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Aumentare la grandezza del Punto nel Cuore

Domanda: Hai detto che dobbiamo guardare il mondo attraverso il prisma del gruppo. In altre parole, tutto quello che ci succede nella vita fisica ci deve ricordare che dobbiamo riportare il pensiero ai nostri amici e al livello di unione che c’è tra di noi. Ho capito bene che tutto quello che succede serve a ricordarci questo? E’ questo il prisma del gruppo?

Risposta: Qui non ci sono memorandum da ricordare. Noi esistiamo in un gigantesco, infinito ed indivisibile mondo. Il Creatore non ha creato nulla tranne il mondo dell’Infinito. Tutto quello che esiste in ciò che comprendiamo e percepiamo, a parte il mondo dell’Infinito, è una percezione parziale dello stesso mondo dell’Infinito.

Riceviamo la grande Luce Circostante (Ohr Makif), la Luce della correzione, nella misura in cui siamo capaci di spingerci verso la percezione dell’indivisibilità del mondo. In altre parole, dobbiamo cercare di avvicinarci a questo mondo, cercare di percepirlo come una Luce completa, eterna e perfetta, come di fatto lo è, e non nel modo in cui noi immaginiamo che sia. Richiamiamo su di noi la Luce dai livelli superiori nella misura dei nostri sforzi, ed in questo modo cresciamo.

Oggi abbiamo raggiunto uno stato in cui siamo in grado di guardare il mondo e di incominciare a percepirlo come un solo insieme, e percepire noi stessi come coloro che lo rivelano. Questa è la necessità.

Perché abbiamo bisogno di un gruppo? Il nostro Kli (desiderio) comune si è frantumato semplicemente perché noi ricominciassimo a rimetterlo insieme con i nostri sforzi. Questi sforzi richiamano la Luce Circostante. Da una parte, la Luce Circostante aumenta la sensazione della nostra individualità, nel senso che il nostro egoismo cresce (la parte di sinistra, la linea di sinistra). Ma dall’altra parte, la Luce ci dà la sensazione di unità, la rivelazione della qualità della dazione (la parte destra, la linea di destra).

Quando non siamo nel mondo dell’Infinito, ma 125 livelli al di sotto, spingendoci verso di esso, con forza, come se fossimo su una sbarra, allora attireremo su noi stessi la Luce Superiore dallo stesso mondo dell’Infinito, nella misura della nostra aspirazione. La Luce aumenta sia il nostro egoismo che la nostra qualità della dazione – le due qualità opposte.

In questo modo riveliamo nel mondo dell’Infinito un potere che è di 620 volte maggiore rispetto a prima. Se, in precedenza eravamo al livello più basso, il livello zero, poi, conseguendo il 125° livello, accresceremo noi stessi di 620 volte. Conseguiremo tutte le Luci di Nefesh, Ruach, Neshama, Haya, e Yechida, ci eleveremo da Malchut a Zeir Anpin, Bina, e da Hochma verso Keter, ed in questo modo arriveremo allo stato dell’Infinito dal nostro mondo.

Tutte queste sensazioni non sono fisiche; sono dentro di noi. E’ come se gonfiassimo un organo sensoriale dentro di noi, che all’inizio è solo un punto, e questa è la ragione per cui si chiama il punto nel cuore, dove non siamo in grado di sentire nulla. Piano piano iniziamo a gonfiarlo usando le due linee opposte: la linea della ricezione e la linea della dazione, i desideri di godere e le intenzioni di donare.

Cresciamo, mentre ascendiamo lungo questi livelli, nella misura della nostra intenzione di donare e del nostro desiderio. Dunque, tutto dipende dalla nostra volontà, da quanto ci diamo dentro, dalla nostra aspirazione verso il successivo e sempre più grande livello.
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(Da Kab.TV “Basi della società indivisibile” 26.02.2012)

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Non scappare dal riconoscimento del male

Se qualcuno mi fa notare il più piccolo difetto dentro di me, comincio a odiarlo nella misura in cui sento la mia negatività che mi colpisce, arriva da me m’invade. Io mi allontano istantaneamente da questa persona. Noi corriamo istintivamente lontano dalle accuse.

Cosa può aiutarmi a raggiungere uno stato dove io rivelo completamente il mio male e sono contento che mi viene sempre rivelato dentro di me, e allo stesso tempo sento dentro di me un male enorme, che ha bisogno di essere cacciato fuori da me? Poi raggiungo la massima sensazione del male da cui involontariamente grido al Creatore. Che cosa mi aiuterà a rimanere nel percorso fino alla fine e non correre lontano dal riconoscimento del male?
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(Dal Congresso di Vilnius 25.03.2012, Workshop 4)

Per non dimenticare

Domanda: Tu ci ripeti costantemente che l’unica cosa che dobbiamo fare è quella di lavorare con la luce. Ma noi siamo come dei sordi e costantemente dimentichiamo questo. Perché avviene questo?

Risposta: È scritto in tutti i libri riguardo al lavoro con la Luce. E dimentichiamo perché il nostro egoismo, la nostra natura, è contro questo. L’unica cosa che ci può aiutare è l’ambiente. Ma l’ambiente deve riflettere su questo, invece di parlare, perché le nostre parole non passano per niente. Se l’ambiente è costantemente in questo pensiero, nella ricerca intorno a questo, voi non dimenticherete.
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(Dal Congresso di Vilnius 25.03.2012, Workshop 4)