del viaggio. Il popolo parlò contro Dio e contro Mosè, “Perché ci avete portato fuori dall’Egitto per morire in questo deserto? Poiché non c’è né pane né acqua e siamo stanchi del pane cattivo”. Il Signore mandò contro il popolo i serpenti velenosi, questi morsero la gente e molti del popolo d’Israele morirono”.

Anche in questo caso vediamo la correzione successiva dei desideri egoistici iniziali. Alcuni di essi sono già stati corretti, diciamo, ai livelli della fase radice e ai livelli uno e due, mentre i livelli egoistici più profondi vengono corretti ora.

Domanda: Perché abbiamo bisogno di questi punti di svolta? Sembra che tutto vada bene e all’improvviso la gente si lamenta di nuovo!

Risposta: La correzione viene realizzata seguendo le stesse regole dello slalom: segui un percorso fino alla fine ma sempre zigzagando, non puoi andare dritto. Quando un atleta scia giù per la montagna deve fare zigzag altrimenti volerebbe giù dalla montagna. La stessa cosa avviene se scala una montagna. Questo è il motivo per cui tutto ciò che abbiamo visto ora si ripete sempre ma ad un livello diverso. Inoltre, se prima sembrava che stessimo compiendo buone azioni e quindi avanzando, ora scopriamo di aver fatto delle azioni sbagliate e dobbiamo correggerle.

Prendiamo ad esempio un uomo che ha studiato la Kabbalah e ha scritto dei libri su questo, non ha importanza come lo si guardi, non è ancora corretto ed è il suo ego che sta parlando in lui. Ricordo le pene che ho sofferto quando ho scritto e riscritto più e più volte i miei primi libri. Non potete immaginare quanto sia gratificante per l’uomo, lo accende e lo fa sentire soddisfatto aspettando questa dazione e questa ricezione. Da una parte compie un lavoro, ma quando si eleva deve correggere tutto dopo. Questo significa che tu ascendi verso l’alto, cioè sali ma devi correggere questi zigzag!

Questa è la vita. Non si può dire all’uomo che sarebbe stato meglio se non avesse fatto nulla. Questo rende il percorso più lungo. Guardando la cosa dall’esterno, vedi che è il destino, non c’è nulla da fare a proposito: l’uomo percorre la sua strada prefissata che ha un inizio e una fine, non può evitare tali zigzag.

In questo ambito il nostro ego aumenta e poi dobbiamo correggerlo facendo grandi sforzi. Questo è un grande lavoro aggiuntivo che dura anni, ma nello stesso tempo stiamo ampliando la correzione dell’ego, incluso tutto ciò che facciamo nel nostro egoismo, che lo aumenta.
In realtà, è da questi zigzag che viene attuata la correzione.
[171097]

Dalla trasmissione di Kab TV “I Segreti del Libro Eterno” 01/07/15

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Lezione pomeridiana

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Crescere fin quando sveleremo il segreto

Dr. Michael LaitmanCi troviamo ad un livello della nostra evoluzione in cui il vero significato della Torah ci è nascosto. Quando si parla dei segreti della Torah, non dobbiamo dimenticare che il vero segreto è che impossibile condividerlo con gli altri perché un’altra persona non può percepire ciò che voi scoprite.

È come, per esempio, spiegare ad un bambino piccolo un concetto molto complesso o un apparecchio segretissimo, mostrandogli disegni e tabelle, tuttavia, per lui resta sempre un mistero. Per la rivelazione di un segreto è necessario prepararsi.

Pertanto, possiamo solo sollevare leggermente il velo che nasconde il segreto, per mostrare che si trova lì per far capire all’uomo la Torah; essa non è una raccolta di storie. Da qui in avanti dipende tutto dall’uomo.

È come se aprissimo un po’ la porta dicendo: “Guardate, questo è il livello successivo, qui è dove si trova il prossimo mondo, l’ingresso della dimensione superiore. Potete anche salire lassù, guardare, ascoltare, capire, studiare ed esplorare, esistendo lì mentre vivete nel nostro mondo. Niente vi limita tranne voi stessi. Potete espandere la vostra realizzazione, la percezione, la conoscenza, le vostre impressioni e i vostri sensi al punto che essi includeranno tutto l’infinito. Ma spetta a voi! Fate degli sforzi e avrete successo”.

Il punto principale è che l’uomo deve vedere il mistero non come qualcosa che gli è nascosto, ma che lui non è cresciuto abbastanza per raggiungerlo. Se compie degli sforzi, il segreto diventa realtà. Questo non è protetto in nessun modo se non dalla mente limitata dell’uomo e dalla sua sensazione interiore.
Quando la nebbia svanisce, l’uomo scopre un enorme campo di attività, l’infinito.
[170706]

Dalla trasmissione di Kab TV “I Segreti del Libro Eterno” 29/06/2015

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Scritti di Baal HaSulam, articoli “Il dono della Torah
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Il serpente di ottone: simbolo di idolatria

Dr. Michael LaitmanDalla Torah (Numeri, 21: 7-9): “E il popolo venne a Mosè e disse: ‘Abbiamo peccato perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; prega il Signore che allontani da noi questi serpenti’.

E Mosè pregò per il popolo.

E il Signore disse a Mosè: ‘Fatti un serpente ardente e mettilo su un’asta; e avverrà, che chiunque sarà morso, quando lo vedrà, vivrà’.

Mosè allora fece un serpente di ottone e lo mise sopra un’asta; e avveniva che, quando un serpente mordeva qualcuno, se questi guardava il serpente di ottone, viveva”.

Il serpente di ottone è il simbolo di ciò che è raffigurato all’uomo dal suo idolo egoista. La Torah sembra dirci di renderci conto “guarda, è semplicemente fatto in ottone, perché ti inchini a lui?”. Perciò, se tu adesso “vedi il serpente”, significa che lo senti dentro di te a quel livello, ti guarisce.

Dalla sua altezza, dall’altezza di Bina, Mosè fa un serpente nel livello della natura inanimata in quanto realmente è così, e non come viene raffigurato all’uomo. Noi pensiamo che questo serpente rappresenti l’infinito piacere che si può sentire sulla terra, nel nostro mondo e nel mondo spirituale, ovunque. Questo significa che, al posto del Creatore, vediamo un serpente.

Il serpente di Mosè sembra dire che l’ego è solo un idolo. E così, chiunque lo vede in quanto natura inanimata che si trova su un palo, guarisce immediatamente, dal momento che si rende conto che non vi è alcuna ragione di pregare un idolo.

Domanda: Cosa significa “mettilo su un’asta”?

Risposta: Significa che anche in forma di natura inanimata, il serpente è sostenuto solo grazie al palo che simboleggia la fede. Il serpente è fondamentalmente la forza di movimento dell’uomo. Avanziamo con essa poiché, se l’ego sparisse, rimarremmo al livello zero.

Commento: Ma fino ad ora Mosè è andato avanti con un bastone, senza il serpente …

Risposta: È così perché il bastone al livello di Mosè è Bina. Se il serpente si siede sopra Bina, vediamo che si trasforma in un pezzo di ottone con cui l’uomo può fare un idolo, ovvero, il nulla! In altre parole, se guardiamo al nostro ego attraverso il punto nel cuore, cominciamo a renderci conto che non vale la pena spendere tutta la nostra vita per questo.

Si possono scrivere romanzi interi riguardo al serpente, poiché è il nostro sofisticato ego, una bestia astuta vicina all’uomo. In tutti i racconti popolari appare sempre come il male, una figura astuta e causa di allarme. L’uomo ha una paura istintiva dei serpenti e, nello stesso modo, non ha paura di nulla che nasca dalle radici spirituali dell’ego.

Possiamo usare l’ego in due modi: da un lato, il veleno del serpente è un medicinale da cui dipende la salute dell’uomo e dall’altra parte è la morte. Non tutti i veleni sono una medicina.

[171433]

Dalla trasmissione di Kab TV “I Segreti del Libro Eterno” 01.07.2015

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La Torah per tutti i tempi

Dr. Michael LaitmanDomanda: La Torah fu scritta per il suo tempo. La gente che la lesse in quel periodo capì di cosa parla?

Risposta: La Torah  fu scritta per tutti i tempi, ma quando fu scritta, le persone erano al suo livello e quindi le istruzioni della Torah furono attuate senza alcun problema. Pertanto, ascesero da un livello all’altro.

In altre parole, ciò che riteniamo essere stato un viaggio di 40 anni nel deserto è un’ascesa da Malchut a Bina, un test importante per il popolo, che riuscì a superare. Pertanto, Mosè scrisse tutto per loro e loro lo elaborarono. Scrisse e compilò la Torah secondo il conseguimento dei livelli che avevano attraversato.
Pertanto, tutti gli eventi descritti nella Torah fino all’entrata nella Terra di Israele, sono i livelli del conseguimento.

Tuttavia, non dovete pensare che chi entrò nella Terra d’Israele si trovasse in un livello superiore rispetto a Mosè, anche se sembra così, era semplicemente un certo livello.

È proprio come nel nostro mondo in cui gli esperti sono divisi in base alla propria professione e a quanto conoscono, in base al proprio conseguimento, nonché il proprio posto, come lo studente di dottorato, il medico, il docente universitario e il professore. Qui è la stessa cosa.

Non c’è un profeta più grande di Mosè, e nessuno ha parlato con il Creatore faccia a faccia come fece lui.

Commento: Però Mosè non ha partecipato alla costruzione del Tempio.

Risposta: Non importa. Tutto ciò che è descritto nella Torah dopo, è compiuto come correzione del livello successivo che non è ancora perfetto. Esso subisce lo stato di ascesa al mondo di Atzilut e solo nel nostro tempo nel quale iniziamo a prendere confidenza e a percepire i livelli di ascesa, ha luogo l’ascesa al mondo di Atzilut per discendere in seguito.

Questo significa che la nostra ascesa è il giusto proseguimento del percorso di Mosè nel deserto (nell’ascesa a Bina). Quando ora noi saliamo a Bina, dobbiamo subire gli stessi stati incluso l’esilio d’Egitto e Babilonia. Quindi, c’è ancora un sacco di lavoro duro davanti a noi, ma lo subiremo già per la terza volta.
Dopo la prima salita c’è stata la distruzione del primo Tempio, dei primi quattro livelli chiamati i re di HGT (Daat, Hesed, Ghevura e Tifferet).

In seguito fu costruito il secondo Tempio, il che significa la salita dalla distruzione, i re della TNHY (la parte inferiore di Tifferet, Netzach, Hod, Yesod e Malchut). Adesso c’è la salita per la costruzione del terzo Tempio e la discesa dal livello di Atzilut al livello del nostro mondo.

Perciò si dice che il terzo Tempio comprenda i due Templi precedenti. Questo significa che tutto ciò che ascese e fu distrutto a causa sua viene preso in considerazione durante la correzione del terzo Tempio, il che significa nei nostri desideri, caratteristiche ed intenzioni. Furono distrutti a questo scopo e quindi noi abbiamo potuto creare il giusto collegamento dai loro frammenti.
[170740]

Dalla trasmissione di Kab TV “I Segreti del Libro Eterno” 29/06/2015

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Allontanatevi dalla dimora di Korach

Dr. Michael LaitmanDalla Torah (Numeri 16:23-25): Il Signore parlò a Mosè e disse “Parla alla moltitudine e dille ‘Allontanatevi dalla dimora di Korach, Dathan e Abiram’”. Mosè si alzò e andò presso Dathan e Abiram e gli anziani di Israele lo seguirono.

Il Creatore apparentemente richiama la moltitudine e dice: Lasciate stare Korach e Abiram! Ora siete voi coloro che possono partecipare alla correzione del nuovo livello e non loro! Loro devono morire in questo livello, cioè devono astenersi dall’usarlo e dal portarlo a compimento, mentre noi procederemo.

Questo fenomeno si verifica molte volte nel corso della vita, specialmente tra le persone quando il momento della misericordia non ha efficacia se esse agiscono contro i principi più importanti. Ma Korach non ha scelta. È un desiderio egoistico che vuole essere corretto, mentre Mosè è separato da lui perché è un livello di assoluta purezza.

In questo modo ci viene mostrato che ci sono livelli nei quali far morire i desideri equivale alla loro totale correzione. Solo allora essi nascono e possono ascendere, poiché il loro Masach (Schermo) appartiene alla Bina pura. La correzione di Korach è già il livello successivo: Bina più Malchut che agiscono con l’intenzione per la dazione. Quindi, quando Korach inizia a correggersi, si innalza ad un livello più elevato di Mosè. Mosè agisce solo fino ai confini della Terra di Israele e dopo c’è già il livello successivo.
[167509]

Dalla trasmissione di Kab TV “I Segreti del Libro Eterno” 20.05.2015

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