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Gli occhi del saggio

Quando guardiamo la mappa politica del mondo, vediamo due linee che cercano di distruggersi a vicenda: la linea di destra e la linea di sinistra.  

Si alternano nel dominio e i loro sforzi diventano sempre più feroci e distruttivi.  Ma quando guardiamo il resto della natura, vediamo che non c’è alcuna guerra, anzi troviamo la complementarietà. Persino gli scontri rafforzano le parti rivali, rendendole più sane. È chiaro che qualcosa ci sfugge.

Il progresso equilibrato contiene sempre due lati: il destra e il sinistra. La parte destra è la tendenza verso la stabilità e la tradizione, verso il mantenimento del domani uguale a oggi. Il lato sinistra è la tendenza alla rivoluzione, all’innovazione, al sondare il futuro.  Quando i due lati sono complementari, la società trae conclusioni migliori, prende decisioni più precise, avanzando con successo. 

“Gli occhi del saggio sono nel suo capo” (Ecclesiaste 2:14), disse Re Salomone. In altre parole, mentre la natura ci spinge in avanti, dobbiamo sforzarci di capire la sua indole e prepararci a essa. Quando non ci prepariamo, veniamo sorpresi da disgrazie e l’angoscia  ci obbliga a cercare protezione.  Dato che la natura è in costante evoluzione, mantenere la stabilità domani richiede la preparazione oggi.  Questa è la giusta combinazione tra la linea di destra e la linea di sinistra, detta anche “avanzando con la linea di mezzo”.  

Mantenere la linea di mezzo è difficile, dato che l’ego umano cambia e si evolve costantemente. Più ci sviluppiamo, più i nostri sensi richiedono nuovi stimoli e sentiamo una maggiore fame di piacere e soddisfazione. Allo stesso tempo, il nostro mondo diventa sempre più connesso e qualsiasi movimento che una persona intraprende influenza tutte le altre.  Siamo diventati reciprocamente dipendenti, mentre l’isolamento tra di noi si intensifica. 

Per sopravvivere nel XXI secolo, non avremo altra scelta che stabilire sistemi educativi globali che ci insegnino la linea di mezzo tra il soddisfare il nostro ego crescente e la necessità di essere rispettosi degli altri. Se non impariamo a trovare un compromesso costruttivo, la natura ci obbligherà a farlo attraverso pressioni e sofferenza.

Negli anni Trenta del Novecento, il grande kabbalista e pensatore Baal HaSulam  scrisse nel suo saggio illuminante “Pace nel Mondo”: “Nella nostra generazione, in cui ogni persona è aiutata nella sua felicità da ogni nazione del mondo, l’individuo diventa inconsapevolmente schiavo del mondo intero, come una rotella in una macchina…anche se questo è rinomato e risaputo, le persone del mondo non l’hanno ancora capito adeguatamente. Perché? Perché tale è la condotta dello sviluppo in natura: l’atto viene prima della comprensione e solo le azioni dimostreranno e spingeranno in avanti l’umanità”.

Quindi, non abbiamo tempo da perdere. Se vogliamo un domani accogliente, dobbiamo lavorarci oggi. 

Didascalia della foto:
Membri dell’estrema destra Proud Boys affrontano i contro manifestanti durante raduni rivali a Portland, Oregon, Stati Uniti, 22 agosto 2021. REUTERS/David Ryder

Il nuovo Primo Ministro della Tunisia potrebbe segnare l’inizio della vera primavera araba.

Il 29 Settembre, il presidente della Tunisia, Kais Saied, ha nominato la Prof.ssa di Geologia, Najla Bouden Romdhane, nuovo Primo Ministro della nazione.  La cosa interessante di questa storia è che con l’intensificarsi dell’intolleranza nel mondo musulmano, un nazione musulmana nomina una donna come Primo Ministro.  Credo che sia una decisione saggia che può portare numerosi vantaggi e spero che la nomina della Prof.ssa Romdhane per questa alta carica, segni l’inizio  di una nuova e positiva primavera araba.

Anche se non spetta a me speculare sul motivo della scelta di una donna da parte del presidente Saied, non ho alcun dubbio che, essenzialmente, una donna sia una scelta naturale per un lavoro amministrativo. Dopo tutto, chi gestisce la casa? La donna. Mentre l’uomo è di solito considerato il capo della famiglia, la vera padrona di casa è,  in fondo, la signora. E’ vero  che sta accanto al suo uomo, ma da lì lei governa il marito e ogni altra persona e cosa. 

Fin dai tempi biblici, l’uomo è stato educato a seguire la donna quando si tratta di compiere delle scelte. Nel caso di Abramo, per esempio, “Dio disse ad Abramo… ‘qualunque cosa Sarah ti dica, ascoltala’” (Gen. 21:12).

Pertanto, penso che scegliere una donna per governare un paese arabo sia una buona scelta. Non ho dubbi che dovrà affrontare degli ostacoli. Dovrà dare prova di sé al suo popolo e ai leader arabi, ovunque vada. Nondimeno, è una rivoluzione ben accetta che credo alla fine avrà successo.

È tempo che anche le culture musulmane fondamentaliste comincino a riconoscere il potere unico delle donne, che la loro parola ha valore e peso. In tutto il mondo possiamo vedere l’impatto delle donne in ogni campo ed è ora che raggiunga anche il mondo musulmano.

Alcuni paesi si vantano di essere progressisti, ma in realtà pongono  sulla testa delle donne un soffitto di vetro , che blocca la loro promozione nei ranghi del governo. Penso che tali paesi stiano sbagliando. In politica, come a casa, ignorare il punto di vista delle donne è una grande perdita per tutti.

E’ scritto nel Libro dello Zohar (Beresheet 2): “E l’uomo disse “ora questo è un osso dei miei ossi, carne della mia carne”.. Ora iniziò a lodarla “Sarà chiamata donna, perché non c’è nessuno come lei, la gloria della casa””.

Infatti, una donna come capo di Stato si relazionerà allo Stato come si relaziona alla casa.  I suoi cittadini saranno come i suoi figli.  Se si comporta come una donna invece di cercare di adattarsi allo stereotipo maschile, si occuperà di ogni piccolo dettaglio che è sotto la sua influenza.

A differenza di un uomo, una donna può fare molte cose contemporaneamente, in maniera molto naturale. Mentre gli uomini devono concentrarsi su un compito alla volta per farlo bene, le donne possono svolgere più compiti contemporaneamente senza perdere la concentrazione su nessuno di essi.

Pertanto, è mia speranza che questo gradito cambiamento si diffonda in più paesi musulmani, compresa la società araba qui in Israele. Non ho dubbi che non sarà facile, ma alla fine, se le donne si uniranno alla guida dei paesi, saranno molto utili e promuoveranno soluzioni efficaci alle molteplici crisi che affliggono il nostro mondo.

Didascalia foto:
Il presidente della Tunisia Kais Saied incontra il nuovo Primo Ministro Najla Bouden Romdhane, a Tunisi, Tunisia,  29 settembre 2021. Presidenza tunisina/Handout via REUTERS

Il conflitto tra Cina e Taiwan è reale?

Durante il primo fine settimana di ottobre più di centocinquanta jet da combattimento cinesi sono entrati nello spazio aereo di Taiwan. Da parte loro, i Taiwanesi hanno dichiarato che si stanno preparando alla guerra con il paese gigante vicino e gli Stati Uniti hanno esortato la Cina a interrompere le sue intrusioni provocatorie. Anche se la tensione aumenta in maniera sconcertante, personalmente credo che sia un conflitto piuttosto fasullo tra due parti della stessa nazione, ed è nell’interesse di altre nazioni metterle in conflitto tra di loro.

In ogni caso, credo che quando la Cina lo vorrà, le due nazioni si riuniranno, Taiwan si unirà alla Cina e la Cina stessa cambierà di conseguenza.

Se non altro, forse l’intenzione della Cina nelle sue incursioni aeree non era quella di spaventare Taiwan, ma di provocare gli Stati Uniti, il protettore dichiarato di Taiwan.  Non si tratta di un interesse territoriale e tutta la tecnologia che possiede Taiwan, la possiede anche la Cina.  Sono certo che ci sia un secondo fine, non riportato dai media, ma in ogni caso, non vedo motivo per una guerra.

Dobbiamo capire che la Cina non è semplicemente un’altra nazione. È una repubblica colossale con una popolazione di più di 1,4 miliardi di persone.  Queste persone provengono da culture, religioni, stati sociali e modi di vita diversi, spesso contrastanti.

Pertanto, il governo cinese deve mantenere una forma molto rigorosa di governo per tenere il paese sotto controllo. E’ detto che non dovremmo giudicare gli altri finché non ci troviamo nei loro panni. Quindi non mi affretterei a dare un giudizio sulla Cina.

Inoltre se la Cina volesse veramente riprendersi Taiwan, lo farebbe, e nessun alzerebbe un dito per fermarla. Gli Stati Uniti, l’Europa, la Russia, nessuno di loro si preoccupa di Taiwan e certamente non rischierebbero di andare contro la Cina. Se la Cina decidesse di conquistare Taiwan, ci sarebbero proteste, ma sarebbero semplicemente parole ipocrite.  In più, il fatto che Taiwan sia ancora un paese sovrano dimostra che la Cina non ha interesse nel riprenderlo.

In generale, penso che stiamo entrando in una nuova era. L’intero concetto di stato-nazione si sta dissolvendo. Oggi non c’è altro che una bandiera e un inno.

Molti anni fa, ero nell’Irlanda del Nord, mentre stavano ancora combattendo per l’indipendenza dal Regno Unito.  Ho persino partecipato a una manifestazione facendo finta di essere orgoglioso di essere uno di loro.

Ma quei giorni sono finiti.  Il mondo sta diventando più circolare, tutti sono connessi con gli altri e l’intero concetto di confine sta perdendo il suo significato.  Se non fosse per i trafficanti di droga e per la  difesa, non ci sarebbe alcun motivo di barriere tra le nazione.

Credo che il mondo sia diretto verso una destinazione migliore, un’esistenza più collaborativa. Dovremo subire ancora dei colpi, ma alla fine comprenderemo che c’è una traiettoria ben definita, verso l’unione e la coesione.  Se lo comprendiamo, il nostro avanzamento sarà più spontaneo e più piacevole.

Dove sta andando l’Europa

Sento sempre più parlare del peggioramento della situazione economica europea. Amici e studenti da tutti i continenti mi dicono che la vita nel loro paese si sta deteriorando, sta diventando sempre più difficile arrivare a fine mese e stanno perdendo le speranze. Lo sto avvertendo da un po’ di anni ormai. Tuttavia, la soluzione ora è quella che è sempre stata: la rieducazione dall’ atteggiamento egocentrico approvato dall’Europa ad un atteggiamento inclusivo e premuroso. Questa è l’unica via di uscita per questo continente.

Attualmente, non vi è alcuna ragione per cui le cose migliorino. I rapporti che ricevo sull’incremento dei prezzi delle abitazioni e della merce nella Repubblica Ceca, la migrazione dall’Ungheria in cerca di lavoro, la crescente disuguaglianza tra l’entroterra della Spagna e le sue aree costiere ed innumerevoli altri problemi sono solo una minima parte. Inoltre, la lotta tra i paesi di secondo e terzo livello in Europa contro i paesi ricchi europei non aiuta né gli oppressori né gli oppressi.

I paesi europei sono a rischio di guerra, e gli immigrati che si riversano nel continente stanno solo esacerbando la situazione.  Ora che l’economia europea si sta spegnendo, cosa faranno?  Aggiungendo la “ciliegina sulla torta”, ovvero il “coronavirus”, si ha  una situazione molto precaria e instabile tra le mani. Non sono ottimista, ma finché c’è speranza dobbiamo provare a spiegare l’unica via di uscita da questa spirale in discesa.

L’Europa può essere salvata solo se le persone e le nazioni smettono di badare solo al loro proprio profitto. In un’economia dove tutto è interdipendente, il concetto del “profitto personale” semplicemente non esiste. “Interdipendente” e “personale” sono, in un certo senso, ossimori.

Nessuno può dire all’Europa cosa fare; devono prendere la vita tra le loro mani. Comunque, devono tenere conto della vita di tutti. L’Europa ha bisogno di insegnare a se stessa cosa significa essere premuroso, vedere che tutti, proprio tutti, abbiano ciò di cui necessitano. Se deve essere un mercato comune, come dice di essere, allora bisogna mirare al bene comune. Altrimenti qual è lo scopo principale del mercato comune?

Al fine di creare un (vero) mercato comune ci devono essere interessi comuni. Questo significa che, innanzi tutto, l’Europa deve fermare l’afflusso di gente dal resto del mondo, principalmente dall’Asia e dall’Africa. Gli interessi di queste nazioni sono molto diversi da quelli europei e la loro cultura non ha nulla in comune con quella europea. Al momento, l’Europa non è in grado di sostenere gli stranieri che la stanno invadendo e cambiando la composizione culturale e religiosa, in aggiunta ai problemi economici e strutturali che già ha.

Poi, una volta fermato l’afflusso migratorio, ci si deve assicurare che tutti in Europa abbiano condizioni di vita dignitose. Se una parte del mercato europeo è trascurato, l’intera organizzazione crollerà come un castello di carte.

Terzo, prendersi cura delle necessità di tutti deve essere un dato di fatto, proprio come non si abbandonerebbe un membro della famiglia.

Comunque, questo modo di agire richiede all’Europa di superare secoli di guerre, cospirazioni e cattivo sangue tra i paesi. Non dobbiamo scordarci che le due guerre mondiali sono cominciate in Europa, e per buone ragioni. Questo è l’insegnamento a cui mi riferivo all’inizio dell’articolo: l’educazione attraverso la responsabilità reciproca, fiducia e buona fede.

Un cambiamento duraturo può essere il solo risultato di un accurato processo di educazione. Se tutti i paesi concordassero con questo, l’Europa potrebbe uscire trionfante dalle sfide che sta affrontando. Se, d’altra parte, si consente ai paesi di rinunciare alla responsabilità comune, o si consente agli stranieri di continuare ad entrare, si è condannati. Non manca molto a che il destino dell’Europa sia deciso, in un modo o nell’altro.

La chiusura dell’Europa è troppo poco e troppo tardi

In tutta Europa muri e recinzioni spuntano ai confini tra paesi. Tra Grecia e Bulgaria, Austria e Italia, Ungheria e Serbia, Lituania e Bielorussia e tra molti altri paesi sono sorti muri e recinzioni. A differenza di prima, i paesi non cercano di proteggersi gli uni dagli altri, ma dagli immigrati musulmani che stanno invadendo i loro territori. Purtroppo per l’Europa, né muri né alcun tipo di barriera darà un buon risultato; è troppo tardi per salvare il Vecchio Continente.

Mentre i governi hanno aperto i confini all’immigrazione dai paesi musulmani, non hanno preparato i nuovi arrivati alla nuova cultura che stavano per incontrare, e neppure verificato se fossero disposti ad integrarsi in essa.  Persino ora che il danno di una immigrazione incontrollata è divenuto noto, i politici europei non tentano di fermarla.

L’unico paese che cerca di fermare l’invasione musulmana è l’Austria, ma è sola. Col tempo la pressione dalle altre nazioni europee per aprire le sue frontiere la costringerà ad adattarsi ed anche l’Austria sarà persa. 

Non ci saranno fanfare o lunghi e violenti scontri: l’Europa si è già arresa all’Islam, i giochi sono fatti. Avrebbe dovuto fermarlo tempo fa, ma una volta scelto di non farlo, ha segnato il suo destino. 

Ma l’invasione musulmana in Europa non sarà la fine della storia. Dopo l’Islam, arriverà la Cina con le sue aspirazioni e le due litigheranno sopra la carcassa.

Le due potenze hanno obiettivi molto differenti. L’Islam vuole imporsi al mondo intero. Se le persone l’accetteranno volentieri, bene, se non lo faranno saranno costrette ad accettarlo altrimenti saranno giustiziate.

La Cina, d’altro canto, vuole solo il controllo. Il loro solo unico desiderio è la dominazione del mondo, a loro la religione non interessa. Penso che dopo un po’ e forse dopo qualche litigio, in un modo o nell’altro, si divideranno il mondo.

In mezzo a tutto questo ci saranno gli Ebrei, ovviamente. Sono sempre stati, sempre sono e sempre saranno coinvolti nelle trasformazioni globali.

Tuttavia, penso sia meglio che le cose si sviluppino in questo modo in quanto l’alternativa sarebbe una guerra nucleare mondiale. Se il processo fosse più graduale, ci sarebbe un’opportunità per le persone di  capire in modo più pacifico che dobbiamo cambiare il modo di pensare e di relazionarci. 

Se la gente si rendesse conto che l’egoismo è l’unico dominatore del mondo, ci sarebbe una possibilità che accettasse di iniziare a lavorare su se stessa. Come dimostrano le lotte di potere, non esiste ideologia ma dominio e costrizione, speriamo che le persone si rendano conto che questa è una strada insostenibile per l’umanità. Sarebbe meglio comprenderlo attraverso un processo politico piuttosto che dopo che bombe nucleari e ad idrogeno dimostrino le conseguenze dell’egoismo. 

Quando le persone capiranno che non abbiamo altra scelta se non smettere di essere così egoisti, saremo in grado di cominciare a sviluppare una nuova umanità. Non si tratterà di alcuna ideologia attualmente conosciuta ma della semplice ammissione del fatto che invariabilmente ci influenziamo a vicenda e che la miseria del singolo rende sofferente tutta l’umanità, anche se non conosciamo questa persona. 

Come risultato, costruiremo sistemi che assicureranno il benessere di tutti. La consapevolezza che uno stato d’animo  narcisistico in definitiva è distruttivo per il narcisista ci spingerà fuori da esso. In seguito, quando la nostra mentalità diverrà genuinamente solidale, costruiremo una società che si prenderà cura e supporterà tutti, e rinunceremo al dominio in favore della cooperazione. 

Ad ogni modo, deve avvenire spontaneamente, o non funzionerà. Dobbiamo toccare il fondo per capire che siamo irrimediabilmente maligni e che solo un totale rifiuto della nostra natura ci solleverà dal pantano della crudeltà. Quando finalmente sceglieremo la connessione, ci solleveremo dalla miseria alla beatitudine.

Didascalia della foto:
Migranti aspettano di sbarcare da una nave della guardia costiera spagnola nel porto di Arguineguin, nell’isola di Gran Canaria, Spagna, 1 settembre 2021. REUTERS/Borja Suarez

I miei pensieri su Twitter, 14 Febbraio 2017

Presto, al posto dell’imprudenza e del Liberalismo sfrenato, il mondo desidererà la praticità, l’equilibrio e la responsabilità, in tutto.

C’è un’unica soluzione alla crisi dei rifugiati:
condizioni di vita adeguate nei loro paesi di origine. Accoglierli qui non risolverà il problema.

Se l’Europa sta facendo sul serio con la creazione del Ministero della Verità, prima dovrebbe creare il Ministero della Kabbalah, e noi siamo disposti ad aiutarla.

L’influenza di Trump: l’UE è disposta a creare il Ministero della Verità per punire la diffusione delle bugie. Per questo abbiamo bisogno di correggere la nostra natura.

Likutel Etzot (consigli vari): l’obbiettivo primario della Torah è rivelare il Creatore, unendo le persone di opinioni diverse.

Torniamo all’amore come base della vita nel giorno di San Valentino.

Solo l’unione di tutti gli Ebrei, sia quelli che appoggiano che quelli che si oppongono a Trump, aiuterà Trump a mantenere il suo potere e ad evitare così la rivolta contro gli Ebrei stessi!

Il mondo è in crisi come ai tempi dell’antica Babilonia. Il mondo ha bisogno ancora una volta del metodo dell’unione creato da Abramo, solo così potrà raggiungere il suo obbiettivo.

[202050]

Da Twitter, 14/02/17

Gli Stati Uniti hanno perso il loro ruolo di assicuratore del sistema economico globale?

Dr. Michael LaitmanOpinione (Lawrence H. Summers, economista americano, presidente emerito, Charles W. Eliot Docente – Harvard University, l’ex segretario del Tesoro): “Il mese passato può essere ricordato come il momento in cui gli Stati Uniti hanno perso il ruolo di assicuratore del sistema economico globale. Questo fallimento strategico e tattico è avvenuto da molto tempo, e quindi dovrebbe portare a una revisione globale dell’approccio statunitense all’economia globale. Con la dimensione economica della Cina che fa concorrenza all’America e ai mercati emergenti che rappresentano almeno la metà della produzione mondiale, l’architettura economica globale ha bisogno di adeguamenti sostanziali. Le pressioni politiche provenienti da ogni parte degli Stati Uniti l’hanno resa sempre più disfunzionale.

“Con gli impegni statunitensi inattesi e le politiche spalleggiate dagli USA che bloccano i tipi di finanza di altri paesi che vogliono fornire o ricevere attraverso le istituzioni esistenti, in questo modo è stato dato il via libera alla Cina di creare un’ infrastruttura Asian Investment Bank. Qui c’è spazio per la discussione circa l’approccio tattico che avrebbe dovuto essere preso una volta che l’iniziativa è stata presentata. Ma la domanda più grande ora è sulla strategia. Qui ci sono tre precetti che i leader statunitensi dovrebbero tenere a mente.

“In primo luogo, la leadership americana deve avere un fondamento bipartisan all’interno, essere completamente priva di ipocrisia ed essere contenuta nel perseguimento del proprio interesse. Fintanto ché uno dei nostri principali partiti si oppone essenzialmente a tutti gli accordi commerciali, e l’altro è resistente a finanziare le organizzazioni internazionali, gli Stati Uniti non saranno in grado di plasmare il sistema economico globale.

“Altri paesi sono legittimamente frustrati quando i funzionari americani chiedono loro di adeguare le loro politiche – quindi insistono sul fatto che i regolatori statali americani, agenzie indipendenti e azioni di vasta portata giudiziaria sono fuori dal loro controllo. Questo è particolarmente vero quando molte aziende straniere affermano che le azioni degli Stati Uniti sono sollevate dalla vera regola dei problemi legali.

“La legittimità della leadership degli Stati Uniti dipende dalla nostra resistenza alla tentazione di abusarne nel perseguimento di interessi parrocchiali, anche quando tali interessi appaiono convincenti. Non possiamo aspettarci di mantenere il ruolo primario del dollaro nel sistema internazionale se siamo troppo aggressivi nel limitare il suo uso nel perseguimento di particolari obiettivi di sicurezza.

“In secondo luogo, nella politica globale come anche in quella nazionale, la classe media conta di più. A volte sembra che l’agenda globale combini prevalentemente preoccupazioni dell’elite su questioni quali la proprietà intellettuale, la protezione degli investimenti e l’armonizzazione della regolamentazione con le preoccupazioni morali circa la povertà globale e posterità, offrendo poco a quelli della classe media. Approcci che non servono alla classe operaia nei paesi industrializzati (e crescenti popolazioni urbane in quelli in via di sviluppo), essendo inutili per lavorare bene nel lungo periodo.”

Il mio commento: Non voglio essere come un osservatore politico nella sua poltrona, riflettendo su come sia meglio per gli ebrei, ma la verità è che il bene a lungo andare sarà solo per ciò che è coerente con il programma della creazione, che è di portare tutta l’umanità a un solo corpo.

Negli ultimi 20 anni, gli Stati Uniti hanno svolto una funzione diversa: divide et impera. Quindi, non solo gli Stati Uniti perderanno il ruolo di leader economico, ma anche il loro ruolo di essere un esempio per il mondo.
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L’ozio del Parlamento Europeo

Dr. Michael LaitmanHo letto nell’articolo “la Germania russa,” che nel 2015, solo poche decine di leggi sono state trattate nel Parlamento europeo, che si compone di 751 rappresentanti.

Il mantenimento di questo esercito legislativo creativo costa al contribuente 1,7 miliardi di euro ogni anno. Secondo le prospettive di quest’anno, i rappresentanti sono pronti ad accettare questa diminuzione della loro attività e ad andarsene ad occuparsi dei propri affari e senza alcun senso che vi sia un problema.

Il mio commento: Credo che in questo modo la composizione (dell’UE) si stia gradualmente facendo obsoleta e irrilevante. Tuttavia, questo può essere molto utile, dal momento che molte persone hanno imparato da questo progetto, che è stato un fallimento fin dall’inizio. L’unico motivo per il suo fallimento è che non si era basato su una qualsiasi forma di integrazione, ma su semplici calcoli egoistici. Questo perché tutto si svolge in un’epoca di vera integrazione con la natura dove qualsiasi forma di integrazione artificiale è destinata a cadere a pezzi. Nel complesso, il progetto dovrà alla fine essere chiuso completamente.
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Le elezioni sono finite, ma la scelta resta

Dr. Michael LaitmanDomanda: Chi dovrebbe essere al potere in Israele, la destra o la sinistra?

Risposta: Né l’una né l’altra. Il processo dovrebbe essere gestito da persone che capiscono cos’è l’unità. Come è detto in Geremia 51, 5: “Israele non è vedova”. Ci sono persone come queste in tutto il mondo e spero che li troviamo e che loro organizzeranno e agiranno.

Ci auguriamo di riuscire a portare il popolo di Israele a un tale stato in cui nessuno si sentirà male o lasciato fuori, dove tutti avranno un normale standard di vita, casa, e tutto quello che vogliono. Dopo tutto, se ci uniamo, possiamo organizzare la vita nel migliore dei modi, senza ostacoli, e diventare un esempio per gli altri.

Il mondo di oggi è spaccato, diviso, separato, e in questo stato, grazie al giusto esempio, noi possiamo veramente diventare una “luce per le nazioni”. Questo è ciò che dobbiamo scegliere, perché in questo momento è questa la vera scelta delle persone. In qualsiasi direzione andiamo, dobbiamo scegliere la via dell’accordo e della comprensione reciproca, la via maestra che collega i partiti di destra e di sinistra.

Quello che mi auguro oggi per il popolo di Israele è che loro facciano la vera scelta dopo le elezioni politiche. Buona fortuna!
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Dal colloquio sulle “Elezioni“. 18.03.2015

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Il Precariato – la base della società futura

Dr. Michael LaitmanNelle notizie (Tolkovatel’): “Nella società occidentale c’è un gruppo isolato, il precariato – un gruppo svantaggiato non legato a alcuno stato della società. Dieci milioni di giovani sono caratterizzati da apatia e ignoranza.

“Viaggiano in tutti i paesi in cerca di nuove esperienze e lavori saltuari. In paesi sviluppati, fanno parte di più della metà della popolazione.

“Non c’è via di mezzo nella società moderna: ci sono solo strati superiori e inferiori. Nella società occidentale, cinque gruppi possono essere distinti in base alla loro occupazione.

1. L’élite – un gruppo minuscolo di ricchi, influenzano i governi.
2. Stipendiati– lo strato medio alto, hanno un’occupazione stabile, dipendenti di istituzioni governative
3. Professionisti – assunti a contratto per le loro competenze.
4. Il nucleo – la “vecchia” classe lavorativa.
5. Precariato – socialmente non stabilito, non hanno la sicurezza del lavoro.

“In Russia, il precariato è di 40 milioni d’individui che sono capaci di lavorare e che sono impiegati nel mercato informale del lavoro.

“Il paese si rimuove dalla soluzione di problemi sociali; la popolazione sta diventando più selvaggia; vi è una mancanza di conoscenza e desiderio di far parte del mondo post-industriale; l’infantilismo ostacola il far parte della società; i giovani sono riluttanti a diventare impegnati nella ricerca scientifica; le professioni scientifiche non sono popolari e vi è una mancanza di interesse per la scienza (negli Stati Uniti, le professioni scientifiche sono le più popolari).

“Il mondo intero è di fronte ad un aumento del numero di “persone indesiderate” – il precariato. Questo problema in particolare, sorgerà con la sostituzione delle persone con le macchine nell’industria e nel mondo d’ufficio. Questo porterà alla distruzione dell’economia del consumismo, il quale è la base del mondo di oggi, così come la maggior parte delle persone non saranno in grado di continuare a consumare ai volumi attuali.

“La risposta a questo è quello di cambiare la formazione – o l’inizio di un Nuovo Medioevo o il socialismo con un alto grado di egualitarismo.”

Il mio commento: La ripetizione del passato è impossibile e non è mai accaduta. Queste “persone indesiderate,” che arrivano ad essere fino al 90% della popolazione, passeranno attraverso l’educazione integrale e costituiranno la base di una nuova società.
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